La concessione delle sorgenti di acqua minerale e termale

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI

Nel bilanciamento degli interessi coinvolti nello sfruttamento di una cava l’interesse pubblico è prevalente, avuto anche riguardo alla consistenza economica degli investimenti privati occorrenti per avviare e mantenere in esercizio un’attività estrattiva: investimenti che fanno capo al privato e che non possono non farsi carico anche di tutte le attività di contorno volte alla preservazione del territorio, dell’ambiente e della sicurezza dei trasporti e della viabilità.

Gli artt. 24 e 28 del D.P.R. 128/1959 non richiedevano una puntuale indicazione delle particelle catastali interessate dall'attività di cava, potendo l'area essere individuata anche tramite allegazione di mappe o accertamenti ulteriori.

I contratti di affitto che riguardano le cave devono essere qualificati come conven... _OMISSIS_ ... a concessione, secondo il noto modello tradizionale della concessione-contratto.

Il provvedimento che conclude il procedimento di rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva ben può recepire le conclusioni a cui siano pervenuti organi tecnici consultati nel corso del procedimento in relazione all'incompatibilità dell'intervento da autorizzare con la sicurezza idraulica della zona.

Legittimamente viene rigettata l'istanza di rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva per ragioni attinenti la sicurezza idraulica della zona, che prevalgono sull'interesse del privato allo sfruttamento particolare del territorio.

È illegittimo il provvedimento con cui si subordina l'autorizzazione allo sfruttamento di una cava al compimento di opere di recupero ambientale, nel caso in cui l'area sia in realtà integra e i lavori propedeutici all'inizio della coltivazione siano stati riassorbiti per i... _OMISSIS_ ...sso di rinaturalizzazione dell'ambiente circostante.

Il proprietario di un'area incuneata e circondata da siti legittimamente sfruttati per l'estrazione di sabbia e ghiaia non può opporsi al provvedimento che autorizza il soggetto titolare della concessione per lo svolgimento dell'attività estrattiva a svolgere detta attività anche sull'area di sua proprietà: in questo caso infatti le esigenze della proprietà devono cedere nei confronti dell'esigenza di un corretto ed utile sfruttamento del territorio.

L'autorizzazione alla coltivazione di una cava può essere negata qualora le previsioni del P.R.G. prevedano nella zona interessata il divieto di svolgere attività estrattive, anche se il piano paesistico regionale permette tale tipo di attività.

È vero che il rilascio della concessione per l'attività estrattiva dovrebbe assorbire ogni altro titolo legittimante la coltivazione della cava, tuttavia il Comune che scinda il procedim... _OMISSIS_ ... concessioni - contratto con le ditte e emanando distinti atti autorizzativi non pone in essere una violazione di norme di legge cogenti, ma pone in essere una semplice irregolarità.

L'atto finale del procedimento di autorizzazione alla coltivazione di cava è l'autorizzazione comunale. mentre è da considerarsi endoprocedimentale l'atto di approvazione del progetto, ancorché detta approvazione sia fatta in sede di Conferenza di Servizi.

È illegittimo il provvedimento di annullamento in autotutela dell'autorizzazione all'esercizio di una cava sita in una parte del territorio su cui coesistono le potestà del Comune e del Consorzio A.S.I. motivata sulla base del parere contrario del Comune, nonostante il parere favorevole della seconda autorità, in quanto le previsioni del piano A.S.I. prevalgono su quelle del P.R.G. comunale.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQU... _OMISSIS_ ...RMALI

L’ordinamento annette rilievo primario alle esigenze di approvvigionamento idrico delle comunità locali rispetto ai profili dello sfruttamento economico delle sorgenti.

