Richiesta dell'autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> IMPIANTI PUBBLICITARI

L'amministrazione comunale non può autorizzare l'installazione di nuovi impianti pubblicitari fino all'adozione del piano generale degli impianti pubblicitari.

A fronte della richiesta dei privati volta a ottenere l’autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari sul territorio, si configura un obbligo di rispondere e di provvedere da parte dell’amministrazione intimata.

In sede di collocazione di insegne pubblicitarie il bene primario protetto dal Codice della Strada è quello della sicurezza stradale che deve essere tutelato da lesioni anche solo astrattamente ipotizzabili.

L’art. 51 del regolamento di esecuzione al codice della strada nel riferirsi ai mezzi pubblicitari collocati lungo o in prossimità delle strade comprende anche gli impianti collocati su marciapiedi che costituendo pertinenze late... _OMISSIS_ ...de sono per definizione collocati in prossimità delle stesse.

L’allocazione della segnaletica stradale mira a tutelare un valore di primaria importanza quale l’interesse pubblico alla sicurezza della circolazione veicolare e si concreta pertanto in scelte di merito riservate all'amministrazione competente, con la conseguenza che, per essere la posizione del titolare di impianti pubblicitari del tutto recessiva e secondaria rispetto all'interesse generale ad un’ottimale ubicazione dei segnali stradali, non è neppure ipotizzabile che l’amministrazione sia tenuta a concertare o valutare modifiche della segnaletica stradale funzionali alla sopravvivenza di insegne pubblicitarie che dovessero altrimenti incorrere nell'inosservanza delle distanze minime stabilite dalla legge, a fronte dell’evidente subalternità di dette insegne rispetto alle esigenze pubbliche sottese ad un dato assetto della viabilità e ad una data dislocazione del... _OMISSIS_ ...

L’interesse generale relativo ad una ottimale localizzazione della segnaletica stradale risponde ad esigenze di interesse generale e di garanzia della sicurezza della circolazione e della incolumità delle persone che prevalgono ampiamente sull'interesse del soggetto richiedente l’autorizzazione al posizionamento di impianti pubblicitari.

La considerazione della sola durata (infra o ultra annuale) della occupazione del suolo pubblico oggetto dell'atto di concessione per la installazione di cartelli pubblicitari non costituisce corretta valutazione dell'esatto discrimen legale per qualificare come temporanea ovvero come permanente detta occupazione dovendosi, invece, sempre verificare se l'atto di concessione limiti o meno l'occupazione ad alcuni giorni della settimana e/o ad alcune ore del giorno, perché la limitazione suddetta importa sempre la natura temporanea dell'occupazione.

Il Comune non può dichiararsi estr... _OMISSIS_ ...venzione stipulata tra una sua concessionaria e imprese terze, qualora avesse dato mandato alla concessionaria di valorizzare le aree di sosta e di concedere l'uso del suolo pubblico per l'installazione di impianti pubblicitari.

Il Comune è chiamato ad esercitare, quanto all'autorizzazione alla installazione di impianti pubblicitari, un potere caratterizzato da profili di discrezionalità, in quanto titolare sia delle funzioni relative alla sicurezza della circolazione (ciò che comporta la titolarità del potere autorizzatorio dell'installazione di impianti pubblicitari, nel rispetto delle prescrizioni del D.Lgs. 285/1992), sia di quelle relative all'uso del proprio territorio, anche sotto l'aspetto dei monumenti, dell'estetica cittadina e del paesaggio, ben potendo individuare limitazioni e divieti per particolari forme pubblicitarie, in connessione ad esigenze di pubblico interesse.

Le rastrelliere destinate al parcheggio di biciclette costi... _OMISSIS_ ...ti pubblicitari di servizio, atteso che rientra in quest’ultima nozione qualunque manufatto avente quale scopo primario un servizio di pubblica utilità nell’ambito dell’arredo urbano e stradale.

La mancata adozione da parte dell’amministrazione comunale di un provvedimento a definizione del procedimento innescato dal privato con la presentazione di istanze di autorizzazione (nel caso di specie istanze tese ad ottenere le autorizzazioni per l'installazione di 21 impianti pubblicitari sul territorio comunale) determina il prodursi della fattispecie, a formazione successiva, del c.d. silenzio – inadempimento ovvero silenzio rifiuto di provvedere.

