I piani demaniali marittimi di alcune regioni

PIANIFICAZIONE --> PIANI DEMANIALI MARITTIMI --> REGIONI/PROVINCE --> ABRUZZO

Nella Regione Abruzzo il Piano Demaniale Marittimo costituisce un Piano di settore ai sensi delll’art. 6 della legge urbanistica regionale n. 18/93: di conseguenza, mentre le prescrizioni vincolanti si sostituiscono a tutti gli effetti agli strumenti urbanistici comunali, le prescrizioni conformative del territorio rinviano per la specifica attuazione ad un piano attuativo di livello infracomunale.

Nella Regione Abruzzo coesistono un piano demaniale marittimo regionale ed un piano demaniale marittimo comunale, al quale la Regione ha rinviato la specifica attuazione del primo, da approvarsi seguendo l’ordinaria procedura di formazione ed approvazione dei piani attuativi, in variante ai piani regolatori generali.

Il piano demaniale marittimo non necessita di notifica individuale ai concessionari a norma dell'art. 20 L.R.... _OMISSIS_ ...3: detta previsione regola attiene all'approvazione di piani urbanistici che incidono su diritti proprietari, fattispecie diversa da quella del piano demaniale marittimo che incida sui diritti dei concessionari.

Nella Regione Abruzzo il piano demaniale marittimo comunale, che in parte indubbiamente riguarda l’assetto del territorio, sul quale oggettivamente viene ad incidere, ed in parte è diretto al conseguimento di finalità turistiche e ricreative, è stato disciplinato sul piano procedimentale come un vero e proprio strumento urbanistico attuativo.

In Abruzzo il piano demaniale marittimo comunale è adottato e approvato direttamente dal comune, secondo la procedura di formazione ed approvazione dei piani attuativi in variante ai piani regolatori generali (artt. 20 e 21 L.R. Abruzzo 18/1983, richiamati espressamente in tal senso dal piano demanaiale marittimo regionale).

Nelle "situazioni e concessioni esistenti" che il comune deve ... _OMISSIS_ ...ma dell'art. 5 del Piano Demaniale Marittimo Regionale dell'Abruzzo non rientrano le concessioni demaniali marittime stagionali.

Nell’attesa dell’approvazione dei Piani di utilizzazione delle aree del demanio marittimo, nella Regione Abruzzo è vietato il rilascio di quelle specifiche concessioni per attività turistico-ricreative previste dalla normativa statale, e sono soltanto consentite concessioni a carattere “stagionale e temporaneo” senza diritto di insistenza, all’evidente scopo di contrastare ogni eventuale aspettativa da parte dei titolari di tali concessioni e di non compromettere la piena operatività del futuro Piano.


PIANIFICAZIONE - PIANI DEMANIALI MARITTIMI - REGIONI/PROVINCE - CALABRIA

Il potere regionale di diffida ex art. 13 L.R. Calabria 17/2005 è oggetto di un dovere permanente di vigilanza, che in presenza di una esplicita richiesta da parte di chi vi abbia interes... _OMISSIS_ ...etto di un procedimento ad istanza di parte, il quale va concluso nel rispetto dei termini generali previsti dall'art. 2 L.R. Calabria 19/2001.

La Provincia deve approvare il Piano spiaggia entro il termine previsto dall'art. 2 legge 241/1990.

Ai sensi dell’art. 13 l.r. Calabria 21 dicembre 2005, n. 17, all’adozione del piano comunale di spiaggia da parte dei Comuni consegue l’approvazione degli stessi da parte delle competenti amministrazioni provinciali: fino a quel momento, il piano non è in grado di produrre effetti e, pertanto, non è in grado di ledere gli interessi dei privati.

Il Piano di Spiaggia Comunale, che equivale ad un piano particolareggiato di utilizzazione delle aree del demanio marittimo, deve favorire, nel rispetto della vigente normativa urbanistica, edilizia, paesaggistica ed ambientale, la migliore funzionalità e produttività delle attività turistiche che si svolgono sul demanio marittimo e garantir... _OMISSIS_ ...nte con l’orografia dei luoghi, il mantenimento di aree di libera fruizione, nella misura non inferiore al 30% del fronte-mare, calcolata in relazione all’estensione della fascia demaniale disponibile alla balneazione.

