Giurisdizione sulla legittimità del decreto di trasferimento dei beni dei Comuni ad un'A.S.L.

Sintesi: Il modello adottato dall'art. 66 legge 833/1978 non prevede la mediazione di un atto discrezionale della P.A. fra la legge ed il trasferimento, bensì atti esecutivi e dichiarativi del trasferimento già avvenuto per legge, sicché il provvedimento di trasferimento non costituisce estrinsecazione di poteri discrezionali e ha natura meramente ricognitiva e, dunque, la controversia concernente l'appartenenza del bene rientra nella giurisdizione del G.O..

Sintesi: La controversia in cui la Provincia deduca l'insussistenza del presupposto per il primo trasferimento dei beni al patrimonio comunale ai sensi dell'art. 66 legge 833/1978 e conseguentemente delle condizioni anche per il secondo trasferimento dei beni, questa volta a favore delle Aziende sanitarie di nuova istituzione, ai sensi dell'art. 5 d. lgs. 502/1992, assumendo che la titolarità dei beni fosse rimasta in capo ad essa, appartiene alla giurisdizione del G.O..

Estr... _OMISSIS_ ...rt. 66 cit. (rubricato “Attribuzione, per i servizi delle unità sanitarie locali, di beni già di pertinenza di enti locali”) al primo comma afferma che «sono trasferiti al patrimonio del comune in cui sono collocati, con vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali: a) i beni mobili ed immobili e le attrezzature appartenenti alle province o a consorzi di enti locali e destinati ai servizi igienico-sanitari […]».La Corte regolatrice ha chiarito che, sebbene il successivo quarto comma preveda che le regioni emanino i provvedimenti legislativi ed amministrativi necessari per realizzare il trasferimento, la relativa operazione implica quale unico momento di discrezionalità quello concernente la "gradualità" del trasferimento, per il resto collegato a specifiche previsioni di legge che fissano i parametri per l'individuazione dei beni; nello schema normativo, il Comune ha diritto a conseguire la propri... _OMISSIS_ ...r successione legale collegata funzionalmente al servizio ospedaliero, per cui va escluso che l'autorità che assume i provvedimenti attuativi disponga di poteri discrezionali: il modello adottato non prevede la mediazione di un atto discrezionale della p.a. fra la legge ed il trasferimento, bensì atti esecutivi e dichiarativi del trasferimento già avvenuto per legge, sicché il provvedimento di trasferimento non costituisce estrinsecazione di poteri discrezionali e ha natura meramente ricognitiva e, dunque, la controversia concernente l'appartenenza del bene rientra nella giurisdizione del giudice ordinario (Cass., SS.UU., 23 febbraio 2007, n. 4206; Cass., SS.UU., 11 luglio 2006, n. 15659; afferma che pacificamente l'art. 66 prevede una ipotesi di trasferimento di beni disposta per legge, senza la necessità di un atto amministrativo discrezionale, anche Cass., SS.UU., 11 luglio 2006, n. 15659).Ciò a differenza dell'attribuzione, disciplinata ... _OMISSIS_ ...art. 65, al patrimonio comunale dei beni di pertinenza dei soppressi enti mutualistici e delle gestioni sanitarie, che, viceversa, non prevede alcun trasferimento automatico al patrimonio dei Comuni, ma contempla la necessaria intermediazione di un atto amministrativo costitutivo ed autoritario, assumente ruolo decisivo per il perfezionamento della vicenda traslativa (Cass. SS.UU., 13 gennaio 2003, n. 339; Cass., Sez. III, 30 maggio 2007, n. 12720).A sua volta, l'art. 5 del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo novellato col d.lgs. 19 giugno 1999, n. 229 (che ha sostituito quello a suo tempo modificato con l'art. 6 del d.lgs. 517/93 del quale parte ricorrente assume l'incostituzionalità per violazione dell'art. 76 Cost.), prevede che «nel rispetto della normativa regionale vigente, il patrimonio delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere è costituito da tutti i beni mobili ed immobili ad esse appartenenti, ivi compresi quelli da tra... _OMISSIS_ ...eriti loro dallo Stato o da altri enti pubblici, in virtù di leggi o di provvedimenti amministrativi, nonché da tutti i beni comunque acquisiti nell'esercizio della propria attività o a seguito di atti di liberalità», senza, dunque, contemplare l'interposizione di provvedimenti amministrativi traslativi.Infine, l'art. 26 della legge regionale campana 3 novembre 1994, n. 32 (peraltro anteriore, come si è visto, alla novella dell'art. 5 d.lgs. 502/92), stabilisce che «tutti i beni mobili, immobili, ivi compresi quelli da reddito, le attrezzature che alla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 502 del 1992 facevano parte del patrimonio dei comuni con vincolo di destinazione alle UU.SS.LL., sono trasferiti al patrimonio delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere […]», affidando agli organi regionali l'individuazione delle modalità per il trasferimento e l'emanazione dell'atto costituente titolo per la trascr... _OMISSIS_ ...ni sostanzialmente non dissimili da quanto a suo tempo previsto dall'art. 66 legge 833/78.Alla stregua di quanto esposto, poiché la Provincia di Napoli deduce l'insussistenza del presupposto per il primo trasferimento dei beni al patrimonio comunale ai sensi dell'art. 66 della legge n. 833/78 (e conseguentemente delle condizioni anche per il secondo trasferimento dei beni, questa volta a favore delle Aziende sanitarie di nuova istituzione, ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. 502/92 e dell'art. 26 della l.r. n. 32/94), assumendo in definitiva che la titolarità dei beni fosse rimasta in capo ad essa, la controversia in esame – che concerne l'appartenenza dei beni in questione, essendo, a ben vedere, il petitum costituito dall'accertamento della proprietà e rappresentando la declaratoria di illegittimità del provvedimento attuativo semplicemente pronuncia funzionale a tale petitum – appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario (Cass., SS.U... _OMISSIS_ ... Cass., SS.UU., n. 15659/06).»