Ove l'istanza non sia corredata dalla necessaria documentazione, non si forma il silenzio assenso sulla domanda di titolo abilitativo all'installazione di impianti pubblicitari.

Alla definizione della disciplina della collocazione degli impianti pubblicitari... _OMISSIS_ ...normativa sulla viabilità, che sottopone gli impianti, per la sicurezza del traffico veicolare, ad autorizzazione comunale se collocati nei centri abitati (art. 23, co. 4, D. Lgs. 285/1992), quella sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici (artt. 49 e 153 D. Lgs. 42/2004, se gli impianti incidano su tali profili, e la normativa tributaria, posta in particolare dal D. Lgs. 507/1993 prima e dal D. Lgs. 446/1997 poi.

In materia di impianti pubblicitari, il regime autorizzatorio si giustifica in ragione dell'interesse pubblico ad evitare la captazione e disturbo dell’attenzione dei conducenti e alla garanzia del decoro delle strade, che prevale sicuramente sulle esigenze imprenditoriali.

La collocazione di impianti pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta ad autorizzazione (art. 23, co. 4, D. Lgs. 285/1992), la quale ha validità triennale ed è soggetta a rinnovo (art. 53, co. 6, D.P.R. 495/1992).

Il s... _OMISSIS_ ...ubbliche affissioni è inteso a garantire specificatamente l'affissione, a cura del comune, in appositi impianti a ciò destinati, di manifesti di qualunque materiale contenente comunicazioni con finalità istituzionali, sociali o comunque prive di rilevanza economica, ovvero, ove previsto e nella misura stabilita nelle disposizioni regolamentari, di messaggi diffusi nell'esercizio di attività economiche.

Tra gli scopi perseguiti con l'istituzione del servizio delle pubbliche affissioni è compreso l'obiettivo, di natura perequativa, di assicurare, nonostante l’esistenza di una risorsa scarsa quale la superficie affissiva, lo svolgimento dell'attività di affissione anche da parte di coloro che non dispongono di impianti propri, ponendo così le condizioni per un'effettiva concorrenza, sia pur limitata, tra le imprese operanti nel settore della pubblicità commerciale.

L'istanza di autorizzazione all'installazione di insegne deve esser... _OMISSIS_ ...da un progetto che indichi l'esatta collocazione delle insegne, a prescindere dal fatto che non siano state ancora raccolte le necessarie adesioni dei titolari delle diverse attività commerciali.

La pubblicità lungo le autostrade deve essere autorizzata dalla società proprietaria dell'autostrada.

L'installazione di impianti pubblicitari è un’attività economica "contingentata", stante la limitatezza degli spazi a ciò destinati. Siffatto contingentamento non si pone in contrasto con la tutela costituzionale della libera iniziativa privata, giacché lo stesso art. 41 Cost. ammette la possibilità di limitare tale libertà onde contemperarla con l’utilità sociale.

Gli interessi economici delle imprese operanti nel campo della pubblicità vanno ponderati assieme agli altri interessi superindividuali, a vario titolo coinvolti nella specifica regolazione.

L'espressione «cartelli indicanti serviz... _OMISSIS_ ... agli utenti», consentiti anche su strade comprese negli itinerari internazionali di cui all’art. 23, co. 7, d. lgs. 285/1992, non può essere interpretata nel senso che su questa tipologia di strade sia consentita l’apposizione dei soli segnali di indicazione di cui all’art. 136 D.P.R. 495/1992. Deve affermarsi, invece, il principio secondo cui sulle strade in questione possano essere consentiti non solo «segnali» ex art. 136 reg. cod. strada che presentino la specifica veste grafica ed il contenuto previsti dalla legge, ma anche «cartelli» indicanti servizi o altre informazioni che non presentino carattere meramente pubblicitario. (Fattispecie anteriore alla legge 120/2010).

L'autorizzazione prevista dall'art. 23, co. 4, d. lgs. 285/1992 non è necessaria nel caso in cui ente proprietario della strada sia il Comune, il quale, per la realizzazione di un manufatto avente finalità pubblicitaria, abbia rilasciato... _OMISSIS_ ...izio contenente la valutazione della sua compatibilità con le norme del codice della strada, in quanto in questa ipotesi il titolo edilizio assorbe l'autorizzazione ex art. 23 d. lgs. 285/1992; tuttavia, ove non sia provata la sussistenza di una tale valutazione, il titolo edilizio rimane insufficiente.

