Possibili limitazioni dell'effetto restitutorio al proprietario del bene illegittimamente espropriato

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI

Il proprietario del fondo occupato - senza titolo - dall'opera pubblica ha diritto alla restituzione del bene e tale effetto restitutorio può essere paralizzato soltanto da un contratto traslativo fra le parti, oppure qualora l'Amministrazione si avvalga dell'istituto previsto dall'art. 42 bis del D.P.R. n. 327/2001.

Nei casi contemplati dall’art. 42-bis d.p.r. n. 327/2001, l’Amministrazione ha l’obbligo giuridico di far venir meno l’occupazione “sine titulo” e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l’immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, atteso che la realizzazione dell’opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell’acquisto e come tale inidoneo a de... _OMISSIS_ ...asferimento della proprietà, possibile solo mediante un formale atto di acquisizione dell’Amministrazione, mentre deve escludersi che il diritto alla restituzione possa essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi, che dir si voglia) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni.

L’azione ripristinatoria a tutela di un diritto reale, pur non incontrando il limite dell’eccessiva onerosità del ripristino fissato dall’art. 2058 c.c., resta comunque necessariamente condizionata dalla materiale possibilità di effettuare l’intervento di ripristino in forma specifica. In tal caso i proprietari possono chiedere il pagamento per equivalente dei residui costi di ripristino dell’area in luogo della esecuzione in forma specifica.

Il proprietario del fondo occupato - senza titolo - dall’opera pubblica ha diritto alla restituzione del bene e tale effetto restitutorio può essere ... _OMISSIS_ ...tanto da un contratto traslativo fra le parti, oppure qualora l’Amministrazione si avvalga dell’istituto previsto dall’art. 42 bis del D.P.R. n. 327/2001.

L'ente occupante sine titulo va condannato alla restituzione in favore del legittimo proprietario dei terreni occupati e tuttora nella sua disponibilità, previo ripristino dei luoghi nello stato di fatto originario prima dell’intervento costruttivo. Il bene dovrà infatti essere riconsegnato al legittimo proprietario libero da persone e/o cose nella sua piena disponibilità. Non può applicarsi né il disposto di cui all’art. 2058 cc, non vertendosi in tema di risarcimento in forma specifica, né la norma di salvaguardia di cui all’art. 2933 cc, quando la restitutio abbia riflessi di natura evidentemente locale e territorialmente individualizzata.

Al proprietario leso da un'occupazione illegittima dovrebbe teoricamente spettare la tutela restitutoria, previo ... _OMISSIS_ ...o status quo ante, senza che costituisca impedimento né la avvenuta trasformazione delle aree né la realizzazione dell’opera pubblica, e senza che siano invocabili i limiti della eccessiva onerosità ex art. 2058 c.c. e del pregiudizio all'economia nazionale ex art. 2933 c.c.. Tuttavia non è così, stante l'esistenza del potere (discrezionale e non conculcabile) di acquisizione sanante ex art. 42 bis, che consente all'amministrazione occupante di tenersi il bene.

Già con l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 2/2005, si è chiarito che la restituzione dell’area, previa riduzione in pristino, si ricollega già all’effetto ripristinatorio della sentenza del g.a. di annullamento degli atti della procedura espropriativa e al conseguente obbligo per la p.a. di adeguare lo stato di fatto allo stato di diritto come accertato nel giudicato, in conseguenza del venir meno del titolo legale dell’apprensione del bene. Ne consegu... _OMISSIS_ ...ccoglimento della domanda non può nemmeno essere precluso da considerazioni fondate sull’eccessiva onerosità (art. 2058 cod.civ.) o sul pregiudizio derivante all’economia nazionale dalla distruzione della cosa (art. 2933 cod.civ.); né l’avvenuta realizzazione dell’opera pubblica può costituire causa di impossibilità oggettiva in quanto mero fatto, occorrendo all’uopo un (legittimo) provvedimento formale di acquisizione dell’area.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI --> ABDICAZIONE

Il trasferimento di un bene occupato può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell’Amministrazione; mentre deve altresì escludersi che il diritto alla restituzione possa essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi, che dir si voglia) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni.