Sintesi: La controversia avente ad oggetto la legittimità del decreto di trasferimento dei beni dei Comuni ad un'A.S.L. rientra nella giurisdizione del G.O. qualora il soggetto che agisce deduca la natura privata del bene trasferito.

Estratto: «Il ricorso è inammissibile per difetto di giurisdizione, eccepito dalla U.S.L. n. 47 e dalla Regione Campania.L'impugnato decreto di trasferimento dei beni in questione è emanato ai sensi della legge n. 833 del 23 dicembre 1978, il cui articolo 66 stabilisce che: a) i beni mobili ed immobili e le attrezzature degli enti ospedalieri sono trasferiti al patrimonio del comune in cui sono collocati con vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali; b) i rapporti giuridici relativi alle attività di assistenza sanitaria attribuita alle unità sanitarie locali sono trasferiti ai comuni competenti per territorio; c) alle unità sanitarie l... _OMISSIS_ ...fidata la gestione dei beni e delle attrezzature destinati ai servizi igienico-sanitari dei comuni e all'esercizio di tutte le funzioni dei comuni in materia igienico - sanitaria; d) le Regioni adottano gli atti legislativi ed amministrativi necessari per realizzare i trasferimenti e regolare i rapporti patrimoniali degli enti ed istituti ospedalieri soppressi.Ha chiarito, al riguardo, la Corte regolatrice che, sebbene l'art. 66 cit. preveda che le regioni emanino i provvedimenti legislativi ed amministrativi necessari per realizzare il trasferimento, la relativa operazione implica quale unico momento di discrezionalità quello concernente la "gradualità" del trasferimento, il quale, per il resto, è collegato a specifiche previsioni di legge che fissano i parametri per l'individuazione dei beni – avendo il comune, nello schema normativo, diritto a conseguire la proprietà del bene per successione legale collegata funzionalmente al serviz... _OMISSIS_ ...- con la conseguenza di escludere che l'autorità che assume i provvedimenti attuativi disponga di poteri discrezionali: il modello adottato non prevede la mediazione di un atto discrezionale della p.a. fra la legge ed il trasferimento, bensì atti esecutivi e dichiarativi del trasferimento già avvenuto per legge, sicché il provvedimento di trasferimento non costituisce estrinsecazione di poteri discrezionali e ha natura meramente ricognitiva.Per tale ragione, la controversia concernente l'appartenenza del bene – quale in definitiva è quella in esame, dove pure, a ben vedere, il petitum è costituito dall'accertamento della proprietà, rappresentando la declaratoria di illegittimità del provvedimento attuativo semplicemente pronuncia funzionale a tale petitum – appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario (Cass., SS.UU., 23 febbraio 2007, n. 4206; Cass., SS.UU., 11 luglio 2006, n. 15659).»