Il Piano Comunale delle Spiagge, secondo l’art. 12 della Legge Regionale Calabria n. 17/2005, rappresenta il necessario strumento di pianificazione delle aree ricadenti nel demanio marittimo attraverso cui i Comuni provvedono a disciplinare e localizzare le attività consentite, nonché ad indicare le diverse zonizzazioni meglio descritte alla lettera “c” del medesimo art. 12 (zone di rispetto, zone sottoposte a vincolo archeologico, di riserva paesaggistica, zone destinate alla libera balneazione e così via), in attuazione degli indirizzi contenuti nel Piano di Indirizzo Regionale (cd. P.I.R.).

L’art. 13 della L.R. Calabria n. 17/2005 articola lo schema di formazione del Piano Comunale delle S... _OMISSIS_ ...lo procedimentale per la redazione del piano regolatore generale in materia urbanistica, essendo costituito da un provvedimento complesso nel quale confluiscono l’atto di adozione del Comune (soggetto al termine di giorni 90 dalla pubblicazione del P.I.R.) e l’atto finale di approvazione da parte di un ente locale sovraordinato (Città Metropolitana di Reggio Calabria, mentre, nel caso del piano regolatore generale, la Regione) con l’introduzione, nelle more del procedimento, di misure di salvaguardia, fatto salvo l’intervento sostitutivo della Regione in caso di inerzia.

L’impugnativa immediata dell’adozione del Piano Comunale delle Spiagge, ai sensi della L.R. Calabria n. 17/2005, è ammessa se contenente disposizioni direttamente lesive verso i terzi, fermo restando che il piano approvato è un atto formalmente e sostanzialmente nuovo rispetto a quello adottato.


PIANIFICAZIONE - PIANI DEMANIA... _OMISSIS_ ...REGIONI/PROVINCE - CAMPANIA

È vero che, nelle more di approvazione del "Piano delle Spiagge" ai sensi dell'art. 9 delibera G.R. Campania 1971/2009 il lido del mare ed in particolare la battigia non devono essere necessariamente mantenuti liberi e fruibili da chiunque appartiene alla comunità ma ciò non comporta al contrario l’obbligo di accedere alle richieste dei privati sempre e comunque, quale che sia la situazione in concreto data.


PIANIFICAZIONE - PIANI DEMANIALI MARITTIMI - REGIONI/PROVINCE - EMILIA-ROMAGNA

Laddove la Regione Emilia-Romagna non abbia emanato le direttive vincolanti per l’esercizio delle funzioni amministrative inerenti l’utilizzazione del demanio marittimo, ai sensi dell'art. 2 l.r. 9/2002, i Comuni possono senz'altro dotarsi di un piano particolareggiato dell'arenile, senza bisogno di alcuna azione giurisdizionale avverso il silenzio della Regione.


... _OMISSIS_ ...IANIFICAZIONE - PIANI DEMANIALI MARITTIMI - REGIONI/PROVINCE - LAZIO

Nella Regione Lazio le previsioni contenute nel Piano di utilizzazione degli arenili costituiscono il presupposto per il rilascio delle concessioni demaniali marittime.

A fronte dell'inerzia dei Comuni della Regione Lazio nell'adozione del piano di utilizzazione degli arenili, sussistono i presupposti perché la Regione attivi i poteri sostitutivi previsti dall’art. 19, comma 1, della L.R. n. 14/1999, che potranno esplicarsi attraverso l’adozione del PUA regionale.

Nella Regione Lazio, l’inosservanza degli indirizzi e delle direttive regionali in ordine al Piano per l’Utilizzazione degli Arenili rappresenta di per sé presupposto necessario e sufficiente per imporre l’adozione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune.

Il fatto che la D.G.R. Lazio n. 543/2011 Allegato A preveda per i Piani di Utilizzazione dell'Arenile (PU... _OMISSIS_ ...ltre cinque anni la necessità di una loro revisione non si traduce nella inefficacia degli stessi. In altri termini, in base alla disciplina vigente, il PUA mantiene la propria efficacia anche se sono trascorsi oltre cinque anni dalla sua approvazione finché, all’esito della revisione – nell’ambito del quale dovrà inserirsi l’attività di verifica del rispetto della quota del 50% da riservare alla pubblica fruizione - non venga sostituto da un nuovo PUA.


PIANIFICAZIONE - PIANI DEMANIALI MARITTIMI - REGIONI/PROVINCE - LIGURIA

Antecedentemente all'art. 41 L.R. Liguria 20/2006, il piano della costa non aveva carattere normativo, ma doveva essere ricondotto alla categoria degli strumenti urbanistici.


