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La costituzione di servitù di gasdotto volontaria e la sua imposizione coattiva

Nel caso delle servitù volontarie, i beneficiari dell’asservimento contattano i proprietari dei fondi serventi per proporre un accordo per la costituzione della servitù; nel caso di mancato accordo il beneficiario deve ricorrere alla servitù coattiva.

Metodologie di stima dell'indennità di asservimento per gasdotto utilizzate dagli operatori del settore

Le principali società italiane per il trasporto e la distribuzione del gas naturale legittimano la costituzione di servitù di metanodotto sulle aree necessarie in via bonaria (mediante atto notarile) o per imposizione coattiva.

Sintetica panoramica sulla disciplina delle servitù prediali

La servitù prediale è un diritto reale di godimento su cosa altrui che rappresenta un vincolo su una proprietà immobiliare, ma senza comportare la perdita della stessa, a differenza di quanto accade nel caso dell’espropriazione.

La servitù di metanodotto - La disciplina normativa fino al Testo Unico Espropri

Le norme in materia di metanodotti fanno il loro ingresso per la prima volta nel quadro giuridico italiano con la Legge 136/1953, che ha istituito l’ENI, disciplinando la costruzione della rete di metanizzazione italiana

L’applicazione delle norme sull’indennizzo per l'asservimento da gasdotto da parte del giudice

Rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario tutte le controversie inerenti alla determinazione dell’indennità di servitù e dell’indennità di occupazione temporanea.

Caratteristiche del possesso utile ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione

Il codice civile identifica nell’art. 1163 c.c. le peculiari caratteristiche che deve presentare il c.d. possesso ad usucapionem, il quale deve essere acquisito in forma pacifica, pubblica e stabile (nec vi, nec clam, nec precario), oltre che esser connotato dall’elemento “psicologico” di tener la cosa come propria, ovverosia esercitare facoltà tipiche del diritto di proprietà (animus rem sibi habendi).

Termine utile per l'acquisto della proprietà del bene per usucapione

La continuità del possesso ad usucapionem si ravvisa ogniqualvolta il possessore esplichi costantemente la signoria di fatto sul bene, e lo manifesti con atti di possesso conformi alla qualità e destinazione della cosa; tuttavia, non significa che il possesso debba comportare un'assidua ingerenza sul bene, ma è necessario che permanga in capo al possessore la possibilità concreta di effettuare atti di godimento corrispondenti alla destinazione della res.

Condizioni dell'istituto della «cessione volontaria» ai sensi dell’art. 45 D.P.R. n. 327/2001

L'esercizio del diritto di addivenire alla cessione volontaria disciplinata dall’art. 45 D.P.R. n. 327/2001, è prerogativa implicante la sottoposizione dei fondi a una procedura espropriativa fondata su una dichiarazione di pubblica utilità efficace

Disciplina e forma dell’accordo sulla cessione volontaria dei beni assoggettati ad espropriazione

L’accordo sulla cessione dei beni assoggettati ad espropriazione non può derogare a quanto previsto dall’art. 45 TU espropri e quindi non può essere autonomamente determinato dalle parti ai sensi dell’art. 11 L. 241/1990.

Compravendita del diritto di proprietà da parte della p.a.

Il contratto di compravendita, non preceduto dalla dichiarazione di pubblica utilità, mediante il quale il proprietario trasferisca il bene all'ente pubblico, e questo si impegni a corrispondere il prezzo della cessione volontaria L. n. 865 del 1971, ex art. 12, realizza la causa tipica del negozio, producendo l'effetto reale ex art. 1376 cod. civ. dietro pagamento di un corrispettivo determinabile ex artt. 1473 e 1474 cod. civ.

Acquisizione dei diritti reali da parte della P.A.: tempestività del decreto d'esproprio

Ai fini della tempestività del decreto di esproprio a nulla rileva che siano scaduti i termini di occupazione d’urgenza qualora tale atto conclusivo della procedura espropriativa sia stato pronunciato nei termini di vigenza della dichiarazione di pubblica utilità, assolvendo dichiarazione di pubblica utilità e occupazione temporanea d'urgenza due diverse funzioni.

L'adibizione a uso pubblico di un'area mediante la c.d. dicatio ad patriam

La dicatio ad patriam consiste nel comportamento del proprietario che mette volontariamente e con carattere di continuità un proprio bene a disposizione della collettività, determinando in tal modo l’insorgere di una servitù di uso pubblico

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