Il canone di occupazione di beni appartenenti al demanio idrico

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO

I canoni relativi ai canali demaniali di irrigazione non sono di spettanza regionale, ma dei consorzi.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> BASE NORMATIVA

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. n. 31 marzo 1998, n. 112, artt. 86 e 89, da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica, non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259, o da legge statale ad esso successiva; ne consegue che sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi regionali che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamento del demanio idrico da parte di infrastrutture di telecomunicazione.

La variazione dei criteri di calcolo dei canoni dovuti dai concessionari di b... _OMISSIS_ ...in particolare di beni appartenenti al demanio idrico, non è frutto di una decisione improvvisa ed arbitraria del legislatore, ma si inserisce in una precisa linea evolutiva della disciplina dell'utilizzazione dei beni demaniali. Alla vecchia concezione, statica e legata ad una valutazione tabellare e astratta del valore del bene, si è progressivamente sostituita un'altra, tendente ad avvicinare i valori di tali beni a quelli di mercato, sulla base cioè delle potenzialità degli stessi di produrre reddito in un contesto specifico.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, artt. 86 e 89, da parte di cavi e infrastrutture di telecomunicazione elettronica, non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259 (cosiddetto Codice delle comunicazioni) o da legge statale ad esso successiva.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle R... _OMISSIS_ ...i del D.Lgs. n. 112 del 1998, artt. 86 e 89 da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. n. 259 del 2003 o da legge statale ad esso successiva.

La qualificazione del D.Lgs. n. 259 del 2003, art. 93 come principio fondamentale vincolante per le Regioni ai sensi dell'art. 117 Cost., impedisce di ritenere che il potere d'imporre un canone per l'attraversamento del demanio idrico da parte d'infrastrutture di comunicazione elettronica possa trovare fondamento in leggi regionali anteriori al D.Lgs. n. 259 del 2003, le quali dovrebbero ritenersi abrogate per effetto dell'entrata in vigore del codice delle comunicazioni elettroniche, ai sensi della L. n. 10 del 1953, art. 10.

Gli artt. 822 e 823 c.c. e nel D.Lgs. n. 112 del 1998, artt. 86 e 89 che delegano alle Regioni la gestione del demanio idrico, le relative concessioni, la determinazione dei canoni e l'in... _OMISSIS_ ...tivi proventi non possono prevalere sulla disciplina dettata dal D.Lgs. n. 259 del 2003, art. 93 il cui carattere di specialità è reso evidente dalla scelta, compiuta dal legislatore con la L. n. 166 del 2002, art. 41 di delegare al Governo "l'istituzione di un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica" e di racchiudere in un codice le disposizioni legislative e regolamentari in materia di telecomunicazioni.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, artt. 86 e 89, da parte di cavi e infrastrutture di telecomunicazione elettronica, non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259 (cosiddetto Codice delle comunicazioni) o da legge statale ad esso successiva, rispondendo tale scelta all'esigenza di tutelare la concorrenza - che rientra, ex art. 117 Cost., comma 2, lett. e), nella competenza esclusiva s... _OMISSIS_ ...ibertà e la segretezza delle comunicazioni, così da garantire agli imprenditori il diritto di iniziativa economica attraverso un accesso al mercato con criteri di trasparenza e non discriminazione ed agli utenti la fornitura del servizio universale (ossia il raggiungimento di tutti gli utenti finali ad un livello qualitativo stabilito, a prescindere dall'ubicazione geografica dei medesimi). Ne consegue che sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamento del demanio idrico da parte di infrastrutture di telecomunicazione.