Nella richiesta del comune di procedere al pagamento dell'imposta sulla pubblicità non può ravvisarsi una rinnovazione tacita del provvedimento di autorizzazione al mantenimento dell'insegna pubblicitaria, sia perché non configurabile in assenza di espressa disposizione che lo consenta, stante i principi in materia di forma dei provvedimenti amministrativi, sia per le diverse finalità cui risponde il presupposto di imponibilità di cui all'art. 5 d. lgs. 507/1993.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> IMPIANTI PUBBLICITARI --> ABUSI PUBBLICITARI

È costituzionalmente illegittimo il comma 12 dell&rsquo... _OMISSIS_ ...trada, che punisce più severamente la condotta di installazione di cartelli pubblicitari non conforme a prescrizione autorizzativa, innegabilmente connotata da minor disvalore rispetto a quella di installazione di cartello pubblicitario del tutto priva di autorizzazione.

Il comma 12 dell’art. 23 cod. strada, come novellato dall’art. 36 del d.l. n. 98 del 2011, è costituzionalmente illegittimo nella parte relativa alla misura della sanzione amministrativa, con la conseguenza che l’infrazione per inosservanza delle prescrizioni autorizzative contenute nel comma stesso ricade nella generale previsione sanzionatoria di cui al comma 11 del medesimo art. 23.

Nel caso in cui un illecito in materia di impianti pubblicitari venga perseguito attraverso l’esercizio del potere repressivo proprio dell’edilizia di cui all’art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, si determina in tal modo un evidente eccesso di potere nella figura... _OMISSIS_ ...llo sviamento dalla causa tipica.

In tema di abusiva installazione di cartelloni ed altri mezzi pubblicitari costituenti fonte di pericolo o di disordine del sistema stradale, il D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, art. 23, commi 13 bis e 13 quater, nell'attribuire agli enti proprietari delle strade o al concessionario il potere-dovere della loro rimozione, distingue a seconda che gli immobili su cui essi insistano siano di proprietà privata o pubblica (demaniale o rientrante nel patrimonio dei proprietari delle strade). Nella prima ipotesi, l'ente deve instaurare un contraddittorio con l'autore della violazione e con il proprietario dell'area, ove risulti collocato il cartellone, diffidandolo alla sua rimozione entro dieci giorni dalla relativa notifica, e, in mancanza, può asportarlo in danno dei responsabili con recupero delle spese sostenute tramite le normali azioni civili. Nella seconda ipotese invece, l'ente deve eseguire "senza indugio" la rim... _OMISSIS_ ...ellone e, per il recupero delle spese sopportate, deve trasmetterne la nota al prefetto, che ha il dovere di emettere ordinanza ingiunzione di pagamento.

È legittimo l’ordine di demolizione dell’impianto pubblicitario abusivo adottato dal responsabile dell’Ufficio Tributi dell’Ente locale, essendo tale potere previsto dall’art. 24 D. Lgs. 507/1993.

Il fatto che sia stata presentata una d.i.a. per l’installazione dell’impianto pubblicitario non impedisce alla P.A. di ordinare la demolizione dello stesso qualora sia privo dell’autorizzazione prevista dalla normativa in materia di pubblicità.

Sussiste la giurisdizione del giudice civile nel caso di impugnazione dei provvedimenti comunali adottati ai sensi dell'art. 23, comma 13, del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, con cui è disposta la rimozione di impianti pubblicitari abusivamente posizionati.

L’art... _OMISSIS_ ...507/1993, nel disporre che deve essere il Comune, quale proprietario della strada, a dover assicurare la corretta osservanza delle disposizioni legislative e regolamentari riguardanti l’effettuazione della pubblicità e a elevare le sanzioni amministrative, conferisce anche al concessionario del Comune il potere di procedere alla “immediata copertura della pubblicità abusiva”, una volta venuto a conoscenza di una tale violazione, segnalata da un organo di vigilanza: ciò per dare immediatezza ed effettività all’attività inibitoria, al di là di quelli c...


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