La concessione delle sorgenti di acqua minerale si configura come concessione di beni, e non come concessione di servizi, ogni qual volta venga in rilievo la tutela e la valorizzazione del bene e non la prestazione di un servizio all’utenza; in tal caso, infatti, la concessione ha quale elemento centrale lo sfruttamento del bene (sorgente di acque termali) e quindi la sua utilizzazione per fini economici, e non per fini sociali, elemento essenziale, quest’ultimo, per poter legare un bene all’utilizzazione dello stesso per fini sociali e far prevalere siffatta utilizzazione a fini sociali sull’assegnazione del bene al soggetto che lo utilizza.

L’esistenza di norme speciali dedicate ex professo alle acque minerali non tog... _OMISSIS_ ...ultime possano comunque soggiacere, per taluni aspetti, a dettami di ordine generale in tema di acque.

Il rilascio della concessione per il prelievo dell'acqua minerale presuppone un'adeguata istruttoria circa la compatibilità di tal provvedimento con le esigenze di tutela ambientale e di razionale sfruttamento delle risorse idriche.

La legislazione regionale non può sottrarre le concessioni in materia di utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente all'applicabilità del d. lgs. 59/2010 (attuazione della c.d. «direttiva Bolkenstein») prevedendo che le norme afferiscano alle attività sanitarie.

In caso di decadenza della concessione per l'estrazione di acque minerali, il precedente concessionario vanta una posizione di interesse legittimo rispetto alle decisioni dell’amministrazione in ordine all’opportunità di sfruttare o meno il giacimento ovvero di ... _OMISSIS_ ...ltro concessionario, considerato che la decisione sull’esaurimento del giacimento appare connotata da intrinseci margini di discrezionalità.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> IMBOTTIGLIAMENTO

L’imbottigliamento e la commercializzazione dell’acqua costituiscono attività d’impresa che trova necessario presupposto nella concessione per l’uso delle acque minerali.

In assenza della concessione le acque minerali non possono essere sfruttate, neanche al solo scopo di imbottigliarle e di commercializzarle.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> PROCEDURA DI AFFIDAMENTO

L’esclusione dei servizi sanitari dall’ambito applicativo della direttiva 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolke... _OMISSIS_ ...to dall’art. 2, co. 2, della stessa direttiva, costituendo una deroga a quest’ultima e ai principi comunitari in tema di concorrenza, deve formare oggetto di interpretazione restrittiva e deve, pertanto, essere limitata alle ipotesi di autorizzazione allo svolgimento di attività sanitaria (si pensi all’accreditamento): non vi possono, invece, rientrare ipotesi “spurie” come la concessione di acque minerali e termali, in cui la fornitura di servizi termali costituisce solo uno dei modi possibili di sfruttamento del bene dato in concessione.

Non è condivisibile l'impostazione per cui occorrerebbe che il soggetto che intende accedere all'utilizzo delle acque termali debba possedere il requisito di una struttura termale già realizzata.

La scelta del titolare della concessione di sfruttamento di acqua minerale deve avvenire tramite procedura competitiva.

La concessione delle sorgenti di acqua minerale ... _OMISSIS_ ...si come concessione di beni e non come concessione di servizi, ogni qual volta venga in rilievo la tutela e la valorizzazione del bene e non la prestazione di un servizio all'utenza.

È illegittima la concessione per lo sfruttamento di acque minerali che interferisca con la falda che alimenta l'acquedotto comunale, e ciò anche se il comune sia privo di concessione e questa situazione sia stata però sino ad allora tollerata dalla Regione.

È illegittima la concessione per lo sfruttamento di acque minerali qualora il parere previsto dall'art. 5 D.P.R. 620/1955 si limiti a rilevare la compatibilità dell’attività di sfruttamento con le utenze a scopo irriguo con la futura utilizzazione delle acque a scopo idroelettrico, e non anche con riferimento all’utilizzo dell'acqua a fini potabili, nonostante la presenza di un punto di captazione posto a servizio di un acquedotto pubblico censito nei documenti ufficiali della Regione.

... _OMISSIS_ ...one mineraria di acque termali è una concessione di beni e non di servizio pubblico, cosicché in tale materia non può venire in rilievo l'istituto dell'in house providing.