L... _OMISSIS_ ...e ha l’obbligo giuridico di far venir meno l’occupazione “sine titulo” e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l’immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, ovvero acquisendo il bene mediante l'art. 42bis TUEs. Deve escludersi che il diritto alla restituzione possa essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi, che dir si voglia) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni.

In mancanza di un legittimo atto di acquisizione, il proprietario ha pieno diritto alla restituzione del bene occupato per finalità di pubblico interesse, a meno che non sia evincibile dalla richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario, a fronte della irreversibile trasformazione del fondo, una “rinunzia abdicativa”.

La condotta illecita dell’amministrazione, comunque realizzata, la quale incida sul diritto di prop... _OMISSIS_ ... di un privato, non può comportarne l’acquisizione, ma configura invece un illecito permanente ex art. 2043 c.c., illecito che può cessare solo in casi ben determinati, e in particolare per effetto di una rinunzia abdicativa da parte del proprietario implicita nella richiesta di risarcimento del danno per equivalente monetario a fronte della irreversibile trasformazione del fondo.

La realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non idoneo a costituire un titolo di acquisto, con effetti traslativi e, inoltre, il diritto alla restituzione non può essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni.

Nell'ipotesi in cui alla dichiarazione di pubblica utilità o alla occupazione d'urgenza non abbia fatto segui l'emanazione di un tempestivo atto traslativo (sia esso un accordo di cessione volontario oppure un decreto ... _OMISSIS_ ...la P.A. ha l'obbligo di far cessare l'occupazione "sine titulo"; il diritto alla restituzione non può essere limitato da altri atti estintivi (rinunziativi o abdicativi) della proprietà o da altri comportamenti, fatti o contegni.

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> LIMITI --> ACQUISIZIONE SANANTE

In assenza di un formale (e tempestivo) provvedimento di espropriazione, il terreno pur occupato e trasformato per scopi pubblici rimane di proprietà privata, con la conseguenza che sussistono i presupposti per ordinarne la restituzione ai legittimi proprietari, previa la necessaria riduzione in pristino, fatta salva l’applicazione da parte dell'occupante dell’art. 42 bis del D.P.R. n. 327/2001 e ss.mm., che ha disciplinato ex novo il potere discrezionale della P.A. di acquisizione del bene “in sanatoria”.

Laddove l'amministrazione vog... _OMISSIS_ ...restituzione del bene illegittimamente occupato, con contestuale ripristino dei luoghi, essa potrà optare, nell’ambito del suo potere discrezionale, alla regolarizzazione postuma della vicenda ablatoria perseguendo la via della acquisizione sanante ex art. 42 bis T.U. Espropri, avendo cura di porre in essere tutti gli adempimenti previsti dal succitato articolo. In tal caso l’indennizzo dovuto dovrà essere liquidato secondo gli indicatori fissati dalla predetta disposizione, salvo il potere del giudice civile di verificare se esso è stato quantificato congruamente.

Non potendosi disconoscere l’eventuale esigenza dell’Amministrazione di evitare la demolizione di quanto costruito a spese e nell’interesse della collettività, l’art. 42 bis tues ha (nuovamente) disciplinato il potere discrezionale della P.A. di acquisizione del bene “in sanatoria”, quale alternativa alla restituzione dei beni occupati al loro prop... _OMISSIS_ ...a riduzione in pristino.

