La concessione di derivazione di acque pubbliche a scopo idroelettrico

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE

L'abrogazione, da parte del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, art. 175, sia della L. n. 36 del 1994, art. 18 che del D.Lgs. n. 152 del 1999, art. 26, decorre dalla data di entrata in vigore della parte terza del D.Lgs. n. 152 del 2006, restando validi ed efficaci, secondo il D.Lgs. n. 151 del 2006, art. 170, comma 11, fino all'emanazione dei corrispondenti atti adottati in attuazione della medesima parte terza, i provvedimenti e gli atti emanati in attuazione delle disposizioni di legge abrogate dall'art. 175.

L'art. 10 R.D. 1285/1920 prevede che i progetti di derivazioni idriche siano firmati da un ingegnere; soltanto per le piccole derivazioni la P.A. può ammettere che i documenti siano firmati da un geometra o da un perito agronomo, ma mai da un perito industriale.

La progettazione di derivazioni idriche per la produzione di energia elettrica ... _OMISSIS_ ...to essere ricomprese nelle «modeste costruzioni civili» che il R.D. 274/1929 ammette possano essere progettate dai geometri; questi ultimi, nondimeno, possono essere ammessi dalla P.A. a firmare progetti di piccole derivazioni ai sensi dell'art. 10 R.D. 1285/1920.

In materia di concessioni per derivazioni idroelettriche, relativamente al D.Lgs. n. 387 del 2003 attuativo della Direttiva 2001/77/CE -poi sostituita dalla Direttiva 2009/28/CE - sull'incremento della produzione di energia derivante da fonti rinnovabili, porre limiti al rilascio - in una determinata zona - di nuove concessioni per derivare acqua a scopo idroelettrico non significa impedire la produzione di fonti rinnovabili.

Le acque pubbliche hanno un loro particolare status (art. 1 T.U. sulle acque e D.P.R. n. 238 del 1999, art. 1), in relazione al quale gli eventuali diritti dei privati (che non possono mai essere diritti assoluti) sono acquisiti con la condizione implicita... _OMISSIS_ ...e salve le esigenze, anche straordinarie, della collettività, il cui diritto all'uso delle acque pubbliche, sempre latente, può riespandersi in ogni momento, senza che nulla possa pretendere il concessionario, consapevole di tale limite, al quale compete soltanto un riallineamento del canone con l'effettivo utilizzo (rapportato alle riduzioni temporali e quantitative) dell'acqua.

Il fatto che la normativa comunitaria stabilisca delle soglie minime di produzione e i relativi criteri di calcolo, comporta non già che la produzione di energia da fonti rinnovabili non possa incontrare limiti di sorta, neppure su base provinciale, ma solo che gli Stati membri devono adoperarsi per conseguire tali soglie minime.

La cessione di energia elettrica (monetizzata) rappresenta una specifica prestazione dedotta in obbligazione e qualificabile anch’essa quale corrispettivo inserito nel sinallagma sotteso alla concessione di derivazione di acque ad uso idroele... _OMISSIS_ ...oggetto principale e caratterizzante resta la gestione della derivazione idrica.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE - AREE PROTETTE

In materia di aree naturali protette, dall'art. 164, co. 2, D. Lgs. 152/2006 non è ricavabile il diritto dell'Ente Parco di essere coinvolto nel procedimento autorizzatorio concernente un progetto di rilascio idrico presentato dal concessionario per uso di produzione di energia idroelettrica.

Nell'ambito del procedimento per il rilascio della concessione di derivazione di acque pubbliche, in caso le opere funzionali alla concessione siano effettivamente idonee a determinare un significativo impatto sulla tutela ambientale, è prevista l'obbligatoria apertura di un subprocedimento di V.I.A., la cui conclusione, se positiva, consente la prosecuzione e l'eventuale esito favorevole di quello principale, mentre, ove negativa, preclude l'... _OMISSIS_ ...lla domanda del richiedente, dovendosi ritenere che detti procedimenti perseguono interessi pubblici differenti, posto che in quello principale va valutata l'opportunità del rilascio della concessione procedendo, in caso di più domande concorrenti, ad una valutazione comparativa, così da pervenire alla scelta migliore, mentre in quello incidentale il giudizio di compromissione dell'interesse ambientale è di tipo assoluto e preclude il rilascio della concessione in relazione al progetto negativamente valutato, a prescindere da ulteriori profili di convenienza.




DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE - COMPETENZA

La materia delle concessioni di acque pubbliche è ora attualmente attribuita alla competenza regionale, eccettuate le concessioni di grandi derivazioni, riservate allo Stato.

Ciascuna derivazione di acqua pubblica ha l'effett... _OMISSIS_ ...io dell'uso eccezionale dei beni demaniali - di escludere gli altri possibili usi, di modo che, nel concorso di più derivazioni, va necessariamente determinata la quantità d'acqua da assegnare ad ognuna di esse. Sicchè, ove la competenza a rilasciare le diverse concessioni per le grandi derivazioni e per le piccole sia attribuita ad enti differenti, è da ritenere che le pubbliche amministrazioni interessate debbano procedere d'intesa, non essendo ragionevole che ciascun ente proceda per proprio conto ignorando ciò che fa l'altro.

Il couso degli impianti idroelettrici abilita l'amministrazione competente, in ragione dell'interesse pubblico prioritario alla migliore utilizzazione dell'acqua pubblica, a rilasciare nuove concessioni di derivazione a favore di altri soggetti con la facoltà di usare le opere di presa e derivazione già esistenti. Ciò è possibile dal momento che tale preesistente concessione non fa perdere al corpo idrico la sua natura di bene pubblic... _OMISSIS_ ...mministrazione rimane l'unica titolare, dovendo piuttosto quest'ultima, nel consentire il couso, evitare di compromettere benefici già concessi.

In tanto possono dirsi dalla Regione rispettati i limiti della competenza legislativa concorrente in materia di canoni di grande derivazione idroelettrica, in quanto questi siano stabiliti nell'osservanza dei parametri di indirizzo di cui alla legislazione statale di riferimento; e ciò indipendentemente dalla mancata adozione dei criteri generali di cui al previsto decreto MISE.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE - DISCIPLINARE

Il disciplinare della concessione di cui al R.D. n. 1775 del 1933, artt. 11 e 40, è atto amministrativo che integra la concessione e le cui previsioni, applicabili esclusivamente al rapporto concessorio regolato, non hanno carattere di generalità ed astrattezza: l'interpretazione delle clausole d... _OMISSIS_ ... deve essere dunque condotta con i criteri valevoli per l'interpretazione degli atti amministrativi, non già con quelli dettati dalle disposizioni sulla legge in generale; dette clausole, inoltre, non sono conosciute d'ufficio dal giudice e, qualora la loro censura formi oggetto di ricorso per cassazione, fermi i limiti del giudizio di legittimità, esse devono essere integralmente riprodotte nel ricorso.

Se vi sono tratti di corso d'acqua classificati a rischio, per non compromettere il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità stabiliti nel Piano Regionale di Tutela ed Uso delle Acque, l'Amministrazione, ove sussistessero esigenze di approvvigionamento non altrimenti soddisfacibili, ne potrebbe disporre l'utilizzazione, anche in deroga al disciplinare della concessione di derivazione.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE - PRESUPPOSTI

È incostit... _OMISSIS_ ...ma regionale che consenta ai titolari di concessioni di derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico di chiedere l'accorpamento delle stesse, prevedendo che in tal caso il termine di scadenza delle concessioni corrisponde alla scadenza della concessione accorpata con la durata residua più lunga.

La concessione di acque pubbliche precede logicamente e temporalmente l'autorizzazione a costruire gli impianti per derivare l'acqua.

Trattandosi di bene pubblico, da utilizzare per conseguire incentivi, anch’essi pubblici, l’impiego privato di acqua di sorgente per una ben determinata finalità, quale la produzione a tariffa incentivata di energia elettrica, deve essere sorretto da valida concessione per uso idroelettrico delle acque pubbliche e non una qualsivoglia concessione, rilasciata per usi diversi.

Gli impianti idroelettrici muniti di una concessione di derivazione d’acqua da un corpo idrico sono ammissibili a condizio... _OMISSIS_ ...impianto e il suo funzionamento non pregiudichino il raggiungimento degli obbiettivi ambientali dello stesso corpo idrico.

