Accessione invertita e acquisto a titolo originario della proprietà da parte della P.A.

CATEGORIA PATOLOGIA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA E USURPATIVA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA O ACQUISITIVA --> NON ESISTE

L’istituto dell'occupazione acquisitiva, di matrice giurisprudenziale, si atteggia ancora ad elemento non conforme all’ordinamento giuridico, anche dopo la dichiarazione di incostituzionalità dell’«acquisizione sanante» di cui all’art. 43 del D.P.R. 327/2001.

L’istituto dell’accessione invertita (o occupazione appropriativa) - creato dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione a partire dalla sentenza 26 febbraio 1983 n. 1464, ma ritenuto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo in contrasto con la Convenzione europea e, in particolare, con il protocollo addizionale n. 1 (cfr. sentenze 30 maggio 2000 ric. n. 24638/94, Carbonara Ventura e 30 maggio 2000 ric. n. 31524/96, Società Belvedere alberghiera) – non è ammissibile... _OMISSIS_ ...inamento.

Per effetto di sentenza di annullamento degli atti espropriativi il titolare del bene occupato torna proprietario dell'immobile (area e opera realizzata), non essendo più operante nell'ordinamento italiano l'istituto dell'occupazione acquisitiva.

Nel nostro ordinamento non può più ritenersi sussistente l'istituto - di creazione pretoria - della cosiddetta "occupazione appropriativa", secondo il quale, anche in assenza di un provvedimento ablatorio, l'Amministrazione acquista, a titolo originario, la proprietà dell'area altrui, in virtù della trasformazione irreversibile della stessa ed in attuazione della dichiarazione di pubblica utilità.

Nel mutato contesto derivante dal disconoscimento dell’accessione invertita, perdurando il diritto di proprietà in capo al privato in assenza di valido ed efficace decreto di esproprio, il momento dell’irreversibile trasformazione del suolo, come pure quello d... _OMISSIS_ ...avori, non ha più alcuna valenza ai fini del trasferimento della proprietà in capo all’Amministrazione, configurandosi l’occupazione delle aree finalizzata all’esecuzione di opere pubbliche alla stregua di un illecito permanente di cui il privato può sempre chiedere la rimozione, mediante la restituzione del fondo.

Deve escludersi che la mera trasformazione di un suolo con la realizzazione di un’opera costituisca circostanza idonea a trasferire in capo all’Amministrazione la proprietà del bene in assenza di un regolare provvedimento di esproprio, e ciò sia nel caso di occupazione del terreno ab origine sine titolo sia nel caso di un’occupazione iniziata in forza di un provvedimento legittimo poi scaduto o annullato in sede giurisdizionale.

L'accessione invertita non è più validamente invocabile oggi che la giurisprudenza amministrativa e il legislatore, anche sotto la spinta di istanze comunitarie, hanno c... _OMISSIS_ ...pubblica amministrazione non è mai legittimata ad acquisire a titolo originario la proprietà di un'area altrui in assenza di un formale atto ablatorio.

Per effetto delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte Costituzionale, si è prodotta la cancellazione dall’ordinamento degli istituti di creazione pretoria, denominati “accessione invertita” ovvero, in seguito, “occupazione acquisitiva”.

L' istituto di creazione pretoria dell'accessione invertita deve ritenersi definitivamente espunto dall’ordinamento giuridico.

Oggi non è più configurabile l’istituto dell’accessione invertita.

Si deve escludere che l'Amministrazione, in assenza di un titolo previsto dalla legge, possa acquisire a titolo originario la proprietà dell'area altrui quando su di essa ha realizzato in tutto o in parte un'opera pubblica in attuazione della dichiarazione di... _OMISSIS_ ...tà.

L’Ordinamento Italiano non consente che un’Amministrazione, mediante un proprio illecito e in assenza di un titolo ablatorio, acquisti a titolo originario la proprietà di un’area altrui, sulla quale sia stata realizzata un’opera pubblica o di interesse pubblico (anche se prevista in una dichiarazione di pubblica utilità), con la conseguenza che anche ove l’opera in questione sia stata ultimata, non comincia a decorrere alcun termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno.

