Titolo edilizio per gli impianti energetici da fonti rinnovabili

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> IMPIANTI ENERGETICI --> FONTI RINNOVABILI

L'art. 6 del d.lgs. n. 28 del 2011, nel disciplinare la procedura abilitativa semplificata per gli impianti alimentati da energia rinnovabile, subordina l’intervento alla compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici approvati e adottati confermando la natura di attività non libera e non indifferente agli strumenti urbanistici.

Poiché l’art. 12, co. 7 d. lgs. n. 387/2003 non prevede alcuna deroga “automatica” per la realizzazione dell’impianto impianto per la produzione di energia elettrica a biogas in base a dichiarazione di inizio di attività ovvero in base a mera comunicazione del privato, occorre ritenere che in queste ipotesi (diversamente dal caso dell'autorizzazione unica) il privato che intende realizzare l’impianto non possa che presentare una d.i.a. compatibile con le dest... _OMISSIS_ ...stiche di zona.

In caso di artificioso frazionamento di una installazione in due paralleli impianti di produzione fotovoltaica “sottosoglia”, con indebite finalità elusive della relativa normativa di settore, è legittimo valutare unitariamente l'intero impianto, con conseguente non rilasciabilità delle sanatorie richieste se riferite ad un contesto produttivo non autorizzato nella sua reale consistenza.

In assenza di apposita disciplina regionale (comunque non limitativa in tema di VIA) la disciplina della comunicazione relativa all’attività in edilizia libera di cui ai paragrafi 11 e 12 delle linee guida del 10.09.2010 non può ritenersi estesa agli impianti “di qualsivoglia potenza”, se collocati sugli edifici.

La disciplina contenuta negli artt. 5 e 6 D. Lgs. 28/2011 presenta il carattere di normazione di principio e non di dettaglio, a nulla rilevando la complessità delle procedure.

... _OMISSIS_ ...e concerne i profili procedimentali dell’autorizzazione unica, la normativa introdotta dalle linee guida di cui al D.M. 16 settembre 2010 costituisce la necessaria integrazione delle previsioni contenute nell’art. 12 D. Lgs. 387/2003 ed è vincolante su tutto il territorio nazionale, in quanto funzionale alla creazione di un sistema di regole certe, trasparenti ed uniformi di ingresso degli operatori economici nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili.

La costruzione e l’esercizio di impianti per l’energia da fonti rinnovabili sono libere attività d’impresa soggette alla sola autorizzazione amministrativa della Regione, secondo l’art. 12 del d.lgs. 29 dicembre 2003 n. 387.

I pannelli fotovoltaici posti a copertura di uno spazio già delimitato su quattro lati non possono essere assentiti con d.i.a., poiché la loro installazione comporta la creazione di un nuovo volume edilizio, con consegu... _OMISSIS_ ...di permesso di costurire.

Non vi è alcun silenzio rifiuto sull'istanza di autorizzazione unica di cui all'art. 12 d. lgs. 387/2003 qualora il soggetto che ha presentato l'istanza non presenti le integrazioni documentali richieste.

L'art. 12 d. lgs. 387/2003 ha previsto un'autorizzazione unica, che sostituisce tutti i pareri e le autorizzazioni altrimenti necessari, e in cui confluiscono anche le valutazioni di carattere paesaggistico, nonché quelle relative alla esistenza di vincoli di carattere storico-artistico, tramite il meccanismo della Conferenza di servizi. Pertanto, l'organo competente al rilascio dell'autorizzazione unica compie la valutazione comparativa di tutti gli interessi coinvolti, tenendo conto delle posizioni di dissenso espresse dai partecipanti alla Conferenza di servizi.

