Titolo edilizio per manufatti precari

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> MANUFATTO PRECARIO

La volontà del soggetto interessato circa la precarietà del manufatto e della sua destinazione non rileva ai fini della abusiva realizzazione dello stesso, posto che anche le strutture provvisorie, soprattutto se di grandi dimensioni, necessitano di un idoneo titolo autorizzatorio.

La precarietà delle opere va sempre valutata in considerazione del profilo funzionale, ossia della loro effettiva destinazione a esigenze temporanee, e non invece sulla base della più o meno agevole possibilità di rimuovere quanto realizzato.

Il rilascio della concessione edilizia è richiesto, non solo per i manufatti tradizionalmente compresi nelle attività murarie, ma anche per le opere con le quali si intervenga sul suolo o nel suolo, senza che abbia rilevanza giuridica il mezzo tecnico con cui sia stata assicurata la stabilità del manufatto, che può essere infisso o ... _OMISSIS_ ...o al suolo, in quanto la stabilità non va confusa con l’irremovibilità della struttura o con la perpetuità della funzione ad essa assegnata, ma si estrinseca nell’oggettiva destinazione dell’opera a soddisfare bisogni non provvisori, ossia nell’attitudine ad una utilizzazione che non abbia il carattere della precarietà, cioè non sia temporanea e contingente.

Per valutare se un manufatto precario sia diretto a soddisfare esigenze non meramente temporanee, ai sensi dell' art. 3, comma 1, lett. e) del D.P.R. n. 380 del 2001, hanno significativa valenza non tanto alle caratteristiche dei materiali utilizzati o le modalità di ancoraggio al suolo quanto piuttosto le esigenze di natura stabile o temporanea che le opere o i manufatti siano destinati a soddisfare, ossia in altri termini l'elemento di tipo funzionale connesso al carattere di utilizzo degli stessi.

In materia edilizia, al fine di ritenere sottratta al preventivo... _OMISSIS_ ...ermesso di costruire la realizzazione di un manufatto, l'asserita precarietà dello stesso non può essere desunta dal suo carattere stagionale, ma deve ricollegarsi - a mente di quanto previsto dal D.P.R. n. 380 del 2001, art. 6, comma 6, lett. b), come emendato dal D.L. 25 marzo 2010, n. 40, art. 5, comma 1, (convertito, con modificazioni, nella L. n. 73 del 2010) - alla circostanza che l'opera sia intrinsecamente destinata a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee, e ad essere immediatamente rimossa al venir meno di tale funzione.

Il D.P.R. n. 380 del 2001, art. 6, comma 2, lett. b) prevede che possono essere installate, senza alcun titolo abilitativo ma previa comunicazione dell'inizio dei lavori all'Amministrazione comunale, le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni. Non implica precari... _OMISSIS_ ... però, il carattere stagionale di essa, potendo essere la stessa destinata a soddisfare bisogni non provvisori attraverso la permanenza nel tempo della sua funzione.

La oggettiva destinazione dell'opera a soddisfare bisogni non provvisori e la sua conseguente attitudine ad una utilizzazione non temporanea, né contingente, è criterio da sempre utilizzato per distinguere l'opera assoggettabile a permesso di costruire da quella realizzabile liberamente, a prescindere dall'incorporamento al suolo o dai materiali utilizzati.

Ai fini dell’esenzione dalla concessione edilizia, il carattere precario di una costruzione urbanisticamente rilevante non va desunto dalla eventualmente facile e rapida rimovibilità dell’opera, ovvero dal tipo più o meno fisso del suo ancoraggio al suolo, bensì dalla sua risalenza nel tempo e dalla sua obiettiva destinazione a soddisfare esigenze durevoli.

L’art. 3 comma 1 lett. e.1) d... _OMISSIS_ ...0/2001 sottopone al titolo abilitativo la realizzazione di opere precarie di tipo non strutturale, avendo rilevanza la sola connotazione “funzionale”, intesa come destinazione ad esigenze non temporanee.

In ambito edilizio la caratteristica precaria di un manufatto, rilevante al fine di escludere la necessità di un permesso di costruire, non dipende dai materiali utilizzati o dal suo sistema di ancoraggio al suolo, bensì dalla sua destinazione ad un uso non prolungato nel tempo.

