I poteri del giudice vanno determinati con esclusivo riferimento all'iniziativa delle parti

GIUDIZIO --> DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ --> POTERI DEL GIUDICE --> REFORMATIO IN PEJUS

Nel giudizio di opposizione alla stima solo una domanda riconvenzionale dell’ente espropriante rende possibile una determinazione dell’indennità inferiore a quella amministrativa.

Il giudice in sede di opposizione alla stima, in mancanza di specifica istanza da parte dell'espropriante, di ridurre l'indennità stabilita in via amministrativa, deve decidere unicamente sulla richiesta dell'opponente di riconoscimento di un'indennità di importo superiore rispetto a quella fissata in via amministrativa.

Se la determinazione giudiziale dell’indennità avviene in opposizione alla stima della Commissione provinciale, il giudice può determinare un'indennità inferiore rispetto a quella amministrativa solo in presenza di una domanda riconvenzionale dell'espropriante, in assenza della quale il giudizio si estingue su m... _OMISSIS_ ...quo;espropriato. Se la determinazione giudiziale dell’indennità non avviene in opposizione alla stima della Commissione provinciale, il giudice può determinare un'indennità inferiore rispetto a quella amministrativa sopravvenuta in corso di giudizio senza necessità di domanda riconvenzionale, e il giudizio può estinguersi solo con il consenso di tutte le parti.

Quando si sia in presenza di una stima definitiva, la opposizione dell'espropriato può condurre a determinare una indennità di importo più elevato rispetto a quella amministrativa, ma mai inferiore a detta stima in difetto di una domanda riconvenzionale all'uopo formulata dall'espropriante.

Il giudizio di opposizione può portare a stabilire un'indennità inferiore a quella fissata in via amministrativa, solo in presenza di una richiesta dell'espropriante formulata nelle forme e nei termini di una domanda riconvenzionale.

La Corte d'Appello deve d'ufficio determinare la "g... _OMISSIS_ ...", anche a costo di pervenire ad una reformatio in pejus rispetto a quanto offerto nella determinazione definitiva dell'indennità, soltanto ove l'espropriante abbia espressamente chiesto, in via riconvenzionale, la determinazione giudiziale in importo inferiore a quello stabilito in sede amministrativa.

Nel giudizio di opposizione alla stima, senza ricorso incidentale vige il divieto della reformatio in peius.

In presenza di stima definitiva, il giudizio di opposizione può concludersi con una statuizione più favorevole all'opponente, ma non può determinare un importo minore, a meno che non vi sia domanda in tal senso da parte dell'espropriante, il quale, ove convenuto nel giudizio, deve osservare le forme e i termini della domanda riconvenzionale, in quanto aziona una contropretesa che va oltre il rigetto della domanda principale.

In presenza di stima definitiva, il giudizio di opposizione, mentre può concludersi con una statuizione più f... _OMISSIS_ ...pponente, non può, invece, concludersi con la determinazione dell'indennità in misura inferiore a quella stabilita in sede amministrativa, a meno che non vi sia esplicita richiesta in tal senso da parte dell'espropriante, azionando, attraverso domanda riconvenzionale, una contropretesa che va oltre il rigetto della domanda principale.

Nel giudizio di opposizione alla stima la Corte di appello può pervenire ad un risultato inferiore al quantum offerto in via amministrativa e fissare in tal misura l'indennità, sempre che l'ente espropriante abbia proposto autonoma opposizione alla stima, o domanda riconvenzionale sull'opposizione dell'espropriato. Ove tale iniziativa manchi, il giudice dell'indennità deve comunque determinare l'indennità muovendo dall'esatta qualificazione dell'area espropriata, se edificata, edificabile, o non edificabile; tuttavia tale determinazione non potrà essere inferiore alla somma determinata in via amministrativa.

In assenza... _OMISSIS_ ... riconvenzionale dell'Amministrazione opposta volta ad ottenere la riduzione della stima operata dalla Commissione Provinciale, il giudice non può pervenire, d'ufficio, ad una siffatta riduzione, senza incorrere nella violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato e del divieto della reformatio in peius.

