Impugnabile la nota con cui il Dirigente del Settore assetto del territorio attribuisce natura conformativa all'area privata

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI --> RISPOSTE A ISTANZA DI RIPIANIFICAZIONE

Sintesi: L’atto soprassessorio, con il quale la p.a. rinvia a un accadimento futuro e incerto nell'an e nel quando il soddisfacimento dell’interesse pretensivo fatto valere dal privato con la domanda di riqualificazione di area incisa da vincolo decaduto, ancorché non definitivo, paralizzando la situazione giuridica del soggetto destinatario dello stesso, rendendola di fatto inutilizzabile per un periodo di tempo non definito, deve essere considerato immediatamente lesivo e pertanto impugnabile, onde consentire il controllo di legittimità da parte del giudice competente.

Estratto: «Tutto ciò premesso si rileva che, dall’esame dell’atto impugnato, l’amministrazione è ben consapevole della natura espropriativa del vincolo e della sua decadenza, con ogni conseguenza in termini di doveroso rinnovo del medesimo ... _OMISSIS_ ...zo oppure di diversa riqualificazione urbanistica dell’area interessata, e ciò sulla base delle fondamentali disposizioni vigenti in materia urbanistica.Pur a fronte di un preciso obbligo di puntuale riscontro all’istanza di riqualificazione urbanistica inoltrata dal privato, tuttavia, l’amministrazione si è limitata ad adottare un atto soprassessorio, rinviando sostanzialmente a tempo indeterminato il momento in cui dare una effettiva e concreta risposta alle legittime aspettative del privato, e tanto in aperta violazione dei principi in materia di procedimento amministrativoVa precisato al riguardo che l’ atto soprassessorio, con il quale la p.a. rinvia a un accadimento futuro e incerto nell'an e nel quando il soddisfacimento dell’interesse pretensivo fatto valere dal privato, costituisce un vero e proprio diniego a provvedere, come tale determinante un arresto a tempo indeterminato del procedimento attivato dal privato, lesivo della posiz... _OMISSIS_ ...del richiedente. Ne consegue che, ancorché non definitivo, tale atto – paralizzando la situazione giuridica del soggetto destinatario dello stesso, rendendola di fatto inutilizzabile per un periodo di tempo non definito – deve essere considerato immediatamente impugnabile, onde consentire il controllo di legittimità da parte del giudice competente (cfr. Cass. civile, sez. un., 27 giugno 2005, n. 13707; T.A.R. Lazio Roma, Sez. III, 23 luglio 2008, n. 7250; T.A.R. Lombardia Milano, Sez. II, 9 novembre 2005, n. 3968; T.A.R. Liguria, Sez. I, 28 giugno 2007, n. 1259; T.A.R. Umbria, sez. I, 23 luglio 2009, n. 439).Tanto premesso in punto di ammissibilità del gravame, osserva il collegio come l’amministrazione debba sempre giustificare il proprio diniego adducendo elementi concreti ritenuti, all’esito di apposito accertamento istruttorio, ostativi all’invocata riqualificazione urbanistica dell’area, non potendosi limitare ad opporre al privat... _OMISSIS_ ...n atto – si ripete – di tipo soprassessorio, che finisce per concretare un’atipica ed irrituale misura di salvaguardia emanata in vista della verifica della mera possibilità di adottare taluni strumenti di pianificazione che dovrebbero consentire di dare al territorio interessato un assetto omogeneo. Peraltro, un simile potere di sospensione del procedimento non appare altrimenti contemplato dalla normativa urbanistica di riferimento. Infatti, in applicazione del principio di legalità dell’azione amministrativa ciascuna amministrazione può esercitare soltanto i poteri espressamente previsti dalla legge e secondo le modalità da questa previste. E ciò tanto più ove si tratti – come nella specie – di incidere su aspetti in qualche misura legati allo statuto della proprietà privata.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> PIANI URBANISTICI --> RISPOSTE SULLA NATURA DEL VINCOLO

Sintesi: Deve riconoscersi... _OMISSIS_ ...imentale alla nota con cui il Dirigente del Settore assetto del territorio ossia dall’organo competente a manifestare all’esterno la volontà dell’amministrazione nella specifica materia, attribuisce natura conformativa e non espropriativa alla destinazione di area privata (quale zona omogena F2 – parco urbano), data dallo strumento urbanistico; ne consegue l'impugnabilità di tale nota, attesa la sua portata lesiva.

