Pubblicazioni digitali professionali
Stai vedendo 27-36 di 664 risultati
La prescrizione quinquennale del diritto al risarcimento dei danni per un'occupazione illegittima di terreno privato decorre dalle singole annualità, quanto al danno per la perdita del godimento.
Il privato può sollecitare la p.a. espropriante sine titulo ad avviare il procedimento di acquisizione sanante con conseguente obbligo per la stessa di provvedere al riguardo, essendo l'eventuale sua inerzia configurabile quale silenzio inadempimento.
Ai sensi del comma 1 dell'art. 42 bis del d.P.R. n. 327/2001, la competenza ad adottare il decreto di acquisizione spetta alla l'autorità che utilizza l'immobile per scopi di interesse pubblico.
L'Amministrazione ha l'obbligo giuridico di esaminare le istanze dei proprietari volte ad attivare il procedimento di cui all'art. 42-bis del d.P.R. 327/2001, adeguando la situazione di fatto a quella di diritto.
Lo scopo dell'art. 42 bis del T.U.Es. non è quello di sanatoria di un precedente illecito perpetrato dalla P.A., ma di ricondurre a legalità le situazioni connotate dall’utilizzazione senza titolo di un immobile privato.
L’uso dell’espressione “a titolo risarcitorio” contenuta nel comma 3 dell’art. 42-bis del d.P.R. 327/2001 costituisce una mera imprecisione lessicale che non altera la natura indennitaria del ristoro unitariamente inteso per l'occupazione senza titolo.
il giudice non può condannare direttamente in sede di cognizione la P.A. a emanare tout court il provvedimento di acquisizione ex art. 42 bis T.U.Es., ma può imporle di decidere se adottarlo o seguire altre soluzioni.
In caso di occupazione illegittima, la P.A. può: fare ricorso ad un accordo transattivo; restituire i terreni illegittimamente occupati previa riduzione in pristino stato; provvedere all'acquisizione ex art. 42 bis T.U.Es. risarcendo il danno.
Il comportamento tenuto dalla P.A., che abbia emesso una valida dichiarazione di p.u. senza emanare il provvedimento definitivo di esproprio deve configurarsi quale illecito permanente e non già quale illecito istantaneo ad effetti permanenti.
Sussiste l’obbligo per la P.A. di far venire meno l’occupazione senza titolo, valutando discrezionalmente se restituire gli immobili al legittimo proprietario o acquisirli ai sensi dell'art. 42 bis del D.P.R. 327/2001
Dall'annullamento, per omessa comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 L. 241/1990, di “tutti gli atti della procedura espropriativa”, discende l'illegittimità derivata del decreto di esproprio.
La P. A. ha un vero e proprio obbligo di disporre l’acquisizione sanante ove l’esercizio di tale potere risulti meglio corrispondere all’interesse pubblico rispetto alla soluzione alternativa della restituzione dell’immobile e del risarcimento del danno
ACCEDI A EXEO
Nuovo utente?