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Presupposto della domanda di indennità è il decreto di esproprio

Dato l'indissolubile collegamento che esiste tra indennità di espropriazione e momento del conferimento della proprietà del bene attraverso l'espropriazione per pubblica utilità, non si può addivenire ad una statuizione sull'ammontare dell'indennità definitiva se non in presenza del provvedimento ablatorio; il decreto di espropriazione costituisce pertanto una condizione dell'azione proposta per ottenere la determinazione definitiva.

Condizioni per l'esercizio dell'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio

Una volta emanato il provvedimento espropriativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo

La domanda di determinazione della giusta indennità di espropriazione e di opposizione alla stima amministrativa

La contestazione sul criterio di stima adottato nella sentenza che definisce la determinazione della giusta indennità di esproprio non introduce una domanda quanto una argomentazione in diritto che ben può essere disattesa dal giudice del merito

Poteri del giudice nella scelta dei metodi e criteri di stima per determinare il valore del bene espropriato

Rientra tra i compiti del giudice di merito stabilire se sussistono gli elementi occorrenti per la ricerca del presumibile valore comparativo dell'area, con apprezzamento il cui controllo è precluso in sede di legittimità

Poteri d'ufficio del giudice del merito nel determinare l'ammontare dell'indennità di esproprio

Il primo compito cui è tenuto il giudice del merito per la determinazione delle indennità di esproprio è accertare d'ufficio la destinazione legale del terreno esclusivamente in base alla classificazione urbanistica

Il rimedio dell'opposizione consente di censurare tutte le attività connesse al procedimento di determinazione dell'indennità

Il giudizio di opposizione alla stima non tende all'accertamento del diritto reale a favore del soggetto che, indicato come proprietario nella procedura espropriativa, come tale si legittima all'opposizione, ciò in quanto l'oggetto esclusivo di quel giudizio è costituito dalla determinazione definitiva dell'indennità dovuta per l'espropriazione del bene.

La stima amministrativa definitiva dell'indennità di esproprio sopravvenuta nel corso del giudizio non vincola il giudice, ma può offrirgli elementi di convincimento

La limitata maggiore misura dell'indennità accertata in sede giudiziale rispetto a quella determinata definitivamente in via amministrativa, non consente alla Corte d'appello di non liquidare la maggiore indennità accertata sia pure in misura minore di quanto chiesto dall'opponente.

Indennità di espropriazione: decorrenza del termine di opposizione alla stima

La L. n. 865 del 1971, art. 19 prevede che l'opposizione alla stima da parte dei proprietari e degli altri interessati debba essere proposta nel termine di trenta giorni dalla pubblicazione della stima sulla Gazzetta Ufficiale. Soltanto nel caso in cui il decreto di esproprio segua e non preceda la pubblicazione della stima il termine decorre dalla notificazione del decreto di esproprio

Decorrenza del termine di opposizione alla stima per il proprietario effettivo e l'ente espropriante

La nullità della notificazione del decreto di espropriazione, o di asservimento - notificazione che ha carattere sostanziale nell'ambito del procedimento ablativo nonostante l'assoggettamento alle regole di notificazione proprie delle citazioni, impedisce il decorso del termine di decadenza per l'opposizione alla stima, senza che possa assumere rilievo la circostanza che l'atto sia comunque venuto a conoscenza dell'interessato, non potendo trovare applicazione, data la natura non proces ...

L'opposizione alla stima dell'indennità nell'espropriazione di bene indiviso

In caso di espropriazione di bene indiviso, l'obbligazione dell'espropriante e il relativo credito dell'opponente non hanno natura parziaria sicché non è configurabile la loro deduzione pro quota in giudizio ed il giudice deve determinare l'indennità in rapporto al bene considerato nel suo complesso ed unità, e non alle singole quote spettanti ai compartecipi.

Rapporti tra la richiesta di determinazione dell’indennità di esproprio e il risarcimento danni da occupazione illegittima

La domanda di condanna al pagamento dell’indennità di espropriazione non rende incompatibile la contestuale domanda risarcitoria.

Il termine di trenta giorni fissato dall'art. 27, secondo comma, del D.P.R. 327/2001 non è perentorio ma dilatorio

Il termine di trenta giorni fissato dall'art. 27, secondo comma, del D.P.R. 6 agosto 2001, n. 327, non è perentorio ma dilatorio: le parti possono agire per la determinazione giudiziale dell'indennità almeno trenta giorni dopo la comunicazione del deposito della relazione di stima, e fino alla scadenza del termine perentorio di cui all'art. 54, secondo comma, del D.P.R. 6 agosto 2001, n. 327 citato.

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