Misure di salvaguardia dalla decadenza dei vincoli espropriativi: le «zone bianche»

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE --> MISURE DI SALVAGUARDIA

In attesa di una pianificazione che vada a disciplinare la c.d. zona bianca per effetto dell’avvenuta scadenza dei vincoli pubblicistici, sono ammissibili soltanto gli interventi di cui all’art. 4 della legge n. 10/77 come sostituito dall’art.9 del DPR n. 380/2001 (e nel caso di specie dall’art. 1 della legge regionale Lazio n.24/77 come modificato dalla legge regionale n. 86 del 1990), consistenti, per i suoli ricadenti nel perimetro del centro urbano, in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, e risanamento conservativo.

Poichè la potestà dei Comuni d'imporre vincoli preordinati all'esproprio o all'inedificabilità non è illimitata, decadendo tali vincoli, ai sensi della L. 19 novembre 1968... _OMISSIS_ ... 2, (applicabile ratione temporis), al termine del quinquennio, si determina, in caso di mancata reiterazione dei vincoli pregressi o di mancato inserimento dei terreni nell'ambito di una precisa pianificazione conformativa, una condizione di "vuoto urbanistico", disciplinata dalla L. n. 10 del 1977, art. 4, u.c., dovuta alla violazione dell'obbligo di ripianificazione incombente sulla P.A.

Con riferimento alle c.d. aree bianche, cioè a quelle porzioni di territorio comunale già destinate a servizi pubblici da un atto di pianificazione urbanistica, e per le quali il vincolo di edificabilità che tale destinazione comporta sia divenuto inefficace per scadenza del termine previsto dalla L. 19 novembre 1968, n. 1187, art. 2, trova applicazione il principio (applicabile anche a quelle aree che non abbiano ancora ricevuto una destinazione urbanistica), secondo cui tali aree restano assoggettate alla disciplina prevista dalla norma di salvaguardia di cu... _OMISSIS_ ...nnaio 1977, n. 10, art. 4, u.c..

La perdita di efficacia delle previsioni vincolistiche determina l'applicazione, nelle zone temporaneamente prive di disciplina urbanistica, della norma di cui all'art. 4, ultimo comma, lett. a) e b) della legge 28 gennaio 1977, n. 10, che si occupa dell'assetto urbanistico da conferire ai Comuni sprovvisti degli strumenti urbanistici generali, il quale introduce particolari limiti di edificabilità, in sede di rilascio dei titoli concessori.

Venute meno le prescrizioni del P.R.G. per la durata quinquennale riconosciuta dall’art. 9, comma 2, del D.P.R. n. 327 del 2001 ai “vincoli preordinati all’esproprio”, le aree interessate non possono che essere definite come “zone bianche”.

A seguito di decadenza del vincolo preordinato all'esproprio per il decorso del termine quinquennale, ex articolo 2, comma primo, della legge 19 novembre 1968 n. 1187 (oggi articolo 9 ... _OMISSIS_ ...ugno 2001 n. 327), deve essere applicato l’articolo 9 del d.p.r. 6 giugno 2001 n. 380, disciplinante l’attività edilizia in assenza di pianificazione urbanistica.

L’art. 9, lett. b) del d.P.R. n. 380/2001, sulla disciplina per le c. d. zone bianche a seguito di decadenza del vincolo preordinato all’esproprio, trova applicazione non solo nel caso in cui manchi del tutto ma anche nel caso in cui sussista e sia vigente uno strumento di pianificazione generale, nell’ipotesi di decadenza del vincolo preordinato. La disciplina delle aree con vincolo decaduto viene assimilata “ex lege” a quella delle aree prive di pianificazione urbanistica, viene equiparata alle ipotesi di assenza, nell’area, di una destinazione urbanistica, venendo in questione una sorta di “vuoto urbanistico” con la conseguente necessità di preservare l’area sino a una nuova regolamentazione della stessa: di qui, l’esigenz... _OMISSIS_ ... c. d. zone bianche alla stregua delle zone prive di qualsiasi pianificazione urbanistica prevedendo l’osservanza dei parametri stabiliti per tali aree.

Alla scadenza dei vincoli d'inedificabilità subentra l'applicabilità della disciplina dettata per i Comuni sprovvisti di piano regolatore: il principio è ora codificato dal D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 9, comma 3, che si richiama al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 9. Questa norma, come già la L. 28 gennaio 1977, n. 10, art. 4, u.c., stabilisce, tra l'altro, per le aree situate fuori dal perimetro dei centri abitati, un indice massimo di edificabilità di 0,03 mc/mq.

