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Maggiorazioni e indennità aggiuntive dovute al proprietario espropriato

L'eventuale corresponsione di un indennizzo superiore al valore venale del bene non viola il limite individuato nell'art. 42 Cost. quando è destinata a ristorare un pregiudizio ulteriore ritenuto dallo stesso legislatore meritevole di tutela

Procedura di determinazione dell'indennità definitiva di esproprio

Tutti gli atti amministrativi, relativi alla determinazione dell'indennità (provvisoria o definitiva) di espropriazione per pubblica utilità, assumono la configurazione di atti paritetici, nei confronti dei quali i soggetti privati interessati vantano sempre la posizione giuridica di diritto soggettivo.

Il requisito della "permanenza" del danno ai fini del diritto alla corresponsione dell'indennità prevista dall'art. 44 del D.P.R. 327/2001

L'indennizzo per danno permanente di cui all'art. 44 del D.P.R. 327/2001 va limitato ai soli danni effettivamente ed oggettivamente derivati all'immobile dalla realizzazione dell'opera pubblica, esclusi quello per lucro cessante

L'indennità spettante ex art. 44 del T.U.Es. al proprietario di suoli che ha subito un danno indiretto a causa dall'espropriazione

L'art. 44 del T.U.Es. indennizza i soggetti estranei al procedimento espropriativo che hanno subito un danno in conseguenza dell'opera eseguita sulla parte espropriata contigua alla loro proprietà

L'indennizzo dovuto al proprietario di terreno interessato da un'espropriazione parziale

In ipotesi di espropriazione parziale è dovuta un'unica indennità in modo da ristorare l'intera diminuzione patrimoniale subita dal soggetto passivo del provvedimento ablativo, ivi compresa la perdita di valore della porzione residua

Il collegio dei tecnici incaricati per la determinazione definitiva dell'indennità di esproprio ai sensi dell'art. 21 T.U.Es.

L'autonomia del collegio dei tecnici incaricati per la determinazione definitiva dell'indennità di esproprio rispetto all'autorità espropriante è comprovata da puntuali indici testuali che si rinvengono nell'art. 21 del T.U.Es.

L’indennità che spetta al titolare del suolo per il solo fatto che la p.a. nell’esercizio dei propri poteri ne abbia disposto l’occupazione

Ogni occupazione temporanea e d'urgenza di beni immobili, imposta dall'esigenza di una più celere esecuzione dell'opera dichiarata di pubblica utilità rispetto ai tempi occorrenti per le procedure espropriative, è fonte di un'obbligazione indennitaria

Interessi e rivalutazione con riguardo all'indennità di espropriazione e di occupazione

Il prezzo della cessione volontaria d'immobile sottoposto a procedura espropriativa, non diversamente dall'indennità di espropriazione, è debito di valuta, perché oggetto di obbligazione indennitaria, e non risarcitoria, alla quale si applica il principio nominalistico sancito dall'art. 1224 c.c.

Condizioni per la compensazione del deprezzamento dell'area residua in caso di esproprio parziale

L'espropriazione parziale, delineata dalla L. n. 2359 del 1865, art. 40, si configura soltanto quando la parte espropriata e la parte non espropriata siano elementi di un "unicum" sotto il profilo funzionale ed economico; e sia la mera espropriazione della prima con il conseguente suo distacco dalla parte residua ad influire oggettivamente in modo negativo su quest'ultima, sì da comportare la necessità di indennizzarne la diminuzione di valore.

Indennità di espropriazione per le aree edificate

L'espropriazione del fabbricato va indennizzata secondo il valore di mercato dello stesso, estensibile al disfacimento materiale dello stesso per esigenze connesse alla realizzazione dell'opera pubblica.

Indennità di esproprio: utilizzazioni intermedie tra l'agricola e l'edificatoria (il c.d. "tertium genus")

La stima dell'indennità di esproprio dev'essere effettuata in base al criterio del valore venale pieno, previsto in via generale dalla L. 2359/1865, art. 39, con la possibilità di dimostrare che, pur senza raggiungere il livello dell'edificatorietà, il fondo presenta caratteristiche che ne consentono lo sfruttamento per fini ulteriori e diversi da quello agricolo, e quindi di attribuire allo stesso una valutazione di mercato adeguata all'utilizzazione intermedia agricola-edificatoria.

Indennità di espropriazione: soprassuoli

In sede di valutazione del soprassuolo può essere privilegiato il criterio tecnico che, tenuto conto dell'età della coltivazione, privilegia il criterio dei costi passati (consistente nel capitalizzare i costi già sostenuti e gli ammortamenti dall'inizio del ciclo produttivo fino all'esproprio), rispetto al metodo dei costi futuri.

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