In caso di condanna di un'amministrazione, previa riduzione in pristino, alla restituzione di un suolo illegittimamente occupato ai suoi legittimi proprietari, va fatta salva la facoltà della “autorità che utilizza il bene” di ripristinare la legalità avvalendosi dell'art. 42 bis del d.P.R. n. 327 del 2001, adeguando la situazione di fatto a quella di diritto e facendo venir meno la situazione di occupazione “sine titulo” dell’immobile, mediante l’adozione di un provvedimento di acquisizione sanante, nel rispetto delle prescrizioni stabilite dalla norma, rimanendo la valutazione comparativa degli interessi in gioco e la conseguente decisione in ordine all'acquisizione o alla restituzione del bene nella sfera di discrezionalità della suddetta autorità.

Il privato che subisca l’occupazione e l’irreversibile trasformazione del proprio suolo da parte della P.A. in assenza d... _OMISSIS_ ... la legittimi, non ne perde la proprietà, e può richiedere la restituzione del terreno, con rimozione delle opere realizzate sullo stesso, a spese dell’Amministrazione medesima, con contestuale condanna al risarcimento del danno subito per effetto dell’occupazione senza titolo, meramente detentiva, fatta salva la possibilità per la P.A. di disporre l’acquisizione sanante ex art 42 bis D.P.R. n° 327/2001 che opera ex nunc e non vale quindi a sanare ed eliminare un precedente illecito.

Non avendo l'amministrazione occupante esercitato la possibilità di acquisire coattivamente il bene, nonostante sia stata a ciò vanamente sollecitata, deve essere accolta la richiesta di restituzione del bene, previo ripristino dei luoghi, stante la riconosciuta persistenza del diritto di proprietà in capo al ricorrente, mentre tale esito è da escludersi per le pretese che si collegano con il passaggio di proprietà del fondo all’Amministrazione, gia... _OMISSIS_ ...o.

In tutti i casi in cui la corrispondenza tra situazione reale e situazione proprietaria non può essere raggiunta mediante la restituzione del fondo (a causa dell’interesse pubblico alla conservazione dell’opera pubblica) ovvero il ricorso allo strumento pattizio, il precipuo strumento previsto nell’ordinamento per porre fine all’illecito permanente derivante dalla irreversibile trasformazione del suolo privato a uso pubblico, senza che, nei termini di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità, sia stato adottato il decreto di esproprio o comunque stipulato il contratto di cessione delle aree interessate è, oggi, rappresentato dall’adozione del provvedimento ex art. 42 bis del DPR 327/2001.

Permanendo l'occupazione dei suoli anche in data successiva alla scadenza dell'efficacia dei provvedimenti che l’hanno originariamente legittimata, l'occupazione dei terreni di proprietà privata si protrae in... _OMISSIS_ ...mo, con il conseguente diritto del proprietario alla restituzione delle aree occupate rimesse al pristino stato, nonché al risarcimento dei danni subiti a causa della indebita occupazione del suolo, fermo restando il potere dell'amministrazione occupante di procedere all'acquisizione dell'area occupata mediante l’emissione di un valido titolo di acquisto, e, in primo luogo, tramite quello disciplinato dall'art. 42-bis D.P.R. n. 327 del 2000.

Nei casi di pubblica occupazione sine titulo di beni privati, si pone per l’Amministrazione occupante un’alternativa fra l’adempimento di un obbligo restitutorio e risarcitorio disciplinato dal diritto civile e l’esercizio di una potestà autoritativa di acquisizione del bene di cui la stessa dispone in forza del regime speciale ad essa assicurato dal diritto amministrativo. La scelta che l’Amministrazione deve compiere non è, però, libera, come nel caso delle obbligazioni alternative... _OMISSIS_ ... Laddove il soggetto che occupa illegittimamente un bene privato per finalità pubbliche voglia evitare la sua restituzione con contestuale ripristino dei luoghi, potrà optare, nell’ambito del suo potere discrezionale, alla regolarizzazione postuma della vicenda ablatoria e pertanto perseguire la via della acquisizione sanante ex art. 42 bis T.U. Espropri, avendo cura di porre in essere tutti gli adempimenti previsti dal succitato articolo.

Anche se va dichiarata l’illegittimità dell’occupazione e va conseg...


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