Indennità di espropriazione nelle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - REGIONI/PROVINCE

Il legislatore nazionale ha prescelto, quale criterio di principio per individuare la destinazione urbanistica del terreno espropriato cui commisurare l'indennità, quello dell'edificabilità legale, per il quale un'area va ritenuta edificabile quando essa risulti classificata come tale dagli strumenti urbanistici al momento della vicenda ablativa, restando ciò escluso tutte le volte in cui la zona sia stata concretamente vincolata ad un utilizzo meramente pubblicistico (verde pubblico, attrezzature pubbliche, viabilità ecc.) dallo strumento urbanistico vigente; né rileva, in tali ultime ipotesi, che la destinazione zonale consenta la costruzione di edifici e attrezzature pubblici, atteso che l'attività di trasformazione del suolo per la realizzazione dell'opera pubblica rimessa inderogabilmente all'iniziativa pubblica non è assimilabile al concetto di edificazione preso... _OMISSIS_ ...one dalla menzionata normativa agli effetti indennitari, da intendersi come estrinsecazione dello "ius aedificandi" connesso al diritto di proprietà. Tali principi fondamentali, desumibili dalla legislazione statale in materia, limitano l'esercizio della potestà legislativa regionale concorrente.

In base alla disciplina urbanistica della regione siciliana, il piano regolatore generale che non sia stato approvato nel termine risultante dal combinato disposto della L.R. n. 71 del 1978, art. 4 e art. 19, comma 1, diviene efficace a tutti gli effetti, senza la necessità di alcun adempimento pubblicitario, e di esso deve tenersi conto ai fini della determinazione dell'indennità di esproprio dei terreni compresi in detto piano, ove il titolo ablativo venga emesso dopo l'acquisto di tale efficacia, la quale, tuttavia, non si sostituisce all'approvazione, che deve sempre intervenire ai sensi dell'art. 19, comma 2 L.R. cit.

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIO... _OMISSIS_ ...IONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - REGIONI/PROVINCE - EMILIA ROMAGNA

L'indiscriminata attribuzione di "edificabilità legale", in funzione della sola quantificazione dell'indennità di espropriazione, ai terreni espropriati ricadenti nel perimetro urbanizzato secondo le previsioni del P.S.C., determina una irragionevole quantificazione "al rialzo" della indennità medesima all'interno dei confini della Regione Emilia Romagna rispetto al restante territorio nazionale, ogni qualvolta i terreni medesimi siano privi di effettiva vocazione edificatoria. Ciò pare rappresentare un vulnus al principio di uguaglianza formale, in quanto è pregiudicata l'esigenza di garantire, sul territorio nazionale medesimo, parità di trattamento nella strutturazione di un istituto squisitamente privatistico qual è il diritto di proprietà. Il trattamento differenziato, sancito dalla legislazione regionale dell'Emilia Romagna in punto di quantificazione della indennità di esproprio attra... _OMISSIS_ ...ne del criterio della "edificabilità legale", sortisce l'effetto di mettere in crisi lo statuto unitario della proprietà, definito dalla legislazione civile, in un aspetto rilevante quale quello attinente la nozione di "giusta indennità" ex art. 834 c.c.; nozione predicativa della imprescindibilità di una siffatta posta in favore del proprietario espropriato, ma anche della ragionevole uniformità territoriale della sua regolamentazione.

La qualificazione in termini di "arbitraggio", che la L.R. Emilia Romagna n. 37 del 2002 attribuisce con l'art. 25, comma 2, lett. b) alla stima rimessa alla terna arbitrale, non è idonea ad incidere sul diritto del proprietario espropriato, del promotore dell'espropriazione e del terzo che ne abbia interesse, ad impugnare dinanzi all'autorità giudiziaria ai sensi del principio fondamentale posto dalla legislazione statale di cui all'art. 54 del D.P.R. n. 327 del 2001.

