ESPROPRIAZIONE PER P U

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Costituzione di servitù pubbliche: impianti di telecomunicazione, infrastrutture energetiche, passaggio...

Ai sensi dell'art. 825 c.c. le servitù prediali pubbliche sono particolari diritti reali spettanti alle PA e che gravano su beni di proprietà privata in ragione di un rapporto di funzionalità tra bene pubblico e bene privato

La costituzione di un asservimento del terreno

Lo scopo dell’atto di asservimento di suoli è quello di incrementare la cubatura disponibile su un fondo, sfruttando quella concessa (e non utilizzata) ad altro fondo della medesima area, il quale viene, conseguentemente, assoggettato a vincolo di inedificabilità.

Modalità di costituzione della servitù coattiva di elettrodotto

La servitù coattiva di elettrodotto deve intendersi costituita non già in virtù del semplice decreto autorizzativo, bensì con la stipulazione di uno speciale atto convenzionale e, in caso di dissenso, con sentenza che ne determini le modalità di esercizio

Gli accordi integrativi e gli accordi sostitutivi del provvedimento amministrativo (art. 11 Legge 241/1990)

Il verbale di una riunione, che contenga una specifica descrizione del contenuto delle decisioni a conclusione ed una definizione condivisa dell’assetto degli interessi e sia stato debitamente sottoscritto da tutti gli intervenienti, è un atto valido ed efficace ai sensi dell’art. 11 L. n. 241/1990 nei confronti delle amministrazioni pubbliche, delle società e dei privati partecipanti.

La cessione gratuita di aree alla p.a. al fine di ottenere la concessione per interventi di lottizzazione

L'atto d'obbligo, sottoscritto dal proprietario, di cessione delle aree necessarie per la costruzione di strade o altre opere pubbliche, al fine di conseguire l'autorizzazione a lottizzare, non è di per sé idoneo a configurare il trasferimento del bene a favore del comune, trattandosi di atto preliminare, che al fine di produrre l'effetto traslativo, necessita di un successivo atto negoziale.

L'obbligo della P.A. di riscontrare l'istanza del proprietario volta all'attivazione del procedimento di acquisizione ex art. 42 bis T.U.Es.

La P.A. ha l'obbligo giuridico di esaminare le istanze dei proprietari volte ad attivare il procedimento di cui all'art. 42-bis del d.P.R. 327 del 2001, adeguando la situazione di fatto a quella di diritto.

Poteri sussistenti in capo ai proprietari dei beni illegittimamente occupati e corrispondenti poteri spettanti alla P.A.

Nella procedura ex art. 42-bis T.U.Es., la decisione sull’alternativa tra restituzione e acquisizione dei beni occupati è rimessa alla p.a., mentre l’unico diritto potestativo in capo al privato è quello di provocare una decisione da parte di essa.

L’usucapione di beni illecitamente occupati dalla pubblica amministrazione non è configurabile in termini generali

Se il bene è occupato illegittimamente, l'usucapione da parte della P.A. non avviene, in quanto tale occupazione ha la natura di illecito permanente; con la conseguenza che, fino a quando esso perdura, il termine per l'usucapione non inizia a decorrere.

Il risarcimento del danno per occupazione illegittima deve coprire il solo valore d'uso del bene

I privati i cui beni siano stati illegittimamente occupati dalla P.A. non possono, di norma, chiedere mero il risarcimento del danno collegato alla perdita della titolarità del bene, giacché tale perdita, sotto il profilo dominicale, non vi è stata..

Il periodo di durata dell'occupazione illegittima che deve essere considerato per il relativo risarcimento danni

Il risarcimento del danno da occupazione illegittima del bene deve operare dalla data della sua instaurazione fino alla giuridica regolarizzazione della fattispecie, ossia sino all’effettiva restituzione del bene o all'acquisizione sanante.

Calcolo dell'entità del danno da risarcire in caso di occupazione illegittima di suolo privato da parte della pubblica amministrazione

Il danno da occupazione illegittima può quantificarsi, con valutazione equitativa, nell'interesse del 5% annuo sul valore venale del bene, in linea con il parametro fatto proprio dal legislatore ex art. 42 bis T.U.Es.

In caso di occupazione illegittima e restitutio in integrum, il danno per la perdita della possibilità di utilizzo del bene va calcolato attraverso il tasso di interesse legale

Il danno da occupazione illegittima può essere quantificato in misura pari al saggio degli interessi legali sul valore del bene, da aggiornare annualmente secondo gli indici periodici ISTAT, sino all’effettivo rilascio del bene al proprietario.

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