Ai fini della valutazione della precarietà di un fabbricato non rileva la oggettiva consistenza del medesimo ma la sua destinazione funzionale con la conseguenza che detta precarietà deve essere esclusa qualora si tratti di manufatti destinati ad utilità prolungata.

Ogni intervento che alteri in maniera rilevante e duratura lo stato del territorio determina trasformazione urbanistica a nulla rilevando l'eventuale precarietà struttura... _OMISSIS_ ...lità), ove ad essa non si accompagni un uso assolutamente temporaneo e per fini contingenti e specifici.

E' legittima l'ordinanza di demolizione di opere che, pur difettando del requisito dell'immobilizzazione rispetto al suolo (cd. case mobili), consistano in una struttura destinata a dare un'utilità prolungata nel tempo, dovendo in tal caso escludersi la precarietà del manufatto, che ne giustificherebbe il non assoggettamento a concessione edilizia, posto che la stessa non dipende dai materiali utilizzati o dal suo sistema di ancoraggio al suolo, bensì dall'uso al quale il manufatto è destinato e va quindi valutata alla luce della obiettiva ed intrinseca destinazione naturale dell'opera, a nulla rilevando la temporanea destinazione data alla stessa dai proprietari.

Le opere pertinenziali o precarie realizzate senza alcuna autorizzazione paesistica in zona sottoposta a vincolo sono oggetto di sanzione demolitoria.

I ma... _OMISSIS_ ...cari, ma funzionali a soddisfare esigenze stabili nel tempo, vanno considerati come idonei ad alterare lo stato dei luoghi, a nulla rilevando la precarietà strutturale del manufatto, la potenziale rimovibilità della struttura e l'assenza di opere murarie.

La precarietà dell'opera, che esonera dall'obbligo del possesso del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e.5), d.P.R. n. 380 del 2001, postula un uso specifico e temporalmente delimitato del bene e non ammette che lo stesso possa essere finalizzato al soddisfacimento di esigenze permanenti nel tempo.

Con riguardo alla necessità o meno di munirsi di titolo abilitativo ai fini dell’art. 3, comma 1, lett. e) del d.p.r. n. 380/2001 va attribuitoasignificativa valenza non tanto alle caratteristiche dei materiali utilizzati o alle modalità di ancoraggio al suolo quanto piuttosto alle esigenze di natura stabile o temporanea che le opere o i manufatti siano destinati a ... _OMISSIS_ ...ia in altri termini riguardo all’elemento di tipo funzionale connesso al carattere di utilizzo degli stessi.

La necessità del titolo edilizio riguarda tutte le strutture coperte destinate alla attività stagionale che, seppure non infisse al suolo, ma solo aderenti in modo stabile, sono destinate ad una utilizzazione perdurante nel tempo, anche se intervallate da pause stagionali.

È necessario un titolo edilizio per la realizzazione di tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi nel suolo e pur semplicemente aderenti a questo, alterino lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante e non meramente occasionale, dove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato, non essendo configurabile per questi la precarietà che esonera dall'obbligo del possesso del permesso di costruire, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera e.5, D.P.R. n. 380 del 2001.

... _OMISSIS_ ... dell'opera, che esonera dall'obbligo del possesso del permesso di costruire, postula un uso specifico e temporalmente limitato del bene e non la sua stagionalità la quale non esclude la destinazione del manufatto al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo.

Il carattere temporaneo o precario di una costruzione urbanisticamente rilevante, ai fini della eventuale esenzione dal permesso di costruire, non va desunto dalla eventualmente facile e rapida rimovibilità dell’opera, ovvero dal tipo più o meno fisso del suo ancoraggio al suolo o, ancora, dalla tipologia di materiali utilizzati, bensì dalla durata nel tempo del manufatto stesso e dalla sua obiettiva destinazione a soddisfare esigenze durevoli nel tempo.

I titoli edilizi in precario, sono da qualificare extra legem e anche contra legem, in quanto destinati a consentire situazioni di abuso edilizio.