L'indiscriminata attribuzione di "edificabilità ... _OMISSIS_ ...zione della sola quantificazione dell'indennità di espropriazione, ai terreni espropriati ricadenti nel perimetro urbanizzato secondo le previsioni del P.S.C., di cui all'art. 20, comma 1, L.R. Emilia Romagna n. 37 del 2002, determina una irragionevole quantificazione "al rialzo" della indennità medesima all'interno dei confini della Regione rispetto al restante territorio nazionale, ogni qualvolta i terreni medesimi siano privi di effettiva vocazione edificatoria. Ciò pare rappresentare un vulnus al principio di uguaglianza formale, in quanto è pregiudicata l'esigenza di garantire, sul territorio nazionale medesimo, parità di trattamento nella strutturazione di un istituto squisitamente privati stico qual è il diritto di proprietà. Il trattamento differenziato, sancito dalla legislazione regionale dell'Emilia Romagna in punto di quantificazione della indennità di esproprio attraverso la torsione del criterio della "edificabilità legale", sortisce l'effetto di mettere in... _OMISSIS_ ...to unitario della proprietà, definito dalla legislazione civile, in un aspetto rilevante quale quello attinente la nozione di "giusta indennità" ex art. 834 c.c.; nozione predicativa della imprescindibilità di una siffatta posta in favore del proprietari o espropriato, ma anche della ragionevole uniformità territoriale della sua regolamentazione.

L'art. 20, comma 1, della L.R. Emilia Romagna n. 37 del 2002, che dispone che l'indennità è sempre commisurata ai valori propri dei terreni edificabili, ove l'area, ricomprendente il fondo espropriato, sia inserita all'interno del perimetro del territorio urbanizzato individuato dal P.S.C., è, in questa parte, norma di diretta determinazione del diritto all'indennità di esproprio; nonché norma diretta a conformarla, ragguagliandone comunque il contenuto - solo che ricorra la condizione dell'intervenuta definizione dei citato strumento di programmazione generale e l'intervento ablativo cada all'interno del perimetro ur... _OMISSIS_ ...valori previsti per le aree a vocazione edificatoria, indipendentemente dalla effettiva edificabilità del suolo secondo la pianificazione urbanistica concretamente operante.

È rilevante e non manifestamente infondata, per contrasto con l'art. 3 Cost., comma 1 e art. 117 Cost., comma 3, la questione di legittimità costituzionale della L.R. Emilia-Romagna 19 dicembre 2002, n. 37, art. 20, comma 1, nella parte in cui stabilisce che, ai fini della determinazione dell'entità dell'indennità di esproprio, la possibilità legale di edificare è presente nelle aree ricadenti all'interno del perimetro del territorio urbanizzato individuato dal Piano Strutturale Comunale ai sensi della L.R. n. 20 del 2000, art. 28, comma 2, lett. d).

L'indiscriminata attribuzione di "edificabilità legale", in funzione della sola quantificazione dell'indennità di espropriazione, ai terreni espropriati ricadenti nel perimetro urbanizzato secondo le previsioni del Piano Strutturale... _OMISSIS_ ...ensi della L.R. Emilia-Romagna 19 dicembre 2002, n. 37, determina una irragionevole quantificazione "al rialzo" della indennità medesima all'interno dei confini della Regione rispetto al restante territorio nazionale, ogni qualvolta i terreni medesimi siano privi di effettiva vocazione edificatoria e ciò pare rappresentare un vulnus al principio di uguaglianza formale, in quanto è pregiudicata l'esigenza di garantire, sul territorio nazionale medesimo, parità di trattamento nella strutturazione di un istituto squisitamente privatistico qual è il diritto di proprietà.

L'indiscriminata attribuzione di "edificabilità legale", in funzione della sola quantificazione dell'indennità di espropriazione, ai terreni espropriati ricadenti nel perimetro urbanizzato secondo le previsioni del Piano Strutturale Comunale, ai sensi della L.R. 19 dicembre 2002, n. 37, determina una irragionevole quantificazione "al rialzo" della indennità medesima all'interno dei confini della R... _OMISSIS_ ... al restante territorio nazionale, ogni qualvolta i terreni medesimi siano privi di effettiva vocazione edificatoria e ciò pare rappresentare un vulnus al principio di uguaglianza formale, in quanto è pregiudicata l'esigenza di garantire, sul territorio nazionale medesimo, parità di trattamento nella strutturazione di un istituto squisitamente privatistico qual è il diritto di proprietà.

La qualificazione in termini di "arbitraggio", che la L.R. Emilia Romagna n. 37 del 2002 attribuisce con l'art. 25, comma 2, lett. b) alla stima rimessa alla terna arbitrale, non è idonea ad incidere sul diritto del proprietario espropriato, del promotore dell'espropriazione e del terzo che ne abbia interesse, ad impugnare dinanzi all'autorità giudiziaria ai sensi del principio fondamentale posto dalla legislazione statale di cui all'art. 54 del D.P.R. n. 327 del 2001.

