ESPROPRIAZIONE PER P U

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Determinazione dell' indennità di espropriazione e di occupazione legittima tramite il criterio dei V.A.M.

Per l'espropriazione di un terreno agricolo, la relativa indennità definitiva di esproprio è determinata in base al criterio del valore agricolo medio (VAM) del suolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi (VM), legittimamente realizzati, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola.

Interessi e rivalutazione con riguardo all'indennità di espropriazione

Il prezzo della cessione volontaria d'immobile sottoposto a procedura espropriativa, non diversamente dall'indennità di espropriazione, è debito di valuta, perché oggetto di obbligazione indennitaria, e non risarcitoria, alla quale si applica il principio nominalistico sancito dall'art. 1224 c.c.

Rivalutazione e interessi sul risarcimento del danno da occupazione illegittima di beni privati per pubblica utilità

Sugli importi determinati a titolo di risarcimento per il periodo in cui si è protratta l'occupazione senza titolo, devono essere calcolati gli interessi sulla somma rivalutata anno per anno; la somma così risultante sarà poi produttiva di interessi dalla data di deposito della decisione giudiziale fino all’effettivo soddisfo.

Interessi e rivalutazione nell'espropriazione: indici ISTAT

La mera operazione di rivalutazione o devalutazione, in base gli indici ISTAT, del prezzo di un bene immobile, non dà sufficiente contezza del reale prezzo di mercato, poiché l'andamento del mercato immobiliare risulta spesso del tutto sganciato dall'andamento dei prezzi al consumo assunti di norma a base degli indici Istat.

Indennità di asservimento per elettrodotto

L'indennizzo per il fondo residuo disciplinato dal T.U. n. 1775 del 1933, art. 123, comma 1, non opera in modo indistinto ed automatico, ma può essere attribuito solo quando sia dimostrata l'attualità del deprezzamento e comunque il suo documentato verificarsi in conseguenza della costituzione della servitù, incidenza causale che non può essere individuata nella mera vicinanza con l'opera pubblica.

Indennità di esproprio per le cave

L'indennità di esproprio deve tenere conto delle capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio, con incidenza sul valore di mercato di esso, da accertare anche in ragione delle caratteristiche fisiche di esso e della sua natura come in concreto individuata.

Indennità di espropriazione: conguaglio

La disciplina del conguaglio ex L. 29 luglio 1980, n. 385 era collegata al presupposto indefettibile della natura edificatoria delle aree oggetto di cessione volontaria, il cui corrispettivo per l'appunto veniva ritenuto "conguagliabile" per l'applicazione di un diverso, seriamente ristoratore, criterio indennitario; ove la cessione sia stata convenuta per aree agricole, nessun conguaglio è azionabile ad integrazione del corrispettivo erogato e ciò anche prescindendo da ...

Danno all'avviamento e all'attività economica derivante dagli espropri per pubblica utilità e dalle opere pubbliche

Nell'ipotesi di espropriazione parziale, qualora risulti impedito l'ulteriore svolgimento di un'impresa che utilizzava l'immobile espropriato per l'esercizio della propria attività, la determinazione dell'indennità deve essere effettuata secondo il criterio dettato dalla L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 40, senza che abbia rilievo il reale pregiudizio rappresentato dall'impossibilità di proseguire la precedente attività imprenditoriale.

Deposito e svincolo dell'indennità di espropriazione

Alla luce del disposto di cui all'art. 48 e segg. della L. n. 2359/18652 ed oggi DPR 327/2001, ove il proprietario espropriato non abbia accettato l’indennità offerta o non sia addivenuto ad un accordo amichevole, il pagamento di essa va sempre effettuato alla Cassa depositi e prestiti, con deposito che ha valore liberatorio per l’ente espropriante e che costituisce un mezzo di tutela per gli eventuali terzi lesi dalla espropriazione.

Cessione volontaria di un fondo oggetto di procedura espropriativa "salvo conguaglio"

Il prezzo della cessione volontaria di un bene assoggettato a procedura espropriativa, per il quale fu corrisposto anticipo salvo conguaglio, ai sensi della L. 29 luglio 1980, n. 385, successivamente dichiarata incostituzionale (Corte Cost. 19 marzo 1983 n. 223), va determinato in conformità ai criteri di determinazione dell'indennità di espropriazione previsti per legge e indipendenti dalla volontà delle parti.

Indennità di espropriazione, esproprio parziale e danno alla proprietà residua: art. 40 l. 2359/1865

In tema di espropriazione parziale, il criterio di stima differenziale, è rivolto a garantire che l'indennità di espropriazione riguardi l'intera diminuzione patrimoniale subita dal soggetto passivo del provvedimento ablativo e, quindi, anche il deprezzamento subito dalle parti residue del bene espropriato. Tale risultato può essere conseguito detraendo dal valore venale che l'intero cespite aveva prima dell'esproprio inclusivo del soprassuolo, il valore successivamente attrib ...

Condizioni per la compensazione del deprezzamento dell'area residua in caso di esproprio parziale

L'espropriazione parziale, delineata dalla L. n. 2359 del 1865, art. 40, si configura soltanto quando la parte espropriata e la parte non espropriata siano elementi di un "unicum" sotto il profilo funzionale ed economico; e sia la mera espropriazione della prima con il conseguente suo distacco dalla parte residua ad influire oggettivamente in modo negativo su quest'ultima, sì da comportare la necessità di indennizzarne la diminuzione di valore.

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