Impugnazione delle sanzioni amministrative

Sintesi: Nel giudizio di opposizione a ordinanza-ingiunzione relativo al pagamento di una sanzione amministrativa è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l'atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva, mentre è riservata al giudizio di querela di falso, nel quale non sussistono limiti di prova e che è diretto anche a verificare la correttezza dell'operato del pubblico ufficiale, la proposizione e l'esame di ogni questione concernente l'alterazione nel verbale, pur se involontaria o dovuta a cause accidentali, della realtà degli accadimenti e dell'effettivo svolgersi dei fatti.

Estratto: «In effetti, la ratio decidendi su cui si basa la sentenza impugnata è quella di avere ampliato la superficie di somministrazione di alimen... _OMISSIS_ ...'autorizzazione e non certo di avere esercitato un'attività senza la prescritta autorizzazione che, invece, sempre secondo la ricorrente, sarebbe stata oggetto della contestazione: la predetta censura la sentenza laddove sarebbe stata ritenuta la condotta illecita per avere esercitato un' attività senza autorizzazione che invece le era stata rilasciata, quando in effetti- come si è già detto - il Tribunale ha ravvisato la condotta illecita per avere ampliato la superficie su cui svolgeva l'attività.Ed invero,il Giudice ha ritenuto provata la contravvenzione in base agli accertamenti compiuti dai verbalizzanti, correttamente attribuendo al verbale la fede privilegiata di cui all'art. 2700 cod. civ.. Al riguardo, va ricordato che nel giudizio di opposizione a ordinanza ingiunzione relativo al pagamento di una sanzione amministrativa è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertament... _OMISSIS_ ... alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l'atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva, mentre è riservata al giudizio di querela di falso, nel quale non sussistono limiti di prova e che è diretto anche a verificare la correttezza dell'operato del pubblico ufficiale, la proposizione e l'esame di ogni questione concernente l'alterazione nel verbale, pur se involontaria o dovuta a cause accidentali, della realtà degli accadimenti e dell'effettivo svolgersi dei fatti (17355/2009).Premesso che la contraddittorietà del verbale deve risultare a stregua del tenore intrinseco delle dichiarazioni in esso contenute, nella specie non è stata in alcun modo provata tale contraddittorietà, insistendo piuttosto la ricorrente su un - peraltro non dimostrato - contrasto fra il verbale (che avrebbe attestato l'esercizio di un' attività non autorizzata) e la contestazione accertata (l'ampliamento). Ed evidentemente, ... _OMISSIS_ ...vilegiata dell'atto pubblico fino a querela di falso rendeva inammissibile l'esame di eventuali documenti prodotti per smentire o contrastare quanto sarebbe emerso dall'atto pubblico, posto che l'eventuale indagine sarebbe stata da proporre con il giudizio di falso.»

Sintesi: E' inammissibile l'opposizione proposta ex L. n. 689 del 1981 per l'annullamento dei verbali di contestazione dell'illecito se non è stata emessa la necessaria ordinanza-ingiunzione relativa alla sanzione pecuniaria conseguente all'abusiva occupazione del suolo pubblico.