L’insegnamento giurisprudenziale consolidato ha chiarito che, in materia urbanistica, la scadenza del termine quinquennale di efficacia del vincolo di destinazione di piano preordinato all’esproprio comporta il venir meno della regolamentazione urbanistica e l’applicazione delle norme di salvaguard... _OMISSIS_ ... i Comuni sprovvisti di strumenti urbanistici generali.

A causa della decadenza dei vincoli i terreni rimangono privi di regolamentazione; in tale situazione l’area è soggetta ai limiti di edificabilità previsti dall’articolo 4, ultimo comma, della legge 28 ottobre 1977 numero 10.

Ai sensi dell’art. 9 DPR n. 327/2001, il vincolo preordinato all’esproprio connesso alla previsione nel piano regolatore generale della realizzazione di un’opera di pubblica utilità (quale il progetto di allargamento di una pubblica via), è sottoposto al termine di decadenza di cinque anni, trascorso il quale trova applicazione l’art. 9 DPR n. 380/2001, regolante l’attività edilizia in assenza di pianificazione urbanistica.

Nel caso in cui il vincolo a contenuto espropriativo sia previsto direttamente dal Piano regolatore, la mancata attuazione dello stesso nel termine di cinque anni dalla sua approvazione, c... _OMISSIS_ ...essiva qualificazione dell'area vincolata come zona bianca, soggetta alla disciplina stabilita dell'art. 4, ultimo comma della legge 26 gennaio 1977, n. 10, sino all'adozione di nuove prescrizioni di zona da parte dell'Amministrazione comunale.

La scadenza di un vincolo preordinato all’esproprio rende, per costante giurisprudenza e per previsione normativa, la zona di riferimento “zona bianca”, cioè area priva di specifica destinazione urbanistica; come tale, da sottoporre a nuova disciplina urbanistica e, fino a tale momento, limitatamente utilizzabile secondo parametri ed indici normativamente stabiliti.

Alla decadenza dei vincoli derivanti dalla zonizzazione di una determinata area sorge l'obbligo dell'Ente a provvedere in merito alla nuova destinazione, fermo restando che, nelle more, si applicherà la disciplina delle c.d."zone bianche".

Alla scadenza dei vincoli derivanti dalla zonizzazione di ... _OMISSIS_ ... area, trova applicazione la disciplina delle c.d. “zone bianche”.

In base a quanto prevedono i commi 2 e 3 dell’art. 9 del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, il vincolo preordinato all'esproprio ha la durata di cinque anni. Entro tale termine, può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Se non è tempestivamente dichiarata la pubblica utilità dell'opera, il vincolo preordinato all'esproprio decade e trova applicazione la disciplina dettata dall'articolo 9 del testo unico in materia edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.

Accedendo alla tesi, secondo cui la disciplina per le zone c. d. bianche potrebbe applicarsi soltanto qualora il vincolo risulti apposto in aree prive di pianificazione, vale a dire sprovviste “in toto” di strumento urbanistico generale, non si vede in quali ipotesi potrebbero trovare applicazione le p... _OMISSIS_ ...ative alle zone c. d. bianche nel senso che la presenza di un vincolo preordinato all’esproprio presuppone l’esistenza di una pianificazione generale mediante la divisione in zone del territorio comunale.

A causa della decadenza dei vincoli l’area è soggetta ai limiti di edificabilità previsti dall’articolo 4, ultimo comma, della legge 28 ottobre 1977 numero 10.

Qualora i vincoli d'inedificabilità imposti dal P.R.G., abbiano perso efficacia per decorso del termine per l'attuazione degli stessi, alla luce del disposto di cui all'art. 9 DPR 327/1990, l'area interessata è assoggettata alla disciplina urbanistica valida per le c.d."zone bianche" e sorge per il Comune l'obbligo di dettare per siffatte aree una nuova disciplina urbanistica.

La decadenza dei vincoli comporta il venir meno della disciplina urbanistica delle aree interessate e l’applicazione temporanea delle disciplina delle c.d.... _OMISSIS_ ...i cui all’art. 4 ultimo comma lett. a) e b) l. 28 gennaio 1977 n. 10, oggi sostituita dalla previsione di cui all’art. 9 T.U. edilizia, approvato con d.p.r. 6 giugno 2001 n. 380.