Nella dialettica dei numerosi interessi collettivi coinvolti nel procedimento volto al rilascio dell'autorizzazione unica di cui all'art.... _OMISSIS_ .../2003, il parere negativo opposto dai Comuni il cui territorio sia interessato dalla realizzazione dell'opera pubblica svolge la funzione di mera rappresentazione degli intereressi afferenti a tali enti, rimessi alla valutazione discrezionale della Regione, sicché questa rimane libera, nella formulazione del proprio atto di autorizzazione unica, di recepire o meno quanto da essi evidenziato: diversamente, al Comune verrebbe attribuito un potere di veto che non è previsto dalla disciplina della conferenza di servizio di cui agli artt. 14 e ss. legge 241/1990 né dallo stesso art. 12.

Le Regioni non possono aumentare la soglia di potenza per la quale la costruzione dell’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili risulta subordinata a procedure semplificate, poiché maggiori soglie di capacità di generazione e caratteristiche dei siti di installazione, per i quali si proceda con diversa disciplina, possono essere individuate solo con decreto d... _OMISSIS_ ...lo sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la Conferenza unificata, senza che la Regione possa provvedervi autonomamente.

La Regione non può provvedere autonomamente all'innalzamento della soglia di potenza per la quale la costruzione dell’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili risulta subordinata a procedure semplificate.

Il d. lgs. 387/2003 e il d. lgs. 115/2008 hanno ambiti applicativi distinti: il primo si riferisce alla produzione dell’energia elettrica da inserire in rete, e dunque finalizzata al mercato, il secondo all'utilizzo delle fonti alternative mediante apparecchi omogenei agli edifici, anche industriali, per l’autoconsumo.

Le Regioni non possono esonerare dal titolo abilitativo l'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

È illegittima la norma re... _OMISSIS_ ...alza la soglia di potenza dell'impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per l'applicazione della procedura semplificata.

La competenza autorizzatoria in ordine agli impianti eolici off shore, a partire dal 24 dicembre 2007, è di competenza dello Stato.

È illegittima la disposizione legislativa regionale che prevede la sospensione dei procedimenti di autorizzazione per gli impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, in corso alla data di entrata in vigore della legge regionale, sino all’individuazione, da parte dei Comuni, degli ambiti territoriali nei quali potranno essere insediati i predetti impianti: questo perché l’art. 12, co. 4, d.lgs. 387/2003, dispone termini certi per la conclusione di tali procedimenti che le Regioni non possono disattendere.

L'art. 12, co. 4, d. lgs. 387/2003, che fissa in 180 giorni il termine massimo per la conclusione del procedimento autorizzatorio per... _OMISSIS_ ...ne degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, ha natura di principio fondamentale della materia, non derogabile dal legislatore regionale.

È costituzionalmente illegittima la norma regionale che, nel regolare il procedimento autorizzatorio per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, adotta come criterio di individuazione degli impianti assoggettati soltanto a d.i.a. determinate soglie di produzione a seconda della tipologia della fonte utilizzata: il legislatore statale (art. 12, co. 5, d. lgs. 387/2003) non distingue a seconda della tipologia della fonte utilizzata e un'individuazione di soglie diverse è possibile solo a seguito di un procedimento che coinvolga lo Stato e le Regioni in applicazione del principio di leale collaborazione, il quale impedisce ogni autonomo intervento legislativo regionale.

L'art. 12 d. lgs. 387/2003 , nel disciplinare il procedimento per l’installazione di impianti... _OMISSIS_ ...fonti alternative, prevede quale suo atto conclusivo il rilascio di una autorizzazione unica, senza alcun riferimento alla necessità dell’adozione di delibere favorevole del Consiglio comunale sul cui territorio insiste il progetto: pertanto, è costituzionalmente illegittima una norma regionale che preveda questo o altri ulteriori adempimenti, che contrastano con la ratio semplificatrice della disposizione citata.

Il d. lgs. 387/2003 vieta tassativamente l’imposizione di corrispettivo (le cosiddette misure di compensazione patrimoniale) quale condizione per il rilascio dei titoli abilitativi per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, mentre sono ammessi gli accordi che contemplino misure di compensazione e riequilibrio ambientale, nel senso che il pregiudizio subito dall’ambiente per l’impatto del nuovo impianto, oggetto di autorizzazione, viene compensato dall’impegno ad una riduzione delle ... _OMISSIS_ ...nanti da parte dell’operatore economico proponente.

