Ammissibilità e termini per il ricorso avverso l'imposizione di vincoli espropriativi

Estratto: «I. Preliminarmente va presa in esame l’eccezione di tardività sollevata nelle difese del Comune, il quale sostiene che il termine per l’impugnazione decorra dalla data di pubblicazione delle deliberazioni gravate e non dalla piena conoscenza acquisita a seguito dell’offerta dell’indennità provvisoria.Il collegio ritiene l’eccezione infondata: la regola della presunzione di conoscenza conseguente alla mera pubblicazione degli atti non trova applicazione per il caso di atti rivolti ad incidere in modo singolare su di determinati e specifici beni imprimendo loro un vincolo preordinato all'espropriazione; talché, l'onere di impugnazione decorre, in questo, caso, dalla comunicazione o dalla piena conoscenza delle deliberazioni di approvazione ai diretti interessati.Infatti, la pubblicazione delle deliberazioni comunali costituisce una forma di pubblicità legale ai fini della presunzione assoluta di piena conoscenza "erga omn... _OMISSIS_ ...quando tali atti non siano direttamente riferibili a soggetti determinati; pertanto, devono essere individualmente comunicate, ai fini della decorrenza del termine per l'impugnativa giurisdizionale, ai proprietari destinati ad essere incisi in modo singolare su di un determinato e specifico bene mediante un vincolo preordinato all'espropriazione.In tal caso infatti le deliberazioni hanno effetti specifici e circoscritti all'area da espropriare per l'esecuzione dell'opera e, quindi, sono rivolte a soggetti determinati per quanto non esplicitamente nominati.»

Sintesi: In ipotesi di variante riguardante una limitata zona, assoggettata a vincolo espropriativo per la realizzazione di una specifica opera pubblica, il termine per la sua impugnazione giurisdizionale comincia a decorrere non dalla pubblicazione della delibera di adozione, ma dalla conoscenza individuale che ne abbia avuto il proprietario dell’area direttamente interessata dai lavori.
... _OMISSIS_ ...tratto: «Va altresì sottolineato – come evidenzia la ricorrente – che, nel caso di specie, la variante allo strumento urbanistico non riguardava una vasta area del territorio ma, in sostanza, una limitata zona, assoggettata a vincolo espropriativo per la realizzazione di una specifica opera pubblica. In tale particolare evenienza, allora, trova applicazione la regola di matrice giurisprudenziale secondo la quale la variante assume una efficacia soggettivamente molto ristretta (è quasi un provvedimento “ad personam”), cosicché il termine per la sua impugnazione giurisdizionale comincia a decorrere – non dalla pubblicazione della delibera di adozione, ma – dalla conoscenza individuale che ne abbia avuto il proprietario dell’area direttamente interessata dai lavori (Tar Catania, I, 979/2003; Tar Catania, II, 1071/2008; Tar Brescia 371/2004).Si deve, dunque, concludere per la tempestività del gravame in esame, proposto e... _OMISSIS_ ... giorni dalla conoscenza della nota prot. 769/ST del 27.02.2007, che appare essere il primo atto di comunicazione alla ricorrente della esistenza della variante al P.R.G.»

Sintesi: Inammissibile il ricorso promosso avverso l’imposizione di vincolo espropriativo di cui l’opponente è a conoscenza da tempo (nel caso di specie da oltre tre anni), per effetto della comunicazione di avvio del procedimento espropriativo.

Estratto: «1.3 Il ricorso è infine irricevibile e inammissibile (motivi V, VI e VII) nella parte in cui si rivolge contro le previsioni urbanistiche di cui al PRG approvato nell'anno 2000 e modificato dall'anno 1997 che hanno introdotto il vincolo preordinato all'esproprio, nonché contro la delibera di indirizzo n. 141 del 10.9.2002 per l'avvio della procedura di acquisizione e di urbanizzazione dell'area di via Grandi.Al riguardo va osservato che questa Sezione ha trattato le medesime censure con la richia... _OMISSIS_ .... 485 del 3.5.2004. Alla data di proposizione dell'odierno ricorso il ricorrente era perfettamente a conoscenza del vincolo preordinato all'esproprio (previsione di PRG) da quasi tre anni, perché riceveva la comunicazione di avvio del procedimento espropriativo (22.11.2002) in attuazione della direttiva di GC n. 141 del 10.9.2002 (atti oggetto del citato ricorso 229/03).»

Sintesi: Il termine per l'impugnazione del piano regolatore generale, o di una sua variante, decorre dal momento della pubblicazione del relativo atto di approvazione; ciò anche nell'ipotesi in cui tali strumenti comportino previsioni reiterative di vincoli espropriativi.

Estratto: «Lo stesso è irricevibile nella parte in cui impugna il Decreto dell’Assessorato Regionale Siciliano Territorio ed Ambiente n. 494 del 06/12/1999 di approvazione del PRG dei Comune di Leonforte, alla luce del consolidato orientamento della giustizia amministrativa (cfr. Cons. S... _OMISSIS_ ...00/81 e 1543/92; sez. IV, 392/91, 4040/03 e 5225/04; Consiglio Stato , sez. IV, 21 agosto 2006 , n. 4858 e numerose altre), il quale fa decorrere il termine per l'impugnazione del piano regolatore generale, o di una sua variante, dal momento della pubblicazione del relativo atto di approvazione, ed in particolare, in Sicilia, dalla pubblicazione su G.U.R.S. (T.A.R. Sicilia Catania, sez. I, 22 febbraio 2005 , n. 289).La fattispecie di previsioni reiterative di vincoli, d’altra parte, è stata esaminata e risolta dalla Giurisprudenza nel senso della soggezione delle determinazioni impositive di vincoli espropriativi, quando contenute in delibere approvative di PRG o di loro varianti, allo stesso regime di impugnazione, quanto al termine per ricorrere, delle deliberazioni che disciplinano la pianificazione generale del territorio (cfr. Consiglio di stato, sez. IV, 27 luglio 2007 , n. 4198 e giur. ivi richiamata).Nel caso specifico, dalla documentazione prodotta in esec... _OMISSIS_ ...uo; ordinanza n.91/2008 si evince che il P.R.G. è stato pubblicato su G.U.R.S. n. 6 dell’11.2.2000. Pertanto il ricorso, proposto oltre sei anni dopo la pubblicazione risulta palesemente tardivo. Ne consegue l’irricevibilità del ricorso in parte qua.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.