L'irreversibile trasformazione del fondo, per la giurisprudenza prevalente, non produce più l'effetto di trasferire la proprietà.

L'ordinamento italiano non consente che un'Amministrazione, mediante un proprio illecito e in assenza di un atto ablatorio, acquisti a titolo originario la proprietà di un'area altrui, sulla quale sia stata realizzata un'opera pubblica o di interesse pubblico (anche se prevista in un... _OMISSIS_ ... della pubblica utilità).

Il meccanismo, di origine pretoria, della cd. “accessione invertita”, il cui effetto sarebbe quello della perdita della proprietà privata dei beni occupati illegittimamente in conseguenza del loro acquisto, a titolo originario, da parte della P.A., non può più trovare ingresso nel vigente ordinamento.

Deve escludersi che la mera trasformazione irreversibile di un suolo con la realizzazione di un’opera pubblica costituisca circostanza idonea a trasferire in capo all’Amministrazione la proprietà del suolo in assenza di un regolare provvedimento di esproprio, e ciò sia nel caso di occupazione del terreno ab origine sine titolo sia nel caso di un’occupazione iniziata in forza di un provvedimento legittimo poi scaduto.

Deve escludersi che la mera trasformazione irreversibile di un suolo con la realizzazione di un’opera pubblica costituisca circostanza idonea a trasferire... _OMISSIS_ ...quo;Amministrazione la proprietà del bene in assenza di un regolare provvedimento di esproprio, e ciò sia nel caso di occupazione del terreno ab origine sine titolo sia nel caso di un’occupazione iniziata in forza di un provvedimento legittimo poi scaduto.

L’Ordinamento Italiano non consente che una Amministrazione, mediante un proprio illecito e in assenza di un titolo ablatorio, acquisti a titolo originario la proprietà di un’area altrui, sulla quale sia stata realizzata un’opera pubblica o di interesse pubblico (anche se prevista in una dichiarazione di pubblica utilità), con la conseguenza che anche ove l’opera in questione sia stata ultimata, non comincia a decorrere alcun termine di prescrizione.

L'istituto di creazione pretoria dell'occupazione acquisitiva, deve ritenersi definitivamente espunto dall’ordinamento giuridico.

Anche alla luce delle decisioni della Corte Europea dei Diritt... _OMISSIS_ ...rsquo;orientamento che esclude la permanenza nell’ordinamento del modello dell’accessione invertita e del conseguente acquisto a titolo originario della proprietà dell’area occupata attraverso la realizzazione dell’opera pubblica va condiviso, non essendo consentito che un'amministrazione, mediante un proprio illecito e in assenza di un atto ablatorio, acquisti a titolo originario la proprietà di un'area altrui.

Nel caso di realizzazione di opere di interesse pubblico su un suolo altrui, in assenza di efficaci atti ablatori, l'ordinamento italiano non consente che un'Amministrazione, mediante un proprio illecito e in assenza di un atto ablatorio, ne acquisti a titolo originario la proprietà, sul presupposto della c.d. accessione invertita, istituto di esclusiva matrice giurisprudenziale; tale ricostruzione è contraria ai principi della Convenzione Europea sui diritti dell'uomo.

Alla luce della Convenzione Europea dei ... _OMISSIS_ ...mo, l'istituto dell'occupazione acquisitiva deve ritenersi espunto dal nostro ordinamento.

L'irreversibile trasformazione del fondo, per la giurisprudenza prevalente, non produce più l'effetto di trasferire la proprietà, e l'occupazione del fondo, al termine dell'eventuale periodo di occupazione legittima, si configura come illecito permanente.

L’istituto della c.d. accessione invertita ovvero occupazione acquisitiva, di una creazione meramente giurisprudenziale, peraltro sconfessata dalle decisione della Corte Europea dei diritti dell’uomo è ora abbandonata anche dalla giurisprudenza nazionale.

Nel nostro ordinamento non può più ritenersi sussistente l’istituto – di creazione pretoria – della c.d."occupazione appropriativa", secondo il quale, anche in assenza di un provvedimento ablatorio, l’Amministrazione acquista, a titolo originario, la proprietà dell’area altrui, in vir... _OMISSIS_ ...rmazione irreversibile della stessa ed in attuazione della dichiarazione di pubblica utilità.

