Interesse ad agire avverso gli atti della procedura ablatoria

GIUDIZIO --> INTERESSE AD AGIRE --> DECRETO DI ESPROPRIO

Sintesi: Qualora oggetto di contestazione giudiziale siano gli atti delle procedura ablatoria (occupazione dei suoli prima e l’espropriazione degli stessi poi), deve necessariamente affermarsi l’ammissibilità del ricorso da parte dei proprietari delle aree destinatarie di dette determinazioni, sussistendo indiscutibilmente un interesse sostanziale e processuale a difendersi giudizialmente nei confronti di provvedimenti che tali effetti ablatori impongono.

Estratto: «Invero, oggetto di contestazione giudiziale sono gli atti delle procedura ablatoria posti in essere dal Comune di Bisceglie ( l’occupazione dei suoli prima e l’espropriazione degli stessi poi ) e non già la diversa destinazione urbanistica impressa alle aree, di talchè, avuto riguardo al petitum formale e sostanziale che contrassegna la controversia, appare innegabile il carattere lesivo ... _OMISSIS_ ...zioni oggetto di impugnativa, con piena legittimazione ad agire da parte dei soggetti che si vedono negativamente inciso il loro diritto di proprietà .Insomma, venendo in rilievo la legittimità o meno di vincoli espropriativi, deve necessariamente affermarsi l’ammissibilità del ricorso da parte dei proprietari delle aree destinatarie delle determinazioni comunali sussistendo indiscutibilmente un interesse sostanziale e processuale a difendersi giudizialmente nei confronti di provvedimenti che tali effetti ablatori impongono (Cons. Stato Sez. IV 5 febbraio 2009 n. 656).»

Sintesi: Il proprietario che volontariamente si spoglia della proprietà del bene controverso, mediante vendita dello stesso all'Amministrazione, non ha più interesse a richiederne la restituzione, previo annullamento del decreto di esproprio; il relativo ricorso diventa quindi improcedibile, in quanto l’interesse al ricorso – inteso come condizione dell’azion... _OMISSIS_ ...persistere fino al momento della decisione.

Estratto: «Con il primo motivo di impugnazione il comune deduce che il ricorso di primo grado doveva essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto in epoca antecedente la pubblicazione della sentenza impugnata il proprietario aveva venduto l’immobile espropriando al comune.Questo mezzo è fondato.Risulta pacifico in fatto che con rogito del 3.6.2006, trascritto il 26.9.2006, l’ing. Massara ha alienato al comune di Monterosso Calabro l’immobile “Filanda”, cui si riferisce il decreto di esproprio n. 2083 del 2004 già impugnato dal proprietario avanti al T.A.R. Calabria.Come evidenzia l’appellante, la vendita del bene al comune da parte del proprietario ha determinato un radicale mutamento del rapporto controverso, rendendo priva di utilità giuridica la pronuncia giurisdizionale sulla fondatezza della pretesa effettivamente versata in giudiz... _OMISSIS_ ...riginario ricorrente.Ne consegue che l’ingegner Massara, in quanto volontariamente spogliatosi della proprietà del bene controverso, non aveva più interesse a richiederne la restituzione, previo annullamento del decreto di esproprio: il relativo ricorso era quindi effettivamente improcedibile, in quanto l’interesse al ricorso – inteso come condizione dell’azione – deve persistere fino al momento della decisione.»

GIUDIZIO --> INTERESSE AD AGIRE --> DECRETO DI ESPROPRIO --> ART. 22 DPR 327/2001

Sintesi: Deve ritenersi che non sussista interesse alla censura del decreto emesso sulla base dell’art. 22 DPR 327/2001 (nel caso di specie) per difetto di motivazione delle ragioni di urgenza, considerato che l’intento acceleratorio della norma determina un vantaggio anche per l’espropriato. Né in contrario può essere richiamato il principio della tutela strumentale, poiché l’accogli... _OMISSIS_ ...lianza non condurrebbe ad alcuna utilità e tanto meno all’illegittimità del decreto di esproprio, ma solo all’unica alternativa di adottare il procedimento ordinario di determinazione indennitaria, indicato come corretto.

Estratto: «2.1.- Ritenuta per quanto sopra la giurisdizione, deve accedersi alla trattazione dei motivi di legittimità proposti in prime cure (difetto di motivazione del decreto espropriativo d’urgenza e mancanza di comunicazione), che risultano non meritevoli di accoglimento.a)- Sul difetto di motivazione del decreto di esproprio, in ordine alla scelta dell’autorità espropriante di procedere alla determinazione d’urgenza dell’indennità (questione posta dal terzo motivo di ricorso), il ricorso di primo grado aveva sostenuto la mancanza di urgenza e la carenza di motivazione in ordine a tale presupposto. Premesso che il decreto è stato emesso sulla base dell’art. 22 del DPR citato, ove si pre... _OMISSIS_ ...mento per la determinazione urgente dell'indennità provvisoria, considerato inoltre che l’intento acceleratorio della norma determina un vantaggio anche per l’espropriato, il Collegio ritiene che non sussista interesse alla censura in esame. Né in contrario può essere richiamato il principio della tutela strumentale, poiché l’accoglimento della doglianza non condurrebbe ad alcuna utilità concreta (richiesta, ed es., da Cons di Stato, sez. IV, n.4412/2004), e tanto meno all’illegittimità del decreto di esproprio, ma solo all’unica alternativa di adottare il procedimento ordinario di determinazione indennitaria, indicato come corretto.»
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.