Impugnazione del provvedimento finale per: bonifica siti inquinati, rilascio cartella esattoriale, certificazione urbanistica

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> BONIFICA SITI INQUINATI

Sintesi: Il ricorso avverso il provvedimento finale del procedimento di bonifica dei siti inquinati non deve necessariamente essere notificato alla Regione, che nel corso della procedura è chiamata ad esprimere un mero parere che non ha autonoma valenza esoprocedimentale.

Estratto: «d) è infondata l’eccezione di inammissibilità del ricorso di primo grado sollevata sotto il profilo della omessa notifica alla regione Lazio, perché, come già precisato, l’impugnativa è rivolta a contrastare, nella sostanza, gli effetti discendenti dall’approvazione di provvedimenti comunali e non il parere regionale che non ha autonoma rilevanza esoprocedimentale (cfr. sul punto Cons. giust. amm., 28 giugno 2010, n. 964);e) è infondato il mezzo con cui si nega la violazione dell’obbligo sancito dagli artt. 7 e 8 della l. n. 241 del 1990, perché, nel particolare caso di spe... _OMISSIS_ ...a riveste una particolare posizione di fatto che lo rende destinatario degli effetti dei provvedimenti impugnati; inoltre, dal tenore testuale e dalla ratio della norma sancita dall’art. 245 d.lgs. n. 152 del 2006 emerge che il proprietario delle aree inquinate inserite nel programma di bonifica (o comunque altro soggetto interessato), può promuovere il programma di bonifica ovvero intervenire volontariamente nella fase della realizzazione degli interventi di bonifica a carico del soggetto responsabile; il che significa che esso assume una posizione qualificata rispetto all’esercizio del potere disciplinato dagli artt. 242 e ss. d.lgs. n. 152 cit.;f) è infondato il mezzo con cui si contesta la mancata applicazione dell’art. 21 octies, co. 2, della l. n. 241 del 1990, attesa la natura vincolata del provvedimento impugnato, perché, come esattamente rilevato dal T.a.r., il contenuto del provvedimento che dispone le misure di bonifica è ampiamente discrezio... _OMISSIS_ ...razione dell’ampiezza delle soluzioni tecniche che possono essere in concreto prescelte ed in vista delle quali può rivelarsi utile l’apporto collaborativo del privato;g) è infondato il mezzo con cui si deduce l’inammissibilità della censura di eccesso di potere per difetto di motivazione ed istruttoria, sotto il profilo che attingerebbe il merito delle valutazioni tecniche discrezionali affidate in via esclusiva all’amministrazione procedente; nel caso di specie il T.a.r. non ha esercitato la giurisdizione estesa al merito al di fuori dei casi eccezionali previsti dall’art. 134 c.p.a.; come risulta per tabulas dalla documentazione versata nel fascicolo d’ufficio (relazione tecnica dell’I.S.P.R.A. del 3 settembre 2010, nota della Regione Lazio in data 2 agosto 2010, nota dell’A.R.P.A. Lazio in data 1 luglio 2007, nota della Provincia di Latina in data 16 luglio 2010), il comune di Ponza ha condotto una istruttoria carente, ... _OMISSIS_ ...traddittoria autorizzando misure di bonifica che si rivelano, ad un riscontro estrinseco, abnormi.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> CARTELLA ESATTORIALE

Sintesi: L'impugnazione della cartella esattoriale emessa per il recupero di spese sostenute per la rimozione d'ufficio, il deposito e la custodia di impianti pubblicitari non autorizzati secondo le modalità del procedimento di opposizione ad ordinanza ingiunzione, ai sensi della legge 689/1981, anziché con il rito dell'opposizione all'esecuzione, ex art. 615 c.p.c., non è, di per sé, causa di inammissibilità della domanda stessa, né di invalidità assoluta del giudizio, essendo il giudice tenuto, anche d'ufficio, a disporre la conversione del rito e a fissare un termine per l'eventuale integrazione dell'atto introduttivo.

Estratto: «1. Con l'unico motivo di ricorso, si deduce che le somme richieste con la cartella impugnata hanno natura sanzionatoria, in quanto... _OMISSIS_ ...a sanzione principale costituita dalla rimozione degli impianti non autorizzati; inoltre, che la cartella medesima è impugnabile direttamente ex L. n. 689 del 1981, art. 22, non essendo stata preceduta - contrariamente a quanto affermato dal giudice a quo - da verbale o invito al pagamento; infine, che, in ogni caso, in applicazione del principio generale di conservazione degli atti giuridici, il ricorso ben poteva e doveva essere considerato dal tribunale come atto di opposizione ex art. 615 c.p.c..Il ricorso è fondato sotto quest'ultimo profilo.Costituisce, infatti, principio consolidato quello in virtù del quale la proposizione di una domanda secondo le modalità del procedimento di opposizione ad ordinanza ingiunzione, ai sensi della L. n. 689 del 1981, anziché con il rito dell'opposizione all'esecuzione, ex art. 615 c.p.c., non è, di per sé, causa di inammissibilità della domanda stessa, né di invalidità assoluta del giudizio, essendo il giudice tenuto, anche d'uffic... _OMISSIS_ ...la conversione del rito e a fissare un termine per l'eventuale integrazione dell'atto introduttivo (Cass. n. 16471 del 2011; cfr. già Cass. n. 5279 del 2002 e n. 18201 del 2006).»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> CERTIFICAZIONE URBANISTICA

Sintesi: Il certificato di destinazione urbanistica non costituisce un atto autonomamente impugnabile: pertanto, gli eventuali errori in esso contenuti potranno essere corretti dalla stessa P.A., su istanza del privato, oppure quest'ultimo potrà impugnare davanti al giudice amministrativo gli eventuali successivi provvedimenti concretamente lesivi, adottati in base all'erroneo certificato di destinazione urbanistica.