La legge statale (d. lgs. 387/2003) vieta tassativamente l’imposizione di corrispettivo (le cosiddette misure di compensazione patrimoniale) quale condizione per il rilascio di titoli abilitativi per l’installazione e l’esercizio di impianti da energie rinnovabili, ma non preclude che la legislazione regionale preveda accordi che contemplino misure di compensazione e riequilibrio ambientale, nel senso che il pregiudizio subito dall’ambiente per l’impatto del nuovo impianto, oggetto di autorizzazione, viene “compensato” dall’impegno ad una riduzione delle emissioni inquinanti da parte dell’operatore economico proponente.

È costituzionalmente illegittima la disposizione regionale che estende la previsione della d.i.a. per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ad impianti con capacità di generazione ... _OMISSIS_ ...tto alle soglie indicate nella tabella A allegata al d. lgs. 387/2003.

La previsione della d.i.a. per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ad impianti con capacità di generazione superiore per soglie maggiori rispetto a quelle soglie indicate nella tabella A allegata al d. lgs. 387/2003 può avvenire soltanto con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la Conferenza unificata, senza che le Regioni possa provvedervi autonomamente.

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> IMPIANTI ENERGETICI --> FONTI RINNOVABILI --> COMPETENZA

La Regione non può delegare ai comuni le procedure autorizzatorie in tema di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nemmeno quelle semplificate.

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA ... _OMISSIS_ ... ENERGETICI --> FONTI RINNOVABILI --> DISPONIBILITÀ DELL'AREA

Alla luce del venir meno della necessaria disponibilità del suolo, la revoca dell’autorizzazione unica ex art. 12, d.lgs. nr. 387/2003 si configura come atto pressoché doveroso.

L'art. 12 D. Lgs. 387/2003 dispone che «[l]e opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili [...] sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti» (co. 1) , e che «l’autorizzazione unica […] costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico» (co. 3), e da ciò si evince che l’iniziativa produttiva può essere intrapresa anche da soggetti che acquisiscano la «titolarità» delle aree a seguito della successiva espropriazione per pubblica utilità.

Ai fini dell'installazione di un'impinato di produzione di energia da fonti rinnovabili, la disponibilità del suolo può essere dimostrata anche... _OMISSIS_ ...i abbia una qualificata aspettativa di poter esercitare le prerogative del proprietario sull'area, come nella ipotesi del promissario acquirente di un suolo.

Nessuna norma richiede la trascrizione o la registrazione dell'atto da cui risulta la disponibilità del suolo su cui realizzare l'impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili.

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> IMPIANTI ENERGETICI --> FONTI RINNOVABILI --> IMPOSIZIONE DI GARANZIE

È legittima la mancata imposizione al soggetto che richiede il rilascio dell'autorizzazione unica di cui all'art. 12 d. lgs. 387/2003 di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa: in mancanza di norme, un tale adempimento avrebbe potuto considerarsi come un aggravio del procedimento, vietato dall’art. 1, comma 2 della legge 241/1990.

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> IMPIANTI ENERGETICI --> FONTI ... _OMISSIS_ ...gt; MODIFICHE NON SOSTANZIALI

Ai fini del ricorso alla P.A.S. per le modifiche «non sostanziali», l'art. 5, co. 3, D. Lgs. 28/2011 esige che l'impianto sia completamente realizzato.

TITOLO EDILIZIO --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> IMPIANTI ENERGETICI --> FONTI RINNOVABILI --> MODIFICHE SOSTANZIALI

L'art. 12, co. 3, D. Lgs. 387/2003 impone che, ogniqualvolta si intenda realizzare una modifica sostanziale all’impianto per la cui realizzazione è stata rilasciata l’autorizzazione unica, sia necessaria una nuova autorizzazione unica: pertanto, alle Regioni non è con...


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