Le concessioni di sorgenti di acqua minerale e per lo sfruttamento delle acque termali

In caso di decadenza della concessione per l'estrazione di acque minerali, il precedente concessionario vanta una posizione di interesse legittimo rispetto alle decisioni dell’amministrazione in ordine all’opportunità di sfruttare o meno il giacimento ovvero di assegnarlo ad altro concessionario, considerato che la decisione sull’esaurimento del giacimento appare connotata da intrinseci margini di discrezionalità.

La legislazione regionale non può sottrarre le concessioni in materia di utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente all'applicabilità del d. lgs. 59/2010 (attuazione della c.d. «direttiva Bolkenstein») prevedendo che le norme afferiscano alle attività sanitarie.

L’esistenza di norme speciali dedicate ex professo alle acque minerali non toglie che queste ultime possano comunque soggiacere, per taluni aspetti, a dettami di ordine generale in tem... _OMISSIS_ ...F|
Il rilascio della concessione per il prelievo dell'acqua minerale presuppone un'adeguata istruttoria circa la compatibilità di tal provvedimento con le esigenze di tutela ambientale e di razionale sfruttamento delle risorse idriche.

La concessione delle sorgenti di acqua minerale si configura come concessione di beni, e non come concessione di servizi, ogni qual volta venga in rilievo la tutela e la valorizzazione del bene e non la prestazione di un servizio all’utenza; in tal caso, infatti, la concessione ha quale elemento centrale lo sfruttamento del bene (sorgente di acque termali) e quindi la sua utilizzazione per fini economici, e non per fini sociali, elemento essenziale, quest’ultimo, per poter legare un bene all’utilizzazione dello stesso per fini sociali e far prevalere siffatta utilizzazione a fini sociali sull’assegnazione del bene al soggetto che lo utilizza.

L’ordinamento annette rilievo primario al... _OMISSIS_ ...approvvigionamento idrico delle comunità locali rispetto ai profili dello sfruttamento economico delle sorgenti.

Le acque minerali e termali presentano caratteristiche chimiche e fisiche peculiari tali da giustificare la loro qualificazione come “acque speciali” rispetto a quelle “ordinarie”, cioè a dire le acque pubbliche (riconducibili al demanio idrico), alcune delle quali, in ragione della loro funzione di “bene vitale”, sono solitamente fruite attraverso un servizio a rete, con la garanzia dell’universalità dell’accesso. Le acque minerali e termali, infatti, sono considerate una “merce”, come tale destinata al consumo (a seguito di imbottigliamento e sfruttamento commerciale, nel caso delle acque minerali) o all’utilizzo di massa (tramite la creazione di apposite strutture per la fruizione, come nel caso delle acque termali). In entrambi i casi tali attività sono comunque sottoposte a uno s... _OMISSIS_ ... autorizzatorio e concessorio.

Le acque minerali e termali sono considerate una “merce”, come tale destinata al consumo (a seguito di imbottigliamento e sfruttamento commerciale, nel caso delle acque minerali) o all’utilizzo di massa (tramite la creazione di apposite strutture per la fruizione, come nel caso delle acque termali). In entrambi i casi tali attività sono comunque sottoposte a uno specifico regime autorizzatorio e concessorio.

La Corte Costituzionale ha esteso la durata massima di trent'anni, prevista per la generalità delle concessioni dall'art. 96, comma 8 D.lgs. 152/2006, anche per le concessioni di acque minerali e termali, così ammettendo la potestà dello Stato di stabilire un limite massimo di durata delle concessioni, e riconducendo tale potestà all’attività di tutela dell’ambiente, materia riconosciuta come trasversale, che, come tale, ricade tra le competenze esclusive dello Stato.

... _OMISSIS_ ...istinzione tra la concessione per lo sfruttamento delle acque minerali e termali - beni la cui titolarità è stata trasferita in capo alle Regioni con l. n. 281 del 1970 (art. 11, comma 5), che li riconduceva al patrimonio indisponibile regionale, cui è seguito con il d.P.R. n. 616 del 1977 (artt. 50 e 61) il trasferimento alle stesse delle funzioni degli uffici centrali e periferici dello Stato relative ai permessi di ricerca, alle concessioni per la coltivazione, e alla vigilanza sulle relative attività, scelta confermata con la l. n. 59 del 1997 (art. 22) e, successivamente, con il d.lgs. n. 112 del 1998 (art. 34, comma 1) - e l’autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso di terreno gravato da uso civico.