Sintesi: Ri... _OMISSIS_ ...iurisdizione del G.O. le controversie relative al trasferimento e all'appartenenza al patrimonio delle USL (ora ASL) dei beni e delle attrezzature già facenti parte del patrimonio dei comuni o delle province, con vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali ex art. 66 legge 833/1978.

Estratto: «Il Collegio deve, preliminarmente, farsi carico della valutazione della fondatezza dell'eccezione di inammissibilità del ricorso, per difetto di giurisdizione del Giudice amministrativo, sollevata dalla amministrazione resistente. Quest'ultima evidenzia, infatti, che la controversia in esame è diretta, in realtà, a stabilire la titolarità dei beni, destinati a servizi igienico-sanitari, trasferiti, per effetto dell'art. 66 della l. n. 833/78, ai Comuni, con vincolo di destinazione a favore della uu.ss.ll. A sostegno della fondatezza della predetta eccezione, l'amministrazione resistente richiama alcune pronunce giurisprudenziali... _OMISSIS_ ...#232; fondata.Come è ben noto, per effetto dell'art. 66 comma 1 lett. a) della l. 23 dicembre 1978 n. 833 (Istituzione del Servizio sanitario nazionale), sono stati trasferiti al patrimonio dei Comuni, nel cui ambito territoriale erano collocati, i beni mobili ed immobili e le attrezzature, appartenenti alle province ed ai consorzi di enti locali, destinati a servizi igienico-sanitari, assoggettando detti beni a vincolo di destinazione in favore delle unità sanitarie locali, alle quali è stata contestualmente affidata la gestione dei predetti beni.Successivamente è intervento il d.lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 e s.m.i. (Riordino della disciplina in materia sanitaria a norma dell'art. 1 l 23 ottobre 1992 n. 421), che, dopo aver riconosciuto, all'art. 3, personalità giuridica alle unità sanitarie locali, costituite in azienda, ha previsto, all'art. 5, primo comma (nel testo sostituito dall'art. 6 del d.lgs. 7 dicembre 1993 n. 517), il trasferim... _OMISSIS_ ...nio delle unità sanitarie locali o delle aziende sanitarie dei beni e delle attrezzature già facenti parte del patrimonio dei comuni o delle province, con vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali.La Sezioni unite della Cassazione civile, occupandosi della individuazione della giurisdizione in fattispecie analoga a quella in esame, dopo aver precisato che il trasferimento previsto dalle norme sopra indicate attua una successione di un ente nei beni di un altro ente, definita dalla funzione, e che “le disposizioni di legge che lo prevedono stabiliscono i criteri per la individuazione dei beni che ne debbono formare oggetto, escludendo l'esercizio di poteri discrezionali da parte dell'autorità amministrativa cui è demandata l'adozione dei provvedimenti attuativi”, hanno statuito che la controversia concernente, in subiecta materia, l'appartenenza di un bene ad un ente anziché ad un altro “si ricollega a posizioni di... _OMISSIS_ ...tivo, quale è indubbiamente quella dell'ente, in cui favore la successione patrimoniale è stata disposta, di ottenere l'accertamento dell'avvenuto trasferimento del bene, ed è devoluta alla giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria” (Cass. Civ. ss.uu. 23 febbraio 2007 n. 4206).La Suprema Corte ha, altresì, precisato che il modello adottato dal legislatore non prevede “la mediazione di un atto discrezionale della p.a. fra la legge ed il trasferimento, bensì atti esecutivi e dichiarativi del trasferimento già avvenuto per legge” e che il provvedimento attuativo del trasferimento non dà luogo a posizioni di interesse legittimo tutelabili innanzi al Giudice amministrativo in quanto “ il detto provvedimento non costituisce estrinsecazione di poteri discrezionali ed ha natura meramente ricognitiva” (Cass. Civ. ss.uu. 23 febbraio 2007 n. 4206).Conformemente all'indirizzo giurisprudenziale sopra richia... _OMISSIS_ ... non vi è ragione di discostarsi, il Collegio ritiene di non potere condividere quanto dedotto in merito dalla parte ricorrente, secondo la quale il ricorso in esame avrebbe ad oggetto l'annullamento degli atti impugnati, configurandosi l'accertamento della titolarità dei beni in questione come domanda separata ed autonoma, da prendere in esame per l'ipotesi di mancato accoglimento della domanda di annullamento degli atti impugnati.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.