Limiti alla restitutio in integrum del bene illegittimamente occupato: casistica

CATEGORIA PATOLOGIA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI

La restituzione dei beni occupati sine titulo da parte della P.A. può riguardare solo i beni in possesso dell'Amministrazione con esclusione dei beni nel frattempo ceduti, di cui dovrà essere risarcito il danno sulla base del valore di mercato.

E’ sostanzialmente ininfluente, ai fini dell’obbligo di restituzione dell’area illegittimamente occupata, il fatto che siano intercorse tra le parti trattative per la cessione non andate a buon fine o che l’Amministrazione abbia corrisposto una somma a titolo di indennità di espropriazione, accettata dai ricorrenti a titolo di acconto sull’indennità di esproprio.

Nell'impossibilità di individuare specificamente sul campo la porzione di area occupata sine titulo, essendo la misura dell'area irreversibilmente trasformata la risultante tra l'estensione della particella dopo il frazionamento e quel... _OMISSIS_ ...po l'esecuzione dell'opera, la domanda attorea principale di ripristino e restituzione dell'area non può essere accolta, mentre va accolta quella di risarcimento del danno per equivalente monetario.

PATOLOGIA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI --> STRADE

La specifica qualità della strada, come bene immobile a sé stante distinto dal suolo su cui accede, si pone in conflitto con l’obbligo di restituzione dell’area illegittimamente appresa ed il conseguente regime di cui all’art. 936 cod.civ. In sintesi, dovrebbe prospettarsi che, sebbene non osti alla restituzione dell’area di sedime alla proprietà privata, la natura demaniale necessaria della strada realizzata dalla P.A., dovrebbe incidere, impedendola, nella conformazione dell’obbligo di riduzione in pristino stato dell’area, ovvero sulla demolizione dell’opera pubblica: infatti, il tratto di strada che insiste sull’area privata è p... _OMISSIS_ ...d inscindibile di un più ampio bene pubblico e non appare possibile (a pena di comprometterne l’unitarietà fisica e funzionale) segmentarne la sola porzione insistente sull’area da restituirsi per demolirla e liberare quest’ultima.

La natura demaniale necessaria della strada realizzata dalla P.A. si pone in conflitto con l’obbligo di restituzione dell’area illegittimamente appresa. Ne deriverebbe infatti o la necessità di rinvenire una diversa base giuridica per la monetizzazione delle aree, oppure la diversa conseguenza secondo la quale, assumendo come postulato la natura privata della proprietà dell’area di sedime, si verrebbe a creare una situazione di fatto equivalente a quella di una costruzione superficiaria (pubblica) finalizzata ad una servitù di passaggio a favore del proprietario della strada e che le parti dovranno regolamentare tra di loro.

Con specifico riguardo alle strade, va sollevata ... _OMISSIS_ ...ensi e per gli effetti di cui all’art. 73, comma 3, del c.p.a la questione relativa al rapporto tra l’azione di condanna alla restituzione ed il disposto di cui all’art. 822 del cod.civ., secondo cui tali beni immobili appartengono al demanio pubblico necessario, laddove sussistano le condizioni di legge meglio descritte nella norma.

PATOLOGIA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI --> ECCESSIVA ONEROSITÀ/PREGIUDIZIO ALL ECONOMIA NAZIONALE

A fronte di occupazione illegittima, non è accoglibile la domanda restitutoria, avuto riguardo all’art. 2058 c.c., qualora la la reintegrazione in forma specifica non sia “possibile” (come in ipotesi di taglio di alberi evidentemente non ripristinabili), o a norma del comma 2 del citato art. 2058, che attribuisce al giudice il potere di disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica “risulta eccessivamente... _OMISSIS_ ... debitore” (nel caso di specie comportando lo smantellamento di cabina di decompressione e la riprogettazione della rete del gas alla quale il manufatto costruito risulta collegato).

La tutela risarcitoria nell'ipotesi di occupazione usurpativa da parte dell'ente pubblico ben può attuarsi con la restitutio in integrum, ai sensi dell'art. 2058 c.c., qualora la reintegrazione in forma specifica sia in tutto o in parte possibile, dovendosi provvedere in caso contrario con il risarcimento per equivalente; nell'ipotesi in cui la reintegrazione in forma specifica risulti eccessivamente gravosa per il debitore, come in ipotesi in cui sul terreno occupato siano state realizzate opere murarie fisse e stabili tanto da poterne escludere la rimozione, allora sarà il giudice a disporre il risarcimento per equivalente.