L’applicabilità dell’art. 96, comma 8, d.lgs. 152/2006 alle concessioni di acque termali e minerali è stata affermata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 1/2010. Quest’ultima, nel dichiarare costituzionalmente il... _OMISSIS_ ...uo;art. 44, comma 8, l.r. Campania (recante la disciplina della ricerca ed utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente) che aveva previsto la proroga cinquantennale delle concessioni perpetue, ha interpretato in maniera estensiva l’art. 96, comma 8, cod. ambiente, riconducendo anche le acque minerali e termali sotto il regime di tutela affermato dalla disposizione in parola.

Le acque minerali e termali sono considerate una "merce", come tale destinata al consumo (a seguito di imbottigliamento e sfruttamento commerciale, nel caso delle acque minerali) o all’utilizzo di massa (tramite la creazione di apposite strutture per la fruizione, come nel caso delle acque termali). In entrambi i casi tali attività sono comunque sottoposte a uno specifico regime autorizzatorio e concessorio.

Le acque minerali e termali ricadono sotto il regime di tutela affermato dall'art. 96, comma 8, del d.lgs. ... _OMISSIS_ ...rtanto lo Stato ha il potere di stabilire un limite massimo di durata delle suddette concessioni, essendo ricondotta tale potestà all’attività di tutela dell’ambiente, materia riconosciuta come trasversale, che come tale ricade tra le competenze esclusive dello Stato.

L’accertata presenza nelle acque termali di sostanze tossiche in percentuali elevate e comunque di gran lunga superiori ai limiti previsti per l’ingestione, con riferimento ad un riconosciuto potente cancerogeno come l’arsenico e ad una sostanza tossica come il manganese, impone, alla stregua di un criterio di ragionevolezza e proporzionalità, di dare applicazione al principio eurounitario di precauzione mediante l’immediata sospensione delle attività termali e dei trattamenti medici connessi.

Se è vero che l'ipoteca non può riguardare le acque minerali e termali in quanto appartenenti al patrimonio indisponibile dell'ente pubblico, essa ben può conc... _OMISSIS_ ...he la concessione di coltivazione, le pertinenze (anche mobiliari, stante la specialità della disciplina mineraria rispetto al codice civile successivamente entrato in vigore) utilizzate dal concessionario, entità tutte che l'art. 22 della legge mineraria (R.D. 1443/1927) sottopone "alle disposizioni di diritto che disciplinano gli immobili".


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ACQUE MINERALI E TERMALI - IMBOTTIGLIAMENTO

L’imbottigliamento e la commercializzazione dell’acqua costituiscono attività d’impresa che trova necessario presupposto nella concessione per l’uso delle acque minerali.

In assenza della concessione le acque minerali non possono essere sfruttate, neanche al solo scopo di imbottigliarle e di commercializzarle.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ACQUE MINERALI E TERMALI - PROCEDURA DI AFFIDAMENTO

... _OMISSIS_ ... in relazione alla gestione delle acque termali non si deve dar luogo ad una pedissequa applicazione delle regole applicabili per l’affidamento degli appalti pubblici, dovendosi esprimere una scelta orientata a garantire il miglior utilizzo delle risorse termali anche nei riflessi sull’offerta turistica locale, comunque l'amministrazione deve farsi carico, a mezzo di atto di indizione della procedura selettiva, di stabilire preliminarmente i contenuti qualificanti l’offerta di utilizzo della risorsa mineraria, nonché i criteri di massima di valutazione delle offerte medesime, così soddisfacendo la possibilità di accesso al bene pubblico in condizioni di trasparenza, concorsualità ed imparzialità della scelta.

La concessione mineraria di acque termali è una concessione di beni e non di servizio pubblico, cosicché in tale materia non può venire in rilievo l'istituto dell'in house providing.

È illegittima la concessione per lo ... _OMISSIS_ ... acque minerali che interferisca con la falda che alimenta l'acquedotto comunale, e ciò anche se il comune sia privo di concessione e questa situazione sia stata però sino ad allora tollerata dalla Regione.

