La retrocessione del bene espropriato per p.u.

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> TITOLO --> RETROCESSIONE

Nessun vincolo conformativo per il futuro esercizio del potere può farsi derivare dal contenuto dell’atto di retrocessione con il quale il bene viene riacquistato ex nunc in capo al proprietario, originariamente espropriato, per effetto della impossibilità giuridica dell’iniziativa di pubblica utilità progettata: anche in assenza di tale “accordo”, la retrocessione totale costituisce infatti oggetto, nelle ipotesi di mancata realizzazione dell’opera entro il termine o di impossibilità giuridica o materiale di realizzazione, di un “diritto potestativo” dell’espropriato; la convenzione che sostituisce tale atto “dovuto” in caso di richiesta dell’espropriato, non è pertanto idonea a pregiudicare o vincolare per il futuro il potere di pianificazione urbanistica, entro cui si colloca quello di localiz... _OMISSIS_ ...ree destinate alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, non potendo neanche qualificarsi quale “esercizio del potere autoritativo”, ma adempimento di un obbligo a fronte di un diritto soggettivo del privato.

La domanda di restituzione del bene illegittimamente occupato in assenza di decreto di esproprio non è qualificabile come retrocessione, poiché l’art.46 D.P.R. 327/2001 presuppone l’omessa realizzazione dell’opera o l’omesso inizio dei lavori entro il termine di 10 anni dalla data in cui è stato eseguito il decreto di esproprio, che in questo caso non è stato mai emanato. Per questa ragione, dunque, la domanda rientra nella giurisdizione del Giudice Amministrativo e non in quella del Giudice Ordinario.

La retrocessione permette al proprietario che sia stato espropriato dei suoi beni, di riottenerli indietro, in tutto o in parte (in retrocessione, appunto), laddove all’esito del pro... _OMISSIS_ ...priativo se ne sia nei fatti palesata la mancata finalizzazione effettiva all’intervento pubblico in ragione del quale erano stati occupati.

In materia di espropriazione per pubblica utilità, l'istituto della retrocessione permette al proprietario, che sia stato espropriato dei suoi beni, di riottenerli indietro, in tutto o in parte, laddove all'esito del procedimento espropriativo tali beni non siano stati finalizzati all'intervento pubblico in ragione del quale erano stati occupati.

Mediante l’istituto della retrocessione il proprietario espropriato può, in tutto o in parte, ottenere nuovamente i propri beni, laddove all’esito del procedimento espropriativo se ne sia nei fatti palesata la mancata finalizzazione effettiva all’intervento pubblico in ragione del quale erano stati occupati.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - RETROCESSIONE - ACQUISIZIONE SANANTE

... _OMISSIS_ ...uo;Amministrazione che abbia posto in vendita tramite pubblico incanto un bene acquisito ex art. 43 DPR 327/2001, nel dettare la disciplina della procedura ad evidenza pubblica, ha previsto, fin dal bando di selezione, che l’aggiudicazione in favore del migliore offerente del bene fosse subordinata al mancato esercizio di un diritto di prelazione (rectius: riscatto) da parte dei proprietari espropriati, intendendo così subordinare l’alienazione dei beni al mancato esercizio del diritto alla retrocessione da parte dei proprietari espropriati, di cui all’art. 46 del medesimo DPR.

Non costituisce una peculiarità derogatoria rispetto ai principi generali in materia espropriativa e di retrocessione dei beni espropriati, la circostanza che il bene sia stato acquisito dall’amministrazione al termine della procedura espropriativa non per effetto di un decreto di espropriazione ma con provvedimento ex art. 43 del DPR 8 giugno 2001 n.... _OMISSIS_ ...ostanza è infatti del tutto neutra rispetto alla ratio della disciplina della retrocessione, che è quella di consentire ai privati che hanno subito la perdita del loro diritto dominicale in vista della realizzazione di un’opera di pubblico interesse, di recuperare in tutto o in parte tale pregiudizio ove il bene che era di loro proprietà non si riveli più necessario allo scopo per il quale era stato appreso dall’amministrazione.