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - REGIONI/PROVINCE ... _OMISSIS_ ...BOLZANO

La L. n. 10 del 1991, art. 8, comma 5, si riferisce soltanto alle aree sulle quali siano stati costruiti edifici ed installate attrezzature od opere di urbanizzazione tali da avere impresso al terreno una stabile trasformazione, così da rendere attuali le originarie e, quindi, necessariamente preesistenti potenzialità edificatorie del terreno, e non a qualunque fondo (anche non edificatorio) sul quale sussista un qualsiasi manufatto assimilabile a quelli indicati dalla norma.

Il sistema disciplinante il compenso per l'acquisizione del bene di proprietà privata all'ente pubblico regolato, nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano, dalla L.P. n. 10/1991, modificata dalla L.P. n. 1/1997, appare mutato da recenti interventi legislativi, riconoscibili nella L.P. Bolzano n. 4/2008 e nella L.P. n. 9/2009 . Tali interventi appaiono, in primo luogo, dettati dalla necessità di adeguare la legislazione provinciale alla nuova normati... _OMISSIS_ ...ateria di espropriazioni, espressa dal D.P.R. n. 327/2001 e sono comunque ispirati alla giurisprudenza della Corte EDU che, in applicazione del principio al rispetto dei propri beni di cui all'art. art. 1 Prot. 1^ add. alla CEDU, ha sancito che l'indennizzo espropriativo debba tendenzialmente corrispondere al valore venale dei beni.

La L.P. n. 4 del 2008, art. 47 dispone l'immediata applicabilità delle disposizioni, nella versione da essa innovata, ai procedimenti espropriativi, salvo il giudicato; rispetto alla L. n. 244 del 2007, art. 2 comma 90, va sottolineata la diversa formulazione normativa atta a risolvere la questione intertemporale, che pur facendo riferimento ai procedimenti in corso ha posto la preclusione alle ipotesi in cui la determinazione dell'indennità sia divenuta definitiva per scadenza del termine per proporre l'opposizione alla stima, o per passaggio in giudicato della sentenza che decide sull'opposizione. Alle cause in corso, dunque, è a... _OMISSIS_ .... n. 10 del 1991, nella versione modificata dalla L.P. n. 4 del 2008.

Il valore dell'immobile, a fini indennitari, va relazionato alla condizione urbanistica al momento dell'apposizione del vincolo preordinato ad esproprio. Tale momento va inteso in senso logico, attraverso l'identificazione della condizione urbanistica precedente alla previsione comportante l'imposizione di un vincolo di inedificabilità preordinato all'esproprio. Sotto il profilo cronologico, invece, la valutazione deve trasferirsi al momento del decreto di esproprio, come chiarito a partire dall'ordinanza Corte Cost. 13.11.1993, n. 442, e recepito nella legislazione provinciale di Bolzano, dalla L.P. n. 10 del 1991, art. 1 bis, come introdotto dalla L.P. n. 4 del 2008, art. 38 (e da ultimo ribadito nell'art. 1-quinquies introdotto dalla L.P. n. 9 del 2009).

Il sistema disciplinante il compenso per l'acquisizione del bene di proprietà privata all'ente pubblico regolato, nel territo... _OMISSIS_ ...ncia autonoma di Bolzano, dalla L.P. n. 10/1991, modificata dalla L.P. n. 1/1997, appare mutato da recenti interventi legislativi, riconoscibili nella L.P. Bolzano n. 4/2008 e nella L.P. n. 9/2009. Tali interventi appaiono, in primo luogo, dettati dalla necessità di adeguare la legislazione provinciale alla nuova normativa statale in materia di espropriazioni, espressa dal D.P.R. n. 327/2001 e sono comunque ispirati alla giurisprudenza della Corte EDU che, in applicazione del principio al rispetto dei propri beni di cui all'art. art. 1 Prot. 1^ add. alla CEDU, ha sancito che l'indennizzo espropriativo debba tendenzialmente corrispondere al valore venale dei beni.

La L.P. n. 4 del 2008, art. 47 dispone l'immediata applicabilità delle disposizioni, nella versione da essa innovata, ai procedimenti espropriativi, salvo il giudicato; rispetto alla L. n. 244 del 2007, art. 2 comma 90, va sottolineata la diversa formulazione normativa atta a risolvere la questione in... _OMISSIS_ ...e pur facendo riferimento ai procedimenti in corso ha posto la preclusione alle ipotesi in cui la determinazione dell'indennità sia divenuta definitiva per scadenza del termine per proporre l'opposizione alla stima, o per passaggio in giudicato della sentenza che decide sull'opposizione. Alle ca...


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