Dato il principio pe... _OMISSIS_ ...ietà di un manufatto non dipende dai materiali utilizzati o dal suo sistema di ancoraggio al suolo, bensì dall'uso a cui è destinato, nel caso di opere funzionali a soddisfare esigenze permanenti di un'attività produttiva esse devono essere considerate come idonee ad alterare lo stato dei luoghi, con sicuro incremento di carico urbanistico e conseguente necessità di permesso di costruire.

Al fine di verificare se una determinata opera ha carattere precario, che è condizione per l'accertamento della non necessarietà del rilascio della relativa concessione edilizia, occorre verificare la destinazione funzionale e l'interesse finale al cui soddisfacimento essa è destinata; pertanto, solo le opere agevolmente rimuovibili, funzionali a soddisfare una esigenza oggettivamente temporanea, destinata a cessare dopo il tempo, normalmente non lungo, entro cui si realizza l'interesse finale, possono dirsi di carattere precario e, in quanto tali, non richiedenti ... _OMISSIS_ ...costruire.

È legittima l'ordinanza di demolizione di opere che, pur difettando del requisito dell'immobilizzazione rispetto al suolo (es. case mobili), consistano in una struttura destinata a dare un'utilità prolungata nel tempo, dovendo in tal caso escludersi la precarietà del manufatto, che ne giustificherebbe il non assoggettamento a concessione edilizia, posto che la stessa non dipende dai materiali utilizzati o dal suo sistema di ancoraggio al suolo, bensì dall'uso al quale il manufatto è destinato e va quindi valutata alla luce della obiettiva ed intrinseca destinazione naturale dell'opera, a nulla rilevando la temporanea destinazione data alla stessa dai proprietari.

Richiedono il rilascio del permesso di costruire non soltanto i manufatti tradizionalmente ricompresi nelle attività murarie, ma anche le opere di ogni genere con le quali si intervenga sul suolo e nel suolo, indipendentemente dal mezzo tecnico con il quale è stata... _OMISSIS_ ...stabilità del manufatto, che può anche essere soltanto infisso o appoggiato al suolo, atteso che la stabilità non va confusa con la non rimovibilità della struttura o con la perpetuità della funzione ad esso assegnata, estrinsecandosi nella oggettiva destinazione dell'opera a soddisfare bisogni non provvisori.

In materia edilizia al fine di ritenere sottratta al preventivo rilascio del permesso di costruire la realizzazione di un manufatto per la sua asserita natura precaria, la stessa non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione soggettivamente data all'opera dal costruttore, ma deve ricollegarsi alla intrinseca destinazione materiale dell'opera ad un uso realmente precario e temporaneo per fini specifici, contingenti e limitati nel tempo, con conseguente possibilità di successiva e sollecita eliminazione.

E' da escludersi la possibilità di riscontrare precarietà dell'opera, ai fini dell'esenzione dal permesso di costruire, ... _OMISSIS_ ...ima sia destinata a soddisfare bisogni non provvisori attraverso la permanenza nel tempo della sua funzione.

Va nettamente distinto il concetto di precarietà, che attiene alla funzione che il manufatto è destinato ad espletare, dalla stagionalità, afferente, invece, ad un elemento temporale ben circoscritto in termini di durata per la utilizzazione del manufatto: con la conseguenza che quando la struttura è destinata a dare una utilità prolungata nel tempo indipendentemente dalla facilità della rimozione (che attiene per l'appunto al tipo di materiale adoperato per la realizzazione del manufatto) è necessario il preventivo permesso di costruire.

La qualificazione di un’opera come precaria presuppone la valutazione di dati oggettivi afferenti all'opera in sé e non ad elementi esterni di natura variabile e incerta.

La natura precaria di un manufatto, con la conseguente esenzione dall'obbligo di ottenere il permesso di cost... _OMISSIS_ ...ollegarsi all'intrinseca destinazione dell'opera ad un uso realmente precario e temporaneo; infatti, al fine di escludere la necessità della concessione di costruzione edilizia, i requisiti per poter definire precaria una costruzione possono essere individuati nella destinazione obiettiva finalizzata ad un'esigenza contingente (e cioè ad una necessità temporanea), nell'intenzione originaria di rimozione della struttura da realizzarsi al...


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