Estratto: «Va dichiarata inammissibile la pretesa dell'attore volta ad ottenere l'annullamento dei verbali di contestazione dell'illecito amministrativo redatti dalla Polizia Locale e non seguiti dall'ordinanza-ingiunzione. Come noto, "in tema di opposizione a sanzioni amministrative, il verbale di accertamento della violazione è impugnabile in sede giudiziale unicamente se concerne l'i... _OMISSIS_ ...norme sulla circolazione stradale, essendo in questo caso soltanto idoneo ad acquisire il valore e l'efficacia di titolo esecutivo per la riscossione della pena pecuniaria nell'importo direttamente stabilito dalla legge; quando, invece, riguarda il mancato rispetto di norme relative ad altre materie, il verbale non incide "ex se" sulla situazione giuridica soggettiva del presunto contravventore, essendo esclusivamente destinato a contestargli il fatto e a segnalargli la facoltà del pagamento in misura ridotta, in mancanza del quale l'autorità competente valuterà se vada irrogata una sanzione e ne determinerà l'entità, mediante un ulteriore atto, l'ordinanza di ingiunzione, che potrà formare oggetto di opposizione ai sensi dell'art. 22 della L. n. 689 del 1981" (Cass. Sez. Un. 4/1/2007 n. 16). Secondo l'insegnamento anche recente della Suprema Corte, "il verbale di accertamento di violazioni punite con sanzioni amministrative non è impugnabile ex se, c... _OMISSIS_ ...zione delle violazioni al codice della strada; ne consegue che al di fuori della suddetta materia l'opposizione proposta non già avverso l'ordinanza ingiunzione che irroga la sanzione amministrativa, ma avverso il verbale di accertamento è inammissibile, e tale vizio può essere rilevato anche d'ufficio e sinanche nel corso del giudizio di legittimità" (Cass. 30/8/2007 n 18320); "(...) pertanto, poiché nel sistema delineato dalla L. 24 novembre 1981, n. 689, è soltanto l'ordinanza-ingiunzione ad avere efficacia esecutiva, nei confronti del suddetto verbale di contestazione non è proponibile l'opposizione di cui all'art. 22 della legge medesima, neppure qualora nello stesso sia erroneamente inserito l'avviso che, in caso di mancato pagamento, il verbale costituirà titolo esecutivo per la riscossione coatta" (Cass. 10/5/2010 n. 11281).Facendo applicazione dei richiamati principi di diritto al caso di specie ed essendo pacifico che non è stata emessa l'ordinan... _OMISSIS_ ...relativa alla sanzione pecuniaria conseguente all'abusiva occupazione del suolo pubblico contestata alla società attrice, malamente tale parte ha ritenuto di proporre opposizione invocando la L. n. 689 del 1981 per l'annullamento dei verbali di contestazione dell'illecito senza che sia mai stata emessa la necessaria ordinanza-ingiunzione (questa sì opponibile ex art. 22 L. n. 689 del 1981).»

Sintesi: L'Amministrazione che abbia irrogato una sanzione pecuniaria per l'estrazione di un quantitativo di materiale superiore a quello autorizzato, può essere condannata dal G.A. alla restituzione di una parte della somma incassata, qualora sia accertato che non vi è stato alcun superamento del limite consentito; questo, se vi è stata l'impugnazione dell'ordinanza che sospendeva l'attività di cava, anche a prescindere da una domanda di annullamento del provvedimento sanzionatorio.

Estratto: «Deve invece essere accolta la domanda di ... _OMISSIS_ ...uzione della sanzione pagata in esecuzione dell’ordinanza-ingiunzione emessa dal Comune in data 5.10.2009; infatti pur non essendo giunti ad una pronuncia di annullamento delle ordinanze di sospensione dei lavori per le ragioni sopra indicate, è pur sempre stato accertato che non vi era stata una maggior escavazione di sabbia e ghiaia rispetto a quanto autorizzato.Dal momento che la sanzione era articolata in maniera da punire entrambe le condotte ritenute illegittime fissando partitamente quanta parte della pena pecuniaria era riconducibile alle singole ipotesi, è evidente che il Comune deve restituire la somma incassata in relazione al presunto maggior quantitativo di materiale scavato, rivelatosi poi insussistente.Il Comune di Olgiate Comasco ha eccepito l’inammissibilità di una simile richiesta per non essere stata impugnato il provvedimento sanzionatorio nella sede opportuna, ma tale eccezione non può essere accolta.Il codice del processo amministrativo ... _OMISSIS_ ...udice di poteri di condanna atipica che possono essere esercitati purché vi fosse una domanda principale di altro contenuto come nel caso di specie in cui ola richiesta principale era quella di annullamento.In particolare l’art. 34, comma 1 lett. C), c.p.a. prevede la: “condanna al pagamento di una somma di denaro, anche a titolo di risarcimento del danno, all'adozione delle misure idonee a tutelare la situazione giuridica soggettiva dedotta in giudizio e dispone misure di risarcimento in forma specifica ai sensi dell'articolo 2058 del codice civile”.Si tratta di una previsione che sancisce il definitivo passaggio del processo amministrativo da giudizio sull’atto a giudizio sul rapporto che deve tener presente tutti gli aspetti della situazione dedotta in giudizio.Orbene la norma pone come presupposto perché il giudice possa esercitare i suoi poteri di condanna, l’accoglimento del ricorso; la norma non lo precisa ma evidentemente deve riferi... _OMISSIS_ ...squo;accoglimento parziale.Ebbene nel caso di specie un accoglimento parziale vi è stato, anche se non ha comportato l’annullamento dell’atto perché vi erano autonomi motivi sufficienti a garantirne la legittimità.Vi è però un valore di accertamento della pronuncia, quanto all’insussistenza parziale dei presupposti per applicare la sanzione pecuniaria, che deve essere riconosciuto.La stesura definitiva ha visto il venir meno di un’autonoma previsione generale sull’azione di accertamento, ma ciò non toglie che la dottrina e la giurisprudenza prevalenti hanno ritenuto che l’azione di accertamento non sia inammissibile sotto l’impero del nuovo strumento processuale.L'azione di accertamento atipica è esperibile nel giudizio amministrativo anche per la tutela degli interessi legittimi. Peraltro, anche a seguito dell'entrata in vigore del Codice del processo amministrativo, detta azione di accertamento deve ritenersi parimenti ammissib... _OMISSIS_ ...o amministrativo pur non essendo stata espressamente codificata. L'ammissibilità di detta azione si fonda altresì sul rinvio esterno di cui all'art. 39 comma 1, c.p.a. ai principi del c.p.c. (ove è indiscutibilmente ammessa detta azione) e in considerazione del fatto che il nuovo Codice di cui al d.lg. n. 104 del 2010 contempla azioni sicuramente dichiarative quali l'azione avverso il silenzio e l'azione volta alla declaratoria della nullità.( vedasi TAR Puglia 42422010 ).Nel caso in esame poi non era stata promossa un’azione di accertamento, ma in virtù dei poteri esercitati dal Collegio per risolvere la controversia si è giunti ad accertare la non fondatezza di uno dei motivi che avevano portato prima a sospendere l’autorizzazione allo scavo e poi all’applicazione di una sanzione in parte determinata sulla base del motivo rivelatosi poi insussistente.Non vi sono ragioni che impediscano al giudice di ordinare la restituzione della somma pagata i... _OMISSIS_ ...ale violazione, risultata poi non avvenuta, e che il provvedimento ingiuntivo quantifica in € 45.711,07 oltre agli interessi legali dalla data del versamento e fino al saldo.»