La questione in ordine all’intervenuta irreversibile trasformazione del bene occupato non assume alcun rilievo al fine di ipotizzare un automatico acquisto della proprietà da parte dell’Ente; deve infatti escludersi che l'occupazione acquisitiva, quale modo di acquisto della proprietà, operi nel nostro ordinamento.

Il DPR 327/2001 ha espunto dal nostro ordinamento l’istituto dell’accessione invertita e, dunque, l’automatico acquisto in capo all’ente pubblico del suolo privato a seguito dell'irreversibile trasformazione dello stesso per effetto della realizzazione dell’opera pubblica.

L’istituto dell’occupazione appropriativa, sorto praeter legem, deve essere ormai considerato contra legem; ciò alla luce della pacifica giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo c... _OMISSIS_ ... avuto modo di affermare il contrasto della prassi interna sulla “espropriazione indiretta” in evidente contrasto con l’art.1 prot.1 della Convenzione, poiché le norme convenzionali ostano all’ammissibilità di un istituto che permette l’acquisizione coattiva di un bene privato in difetto di un titolo idoneo previsto dalla legge.

L’irreversibile trasformazione del fondo non costituisce più un ostacolo alla restituzione del bene al privato, rilevando solo come mero fatto, dal quale non può scaturire l’effetto giuridico del trasferimento della proprietà in capo alla P.A.; l’istituto di creazione pretoria dell’accessione invertita deve infatti ritenersi definitivamente espunto dall’ordinamento giuridico.

Alla luce dell’orientamento della Corte Corte Europea Diritti Uomo e della disciplina contenuta nell’art. 43 del T.U. n.327/2001, che attribuisce all’Amministrazione i... _OMISSIS_ ...uisire la proprietà dell’area con un atto formale di natura ablatoria e discrezionale al termine del procedimento nel corso del quale vanno motivatamente valutati gli interessi in conflitto, è precluso di ravvisare una “espropriazione indiretta” o “sostanziale” in assenza di un idoneo titolo previsto dalla legge.

La fattispecie che un tempo veniva definita come “occupazione acquisitiva”, trova oggi positiva disciplina nella norma di diritto sostanziale di cui all’art. 43 D.P.R. n. 327/2001.

La più recente elaborazione giurisprudenziale è pervenuta, sulla scorta delle pronunce e dei principi relativi all’ordinamento comunitario, ad escludere che l’irreversibile trasformazione dei suoli produca l’acquisto in capo all’ente espropriante della pubblica proprietà.

Del bene occupato sine titulo va disposta la restituzione, non esistendo il fenomeno dell'occupazio... _OMISSIS_ ...

Nel nostro ordinamento non può più ritenersi sussistente l'istituto - di creazione giurisprudenziale - della c.d."occupazione appropriativa", secondo il quale, anche in assenza di un provvedimento ablatorio, l'Amministrazione acquista, a titolo originario, la proprietà dell'area altrui, in virtù della trasformazione irreversibile della stessa ed in attuazione della dichiarazione di pubblica utilità.

Alla luce dei principi della Convenzione Europea sui diritti dell'uomo e dell'art. 43 DPR 327/2001, che preclude che l'amministrazione possa acquistare un bene in assenza di un titolo previsto dalla legge, gli istituti dell'occupazione acquisitiva e della prescrizione del risarcimento del danno conseguente, non possono più considerarsi vigenti nell'ordinamento giuridico.

Le vigenti previsioni di legge sono incompatibili con la ricostruzione “pretoria” del fenomeno dell’occupazione appropriativa.
... _OMISSIS_ ...ce degli interventi della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e dell’art. 43 DPR 327/2001, l’istituto dell’occupazione acquisitiva non può più dirsi vigente nel nostro ordinamento.

Non può più operare nell’ordinamento il principio dell’accessione invertita attraverso il quale si realizzava l’acquisto a titolo originario del bene privato, su cui era realizzata l’opera pubblica, in capo all’ente pubblico ...


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