L'ultimo tentativo di razionalizzazione delle pensioni di reversibilità: il "d.d.l. povertà"

quo;ultima riforma che ha riguardato le pensioni di reversibilità è stata pensata dal governo Renzi.
Tanto ha fatto – e sta facendo – discutere il c.d. «d.d.l. povertà» approvato dal governo il 28 gennaio 2016 su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Rispetto a quanto abbiamo visto finora, il Governo intenderebbe razionalizzare le prestazioni di natura assistenziale. Ma razionalizzare in che senso?

Orbene, leggendo la lettera a) del comma 3, razionalizzare – si badi, per il Governo – significa ancorare tali prestazioni all’ISEE. Per completezza narrativa, si ricorda che l’ISEE è un parametro che misura la ricchezza reale dei cittadini italiani tenendo conto di diversi fattori: non soltanto i redditi da lavoro o da pensione percepiti, ma anche i risparmi (il c.d. patrimonio mobiliare), gli immobili di proprietà e il numero dei componenti il nu... _OMISSIS_ ...

In altre parole, collegare la reversibilità all’ISEE significherebbe degradarla da diritto inalienabile del superstite a prestazione assistenziale legata al reddito del superstite stesso. Facendo un esempio, una vedova, proprietaria della casa di abitazione e con qualche risparmio da parte, convivente con un figlio che percepisce un reddito, potrebbe vedere annullato il suo assegno di reversibilità. Si badi però che tale prospettazione vale solo per le nuove richieste e non per quelle già in essere.

Naturalmente, questa prospettiva ha subito messo in allerta i sindacati e le forze politiche, con dichiarazioni non proprio positive da parte anche – tra gli altri – del presidente della Commissione lavoro della Camera ed esponente della minoranza Pd, Cesare Damiano, che in una intervista ha dichiarato: «Il provvedimento è in sé positivo, ma prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo n... _OMISSIS_ ...e: si tratterebbe dell’ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti. La previdenza non può essere considerata una mucca da mungere».

Visto dunque il terremoto provocato da questa interpretazione del d.d.l. povertà, il Governo non ha potuto che fare marcia indietro.

Non sfuggirà a chi legge che – di fatto – ancorare la prestazione di reversibilità all’ISEE avrebbe fatto sì che molti assegni non avrebbero visto la luce, con buona pace della ratio delle disposizioni in materia e delle numerose pronunce giurisprudenziali. Infatti, come si vedrà meglio più avanti, tanto il legislatore quanto la giurisprudenza hanno sempre inteso la prestazione della pensione ai superstiti mossa da un principio di solidarietà familiare, che fosse peraltro ultrattivo rispettivo alla morte di uno dei percettori di reddito.
Di fatto, con le previsioni volute dal Governo a febbraio, si sarebbe cancellata ques... _OMISSIS_ ...ermea non solo le prestazioni previdenziali ma l’intera Costituzione, in favore di una ratio prettamente numerica ed economica.

Non è un caso infatti che tra i svariati emendamenti al disegno di legge, quello relativo alla cancellazione di ogni riferimento alla pensione di reversibilità da «razionalizzare» sia stato presentato proprio dal Governo, in persona del Ministro del Lavoro. Si sono così eliminate dal novero delle prestazioni da razionalizzare tutte le prestazioni previdenziali.

In altre parole, pertanto, restano vive le disposizioni di cui alla legge n. 335/1995 viste supra in ordine ai tagli della pensione di reversibilità in base al reddito – si badi, solo al reddito e non all’ISEE – effettivamente percepito dal nucleo familiare.

L’articolo sopra riportato è composto da contenuti tratti da questo prodotto (in formato PDF) acquistabile e scaricabile con pochi click. Si invita a scaricarsi il sampler gratuito per constatare l'organizzazione dei contenuti.

pdf 187 pagine in formato A4

20,00 €