PIANIFICAZIONE - PIANI DEMANIALI MARITTIMI - REGIONI/PROVINCE - PUGLIA

Il principio per cui i comuni possono rilasciare nuove concessioni senza attendere il Pia... _OMISSIS_ ...lle coste in caso di tardiva adozione dello stesso, non permette di rilasciare concessioni di durata tale da contrastare con la futura pianificazione regionale.

In caso di mancata approvazione del Piano regionale delle coste ad oltre due anni di distanza rispetto alla tempistica legislativamente prevista, una lettura costituzionalmente orientata della l. rg. Puglia 23 giugno 2006 n. 17 impone di ritenere che, nelle ulteriori more della adozione del suddetto Piano regionale, ai comuni marittimi non possa essere inibita - pena la violazione delle proprie prerogative, costituzionalmente accordate, in tema di governo del territorio - la possibilità di disciplinare, sebbene in via temporanea ed ai soli fini del rinnovo, l’uso del territorio costiero.

La mancata approvazione del Piano Coste nel termine stabilito dalla L.R. Puglia 17/2006 non può comportare la sostanziale disapplicazione dei principi in esso contenuti per i quali, il rilascio di nuov... _OMISSIS_ ... subordinato all’approvazione del Piano.

I termini previsti dalla L.R. Puglia 17/2006 per l'approvazione del Piano Coste hanno natura ordinatoria.

Fino all'approvazione del Piano Regionale delle Coste l'inibizione ai comuni dell'attività concessoria (salvo limitate eccezioni) è finalizzata ad evitare il pregiudizio di tale attività con le scelte risultanti dal Piano regionale; dopo l’entrata in vigore di quest’ultimo, invece, l'attività concessoria dei comuni è consentita, e appare anzi doverosa esplicazione della naturale obbligatorietà dell'azione amministrativa, nell'osservanza del Piano regionale.

In assenza del Piano Comunale delle Coste, i comuni possano ugualmente prevedere le aree concedibili in fedele applicazione del Piano Regionale delle Coste e quindi nel rispetto delle condizioni ivi previste.

Nelle more dell’approvazione del Piano Regionale delle coste, è inibito in via generale l’ese... _OMISSIS_ ...uo;attività concessoria.

Una volta approvato il Piano Regionale delle Coste e nelle more dell’approvazione dei singoli Piani Comunali delle Coste, i comuni possono esercitare l’attività concessoria in tutta la sua estensione nel rispetto delle disposizioni previste nel Piano Regionale.

In seguito all’approvazione del PRC, la mancanza del piano comunale non preclude l'attività concessoria, e appare anzi doverosa esplicazione della naturale obbligatorietà dell'azione amministrativa, nell'osservanza del Piano regionale, il quale contiene delle classificazioni alle quali consegue la concedibilità o meno del demanio costiero.

In assenza del piano comunale delle coste i comuni possono prevedere le aree concedibili applicando le disposizione del piano regionale delle coste.

Nella regione Puglia, nessuna norma impone che la programmazione relativa all’uso del demanio marittimo elimini qualsiasi interazione con a... _OMISSIS_ ...pianificatori, regionali o comunali, attinenti, comunque, alle funzioni programmatorie e regolamentari degli enti locali (dovendosi attribuire all’avverbio “esclusivamente” di cui all’art. 17 della legge regionale 17/2006 il significato di escludere altri parametri relativi alle specifiche e limitate attività specificate nel primo comma, ma non certo, a pena di sospetto di incostituzionalità della norma, l’esplicazione delle attribuzioni proprie degli enti locali).

L’art. 6.2.5 delle norme del Piano delle coste pugliese, per cui “Nelle zone classificate C2S2 il rilascio di nuove concessioni è subordinato all’accertamento che i fenomeni erosivi siano stabilizzati attraverso una attività continua di monitoraggio…”, si interpreta nel senso che in tali zone il rilascio stesso sia in linea di massima consentito, salvo che emerga una situazione di fatto ad esso ostativa, ovvero un fenomeno di erosione in a... _OMISSIS_ ...o “monitoraggio”, che corrisponde ad una corretta e completa istruttoria sul punto, va eseguito a cura dell’ente preposto, ovvero del Comune, senza che in proposito sia previsto alcun periodo di moratoria, nel quale il rilascio è impossibile. Non si applica infatti alla fattispecie il termine di tre anni previsto dallo stesso Piano per le zone ad elevata criticità, ovvero quelle classificate C1, che sono all’evidenza di tipologia diversa.

Il fatto che non sia ancora stato adottato il Piano Comunale delle Coste non preclude all’Amministrazione comunale della Puglia di adottare, nelle more, misure di salvaguard...


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Autore

Boschetti, Monica

Avvocato

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