L'imposizione del canone di occupazione del demanio idrico permane anche dopo l'introduzione del D.Lgs. n. 259 del 2003 (codice delle telecomunicazioni), in quanto prevista per legge.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Il servizi... _OMISSIS_ ...ato è soggetto a una disciplina speciale che esclude la possibilità di applicare alle relative infrastrutture la disciplina generale prevista in materia di uso delle strade e il canone previsto dall’articolo 27 d.lg. n. 285 del 1992, dato che il diritto del gestore a utilizzare le infrastrutture pubbliche costituenti la rete deriva non da un provvedimento comunale di concessione o autorizzazione ma dall’affidamento del servizio e dalla convenzione di gestione, che ne definisce il contenuto individuando gli obblighi del gestore.

E' palesemente illegittima qualunque pretesa comunale di assoggettare al pagamento di un canone l’uso delle infrastrutture idriche da parte del gestore del servizio idrico integrato.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> OPERE PARTICOLARI

Gli articoli 59 e 60 del RD 9.5.1912, n. 1447, che escludono il pagamento di canoni o i... _OMISSIS_ ...so di attraversamento di fiumi o simili con opere ferroviarie, sono tuttora applicabili e vigenti, pertanto la costruzione di un ponte ferroviario non è soggetta al pagamento dei canoni demaniali.

Il titolo legittimante all’imposizione di oneri o canoni per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica non può essere rinvenuto né negli artt. 822 e 823 c.c. né negli artt. 86 e 89 del d. lgs. n. 112 del 1998, che delegano alle Regioni la gestione del demanio idrico, le relative concessioni, la determinazione dei canoni e l’introito dei relativi proventi.

L’imposizione del canone per l’attraversamento del demanio idrico per l’attraversamento del demanio idrico con i cavi in fibra ottica è contraria alla disposizione dell’art. 93, comma 1, del d. lgs. n. 259 del 2003 e non trova alcun fondamento normativo nella legislazione statale (e, ancor meno, negli artt. 91, comma 1, lett. g) e 101, comma 1, ... _OMISSIS_ ...ria n. 18 del 1999).

I beni del demanio idrico concessi in godimento per fini agricoli non possono esser classificati come fondi rustici, soggetti ad una regolamentazione privatistica, poiché la loro utilizzazione agricola è solo marginale e precaria rispetto alla preminente ed immanente destinazione idrica delle aree golenali, di rilievo pubblicistico; sicché si giustifica anche un diverso regime sotto il profilo dell'ammontare del canone, attesa la possibilità di periodiche inondazioni incidenti sullo sfruttamento del terreno.

Dall’applicazione dei canoni per l’utilizzo del demanio idrico non possono esimersi i manufatti deputati all’utilizzo autostradale, essendo ormai venuto meno il regime della gratuità originariamente previsto dalla legge sulla contabilità pubblica.

Gli artt. 59 e 60 R.D. 1447/1912 non sono mai stati soggetti ad abrogazione espressa pertanto non è dovuto dai costruttori di ferrovie pubb... _OMISSIS_ ...per le occupazioni degli alvei delle acque pubbliche.

Le disposizioni del d. lgs. 259/2003 non hanno modificato il regime impositivo della prestazione patrimoniale previsto per l'occupazione del demanio idrico: da ciò deriva l'obbligo per il gestore di telefonia mobile che abbia ottenuto in concessione la possibilità di posizionare e mantenere la propria rete di cavi e di attrezzature nelle aree del reticolo idrico od in prossimità dello stesso, anche attraverso i corsi d'acqua che ne fanno parte di corrispondere il canone.

L'attraversamento da parte di strade comunali di corsi d'acqua demaniali comporta l'obbligo per l'ente proprietario di corrispondere il canone.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> POTERI DELLA REGIONE

Sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi regionali che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamen... _OMISSIS_ ...idrico da parte di infrastrutture di telecomunicazione.

La speciale disciplina settoriale di cui al Codice delle Comunicazioni Elettroniche non può essere derogata da una successiva normativa regionale, avente ad oggetto la generalità delle gestioni e concessioni relative alle occupazioni del demanio idrico regionale da parte di ogni genere di impianti, infrastrutture e condotte di proprietà dei vari gestori dei servizi idrici, del gas, elettrici o di altro genere.