Estratto: «2. Così ricostruita in ordine cronologico la complessiva vicenda, ragioni di ordine logico suggeriscono di prendere le mosse dalla questione relativa alla natura giuridica del già citato atto datato 17.11.2010.Ad avviso del Collegio, non può sussistere alcun dubbio sul suo valore provvedimentale, tenuto conto del chiaro contenuto dispositivo, esplicitato nella parte finale, laddove può leggersi che, agli atti dell’ufficio, “non risulta che per il suddetto appezzamento di terreno siano ... _OMISSIS_ ... piani particolareggiati esecutivi o che siano stati imposti vincoli di natura espropriativa; si ritiene, pertanto, che allo stato permanga il vincolo di natura conformativa dato dalla destinazione urbanistica dell’area quale zona omogenea F2 (parco urbano) […]”. La volontà dell’ente di determinarsi in via definitiva sull’istanza e di ottemperare al dictum contenuto nella sentenza è puntualmente espressa nell’oggetto dell’atto, ove sono indicati gli estremi identificativi della domanda del privato e della pronuncia giurisdizionale. Ulteriore conferma della natura non meramente endoprocedimentale dell’atto si ricava poi dal fatto che esso promana dal dirigente del Settore assetto del territorio ossia dall’organo competente a manifestare all’esterno la volontà dell’amministrazione nella specifica materia, dirigente che ne ha poi curato anche la trasmissione, con separata nota (del 14.12.2010), all’int... _OMISSIS_ ...suo difensore.Dalla connotazione autoritativa dell’atto in discussione discendono tre corollari.3. In primo luogo, si rivela fondato il ricorso (n.1496/2011 R.G.) proposto dal Comune di Giugliano in Campania, essendo acclarato il difetto del presupposto della persistente inerzia dell’ente, idoneo a radicare il potere sostitutivo del commissario, secondo quanto previsto nella sentenza di questo T.A.R. n.17241/2010, alla stregua dell’art.117, commi 2 e 3, del c.p.a.. Invero, come si è appena chiarito, al momento dell’insediamento del commissario (24.1.2011), il competente dirigente comunale, entro il termine di novanta giorni indicato nella decisione, si era già pronunciato negativamente sull’istanza.4. Ulteriore effetto che scaturisce dall’enunciata statuizione è la declaratoria di improcedibilità, per sopravvenuta carenza d’interesse, dei motivi aggiunti formulati dalla sig.ra Di Nardo avverso la determina dirigenziale del 21.4.2... _OMISSIS_ ...nullamento d’ufficio del suindicato atto commissariale, atteso che la presente pronuncia svuota di contenuto il provvedimento amministrativo di secondo grado, rendendo superfluo l’esame della questione – peraltro assai dibattuta in dottrina e giurisprudenza (cfr., da ultimo, T.A.R. Veneto, Sezione II, 1 febbraio 2011 n.138) – relativa alla possibilità per l’amministrazione di esercitare la potestà di autotutela nei confronti dei provvedimenti adottati dal commissario ad acta nell’ambito del giudizio sul silenzio.5. La terza conseguenza che può trarsi dal principio posto a monte del ragionamento è la piena ammissibilità della prima azione introdotta dalla sig.ra Di Nardo, la quale ha esattamente percepito la portata lesiva del più volte citato atto datato 17.11.2010, chiedendone l’annullamento con il ricorso R.G. n.934/2010, che può pertanto essere esaminato nel merito.»

Sintesi: La comunicazione con cui l'Amm... _OMISSIS_ ... fronte di diffida a ripianificare un'area incisa da vincoli di cui è asserita la natura espropriativa, si sia limitata ad un’elencazione e citazione delle pronunce sulla cui base ha ritenuto la natura conformativa del vincolo imposto, non dispone alcun assetto di interessi concreto, essendo del tutto carente di contenuto dispositivo, decisorio o ordinatorio e difettando, quindi, dell’idoneità lesiva della sfera giuridica dei ricorrenti, necessaria per dar corpo all’interesse ad agire.

Estratto: «Il tenore della nota impugnata è tale da escludere inequivocamente che l’amministrazione abbia inteso esercitare un potere quale che sia, adottando un atto di natura provvedimentale. La comunicazione, infatti, si risolve in un’elencazione e citazione delle pronunce sulla cui base il Comune ha ritenuto la natura conformativa del “vincolo a verde attrezzato”, non soggetto a decadenza, richiamando un orientamento erm... _OMISSIS_ ...ciato da una considerevole parte della giurisprudenza amministrativa (da ultimo, Cons. Stato, Sez. VI, 19 marzo 2008 n° 1201; Cons. Stato, Sez. IV, 12 maggio 2010 n° 2843).La nota, tuttavia, non dispone alcun assetto di interessi concreto, essendo del tutto carente di contenuto dispositivo, decisorio o ordinatorio e difettando, quindi, dell’idoneità lesiva della sfera giuridica dei ricorrenti, necessaria per dar corpo all’interesse ad agire.Il Collegio condivide il principio di diritto recentemente statuito dalla Quarta Sezione del Consiglio di Stato, con decisione 4 maggio 2010 n° 2558, in virtù del quale “non sembra dubbio che debba escludersi la natura provvedimentale della determinazione in questione, con la quale l’Amministrazione comunale, senza aver proceduto ad alcuna attività istruttoria o ricognitiva (...), si è limitata ad esporre le ragioni dell’inerzia tenuta in tale circostanza ed a rappresentare l’insussisten... _OMISSIS_ ...ti per l’attivazione dei propri poteri di autotutela.Pertanto, ammettere l’autonoma impugnabilità di siffatta nota implicherebbe il sostanziale aggiramento del termine decadenziale cui si è visto essere assoggettata in ogni caso, comunque la si voglia intendere, l’azione” (in punto di atto non provvedimentale, vds. Tar Sicilia, Palermo, Sez. II, 07 ottobre 2009 n° 1583).»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.