A causa della decadenza dei vincoli espropriativi l’area è soggetta ai limiti di edificabilità previsti dall’articolo 4, ultimo comma, della legge 28 ottobre 1977 n.10.

Ai sensi dell'art. 2 L. n. 1187/1968, e oggi dell’art. 9 comma 3 del T.U. sugli espropri n. 327 del 2001, il vincolo di piano regolatore preordinato all'espropriazione o che comporti l'inedificabilità del suolo decade per l'inutile decorso del termine quinquennale originariamente posto con il conseguente assoggettamento dell'area interessata al regime delle c.d. ”zone bianche”, ai sensi dell'art. 4 L. n. 10/1977 e oggi dell'articolo 9 del T.U. sull’edilizia n. 380 del 2001 con riferimento all’edificazione nei comuni sprovvisti di strumenti urbanis... _OMISSIS_ ...RLF| La decadenza di un vincolo preordinato all’esproprio comporta l’applicazione della disciplina delle c.d. zone bianche (art. 9 c. 3 D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327).

La decadenza del vincolo espropriativo per decorso del quinquennio di efficacia comporta per unanime giurisprudenza, la qualificazione dell’area come “zona bianca” e l’assoggettamento alle previsioni di cui all'art. 4 comma ultimo l. n. 10 del 1977 (ora art. 9 t.u. n. 380 del 2001), sino all'adozione, da parte del Comune, di nuove, specifiche prescrizioni.

A seguito della decadenza del vincolo espropriativo trova applicazione la disciplina di cui all’art. 9 d.p.r. 380/2001.

Alla decadenza dei vincoli derivanti dalla zonizzazione di una determinata area sorge l’obbligo dell’Ente a provvedere in merito alla nuova destinazione, fermo restando che, nelle more, si applicherà la disciplina delle c.d. “zone bia... _OMISSIS_ ...LF|
L’inefficacia intervenuta di un pregresso vincolo di destinazione di una determinata area previsto dal P.R.G., a causa della mancata attuazione dello stesso nel prescritto termine quinquennale decorrente dalla sua approvazione, comporta la conseguente qualificazione dell’area come “zona bianca” e, dunque, assoggettabile alle disposizioni normative previste dall’art. 4, ult. comma della legge n. 10/1977.

Ai sensi dell'art. 9 del DPR n. 327/2001 il bene sottoposto ad un vincolo preordinato all’esproprio, ha durata quinquennale ed entro tale termine “può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera”. Se, però, non vi è tale tempestiva dichiarazione, il vincolo decade e trova applicazione la disciplina dettata dall’art. 9 T.U (edilizia) di cui al DPR n. 380/2001.

A seguito della decadenza dei vincoli espropriativi, la zona int... _OMISSIS_ ...quo;bianca” e, come tale, soggetta alle regole di edificazione di cui all’art. 9 del DPR 380/01. L'obbligo del Comune di prevedere una nuova destinazione non toglie che, nelle more, il terreno esprima quella pur limitata capacità edificatoria.

Decaduto il vincolo preordinato all’esproprio il terreno interessato risulta disciplinato dall’art.9 DPR n. 380/2001 e quindi, nel caso in cui risulti inserito all’interno del perimetro del centro abitato, non è possibile costruire alcun edificio, essendo nel luogo ammessi soltanto gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria e di restauro e risanamento conservativo ai fabbricati esistenti.

Il decorso del termine di un vincolo espropriativo, determina la normazione dell’area come “zona bianca”, ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, con applicazione della relativa disciplina.

La potestà d... _OMISSIS_ ...orre vincoli preordinati all'esproprio o all'inedificabilità non è illimitata, decadendo tali vincoli, ai sensi dell'art. 2 Legge n. 1187 del 1968, al termine del quinquennio; in tali casi, si determina, in caso di mancata reiterazione dei vincoli pregressi o di mancato inserimento dei terreni nell'ambito di una precisa pianificazione conformativa, una condizione di "vuoto urbanistico", disciplinata dall'art. 4, ultimo comma , della Legge n. 10 del 1977, dovuta alla violazione dell'obbligo di ripianificazione incombente sulla p.a.

Nelle zone in cui sia venuto a scadenza un vincolo d'...


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