Evoluzione dell'istituto dell'acquisizione sanante: il rapporto tra gli artt. 42 bis e 43 del D.P.R. 327/2001

PATOLOGIA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> RAPPORTO CON L'ART. 43 DPR 327/2001

Stante la sentenza della Corte Costituzionale n. 293 dell’8.10.2010, che ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 43 DPR 327/2001, deve essere annullato il provvedimento di acquisizione sanante disposto in forza di tale norma, fatta salva la valutazione, da parte dell’Amministrazione, dei presupposti di applicazione dell’art. 42 bis del d.p.r. n. 327/2001.

A seguito dell’eliminazione dal mondo giuridico dell'istituto della cd."acquisizione sanante", con l’art. 34 del D.L. 6 luglio 2011, n. 98 convertito in L. 15 luglio 2011, n. 111 è stato introdotto, attraverso l’art. 42-bis, l’istituto dell’acquisizione coattiva dell’immobile del privato utilizzato dall’Amministrazione per fini di interesse pubblico, potendosi acquisire al patrimonio indisponib... _OMISSIS_ ...quo;ultima il bene del privato allorché la sua utilizzazione risponda a "scopi di interesse pubblico", nonostante difetti un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità.

L'annullamento del provvedimento ex art. 43 DPR 327/2001, per effetto della dichiarazione d'incostituzionalità della norma attributiva del potere, non pregiudica la facoltà dell’Amministrazione di procedere, ove ne ravvisi le condizioni, a nuova acquisizione dell’area ai sensi dell’art. 42-bis del medesimo decreto, norma che medio tempore ha preso il posto del previgente art. 43, e che indubbiamente fonda un potere autonomo e originario della p.a., suscettibile di essere esercitato indipendentemente da pendenze e statuizioni giurisdizionali esistenti tra le parti.

A seguito della declaratoria d'incostituzionalità dell'art. 43 DPR 327/2001, per eccesso di delega, l'istituto dell'acquisizione sanante, sia pure... _OMISSIS_ ... presupposti e modalità applicative, è stato reintrodotto con l'art.42 bis inserito nel testo unico sugli espropri dall’art. 34, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, per cui si può in tutta evidenza affermare che alcuni fondamentali arresti giurisprudenziali elaborati con riferimento all'istituto in questione conservino la loro validità e vigenza.

L’art. 42 bis DPR 327/2001 si pone solo parzialmente in una linea di continuità rispetto al precedente articolo 43, essendo sensibilmente diverso nel suo contenuto precettivo, pur conservando la medesima rubrica “Utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di pubblico interesse”. È infatti da osservare che il provvedimento di acquisizione coattiva introdotto dall’intervenuta norma si configura come un nuovo atto, omogeneo a quello di esproprio, previsto per il caso in cui la P.A. già detenga il bene e lo utilizzi per ragi... _OMISSIS_ ... interesse, che opera ex nunc e che quindi non vale a sanare ed eliminare un precedente illecito.

Attraverso il procedimento espropriativo “semplificato", ex art. 42 bis DPR 327/2001, senza lasciare spazio a meccanismi meno chiari e certi, come ancora presenti nell’art. 43 (e in definitiva difficilmente compatibili con l’art. 42 della Costituzione per il quale è la legge a determinare i modi di acquisto della proprietà), il legislatore non tende a perpetuare le stesse negative conseguenze dell’espropriazione indiretta, bensì si limita a prevedere un meccanismo che permette – all’esito di una rigorosa motivazione sulle esigenze d’interesse pubblico, valutate comparativamente con gli interessi del privato, anche in relazione all’assenza di alternative possibili – a disporre l’acquisizione del bene al patrimonio della P.A. con effetti ex nunc, previa corresponsione al privato di un indenn... _OMISSIS_ ...i di un risarcimento).

A seguito di annullamento del provvedimento acquisitivo ex art. 43 DPR 327/2001, alla luce dell’entrata in vigore dell’art. 42 bis, l’Amministrazione deve nuovamente esercitare le proprie valutazioni in ordine all’acquisizione definitiva del bene al proprio patrimonio.

L'art. 42 bis DPR 327/2001, pur conservando la medesima rubrica del previgente art. 43 presenta, tuttavia, significative novità che valgono a conferire al provvedimento ivi previsto una natura e una funzione totalmente differenti rispetto a quelle di cui al precedente art. 43.

L'art. 42 bis DPR 327/2001 presenta elementi di peculiarità rispetto al previgente art. 43: chiarisce che l’acquisizione avviene “non retroattivamente”; dispone che al privato venga corrisposto un ”indennizzo”, e non più un risarcimento del danno; prevede innovativamente anche un ristoro del pregiudizio non patrim... _OMISSIS_ ... che per il periodo di occupazione senza titolo al privato sia corrisposto non l’indennizzo, ma il risarcimento del danno; prevede un obbligo di motivazione più rigoroso rispetto al passato, non contempla più la cosiddetta “acquisizione in via giudiziaria”.

La norma di cui all'art. 42 bis DPR 327/2001 si fonda su requisiti parzialmente differenti da quelli che caratterizzavano la acquisizione sanante ex art. 43; tali differenze sono state volute dal legislatore per mettere l’istituto al riparto da censure di incostituzionalità o di contrarietà alla C.E.D.U.