I poteri del giudice vanno determinati con esclusivo riferimento all'iniziativa delle parti; ne consegue che, in assenza d'impugnazione (appello o ricorso incidentale), della parte parzialmente vittoriosa, la sua decisione non può essere più sfavorevole all'impugnante e più favorevole alla controparte di quanto non sia stata la sentenza impugnata, e non può, quindi, dare luogo alla "reformatio in peius" in danno del primo.

I poteri del giudice vanno determinati con esclusivo riferimento all'iniziativa delle parti; ne consegue che, in assenza d'impugnazione (appello o ricorso incidentale) della parte parzialmente vittorio... _OMISSIS_ ...sione non può essere più sfavorevole all'impugnante e più favorevole alla controparte di quanto non sia stata la sentenza impugnata, e non può, quindi, dare luogo alla "reformatio in peius" in danno del primo.

I poteri del giudice vanno determinati con esclusivo riferimento all'iniziativa delle parti; ne consegue che, in assenza d'impugnazione (appello o ricorso incidentale) della parte parzialmente vittoriosa, la sua decisione non può essere più sfavorevole all'impugnante e più favorevole alla controparte di quanto non sia stata la sentenza impugnata, e non può, quindi, dare luogo alla "reformatio in peius" in danno del primo.

In ipotesi di azione per l'accertamento e la liquidazione giudiziale dell'indennità, il giudice di merito è tenuto a compiere la liquidazione, anche in misura inferiore a quella pretesa, ovvero a quella offerta in via amministrativa, ormai non più rilevante, senza per questo incorrere nel vizio di ultrapetizione.

... _OMISSIS_ ...essa del giudizio di opposizione alla stima comporta che, qualora la somma determinata dal CTU sia inferiore a quella offerta, in mancanza di una domanda riconvenzionale da parte dell'ente debitore, con la quale questi richieda di determinare l'indennità in misura inferiore a quella offerta, l'ammontare dell'indennità dovuta rimane accertata in detta misura. Diversamente la pronuncia si tradurrebbe in una reformatio in peius per gli opponenti, alla quale certo i medesimi non avrebbero avuto alcun interesse.

A differenza di quel che accade nell'azione diretta alla determinazione giudiziale dell'indennità in mancanza di stima della Commissione, se l'opposizione alla stima è formulata soltanto dall'espropriato, la stessa può condurre a determinare un'indennità maggiore rispetto a quella calcolata in sede amministrativa, ma non può portare ad una somma inferiore, in difetto di una domanda all'uopo formulata dall'espropriante; in caso in cui l'accertamento conduca... _OMISSIS_ ...ultato, il giudice deve limitarsi a respingerla, altrimenti incorrendo nel vizio di ultrapetizione.

In ordine alla determinazione concreta dell'indennità il giudice resta vincolato alla domanda delle parti; quando una delle parti abbia accettato la determinazione effettuata dal giudice di primo grado, il giudice di appello, in assenza di esplicita impugnazione o comunque domanda in ordine a tale punto, non può autonomamente procedere ad una modifica della precedente statuizione.

In presenza di una domanda di opposizione alla stima, per il principio della domanda, non può adottarsi una pronuncia che, per le parti opponenti, sia più sfavorevole di quella adottata nel provvedimento che viene opposto, in assenza di contestazione da parte della P.A. .

Sulla base del principio della domanda, in presenza di stima definitiva, il giudizio di opposizione può concludersi con una statuizione più favorevole all'opponente, ma non può determinare un im... _OMISSIS_ ... meno che non vi sia domanda in tal senso da parte dell'espropriante, il quale, ove convenuto nel giudizio, deve osservare le forme e i termini della domanda riconvenzionale, in quanto aziona una contropretesa che va oltre il rigetto della domanda principale.

Qualora vi sia stata la stima definitiva, i poteri spettanti al giudice incontrano un limite nell'operatività del principio della domanda, conseguente all'applicazione della L. n. 865 del 1971, art. 19, comma 2, il quale, imponendo ad entrambe le parti di proporre opposizione, ove intendano ottenere la liquidazione di un'indennità diversa da quella determinata dalla Commissione provinciale, comporta che solo in assenza di un'opposizione dell'espropriante è preclusa al giudice la determinazione di un'indennità inferiore a quella calcolata in sede amministrativa.

