Ristrutturazione edilizia

OPERE ED INTERVENTI --> NATURA DEGLI INTERVENTI --> RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA

La realizzazione da una rimessa di un ampio e stabile soppalco calpestabile e la realizzazione di nuovi locali con cambio di destinazione d’uso da deposito ad abitazione e con modifica anche delle aperture esterne sono di significativo impatto e rientrano nella categoria della ristrutturazione.

L'art. 1669 c.c., è applicabile, configurando responsabilità dell'appaltatore e ricorrendone tutte le altre condizioni, anche alle opere di ristrutturazione edilizia e, in genere, agli interventi manutentivi o modificativi di lunga durata su immobili preesistenti, che (rovinino o) presentino (evidente pericolo di rovina o) gravi difetti incidenti sul godimento e sulla normale utilizzazione del bene, secondo la destinazione propria di quest'ultimo.

Gli interventi di ristrutturazione edilizia che trasformano gli organismi edilizi mediante un insieme ... _OMISSIS_ ...opere tali da portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente necessitano del permesso di costruire.

L’intervento edilizio consistente nella sostituzione della copertura di un edificio con una diversa conformazione prospettica alla precedente è qualificabile come ristrutturazione edilizia.

Costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

Integrano interventi di ristrutturazione edilizia il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi di un edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti.

Il mutamento della destinazione d’uso di un immobile attuato attraverso la realizzazione di opere edili configura un’ipotesi di ristrutturazione edil... _OMISSIS_ ...termini la creazione di un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

Il cambio di destinazione d’uso privo di opere che sia idoneo ad incidere sul carico urbanistico integra un intervento di ristrutturazione edilizia.

Deve essere ascritto alla categoria della ristrutturazione edilizia l’intervento che determina, attraverso la realizzazione di opere edili, il mutamento della destinazione d’uso, da turistica a residenziale, di un immobile.

L’intervento edilizio che incide sull'altezza di un immobile ed idoneo a modificare il volume e la sagoma di un edificio integra un intervento di ristrutturazione edilizia soggetto al previo rilascio del permesso di costruire, ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. n. 380 del 2001.

Stante la natura delle ristrutturazioni edilizie, non è sproporzionato il divieto di ristrutturazione per indurre l’uso delle altre forme di risaname... _OMISSIS_ ...d adeguamento (p. es., di tipo anti-sismico o contro il degrado idrogeologico) del patrimonio edilizio ex-abusivo: tanto al fine di non accentuarne gli eventuali guasti sul territorio mediante l’indefinita dilatazione della consistenza di esso, sì da creare un uso moderato del territorio.

Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono soggetti a permesso di costruire gli interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici.

Il lavoro di sostituzione della struttura portante e della copertura del fabbricato con diversi materiali è un intervento che rientra nell’attuale nozione di ristrutturazione edilizia, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, lett. d) del d.P.R. n. 380 del 2001.

E' legittimo il diniego di ristrutturazione e cambio di destinazio... _OMISSIS_ ...o sul rilievo dirimente della natura accessoria del manufatto e dell’impossibilità di considerarlo alla stregua di edificio principale se tale natura accessoria è accertata inter partes con efficacia di giudicato.

Devono essere qualificati come ristrutturazione edilizia tutti quegli interventi che riguardano gli elementi costitutivi di un edificio preesistente e/o impianti, ma che non comportino ampliamento del fabbricato mediante creazione di nuovi volumi.

In caso di ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione non possono essere aumentate la sagoma e la volumetria preesistenti ma possono essere modificate le quote di imposta dei solai.

Il D.L. 21 giugno 2013, n. 69, art. 30, (c.d."decreto del fare"), convertito con L. 9 agosto 2013, n. 98, ha mantenuto fermo il principio che costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati al permesso di costruire g... _OMISSIS_ ...i ristrutturazione edilizia che comportino un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, un aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, dei prospetti e delle superfici.