In considerazione della sopravvenuta impossibilità di portare a termine il procedimento di acquisizione ex art. 43 DPR 327/2001 delle aree irreversibilmente trasformate, in ragione della dichiarazione d'incostituzionalità di tale disposizione, la volontà così espressa deve essere rinnovata mediante l’adozione di un nuovo provvedimento, ai sensi de... _OMISSIS_ ... del medesimo T.U.

Per effetto della sopravvenuta dichiarazione d'illegittimità costituzionale dell'art. 43 DPR 327/2001, il provvedimento acquisitivo emanato in attuazione della norma ed impugnato deve essere annullato e l’amministrazione deve provvedere ex novo ai sensi dell’art. 42bis del D.P.R. 327/2001.

Dopo l'annullamento del provvedimento di acquisizione ex art. 43 DPR 327/2001, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 293/2010, l'autorità espropriante resta titolare del potere di emettere un ulteriore decreto di acquisizione, ai sensi dell’art. 42 bis del testo unico sugli espropri.

Al di là della dizione operata dal legislatore, l’indennizzo di cui all’art. 42 bis D.P.R. 327/2001 ed il risarcimento di cui al precedente (dal punto di vista temporale) art. 43, sono sostanzialmente coincidenti nella struttura e nella misura, ed anzi, più correttamente, l’indennizzo ex a... _OMISSIS_ ...ore venale del bene + danno non patrimoniale pari al 10% del valore venale del bene + danno da occupazione sine titulo pari al 5% del valore venale del bene) contiene in sé il risarcimento ex art. 43 (valore venale del bene + interessi dal dì dell’occupazione illegittima).

A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 293 del 2010, non può dirsi che l’art. 42-bis del DPR n. 327/2001 abbia confermato la norma a supporto del provvedimento censurato emanato sulla base dell’art. 43 del medesimo decreto. Tale ragionamento, oltre che problematico sul piano interno alla giustizia costituzionale, dà per scontata una integrale sovrapponibilità tra art. 43 e art. 42-bis che non appare invece sussistere, come risulta da un confronto tra i due testi normativi.

Il provvedimento emanato ex art. 43 DPR 327/2001 deve ritenersi illegittimo a seguito della dichiarazione d'illegittimità della norma; l'Amministrazione è tenuta ... _OMISSIS_ ...vedere ai sensi dell'art. 42 - bis, qualora non ritenga di restituire l'immobile al legittimo proprietario previa riduzione in pristino stato.

Stante la sopravvenuta declaratoria d'illegittimità costituzionale dell’art. 43 DPR n. 327/2001 (Testo unico espropriazioni), per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 4 ottobre 2010 n. 293, non può più essere azionato il meccanismo procedimentale accelerato ivi previsto. L’amministrazione deve valutare l’attivazione di quanto ora previsto dall’art. 42-bis DPR n. 327/2000.

Il legislatore con D.L. n.98/2011 conv. in legge n.111/2011, attraverso l’art.42 bis, ha reintrodotto l’acquisizione sanante, pur rimodulandone le condizioni. Si è pertanto tornati allo status quo ante la dichiarazione di incostituzionalità dell'art. 43 TU.

Il provvedimento emanato ai sensi dell'art. 42 bis DPR 327/2001 che ha fatto seguito a precedente determina emanata... _OMISSIS_ ... illegittima per effetto della sentenza della Corte Cost. n. 293/2010, e con il quale è stato rinnovato la valutazione di attualità e prevalenza dell’interesse pubblico, nel contempo rideterminando le somme dovute nei termini previsti dalla nuova normativa, rappresenta un tipico atto confermativo che scaturisce da una rinnovata istruttoria ed assorbe e sostituisce l’atto precedente.

L'art. 42 bis DPR 327/2001 si pone parzialmente in una linea di continuità rispetto al precedente articolo 43; il tenore dell’articolo 42-bis, infatti, è sensibilmente diverso nel suo contenuto precettivo rispetto al previgente art. 43, pur conservando la medesima rubrica “Utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di pubblico interesse”.

L’art. 43 DPR 327/2001 è stato dichiarato incostituzionale (per eccesso di delega del Legislatore) e, dopo un periodo di particolare incertezza, sostituito dall’art. 42 bis.
... _OMISSIS_ ...IA --> ACQUISIZIONE SANANTE --> ART. 42 BIS DPR 327/2001 --> RAPPORTO CON L'ART. 43 DPR 327/2001 --> ESECUZIONE GIUDICATO

Alla mancata adozione dell’ordinanza di “acquisizione sanante” ex art. 43 d.P.R.327/2001 (oggi dichiarato non conforme a Costituzione), è connesso il mantenimento, in capo al privato, della titolarità del diritto dominicale sul bene; in sede di ottemperanza, tuttavia, non può non tenersi in considerazione dello ius supeveniens derivante dal nuovo istituto di cui all’art.42-bis d.P.R. 327/2001.

L’obbligo di adottare un provvedimento ex art. 43 D.P.R. 327/01 in ottemperanza al giudicato, non può ritenersi sic et simpliciter sostituito dall’obbligo di adottare un provvedimento ex art. 42 bis D.P.R. 327/01, considerata la diversità dei requisiti su cui si fondano le rispettive norme.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.