L'azione per la determinazione della giusta indennità, non si configura come opposizione alla stima, ma come domanda di accertamento ... _OMISSIS_ ...ll'origine, alla fissazione della giusta indennità; il giudice (corte di appello) è tenuto a compiere la liquidazione, anche in misura inferiore a quella pretesa od a quella offerta in via amministrativa, senza per questo incorrere nel vizio di ultrapetizione.

Il divieto della “reformatio in peius” impedisce che operi in danno del ricorrente - con riforma in peggio - la sopravvenuta innovazione normativa (derivi da ius superveniens o da declaratoria di incostituzionalità) pur se espressamente ritenuta applicabile anche ai procedimenti in corso non definiti con sentenza passata in giudicato.

A differenza di quel che accade nell'azione diretta alla determinazione giudiziale dell'indennità, in mancanza di stima della Commissione, se l'opposizione alla stima è formulata soltanto dall'espropriato, può condurre a determinare un'indennità maggiore rispetto a quella calcolata in sede amministrativa, ma non può portare ad una somma inferiore a de... _OMISSIS_ ...fetto di una domanda all'uopo formulata dall'espropriante.

Allorché il privato non abbia accettato l'indennità provvisoria offerta dalla P.A. ed abbia intrapreso l'azione per la determinazione della giusta indennità, questa non si configura come opposizione alla determinazione dell'indennità, ma come domanda di accertamento diretta, sin dall'origine, alla fissazione della giusta indennità, con la conseguenza che la Corte di appello è tenuta a compiere la liquidazione, anche in misura inferiore a quella pretesa od a quella offerta in via amministrativa, senza per questo incorrere nel vizio di ultrapetizione.

Nel caso in cui solo l'Autorità espropriante abbia impugnato la determinazione dell'indennità di espropriazione, va esclusa la possibilità di una reformatio in peius in danno della stessa; le pronunzie di incostituzionalità nn. 348/2007 e 181/2011 possono eventualmente rilevare nei limiti in cui incidono sulle censure formulate dal ricorrente pr... _OMISSIS_ ...
A seguito di opposizione alla stima definitiva, è precluso al giudice, in assenza di domande nello stesso senso dell'espropriante, di ridurre l'indennità, ma deve invece liquidarsi comunque la stessa, anche se di poco superiore a quella offerta, trattandosi comunque di un'azione di accertamento ed essendo palese l'interesse dell'attore a ricevere una risposta sulla domanda.

L'oggetto del giudizio di determinazione dell'indennità di espropriazione o di occupazione diverge a seconda che l'azione si configuri come opposizione alla stima della commissione provinciale o invece come domanda diretta alla determinazione giudiziale dell'indennità. Nel primo caso, l'opposizione può condurre a determinare un'indennità maggiore, e non anche, in difetto di una domanda formulata dall'espropriante, inferiore rispetto a quella calcolata in sede amministrativa; nel secondo caso l'azione si configura come domanda di accertamento diretta, sin dall'origine, alla fissazione ... _OMISSIS_ ...dennità, con la conseguenza che il giudice è tenuto a compiere la liquidazione, anche in misura inferiore a quella pretesa o a quella offerta in via amministrativa, senza per questo incorrere nel vizio di ultrapetizione.

Se la domanda diretta ad ottenere la determinazione dell'indennità di espropriazione è formulata soltanto dall'espropriato, l'opposizione può condurre a determinare un'indennità maggiore, e non inferiore, rispetto a quella calcolata in sede amministrativa, in difetto di una domanda formulata dall'espropriante.

La tempestiva opposizione alla stima da parte dell'espropriato fa venir meno l'efficacia vincolante della stima stessa per tutti i soggetti del rapporto espropriativo, e nella determinazione giudiziale prevale l'interesse pubblico alla esatta determinazione della indennità, che nel contemperare la tutela del diritto di proprietà con la corretta erogazione della spesa pubblica, da un lato deve essere conforme ai parametri del ... _OMISSIS_ ...zo (art. 42 Cost., comma 3), e dall'altro non può essere superiore alla misura garantita dalla legge.

L'opposizione alla stima ha ad oggetto l'accertamento della giusta indennità ed il giudice non è vincolato alle domande delle parti, espropriato ed espropriante, con la conseguenza ch...


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Autore

Accordino, Salvatore

Avvocato, funzionario legale - Responsabile di servizio presso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato OO.PP. Sicilia Calabria