Estratto: «Il ricorso va dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del GA..La Sezione ha avuto recentemente modo di affermare (cfr. Sez. I , 21 dicembre 2011 n. 1779) che il certificato di destinazione urbanistica, di cui ai commi 2° e seguenti del... _OMISSIS_ ....Lgs. 380/2001, Testo Unico dell'Edilizia, si configura- secondo l'indirizzo giurisprudenziale prevalente - come una certificazione redatta da un pubblico ufficiale, avente natura ed effetti meramente dichiarativi e non costitutivi di posizioni giuridiche, le quali discendono invece da altri provvedimenti, che hanno a loro volta determinato la situazione giuridica acclarata dal certificato stesso. Pertanto, il certificato, in quanto privo di efficacia provvedimentale, non ha alcuna concreta lesività, il che rende impossibile la sua autonoma impugnazione. Gli eventuali errori contenuti in esso potranno essere corretti dalla stessa Amministrazione, su istanza del privato, oppure quest'ultimo potrà impugnare davanti al giudice amministrativo gli eventuali successivi provvedimenti concretamente lesivi, adottati in base all'erroneo certificato di destinazione urbanistica.Nel caso all’esame, si domanda il risarcimento del danno derivante dall’erronea indicazione re... _OMISSIS_ ...ato sicché la fattispecie è del tutto identica a quella sulla quale si sono pronunciate, con l’ ordinanza 23 settembre 2010 n. 20072, le SS.UU. della Cassazione civile. In detta ordinanza si è rilevato che “Parte ricorrente si duole della (incontroversa) erroneità del certificato di destinazione urbanistica, erroneità che ne aveva indotto una falsa rappresentazione della realtà (la legittimità di un intervento edilizio relativo all'intera area in questione) cui era conseguita la decisione di acquistare il terreno - decisione che non sarebbe mai stata adottata se fossero stata fedelmente e correttamente riportate, nella certificazione de qua, le reali condizioni del terreno quoad inaedificationis.La controversia esula, dunque, dal campo (impropriamente evocato dal comune resistente) riservato alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, non controvertendosi, nella specie, in ordine ad alcuna ipotesi di gestione del territorio, che del D.Lgs. n. 80 ... _OMISSIS_ ...34, riserva alla competenza esclusiva del G.A. Diversamente da quanto opinato dal resistente (secondo il quale il certificato in parola era un semplice attestato rilasciato a richiesta del privato, tale, pertanto, da non esonerare quest'ultimo dallo svolgimento di ulteriori attività di verifica e controllo), il rilascio della certificazione in parola integra gli estremi non già dello svolgimento di una qualsivoglia attività provvedimentale della P.A., bensì del comportamento (sicuramente colposo) del funzionario, riconducibile all'ente di appartenenza, astrattamente idoneo a risolversi in un illecito civile, con la conseguenza che spetta al giudice ordinario la cognizione (e l'accertamento in concreto) della sussistenza e della tutelabilità, sul piano risarcitorio, delle posizioni di diritto soggettivo che si assumono lese nella specie.”.»

Sintesi: Il certificato di destinazione urbanistica, in quanto atto amministrativo di certificazion... _OMISSIS_ ... pubblico ufficiale, ha carattere meramente dichiarativo e non costitutivo degli effetti giuridici che dallo stesso risultano, effetti che discendono da altri precedenti provvedimenti che hanno determinato la situazione giuridica ivi acclarata, con la conseguenza che esso è sprovvisto di concreta lesività, essendo conseguentemente inammissibile la sua autonoma impugnazione.

Estratto: «5.14. Con l’ultima censura (sollevata solo nel ricorso n.3084/2004) si sostiene la violazione dell’art.27 del D.Lgs. n.22/1997 e della L. n.724/1994, in quanto nel certificato rilasciato dal Comune di Palma Campania in data 28.1.2004 – già sopra menzionato (al capo 5.7) – si attesta che le aree su cui insiste l’impianto gestito dalla Transider Sud, censite in catasto al foglio 19, particelle n.4, n.318, n.792 e, parzialmente (per circa 2430 mq.) n.31, e al foglio 17, particella n.280, conservano l’originaria destinazione di zona E agr... _OMISSIS_ ...non tenendo conto né degli effetti del condono (concessione in sanatoria n.1 del 28.10.1997) né dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di autodemolizione (decreto n.2636 del 27.12.2002).Ad avviso del Collegio la censura è inammissibile.Invero, il certificato di destinazione urbanistica, in quanto atto amministrativo di certificazione redatto da un pubblico ufficiale, ha carattere meramente dichiarativo e non costitutivo degli effetti giuridici che dallo stesso risultano; effetti che discendono da altri precedenti provvedimenti che hanno determinato la situazione giuridica ivi acclarata, con la conseguenza che esso è sprovvisto di concreta lesività, essendo conseguentemente inammissibile la sua autonoma impugnazione (T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 12 gennaio 2010 n.21). Né la questione può trovare ingresso nel presente giudizio attraverso l’impugnativa dell’accordo di programma di cui si è fin qui discusso, considerato che non ... _OMISSIS_ ...e le suddette particelle sono poste al di fuori dell’area di intervento.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.