Il provvedimento di acquisizione ex art. 42 bis T.U.Es. che manifesta la sussistenza del primario interesse pubblico al mantenimento dell’area acquisita in mano pubblica, in ragione dell’essenzialità dell’infrastruttura ivi allocata, rende recessiva l’aspirazione del proprietario alla retrocessione del terreno, previa riduzione in pristino, risultando gli interessi privati, di natura meramente economica, tutelabili in modo efficace attraverso il ristoro nummario divisato dall’art. 42-bis suddet... _OMISSIS_ ...

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - RETROCESSIONE - ART. 53 DPR 218/1978

La restituzione prevista dall'art. 53 del dPR 218/1978, Testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno (il quale riconosce «il diritto degli espropriati alla restituzione, qualora gli immobili non siano utilizzati per lo scopo prestabilito entro 5 anni dal decreto di esproprio»), da intendersi equiparata alla retrocessione totale prevista per gli ordinari casi di esproprio, non opera per il semplice decorso del termine, ma solo per effetto della pronuncia del giudice, che ha natura costitutiva e determina, con efficacia ex nunc, un nuovo trasferimento, in direzione inversa dall'espropriante verso l'espropriato, della proprietà del bene.

L’art. 53 del Testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con d.P.R. 6 marzo 1978, n. 218 non configura la retrocessione come un’obbligazione d... _OMISSIS_ ...che sorge automaticamente in capo all’espropriante alla scadenza dell’inutile scadenza del quinquennio, bensì come l’oggetto di un diritto potestativo, in linea con l’istituto della retrocessione ordinaria. La retrocessione consegue all’esercizio del diritto e si attua attraverso un nuovo trasferimento a titolo derivativo della proprietà del bene espropriato e non utilizzato dall’espropriante. Il diritto potestativo di riacquisto del bene, dunque, non dà ex se luogo alla caducazione del precedente acquisto coattivo risolvendo la relativa espropriazione (o la cessione volontaria), bensì ne postula la perdurante operatività, non eliminandone gli effetti ma producendone di nuovi e parzialmente contrari.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - RETROCESSIONE - ATTI DI DISPOSIZIONE DEL BENE

Sono illegittimi tutti gli atti adottati dopo l'istanza di retrocessione del... _OMISSIS_ ...la vendita dei terreni interessati.

E' illegittima la procedura di asta pubblica di vendita di bene espropriato, mancante della comunicazione agli espropriati ex art. 61 L. n. 2359/1865, non potendosi a tal fine ritenere equiparata la pubblicazione dell’avviso di vendita all’albo pretorio; non garantendo l’effettiva conoscenza degli ex-proprietari (anche in termini di prelazione in loro favore), ma una mera astratta conoscibilità, non vi può essere, infatti, parificazione funzionale tra i due atti. Legittimo pertanto il provvedimento con cui l'Amministrazione si determina a non approvare il verbale di gara per l’alienazione e dispone di retrocedere ai proprietari espropriati i terreni.

Il proprietario espropriato ha diritto alla retrocessione del bene, ovvero, in caso di impossibilità, al risarcimento del danno, quando l'opera di pubblico interesse, per la quale era stato disposto l'esproprio, non venga realizzata. Secondo la... _OMISSIS_ ... tale diritto compete al privato non solo quando l'amministrazione abbia adottato un formale provvedimento di esproprio, bensì anche quando vi sia stata la cessione volontaria dell'area, contratto ad oggetto pubblico avente natura di negozio sostitutivo del provvedimento di esproprio.

La retrocessione dei beni espropriati attua, nel concorso delle condizioni previste dalla legge, un nuovo trasferimento di proprietà, con efficacia "ex nunc", del bene espropriato e non utilizzato dall'espropriante, con la conseguenza che "il prezzo di retrocessione va determinato con riferimento al momento della pronuncia di retrocessione”. Se, dunque, la valutazione deve essere fatta, per così dire, rebus sic stantibus, è evidente che l'intervenuta alienazione della parte residua del bene oggetto di espropriazione determina l'impossibilità giuridica di disporre il richiesto trasferimento del bene, stante la piena opponibilità del successivo acquisto antecede... _OMISSIS_ ...izione della domanda giudiziale.