Non può costituire impedimento alla tutela restitutoria il limite dell'eccessiva onerosità codificato dall’art. 2058 c.c., in ... _OMISSIS_ ...tutela risarcitoria (in forma specifica) e non per quella restitutoria (che trova fondamento negli artt. 948 ss. ed è preordinata alla tutela reale della proprietà) né , per altro verso, l’ulteriore limite di cui all’art. 2933 c.c. (relativo alla riduzione in pristino di quanto sia stato realizzato in violazione dell’obbligo di non fare), che si riferisce solo alla ricorrenza di pregiudizi per l’intera economia nazionale e non a quello “localizzato”.

E' da escludersi che la domanda restitutoria possa trovare ostacolo negli artt. 2933, comma 2, e 2058, comma 2, c.c., in quanto l'art. 2933, comma 2, oltre che riferibile alle sole violazioni di "obblighi di non fare" (cioè alle cd."manipolazioni del bene") e non anche alle illecite occupazioni, é norma comunque eccezionale e come tale da interpretare in modo rigorosamente restrittivo, con esclusivo riferimento a beni realmente insostituibili e di eccezio... _OMISSIS_ ... per l'economia nazionale, con relativa prova a carico dell'Amministrazione resistente, mentre l'art. 2058, comma 2, non risulta applicabile alla tutela restitutoria dei diritti reali, che trova la propria speciale (ed autonoma) regolamentazione negli artt. 948 - 951 del codice civile.

La restituito in integrum del bene illegittimamente occupata non può essere paralizzata dalla presenza dell’opera pubblica, la quale non dà titolo per opporre l’eccessiva onerosità della rimozione delle opere nel frattempo realizzate né per invocare il principio di cui al comma 2 dell’art. 2933 cod. civ.: infatti l’eccessiva onerosità di cui all’art. 2058 cod. civ. non è opponibile nelle azioni intese a far valere un diritto reale, il cui carattere assoluto non lascia margini a modalità di reintegrazione diverse da quella in forma specifica, salva diversa volontà del titolare.

Secondo la Suprema Corte deve escludersi che la domand... _OMISSIS_ ...del bene illegittimamente trasformato possa trovare ostacolo negli artt. 2933, comma 2, e 2058, comma 2, c.c., in quanto: l’art. 2933, comma 2, oltre che riferibile alle sole violazioni di “obblighi di non fare” (cioè alle cd. “manipolazioni del bene”) e non anche alle illecite occupazioni, é norma comunque eccezionale e come tale da interpretare in modo rigorosamente restrittivo, con esclusivo riferimento a beni realmente insostituibili e di eccezionale importanza per l’economia nazionale, mentre l’art. 2058, comma 2, quale disposizione che si ascrive alla disciplina del risarcimento del danno, non risulta applicabile alla tutela restitutoria dei diritti reali, che trova la propria speciale (ed autonoma) regolamentazione negli artt. 948 - 951 del codice civile.

L’art. 2058, II comma del c.c., non concernendo affatto gli obblighi di carattere restitutorio a carico dell'autorità espropriante, non può essere ap... _OMISSIS_ ...ttispecie delle occupazioni usurpative, che sono invece governate dalla speciale, e derogatoria, disposizione di cui all’art. 42-bis DPR 327/2001; in ipotesi di occupazione sine titulo, il richiamo alla citata normativa determinerebbe l'indebita introduzione nell'ordinamento, in via interpretativa, di una regolamentazione della materia che si porrebbe in radicale contrasto con i ricordati principi posti dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Il che non può essere ammesso in nessun caso.

Abiurata l'occupazione appropriativa, si è ravvisato nel provvedimento di acquisizione sanante l'unico possibile presupposto ostativo alla tutela reale accordata dall'ordinamento al proprietario illegittimamente privato dei propri beni, non essendo infatti predicabili i limiti intrinseci alla disciplina risarcitoria, come l'eccessiva onerosità prevista dall'art. 2058 c.c., comma 2; né potendo farsi ricorso alla previsione dell'art. 2933 cod. civ., comma 2, ove non... _OMISSIS_ ... distruzione della "res" indebitamente edificata sia di pregiudizio all'intera economia del Paese, ma abbia, al contrario, riflessi di natura individuale o locale.