L'art. 12 del D.Lgs. n. 387 del 2003 non contiene alcuna previsione che rende obbligatoria una regola di contestualità tra il procedimento di rilascio dell'AU e quello volto a conseguire la concessione strumentale all'attività da autorizzare.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI DERIVAZIONE ACQUE - PROCEDURA

Il giudizio sulla compatibilità tra le domande di concessione di derivazione d'acqua pubblica va effettuato con riferimento alle domande come presentate e non alle variazioni che nel corso del procedimento possono essere apportate ai progetti relativi in ottemperanza ad interventi della Pubblica Amministrazione, titolare del relativo potere: in questo caso, occorre concludere il procedimento principale e solo in seguito può riaprirsi, ove del caso, un nuovo... _OMISSIS_ ...inalizzato all'eventuale rilascio di concessione di derivazione di acque.

La omessa presentazione di tutta la documentazione prescritta, determina, ai sensi del regolamento regionale piemontese 29 luglio 2003, n. 10/R, l'improcedibilità della domanda di derivazione di acqua pubblica, mentre solo nel caso in cui tutti i documenti necessari siano stati presentati e taluno di essi richieda una regolarizzazione è normativamente prevista un'attivazione dell'Ufficio per la relativa richiesta alla parte istante, da assolversi in un termine definito.

Le norme che disciplinano le procedure di assegnazione delle concessioni di derivazione di acque pubbliche a scopo idroelettrico, disciplinandone i tempi di indizione, la durata dei titoli, le condizioni e i criteri di ammissione alla gara, le procedure di affidamento e i criteri di valutazione dell’offerta rientrano nella potestà legislativa esclusiva in materia di tutela della concorrenza, e quindi vinc... _OMISSIS_ ...Regioni a statuto speciale e le Province autonome.

L'art. 37, co. 4-8, d.l. 83/2012 mira ad agevolare l'accesso degli operatori economici al mercato dell’energia secondo condizioni uniformi sul territorio nazionale, regolando le relative procedure di evidenza pubblica con riguardo alla tempistica delle gare e al contenuto dei relativi bandi, nonché all’onerosità delle concessioni messe a gara: le norme in esso contenute, al pari di quelle che disciplinano l’espletamento della gara ad evidenza pubblica per i casi di scadenza, decadenza, rinuncia o revoca di concessione di grande derivazione d’acqua per uso idroelettrico rientrano nella materia «tutela della concorrenza», di competenza esclusiva dello Stato.

La possibilità o meno, per l'ente concedente una derivazione idrica ad uso idroelettrico, di imporre delle prescrizioni, ai concessionari, volte ad evitare che gli stessi intercettino nei propri invasi acque nat... _OMISSIS_ ...ti, deviandole e/o sottraendole, del tutto, dall'alveo naturale, è legittima e non viene meno, neppure se nella motivazione del provvedimento con il quale sono imposte le prescrizioni, non si prenda in esame l'interesse dei concessionari.

I limiti alle nuove concessioni per derivazioni idroelettriche previsti da un Piano regionale di tutela delle acque che non integrano una moratoria, ma subordinano il rilascio di nuove concessioni all'uso sostenibile del territorio, non si pongono in contrasto con il d.lgs. n. 387 del 2003, attuativo della Dir. 2001/77/CE (poi sostituita dalla Dir. 2009/28/CE, la quale esprime la necessità di un bilanciamento degli obiettivi, non la prevaricazione dell'uno (la produzione di energia rinnovabile) sull'altro (la tutela ambientale), e stabilisce delle soglie minime di produzione che gli Stati membri devono adoperarsi per conseguire, con ciò non escludendo la possibilità di porre limiti alla produzione di energia da fonti rinnovab... _OMISSIS_ ...F|L'art. 12 del D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79 nella nuova formulazione ex D.L. 22 giugno 2012, n. 83, art. 37, per le concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico, prevede "una gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della normativa vigente e dei principi fondamentali di tutela della concorrenza, libertà di stabilimento, trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi...", in conformità ai principi di tutela della concorrenza e di apertura del mercato.

Il D.Lgs. n. 79 del 1999, art. 12, modificato dalla lett. a) del comma 4 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, art. 37, come sostituito dalla Legge di Conversione 7...


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