L'intervenuta alienazione della parte residua del bene oggetto di espropriazione determina l'impossibilità giuridica di disporre il richiesto trasferimento del bene (retrocessione); ciò tuttavia non determina l'invalidità dell'atto di alienazione in termini di nullità per illiceità della causa, in quanto l'atto di cessione dei beni è stato stipulato da un soggetto che, in quel momento, poteva sicuramente disporre del diritto, salvo gli effetti della violazione dell'obbligo legale di retrocessione. Tale violazione non può assurgere a fattispecie di invalidità del contratto, a meno che non si rinvenga una precisa volontà lesiva dei diritti del soggetto pregiudicato, sotto lo specifico profilo della integrazione di un vero e proprio reato penale.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - RETROCESSIONE - ATTI DI DISPOSIZIONE DEL BENE - CONCESSIONE A TERZI

Si deve negare ch... _OMISSIS_ ... originari del bene espropriato abbiano diritto alla retrocessione parziale, per il solo fatto che l’Ente proprietario abbia dato in concessione d’uso temporanea una parte del bene per finalità di interesse pubblico: sarebbe illogico ritenere che un ente, dopo aver espropriato un’area ed avervi realizzato la prevista opera pubblica, non possa mai più disporre ulteriormente del medesimo bene per realizzare comunque l’interesse pubblico originario (nella specie, concessione d'uso temporaneo a strada di collegamento).

La concessione in temporaneo uso di un bene pubblico non vale a sottrarre il bene stesso al regime giuridico proprio della sua destinazione pubblicistica; i proprietari delle aree espropriate, pertanto, non hanno diritto alla loro retrocessione, per mancata utilizzazione delle stesse, se l'amministrazione, per realizzare fini di interesse pubblico le abbia temporaneamente concesse in uso a terzi.


... _OMISSIS_ ...TO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - RETROCESSIONE - CESSIONE VOLONTARIA

Da un punto di vista funzionale, la cessione volontaria equivale a un provvedimento di esproprio. Valgono dunque, in quanto compatibili, le disposizioni relative alla retrocessione (si veda ora, espressamente, l’art. 45, comma 4, del d.P.R. n. 327 del 2001).

L'applicabilità delle norme sulla "retrocessione" non trova ostacolo nella circostanza che i beni interessati siano stati oggetto di "cessione volontaria" anziché di espropriazione, atteso che il T.U. in materia espropriativa equipara la cessione volontaria, quanto agli effetti giuridici, al decreto di esproprio.

L'applicabilità delle norme sulla retrocessione non trova naturalmente ostacolo nella circostanza che i beni interessati siano stati oggetto di cessione volontaria anziché di decreto di espropriazione, posto che l’art. 45 comma 3 del D.p.r. 327/2001 assimila la cessione quoad effect... _OMISSIS_ ...i esproprio; tale efficacia degli accordi di cessione bonaria può essere riconosciuta anche nel regime previgente al T.U. espropriazioni, trattandosi non già di contratti espressione di piena autonomia negoziale in merito alla scelta a contrattare e allo stesso quantum dell’indennità dovuta, bensì di contratti ad “oggetto pubblico”.

E’ da escludersi l’istituto della retrocessione solo allorquando il trasferimento volontario del bene in favore dell’Amministrazione interessata all’esecuzione dell’opera si collochi del tutto al di fuori della sequenza procedimentale espropriativa, quale quindi negozio di compravendita di diritto comune.

L'operatività della retrocessione parziale va affermata anche in ipotesi in cui i beni siano stati acquisiti dall’Amministrazione in forza non di un provvedimento espropriativo, ma di una cessione volontaria, venendo in tal caso in questione uno strumento che,... _OMISSIS_ ...mente negoziale, mantiene la connotazione di atto autoritativo, dato che il fine pubblico può essere perseguito anche attraverso la diretta negoziazione del provvedimento finale.

L’accordo di cessione non è ostativo al diritto alla retrocessione in quanto la giurisprudenza ha chiarito che l’istituto della retrocessione dei beni si applica pure quando il procedimento espropriativo si sia concluso con un atto di cessione anziché con un decreto d’esproprio.

Deve escludersi, anche ai fini dell'applicabilità di istituti connessi alla procedura pubblicistica dell'espropriazione, quali la retrocessi...


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