ESPROPRIAZIONE PER P U

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Interessi di natura compensativa nell'espropriazione per pubblica utilità

A differenza degl'interessi moratori e corrispettivi, disciplinati rispettivamente dagli artt. 1224 e 1282 cod. civ., gli interessi compensativi sono dovuti indipendentemente sia dall'imputabilità del ritardo nella corresponsione dell'importo dovuto che dalla liquidità ed esigibilità del credito, purché ne sia provata la certezza e la definitività.

Illegittimità costituzionale della determinazione dell'indennità di esproprio e di occupazione tramite il criterio dei V.A.M.

Per l'espropriazione di un terreno agricolo, la relativa indennità definitiva di esproprio è determinata in base al criterio del valore agricolo medio (VAM) del suolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi (VM), legittimamente realizzati, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola.

Rivalutazione e interessi sul risarcimento del danno da occupazione illegittima di beni privati per pubblica utilità

Sugli importi determinati a titolo di risarcimento per il periodo in cui si è protratta l'occupazione senza titolo, devono essere calcolati gli interessi sulla somma rivalutata anno per anno; la somma così risultante sarà poi produttiva di interessi dalla data di deposito della decisione giudiziale fino all’effettivo soddisfo.

Indennità di esproprio per le cave

L'indennità di esproprio deve tenere conto delle capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio, con incidenza sul valore di mercato di esso, da accertare anche in ragione delle caratteristiche fisiche di esso e della sua natura come in concreto individuata.

Deposito e svincolo dell'indennità di espropriazione

Alla luce del disposto di cui all'art. 48 e segg. della L. n. 2359/18652 ed oggi DPR 327/2001, ove il proprietario espropriato non abbia accettato l’indennità offerta o non sia addivenuto ad un accordo amichevole, il pagamento di essa va sempre effettuato alla Cassa depositi e prestiti, con deposito che ha valore liberatorio per l’ente espropriante e che costituisce un mezzo di tutela per gli eventuali terzi lesi dalla espropriazione.

I danni da considerare nel calcolo dell'indennità in caso di espropriazione parziale

Nel caso di espropriazione parziale, che si configura quando la vicenda ablativa investa parte di un complesso immobiliare caratterizzato da un'unitaria destinazione economica, l'indennizzo riconosciuto al proprietario non può riguardare soltanto la porzione espropriata, ma anche la compromissione o l'alterazione delle possibilità di utilizzo della restante porzione del bene e il connesso deprezzamento.

Accettazione dell'indennità di esproprio

L’accettazione dell’indennità di esproprio ha natura solo acceleratoria della procedura e non esclude l’adozione del necessario decreto di esproprio.

Indennità di espropriazione di aree non edificabili: criterio indennitario

Per effetto della sentenza della Corte Cost. n. 181 del 2011, che ha rilevato che il criterio del valore tabellare, previsto per i suoli agricoli e per quelli non aventi vocazione edificatoria, prescinde dall'area oggetto del procedimento espropriativo, ignorando ogni dato valutativo inerente ai requisiti specifici del bene, e perciò ha carattere astratto, ed elude il "ragionevole legame" col valore di mercato del bene occupato, prescritto dalla giurisprudenza della Corte di ...

Determinazione dell'indennità di esproprio: il criterio estimativo analitico-ricostruttivo

Va negato valore preminente al metodo sintetico-comparativo ritenendosi anzi il metodo analitico-ricostruttivo maggiormente aderente all'evoluzione del sistema normativo, tant'è che il giudice che accolga le conclusioni del consulente tecnico secondo il metodo analitico non è tenuto neanche a motivare la mancata adozione del metodo sintetico.

Indennità di esproprio: maggiorazioni e indennità aggiuntive spettanti al fittavolo ed all'imprenditore agricolo

Ai fini della maggiorazione del 10% prevista dall'art. 37 comma 2 DPR 327/2001, deve essere assunto a base della valutazione del divario di 8/10 l'indennità provvisoria ancorché in pendenza di procedimento sia entrata in vigore la disciplina di cui alla L. n. 244 del 2007, imposta dalla necessità di colmare la lacuna aperta dalla sentenza 348/2007 della Corte Costituzionale.

II momento della ricognizione del valore del bene ai fini della determinazione dell'indennità di esproprio

Emanato il decreto ablativo, sorge contestualmente ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo; ne consegue che l'ammontare dell'indennità definitiva deve essere determinato con riguardo alla data del trasferimento coattivo della proprietà, tenendo dunque conto delle caratteristiche dell'immobile espropriato in questo momento.

Determinazione dell'indennità di esproprio: il valore di mercato quale parametro legale vigente

Per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 181 del 2011, emessa dopo quelle n. 348 e 349 del 2007, ed a completamento del processo di conformazione del diritto interno ai principi affermati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, il sistema indennitario risulta agganciato al valore venale del bene.

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