La pretesa regionale di imporre autonomamente canoni per l'attraversamento del demanio idrico con cavi e infrastrutture di telecomunicazione, non è giustificata da alcuna norma, statale o regionale, e nel caso venga esercitata in attuazione di atti amministrativi quali le Deliberazioni della giunta Giunta regionale, supposte come integrative della disciplina di legge, esse sono illegittime e devono essere disapplicate.

L'imposizione di canoni di concessione per il d... _OMISSIS_ ... prevista dalla legge statale - D.Lgs. n. 112 del 1998 - che conferisce alle Regioni non solo le funzioni inerenti alla gestione dello stesso, ma altresì i compiti amministrativi di determinazione e di introito dei canoni.

Spetta alle regioni ed agli enti locali applicare i canoni per l’utilizzo del demanio idrico.

Nella Regione Liguria, la Provincia è incompetente a determinare i canoni del demanio idrico dopo l’entrata in vigore del ricordato art. 1 della legge regionale 2002, n. 2.

La Giunta Regionale della Basilicata ha il potere di determinare con proprio atto la misura del canone annuo di concessione di derivazione di acqua pubblica per la produzione di energia elettrica e di definirne le modalità di aggiornamento triennale, tenendo conto del tasso di inflazione programmato.

Nella gestione del demanio idrico, trasferita alle Regioni già con il d.lgs. 112 del 1998, è compresa la determina... _OMISSIS_ ...i di concessione, che include anche il potere di aumentarli.

E' irragionevole la determinazione del primo canone annuo di concessione di derivazione di acqua pubblica per la produzione di energia elettrica fissata dalla Regione, per saltum in una misura pressocchè tripla rispetto a quella del previgente regime statale.

La previsione di canoni di concessione per il demanio idrico è data da una legge statale che conferisce alle Regioni non solo le funzioni inerenti alla gestione dello stesso ma anche i compiti amministrativi dl determinazione e di introito dei canoni.

La pretesa della Regione ai canoni del demanio idrico è compatibile con TOSAP e COSAP per scelta del legislatore.

I beni del demanio idrico non sono stati trasferiti in titolarità al sistema regionale ma sono stati esclusivamente conferiti in gestione: quindi la Regione non ha il potere di modificare il titolo di attribuzione originario e il principi... _OMISSIS_ ...secondo cui le infrastrutture ferroviarie sono beni esenti dal demanio idrico.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> POTERI DELLO STATO

Nella materia, oggetto di legislazione concorrente ex art. 117 Cost., comma 3, della "produzione di energia", in cui ricade la gestione di acque pubbliche per uso idroelettrico, deve escludersi che costituisca principio fondamentale la misura dei canoni inizialmente fissata dallo Stato, che non può limitare l'autonomia legislativa delle Regioni, in forza della competenza dalle medesime in prosieguo acquisite.

Il criterio di aggiornamento del canone di concessione di derivazione di acqua pubblica per la produzione di energia elettrica, parametrato dal legislatore statale al tasso di inflazione programmato, realizza una ragionevole gradualità di incremento del canone in questione.

DEMANIO E PATRIMONIO --> C... _OMISSIS_ ...TORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> SOVRACANONE

Con la L. n. 133 del 1999, art. 28, comma 4, il legislatore non ha istituito un nuovo e ulteriore sovracanone a carico dei concessionari di grandi derivazioni di acque pubbliche, rispetto a quelli (BIM e per comuni rivieraschi) già esistenti, ma ha stabilito, a carico degli impianti di pompaggio, una maggiorazione dei sovracanoni previsti dal R.D. n. 1775 del 1933, artt. 52 e 53.

Dalla ratio dei sovracanoni di cui all'art. 53 R.D. n. 1775 del 1933 e dalla natura prettamente discrezionale della concreta istituzione dei predetti sovracanoni e della loro ripartizione tra i diversi comuni de...


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