DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - AUTORITÀ D'AMBITO
Nelle funzioni amministrative degli ambiti territoriali ottimali, si appalesa certamente imprescindibile la presenza dei Comuni alla luce dell’indirizzo espresso dal giudice delle leggi che ha sempre posto in rilievo la centralità delle competenze comunali in ordine al servizio idrico sia per ragioni storico-normative sia per l'evidente essenzialità delle comunità stabilite nei territori comunali, trattandosi invero di funzioni fondamentali degli enti locali; viceversa, analoga esigenza di imprescindibilità non è dato ravvisare nella giurisprudenza costituzionale con riguardo alla Città Metropolitana.
La governance del settore relativo al servizio idrico integrato è contrassegnata dall’intersezione di competenze spettanti a più soggetti pubblici, a livello sovranazionale e nazionale, quali la Commissione Europea, il Ministero della Transizione ecologi... _OMISSIS_ ...quo;Autorità di Bacino, gli enti di governo dell’ambito (individuati dalle regioni e partecipati dagli enti locali ricadenti nel medesimo comprensorio), le amministrazioni comunali, l’Autorità di regolazione.
Le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici investono specificatamente la definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, la regolazione sulla qualità del servizio, la verifica dei piani d’ambito, nonché la predisposizione delle convenzioni tipo per l’affidamento del servizio.
Il rispetto dei principi di sussidiarietà, di differenziazione e di adeguatezza, richiamati dall'art. 2, c. 186-bis, della legge n. 191/2009, implica che non possa essere trascurato, nella prefigurazione normativa regionale della struttura e delle funzioni dei soggetti tributari dei servizi idrici integrati, il ruolo degli enti locali e che debba esse... _OMISSIS_ ...loro cooperazione in vista del raggiungimento di fini unitari nello spazio territoriale che il legislatore regionale reputa ottimale.
Il Servizio idrico Integrato, a norma dell'art. 141, c. 2, del D.Lgs. n. 152 del 2006, consiste nell'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo principi di efficienza efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie; ai sensi dell'art. 142, c. 2 e 3, del D.Lgs. n. 152 del 2006, le Regioni esercitano le funzioni e i compiti ad esse spettanti nel quadro delle competenze costituzionalmente determinate e nel rispetto delle attribuzioni statali di cui al comma 1, ed in particolare provvedono a disciplinare il governo del rispettivo territorio.
Il servizio idrico integrato deve essere obbligatoriamente fornito nell'esercizio delle funzioni fondamentali dagli enti locali,... _OMISSIS_ ...rcitano, per mezzo dell'ente di governo dell'ambito, sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni. Gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale partecipano obbligatoriamente all'ente di governo dell'ambito, al quale è trasferito l'esercizio delle competenze ad essi spettanti in materia di gestione delle risorse idriche.
DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - ESERCIZIO DI FATTO
L’esercizio di fatto del servizio idrico integrato costituisce in capo al Comune una posizione di affidamento a che esso prosegua regolarmente fino a quando non avvenga l’avvicendamento con un nuovo gestore o, in caso di controversia, fino a quando sia definitivamente accertata la sorte del contratto.
Appartiene alla giurisdizione del Giudice ordinario la cognizione della situazione di mero fatto determinatasi a seguito dell’esaurimento del rapporto originato dalle disp... _OMISSIS_ ...ali contenute nella convenzione accessiva alla concessione di servizi pubblici.
In applicazione dell'art. 147, comma 2 bis lettera b) del D.lgs. n. 152/2006, per "gestioni esistenti" devono intendersi soltanto quelle modalità di conduzione del servizio idrico che possano ricondursi ad una legittima assunzione ed erogazione del servizio, consacrata in atti regolatori e provvedimenti amministrativi, mentre non potranno assumere rilievo le gestioni nelle quali la conduzione del servizio risulta avvenire semplicemente in via "di fatto".
DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - GESTIONE COMUNALE
La decisione dell'autorità comunale di recedere dal raggruppamento ed optare per un nuovo modello organizzativo deve essere notificata al Consorzio che gestisce il servizio idrico integrato, che viene direttamente inciso da una decisione di questo tipo.
La società che gestisce il servizio idrico in... _OMISSIS_ ...na comune società di capitali il cui capitale possa liberamente circolare sul mercato, ma è, soggettivamente, una società a capitale obbligatoriamente pubblico, i cui soci possono essere soltanto i Comuni dell'area in cui viene dalla stessa società organizzato, sorvegliato, gestito ed erogato al pubblico il servizio idrico integrato.
L’art. 147, comma 2 bis, del d.lgs. 2006 n. 152, considerato nel quadro complessivo della disciplina, non consente di ritenere che la salvaguardia delle gestioni autonome comunali del servizio idrico integrato sia possibile solo nelle regioni in cui l’ambito territoriale ottimale coincide con l’intero territorio regionale: qualunque sia l’ampiezza prescelta dell’ambito ottimale, la norma fa, comunque, salve le gestioni autonome che presentino le caratteristiche di cui alle lettere a) o b) della disposizione.
La fattispecie prevista dall’art. 147, comma 2 -bis del d.lgs. n.152/2006 con... _OMISSIS_ ...asi eccezionali a singoli Comuni la gestione in forma autonoma del SII; si tratta di norma derogatoria ed eccezionale, che deve essere interpretata in modo rigoroso e restrittivo, atteso che una più ampia interpretazione comporterebbe l’effetto di vanificare il principio dell’unicità di gestione per ambiti territoriali ottimali, riducendone fortemente la portata applicativa.