Non può costituire impedimento alla tutela restitutoria il limite dell'eccessiva onerosità codificato, dall’art. 2058 c.c., in relazione alla tutela risarcitoria (in forma specifica) e non per quella restitutoria (che trova fondamento negli artt. 948 ss. ed è preordinata alla tutela reale della proprietà) né , per altro verso, l’ulteriore limite di cui all’art. 2933 c.c. (relativo alla riduzione in pristino di quanto sia stato realizzato in violazione dell’obbligo di non fare), che si riferisce solo alla ricorrenza di pregiudizi per l’intera economia nazionale e non a quello “localizzato”.

Non può costituire impedimento alla tutela restitutoria il limite della eccessiva onerosità codificato, dall’art. 2058 c.c., in relazion... _OMISSIS_ ...isarcitoria (in forma specifica) e non per quella restitutoria (che trova fondamento negli artt. 948 ss. ed è preordinata alla tutela reale della proprietà) né, per altro verso, l’ulteriore limite di cui all’art. 2933 c.c. (relativo alla riduzione in pristino di quanto sia stato realizzato in violazione dell’obbligo di non fare), che si riferisce solo alla ricorrenza di pregiudizi per l’intera economia nazionale e non a quello “localizzato”.

In ipotesi di domanda restitutoria del bene illegittimamente occupato, non è applicabile, quale limite alla restituzione, il disposto di cui agli artt. 2058, comma 2, c.c. e 2933, comma 2, c.c. ove non risulti che la distruzione della “res” indebitamente edificata sia di pregiudizio all’intera economia del Paese ma abbia riflessi di natura solo individuale e locale.

Sia in caso di occupazione usurpativa che di occupazione acquisitiva, nell'ipotesi di ... _OMISSIS_ ...te del proprietario del bene illecitamente occupato, alla tutela reale, mediante azione di restituzione, ancorché accompagnata dalla richiesta di riduzione in pristino, non sono predicabili i limiti intrinseci alla disciplina risarcitoria, come l'eccessiva onerosità prevista dall'art. 2058 c.c., comma 2; né può farsi ricorso alla previsione dell'art. 2933 cod. civ., comma 2 ove non risulti che la distruzione della "res" indebitamente edificata sia di pregiudizio all'intera economia del Paese, ma abbia, al contrario, riflessi di natura individuale o locale.

La presenza dell’opera pubblica non dà titolo per opporre l’eccessiva onerosità della rimozione delle opere nel frattempo realizzate né per invocare il principio di cui al comma 2 dell’art. 2933 cod. civ.: infatti l’eccessiva onerosità di cui all’art. 2058 cod. civ. non è opponibile nelle azioni intese a far valere un diritto reale, il cui carattere assoluto non la... _OMISSIS_ ...modalità di reintegrazione diverse da quella in forma specifica (salva diversa volontà del titolare), mentre la deroga prevista al comma 2 dell’art. 2933 cod. civ. non può comunque trovare applicazione qualora la restituzione incida su interessi circoscritti alla realtà locale.

Deve ritenersi che la disposizione contenuta nell'art. 2933 c.c., comma 2, debba essere interpretata in senso restrittivo, riferendosi alle cose insostituibili ovvero di eccezionale importanza per l'economia nazionale, con conseguente inapplicablità qualora il pregiudizio riguardi interessi individuali e locali.

La disciplina complessivamente dettata dall'art. 2058 c.c. appartiene alla materia del risarcimento del danno; erroneamente essa è applicata quando vanga esercitata la tutela restitutoria. La tutela riservata ai diritti reali non consente, infatti, l'applicabilità dell'art. 2058 c.c. nel caso di azioni volte, appunto, a far valere uno di tali diritti, at... _OMISSIS_ ...re assoluto degli stessi.

In tema di occupazione usurpativa, nell'ipotesi di ricorso, da parte del proprietario alla tutela reale, mediante azione di restituzione, ancorché accompagnata dalla richiesta di riduzione in pristino, non sono predicabili i limiti intrinseci alla disciplina risarcitoria, come l'eccessiva onerosità prevista dall'art. 2058 c.c., comma 2; né può farsi ricorso alla previsione dell'art. 2933 cod. civ., comma 2 ove non risulti che la distruzione del...


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