Sintesi: L'opposizione a sanzione amministrativa di cui alla legge 689/81 introduce un giudizio disciplinato dalle regole proprie del processo civile di cognizione di accertamento della pretesa sanzionatoria, i cui limiti sono segnati dai motivi dell'opposizione che costituiscono la causa petendi dell'azione.

Sintesi: Il giudice chiamato a decidere sull'opposizione a sanzioni amministrative non può salve le ipotesi di inesistenza, rilevare d'ufficio ragioni di illegittimità del provvedimento opposto che non siano state dedotte dall'opponente.

Sintesi: Il giudizio di opposizione ex art. 23 legge 689/1981 è solo ntrodotto dall'atto che ha irrogato la sanzione e si svolge sul rapporto, cioè sull'accertamento della conformità della sanzione ai cas... _OMISSIS_ ... all'entità previsti dalla legge, atteso che si fa valere il diritto a non essere sottoposto a una prestazione patrimoniale se non nei casi espressamente previsti dalla legge stessa.

Estratto: «Per ciò che concerne il merito del gravame, la sentenza impugnata si palesa certamente affetta dal vizio di ultrapetizione.Invero, i motivi di opposizione fatti valere dal ricorrente attengono esclusivamente all'inesistenza dell'illecito, mentre il Giudice di Pace ha proceduto all'esame di profili di illegittimità non dedotti dalla parte.Come è noto, con la sentenza n. 3271 del 19 aprile 1990 delle Sezioni Unite della Suprema Corte, è stato affermato il principio - seguito dalla giurisprudenza successiva - che l'opposizione a sanzione amministrativa di cui alla legge 689/81 introduce un giudizio disciplinato dalle regole proprie del processo civile di cognizione di accertamento della pretesa sanzionatoria, i cui limiti sono segnati dai motivi dell'opposizione ... _OMISSIS_ ...no la causa petendi dell'azione.Conseguentemente, tale delimitazione dell'oggetto del giudizio comporta l'impossibilità per il giudice, salve le ipotesi di inesistenza, di rilevare d'ufficio ragioni di illegittimità del provvedimento opposto che non siano state dedotte dall'opponente (cfr., ancor più di recente, Cass. 656/2010, a cui avviso: "L'opposizione al verbale di contestazion...


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