È illegittima la concessione per lo sfruttamento di acque minerali qualora il parere previsto dall'art. 5 D.P.R. 620/1955 si limiti a rilevare la compatibilità dell’attività di sfruttamento con le utenze a scopo irriguo con la futura utilizzazione delle acque a scopo idroelettrico, e non anche con riferimento all’utilizzo dell'acqua a fini potabili, nonostante la presenza di un punto di captazione posto a servizio di un acquedotto pubblico censito nei documenti ufficiali della Regione.

L’esclusione dei servizi sanitari dall’ambito applicativo della direttiva 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkenstein), previsto dall’art. 2, co. 2, della stessa direttiva, costituendo una deroga a quest’ultima e ai principi comunita... _OMISSIS_ ...oncorrenza, deve formare oggetto di interpretazione restrittiva e deve, pertanto, essere limitata alle ipotesi di autorizzazione allo svolgimento di attività sanitaria (si pensi all’accreditamento): non vi possono, invece, rientrare ipotesi “spurie” come la concessione di acque minerali e termali, in cui la fornitura di servizi termali costituisce solo uno dei modi possibili di sfruttamento del bene dato in concessione.

Non è condivisibile l'impostazione per cui occorrerebbe che il soggetto che intende accedere all'utilizzo delle acque termali debba possedere il requisito di una struttura termale già realizzata.

La scelta del titolare della concessione di sfruttamento di acqua minerale deve avvenire tramite procedura competitiva.

La concessione delle sorgenti di acqua minerale deve qualificarsi come concessione di beni e non come concessione di servizi, ogni qual volta venga in rilievo la tutela e la valorizzazione del b... _OMISSIS_ ...estazione di un servizio all'utenza.

Quanto alle modalità di assegnazione delle concessioni di acque minerali e termali, l’originaria lettura dell’intera cornice normativa come estranea all’ambito di operatività della direttiva “servizi” 2006/123/CE, sull’assunto che si tratterebbe di materia sanitaria, ha finito per cedere il passo (dopo l'entrata in vigore del d.lgs. n. 152/2006) a fronte della riconosciuta generalizzata assoggettabilità alla stessa, giusta le potenzialità di sfruttamento economico del servizio erogato, seppure a beneficio della salute e del benessere del cliente.

La disciplina relativa alle acque termali è ancora incentrata sul r.d. 28 settembre 1916, n. 1924, rispetto al quale la più recente normativa nazionale (costituita dalla legge 24 ottobre 2000, n. 323) ha devoluto alle Regioni l’autorizzazione all’esercizio di stabilimenti termali.

La sola affissione dell'istanza ... _OMISSIS_ ... la variazione della concessione all'Albo Pretorio del Comune ove insiste il bene demaniale oggetto di concessione non è sufficiente a rendere legittima la richiesta predetta, stante che per il prolungamento di concessioni di acque minerali e termali, aventi già originariamente elevata durata, vi è la necessità di bandire una pubblica selezione che garantisca trasparenza alla procedura ed un libero confronto concorrenziale, nel rispetto dei principi di derivazione comunitaria.

L'affidamento delle concessioni di acque minerali è indefettibilmente assoggettato all'applicazione della Direttiva 2006/123/CE (cd. Direttiva Servizi o Bolkestein), ed in particolare del suo articolo 12.

L'attività di sfruttamento delle acque minerali e termali ricade nel campo applicativo della direttiva Bolkestein.

L'art. 13 bis della L.P. Bolzano n. 5/2005 impone l'affidamento delle concessioni per l'imbottigliamento di acqua minerale mediante procedura concorsu... _OMISSIS_ ...

er la concessione ai fini di sfruttamento economico di un bene demaniale, qual è la sorgente idrica, non trova applicazione la disciplina dettata dal d.lgs. n. 50/2016, stante l'alterità e l'estraneità del procedimento di affidamento di una concessione mineraria alla specifica ed analitica disciplina degli appalti e delle concessione di servizi di cui al Codice dei contratti di cui al d.lgs. n.50/2016.

La legge provinciale Bolzano n. 7/2005 ha ad oggetto anche la concessione delle acque minerali, la cui assegnazione deve rispettare i prin...


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