Anche se in relazione alla gestione delle acque termali non si deve dar luogo ad una pedissequa applicazione delle regole applicabili per l’affidamento degli appalti pubblici, dovendosi esprimere una scelta orientata a garantire il miglior utilizzo delle risorse termali anche nei riflessi sull’offerta turistica locale, comunque l'amministrazione deve farsi carico, a mezzo di atto di indizione della procedura selettiva, di stabilire preliminarmente i contenuti qualificanti l’offerta di utilizzo della risorsa mineraria, nonché i criteri di massima di valutazione delle offerte medesime, così soddisfacendo la possibilità di accesso al bene pubblico in condizioni di trasparenza, concorsualità ed imparzialità della scelta.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CON... _OMISSIS_ ...RIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> RAPPORTI CON D.M. DI RICONOSCIMENTO

Il decreto ministeriale di riconoscimento delle caratteristiche minerali dell'acqua non costituisce un presupposto per il rilascio della concessione per l'estrazione dell'acqua.

Nel sistema delineato dal d. lgs. 105/1992 la concessione mineraria o altro titolo idoneo costituiscono presupposti del riconoscimento ministeriale delle caratteristiche minerali dell'acqua, il quale costituisce a propria volta presupposto dell’utilizzazione delle acque.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> REGIONI/PROVINCE

È incostituzionale la disposizione regionale che preveda che l’avvio dell’attività di utilizzazione dell’acqua minerale naturale e di sorgente sia assoggettato a s.c.i.a. anziché... _OMISSIS_ ...one, come imposto dagli artt. 6 e 22 D. Lgs. 176/2011: tale norma, infatti, viola un principio fondamentale della materia della tutela della salute, e si pone in contrasto la normativa comunitaria (direttiva 2009/54/CE), che ha ritenuto prevalente, rispetto a quella della semplificazione amministrativa dei procedimenti, la finalità di assicurare la tutela della salute dei consumatori di acque minerali.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAVE, MINIERE E ACQUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> REGIONI/PROVINCE --> CAMPANIA

È incostituzionale l'art. 2 L.R. Campania 11/2010, in quanto disposizione che incide sulla disciplina relativa ai servizi nel mercato interno, che rientra nella competenza legislativa statale, in quanto è diretta a tutelare la concorrenza assicurando il corretto e uniforme funzionamento del mercato.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CAV... _OMISSIS_ ...QUE TERMALI --> ACQUE MINERALI E TERMALI --> REGIONI/PROVINCE --> LIGURIA

L'art. 22 L.R. Liguria 33/1977 delimita l’ambito delle pertinenze con riguardo a tutti quei beni che si collocano, nel processo produttivo dell’acqua minerale, a monte dello stabilimento di produzione: pertanto, quest'ultimo è legislativamente escluso dal novero delle pertinenze e non rientra tra i beni che devono essere ai sensi dell'art. 33 L.R. cit. riconsegnati alla Regione in caso di mancato rinnovo della concessione mineraria per lo sfruttamento della sorgente di acqua minerale.

Dagli artt. 19, 29, 33 e 34 L.R. Liguria 33/1977 si evince che il concessionario può espropriare i sedimi necessari alla realizzazione delle pertinenze della concessione nonché delle altre opere necessarie e che l'espropriazione determina l’acquisto in capo al concessionario dei relativi sedimi: questa proprietà, tuttavia, non viene meno al venir meno della conc... _OMISSIS_ ...che il cit. art. 33 prevede un indennizzo per l’uso delle pertinenze da parte del nuovo concessionario.

Nella Regione Liguria, la posizione del concessionario proprietario delle pertinenze e dei relativi sedimi è tutelata nei confronti del nuovo concessionario dalla previsione del corrispettivo per l’uso e nei confronti della Regione dalla necessaria restituzione dei beni al momento dell’esaurimento del giacimento.

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