La fattispecie regolata dall'art. 147, comma 2-bis del d.lgs. n. 152/2006 consente solo in casi eccezionali a singoli Comuni la gestione in forma autonoma del SII; si tratta di norma derogatoria ed eccezionale, che deve essere interpretata in modo rigoroso e restrittivo, atteso che una più ampia interpretazione comporterebbe l'effetto di vanificare il principio dell'unicità di gestione per ambiti territoriali ottimali, riducendone fortemente la portata applicativa.
La fattispecie regolata dall’art. 147, comma 2-bis, lett. b), d.lgs. n. 152/2006 non può essere l... _OMISSIS_ ...nte rispetto a quella di cui alla lett. a), che la precede, introdotta dalla novella inserita dall’art. 7, comma 1, lett. b), n. 3), del d.l. 12 settembre 2014, n. 133, convertito dalla l. 11 novembre 2014, n. 164, che consente la salvaguardia delle “gestioni del servizio idrico in forma autonoma nei comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti già istituite ai sensi del comma 5 dell’articolo 148”. Per quest’ultima ipotesi, chiarito che la salvaguardia in parola concerne “le precedenti gestioni in economia per i soli comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, ma a condizione dell’esistenza e dell'istituzione di esse, alla data di entrata in vigore del nuovo art. 147, secondo i canoni del successivo art. 148, comma 5”, va esclusa l’assentibilità della salvaguardia dell’esercizio “di fatto” della gestione in economia, non rapportabile a una sua “persistente esistenza,... _OMISSIS_ ...rdquo; in quanto “priva del titolo legittimo” (costituito dal consenso dell’Autorità d’ambito competente) antecedente alla novella del 2014, con conseguente accertamento del “difetto di entrambi i presupposti” previsti dalla norma.
Gli articoli 142 e ss. D.Lgs. n. 152 del 2006 impongono ai singoli enti locali l'adesione all'Ente di governo dell'ambito, che assemblearmente delibera anche la forma di gestione del servizio idrico integrato, la quale, pertanto, rispetto al singolo ente partecipante è legislativamente vincolata, salve talune eccezionali e residuali ipotesi di "gestioni del servizio idrico in forma autonoma" motivate dalla particolare natura del contesto sociale o naturalistico, ovvero "comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti".
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l'obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunq... _OMISSIS_ ...ovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito.
Spetta all'ente locale, anche in applicazione del principio contabile della programmazione di cui al D.Lgs. n. 118 del 2011, allegato 4/1, stanziare le risorse necessarie per l'esercizio della funzione fondamentale relativa alla gestione del Servizio idrico integrato, in considerazione del fatto, tra l'altro, che si tratta di una spesa ampiamente prevedibile.
Gli articoli 142 e ss. D.Lgs. n. 152 del 2006 impongono ai singoli enti locali l'adesione all'Ente di governo dell'ambito, che assemblearmente delibera anche la forma di gestione del servizio idrico integrato, la quale, pertanto, rispetto al singolo ente partecipante è legislativamente vincolata, salve talune eccezionali e residuali ipotesi di "gestioni del servizio idrico in forma autonoma" motivate dalla particolare natura del contesto sociale o naturalistico, ovvero "comuni montan... _OMISSIS_ ...ne inferiore a 1.000 abitanti".
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l'obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito.
Spetta all'ente locale, anche in applicazione del principio contabile della programmazione di cui al D.Lgs. n. 118 del 2011, allegato 4/1, stanziare le risorse necessarie per l'esercizio della funzione fondamentale relativa alla gestione del Servizio idrico integrato, in considerazione del fatto, tra l'altro, che si tratta di una spesa ampiamente prevedibile.
Gli articoli 142 e ss. D.Lgs. 152/2006 impongono ai singoli enti locali l'adesione all'Ente di governo dell'ambito, che assemblearmente delibera anche la forma di gestione del servizio idrico integrato, la quale, pertanto, rispetto al singolo ente partecipante è legislativam... _OMISSIS_ ... salve talune eccezionali e residuali ipotesi di "gestioni del servizio idrico in forma autonoma" motivate dalla particolare natura del contesto sociale o naturalistico, ovvero "comuni montani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti".
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l'obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito.
Spetta all'ente locale, anche in applicazione del principio contabile della programmazione di cui al D.Lgs. 118/2011, allegato 4/1, stanziare le risorse necessarie per l'esercizio della funzione fondamentale relativa alla gestione del Servizio idrico integrato, in considerazione del fatto, tra l'altro, che si tratta di una spesa ampiamente prevedibile.
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli... _OMISSIS_ ...go di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito. Non residua pertanto alcun potere di autodeterminazione sull'organizzazione, essendo ogni competenza demandata all'Ente di Governo dell'ambito territoriale.
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l'obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito.
In tema di affidamento del servizio idrico le leggi che regolano la materia esprimono i seguenti precetti: l'obbligo di adesione all'autorità d'ambito da parte dei vari comuni interessati e il principio per cui spetta all'ente di governo individuare la figura gestoria più opportuna mediante la quale provvedere alla gestione del s... _OMISSIS_ ...integrato.
La gestione del servizio idrico è una funzione tipica dell'ente locale, in virtù dei principi ex articolo 118 Cost.
La gestione del servizio idrico è una funzione tipica dell'ente locale, in virtù dei principi ex articolo 118 Cost.
Il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l'obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dall'ente d'ambito.
In tema di affidamento del servizio idrico sono...
...continua.
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