La modificazione della distribuzione della superficie interna e dei volumi e dell’ordine in cui sono disposte le diverse porzioni dell’edificio anche per il solo fine di rendere più agevole la destinazione d’uso esistente configura un caso di ristrutturazione edilizia.

La ricostruzione ermeneutica della nozione di ristrutturazione edilizia va effettuata esclusivamente con riferimento alla normativa nazionale, cui la legge regionale fa rinvio, e cui in linea di principio è riservata in via esclusiva la definizione degli interventi edilizi.

La ristrutturazione si verifica quando gli interventi, comportando modificazioni esclusivamente interne, abbiano interessato un fabbricato le cui componenti essenziali, quali muri ... _OMISSIS_ ...rutture orizzontali e copertura siano rimasti inalterati.

La «ristrutturazione con ampliamento» prescinde dalla demolizione dell’intero fabbricato ed implica evidentemente le sole demolizioni parziali che, senza alterazione degli elementi strutturali che qualificano l’immobile preesistente, consentano tuttavia le opere preordinate al nuovo assetto del manufatto.

L'intervento di ristrutturazione edilizia che comporta l'aumento di superficie non è assentibile con d.i.a. ma con permesso di costruire e, pertanto, non è sanzionabile ex art. 37 D.P.R. 380/2001.

L'intervento che, pur conservando la sagoma e il numero di unità abitative, si risolve in un radicale mutamento della distribuzione degli spazi nelle singole unità e nel dotare ciascuna di esse di un servizio igienico eccede i limiti della mera manutenzione e restauro ed è inquadrabile nell'ambito della ristrutturazione edilizia.

Nella r... _OMISSIS_ ... edilizia rientrano anche ipotesi di trasformazione del manufatto con modifica di sagoma e volumetria.

Va configurato come intervento di ristrutturazione edilizia l'apposizione di una consistente tamponatura ad una tettoia.

L'intervento di ristrutturazione di una costruzione originariamente abusiva costituisce ripresa dell'attività illecita, integrando un nuovo reato edilizio, in quanto allorché l'opera precedentemente realizzata perisce in tutto o in parte il proprietario non acquista il diritto di ricostruirla o comunque di ristrutturarla senza alcun titolo abilitativo anche se l'abuso non sia stato originariamente represso.

L'amministrazione non ha l'onere di provare la preesistenza del fabbricato da ristrutturare, poiché è onere del titolare della pratica edilizia fornire tutti gli elementi necessari alla qualificazione dell’intervento edilizio previsto descrivendo l’opera da realizzare e dando contezza dei suo... _OMISSIS_ ...itutivi e dei presupposti propri della tipologia di intervento edilizio in progetto.

La modifica del prospetto dell’edificio (demolizione della muratura divisoria tra l'edificio e la superficie esterna) in zona vincolata concreta ai sensi dell’art. 10, co. 1, lett. c). D.P.R. 380/2001, una ristrutturazione edilizia per la quale occorre munirsi del permesso di costruire.

In materia edilizia sono realizzabili con d.i.a. gli interventi di ristrutturazione edilizia di portata minore, ovvero che comportano una semplice modifica dell'ordine in cui sono disposte le diverse parti dell'immobile, e con conservazione della consistenza urbanistica iniziale, classificabili diversamente dagli interventi di ristrutturazione edilizia descritti dall'art. 10, co. 1, lett. c) D.P.R. 380/2001, che portano ad un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente con aumento delle unità immobiliari o modifiche del volume, sagoma, prospetti o superfi... _OMISSIS_ ...i è necessario il preventivo permesso di costruire.

In qualunque ipotesi di ristrutturazione edilizia l’intervento, in quanto assoggettato al previo rilascio del permesso di costruire, è soggetto ad una valutazione di conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.

