ESPROPRIAZIONE PER P U

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Determinazione dell'indennità di esproprio: il criterio estimativo analitico-ricostruttivo

Va negato valore preminente al metodo sintetico-comparativo ritenendosi anzi il metodo analitico-ricostruttivo maggiormente aderente all'evoluzione del sistema normativo, tant'è che il giudice che accolga le conclusioni del consulente tecnico secondo il metodo analitico non è tenuto neanche a motivare la mancata adozione del metodo sintetico.

Indennità di esproprio: maggiorazioni e indennità aggiuntive spettanti al fittavolo ed all'imprenditore agricolo

Ai fini della maggiorazione del 10% prevista dall'art. 37 comma 2 DPR 327/2001, deve essere assunto a base della valutazione del divario di 8/10 l'indennità provvisoria ancorché in pendenza di procedimento sia entrata in vigore la disciplina di cui alla L. n. 244 del 2007, imposta dalla necessità di colmare la lacuna aperta dalla sentenza 348/2007 della Corte Costituzionale.

II momento della ricognizione del valore del bene ai fini della determinazione dell'indennità di esproprio

Emanato il decreto ablativo, sorge contestualmente ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo; ne consegue che l'ammontare dell'indennità definitiva deve essere determinato con riguardo alla data del trasferimento coattivo della proprietà, tenendo dunque conto delle caratteristiche dell'immobile espropriato in questo momento.

Determinazione dell'indennità di esproprio: il parametro legale vigente

Per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 181 del 2011, emessa dopo quelle n. 348 e 349 del 2007, ed a completamento del processo di conformazione del diritto interno ai principi affermati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, il sistema indennitario risulta agganciato al valore venale del bene.

Procedura di determinazione dell'indennità definitiva di esproprio

Tutti gli atti amministrativi, relativi alla determinazione dell'indennità (provvisoria o definitiva) di espropriazione per pubblica utilità, assumono la configurazione di atti paritetici, nei confronti dei quali i soggetti privati interessati vantano sempre la posizione giuridica di diritto soggettivo.

Indennità di espropriazione nelle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano

Il sistema disciplinante il compenso per l'acquisizione del bene di proprietà privata all'ente pubblico regolato, nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano, dalla L.P. n. 10/1991, modificata dalla L.P. n. 1/1997, appare mutato da recenti interventi legislativi, riconoscibili nella L.P. Bolzano n. 4/2008 e nella L.P. n. 9/2009 . Tali interventi appaiono, in primo luogo, dettati dalla necessità di adeguare la legislazione provinciale alla nuova normativa statale in mate ...

Indennità di occupazione: termine iniziale e termine finale

L'indennità per l'occupazione d'urgenza di un immobile spetta soltanto per il periodo di occupazione legittima, non anche per il periodo successivo in cui l'occupazione si sia, eventualmente, protratta, atteso che, decorso il tempo dell'occupazione temporanea, in carenza del decreto di esproprio, o essa prosegue come occupazione illecita se il terreno non è stato definitivamente trasformato con l'opera di pubblica utilità per la quale avvenne l'occupazione, ovvero, se si è ...

Indennità di occupazione, natura e profili generali

L'indennità di occupazione legittima serve a compensare il proprietario della mancata disponibilità dei frutti che avrebbe percepito periodicamente ed è irrilevante che essa venga liquidata sulla base del computo degli interessi legali sull'indennità di espropriazione, non valendo l'adozione di un simile criterio a trasformare in obbligazione di interessi quella che rimane un'obbligazione di reintegrare il proprietario rispetto al pregiudizio subito in conseguenza del mancato godimento del bene.

Parametro dell'indennità di occupazione per pubblica utilità: profili generali

In fattispecie in cui i suoli occupati hanno destinazione agricola, trova applicazione l'art. 20 comma 3 L. n. 865 del 1971 (applicabile ratione temporis), che dispone la stima dell'indennità “'in una somma pari, per ciascun anno di occupazione, ad un dodicesimo dell'indennità che sarebbe dovuta per l'espropriazione dell'area da occupare, calcolata a norma dell'art. 16 ovvero per ciascun mese o frazione di mese di occupazione, ad un dodicesimo dell'indennità annua". ...

Parametro dell'indennità di occupazione in caso di esproprio di aree edificabili

Nel caso di occupazione preordinata alla successiva espropriazione, quando si tratti di suoli a vocazione edificatoria e non vi siano disposizioni che fissino criteri diversi, l'indennità di occupazione deve essere liquidata in misura corrispondente ad una percentuale dell'indennità che è (o sarebbe) dovuta per l'espropriazione dell'area occupata e non con riferimento al valore venale del bene.

Parametro dell'indennità di occupazione in caso di esproprio di aree non edificabili

L'indennità di occupazione relativa ad aree inedificabili va calcolata per ogni anno di occupazione in misura pari a 1/12 dell'indennità di esproprio; sulle somme dovute a titolo indennità di occupazione vanno altresì corrisposti gli interessi legali, con decorrenza dalla scadenza di ciascuna annualità sino al momento del deposito presso la Cassa DDPP.

Indennità di occupazione: momento di ricognizione del valore del bene

Il diritto alla indennità di occupazione matura al compimento di ciascuna annualità, per cui è a ciascuno di questi momenti che deve essere calcolato il parametro di riferimento, che è quello del valore venale attuale del bene, passibile nel tempo di variazioni dipendenti dallo specifico mercato immobiliare di riferimento.

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