In materia edilizia sono realizzabili con denuncia di inizio attività gli interventi di ristrutturazione edilizia di portata minore, ovvero che comportano una semplice modifica dell'ordine in cui sono disposte le diverse parti dell'immobile, e con conservazione della consistenza urbanistica iniziale, classificabili diversamente dagli interventi di ristrutturazione edilizia descritti dall'art. 10, co. 1, lett. c) D.P.R. 380/2001, che portano ad un organismo in tutto o in parte diverso dal precedente con aumento delle unità immobiliari o modifiche del volume, sagoma, prospetti o superfici e per i ... _OMISSIS_ ...rio il preventivo permesso di costruire.

La realizzazione di una unità immobiliare autonoma necessita di permesso di costruire.

È ristrutturazione edilizia il frazionamento di un'unità immobiliare in due unità, e considerando che la risultante dell'intervento consiste comunque nella creazione di un organismo edilizio diverso da quello precedente, serve il permesso di costruire.

La nozione di "ristrutturazione edilizia" di cui all'art. 3, co. 1, lett. e) D.P.R. 380/2001 non può essere derogata ad opera delle normative locali.

In ogni ipotesi di contrasto tra l'art. 3 D.P.R. 380/2001, nella parte in cui perimetra il contenuto tipico della categoria edilizia cd. della ristrutturazione, e la disciplina urbanistica locale deve prevalere, quale norma di rango primario, la prima, con conseguente effetto abrogativo di ogni diversa e precedente disposizione di forza ed efficacia inferiore.

Il fra... _OMISSIS_ ...'originaria unità immobiliare per ricavarne un numero maggiore ciascuna autonomamente utilizzabile è da qualificare come ristrutturazione edilizia.

A seguito delle modifiche apportate dal D. Lgs. 301/2002 al D.P.R. 380/2001 il discrimine tra opere soggetto e non soggette a permesso di costruire non è più tra le lettere c) e d) dell'art. 3 D.P.R. cit. (nel senso che il permesso di costruire sarebbe necessario per tutti gli “interventi di ristrutturazione edilizia”, ma non per gli “interventi di restauro e di risanamento conservativo”) ma è tutto interno alla lettera d) dell'art. 3 cit. e si dovrà distinguere, tra gli “interventi di ristrutturazione edilizia” quelli che richiedono il permesso di costruire (art. 10 D.P.R. cit.) e quelli soggetti a regime semplificato (art. 22 D.P.R. cit.).

Anche in Sicilia, con effetto dall’entrata in vigore del D.P.R. 380/2001, il discrimine tra opere di ristrutturazio... _OMISSIS_ ...gette e non soggette a concessione edilizia è quello previsto dall'art. 10 D.P.R. cit., così come modificato dal D. Lgs. 301/2002, e così deve essere interpretata ogni precedente disposizione che ancora faccia letterale riferimento al criterio discretivo anteriore all’entrata in vigore del D. Lgs. 301/2002.

Le opere implicanti diversa distribuzione interna e realizzazione di soppalco devono considerarsi, per la loro consistenza e portata, opere di ristrutturazione edilizia, di cui all’art. 10, comma 1, lett. c), del d.p.r. n. 380/2001. soggette al rilascio del permesso di costruire e non già a semplice denuncia di inizio attività, essendosi realizzata quanto meno una modificazione di superficie dell’edificio preesistente.

Gli interventi edilizi che incrementano la superficie utile, modificano la distribuzione della superficie interna, incidono sul preesistente carico urbanistico, mutano le aperture dei due edi... _OMISSIS_ ...e, la destinazione d’uso degli stessi, e quindi non si limitano all’inserimento di nuovi elementi accessori propri del risanamento conservativo, si sostanziano in una vera e propria ristrutturazione edilizia, ovvero in lavori che danno vita ad organismi edilizi in parte diversi da quelli originari, con parziale cambio di destinazione d’uso.

Con il Piano Urbanistico Territoriale dell’Area sorrentino-amalfitana, approvato con legge della regione Campania 27 giugno 1987, n. 35 e qualificato “Piano Territoriale di coordinamento con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali”, il legislatore regionale ha espressamente vietato la ristrutturazi...


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