Indennità di espropriazione per aree edificabili: l'art. 5 bis della L. 359/1992. Ambito temporale dell'incostituzionalità

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE EDIFICABILI - ART. 5 BIS - COSTITUZIONALITÀ

La riscontrata natura edificabile del suolo comporta l'indennizzo secondo il valore venale, e la rideterminazione dell'indennità di occupazione, senza applicazione del criterio riduttivo della semisomma, di cui all'art. 5-bis, dichiarato incostituzionale dalla sentenza 347/07.

Le norme di determinazione riduttiva dell'indennità di esproprio per i suoli edificabili (D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 37, commi 1 e 2; D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5 bis, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359), sono state dichiarate incostituzionali dalla sentenza Corte Cost. 24.10.2007, n. 348, nella parte in cui stabiliscono un criterio di calcolo dell'indennità di esproprio che non è in ragionevole legame con il valore di mercato dell'immobile espropriato, per contrasto con l'art. 117 Cost.. Tale norma condiziona l'esercizio della potestà legi... _OMISSIS_ ...tato e delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, fra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Le norme di determinazione riduttiva dell'indennità di esproprio per i suoli edificabili (D.P.R. n. 327/2001, art. 37, commi 1 e 2; D.L. n. 333/1992, art. 5 bis conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359), sono state dichiarate incostituzionali dalla sentenza Corte cost. n. 348/2007, nella parte in cui stabiliscono un criterio di calcolo dell'indennità di esproprio che non è in ragionevole legame con il valore di mercato dell'immobile espropriato, per contrasto con l'art. 117 Cost. Tale norma condiziona l'esercizio della potestà legislativa dello Stato e delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, fra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, le cui norme, così come interpretate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, costituiscono fonte integratrice del p... _OMISSIS_ ...tituzionalità.

In tema di espropriazione, la questione del contrasto del sistema indennitario previsto dal D.L. n. 333 del 1992, art. 5 bis convertito in L. n. 359 del 1992, con i principi enunciati dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo e con la Carta Costituzionale, riguarda il criterio di determinazione dell'indennizzo "per le aree edificabili" (regolato dai primi tre commi dell'art. 5 bis cit. ed, in via transitoria, dai commi sesto e settimo di questo), nonché il criterio di "liquidazione del danno... in caso di occupazioni illegittime di suoli per causa di pubblica utilità ", di cui al medesimo art. 5 bis, comma 7 bis ugualmente applicabile alle sole "aree edificabili", non anche l'indennizzo per le aree agricole e per quelle che non sono classificabili come edificabili.

INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE EDIFICABILI - ART. 5 BIS - COSTITUZIONALITÀ - AMBITO TEMPORALE DELLA INCOSTITUZIONALIT... _OMISSIS_ ...| La sentenza della Corte Cost. n. 348/2007 ha efficacia nei giudizi in cui sia ancora in discussione la determinazione della indennità, la quale non potrebbe certamente essere regolata da norme dichiarate incostituzionali.

L'art. 5 bis L. n. 359/1992 dichiarato in contrasto con la carta fondamentale, non può più produrre alcun effetto mancando ogni statuizione in tal senso dalla sentenza del giudice delle leggi che ne ha rilevato la incostituzionalità.

La presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, rende contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consente, provvedendo sul ricorso, di dare ingresso al nuovo criterio di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale.

Dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 348 del 2007, non sono più applicabili i criteri indennitari ... _OMISSIS_ ... 5 bis L. n. 359/1992, a meno che il rapporto non sia ormai esaurito in modo definitivo o perchè la controversia sia stata definita con sentenza passata in giudicato, ovvero perchè vi ostino preclusioni processuali, decadenze o prescrizioni non direttamente investite, nei loro presupposti normativi, dalla pronuncia d'incostituzionalità.

La presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, ed ancor più quelle direttamente impingenti sulla legittimità della norma, rendono contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consentono di dare ingresso al nuovo criterio di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale.

Solo la presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, rende contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consente, provvedendo su... _OMISSIS_ ...are ingresso al nuovo criterio di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale. La censura attingente il diritto al maggior danno ex art. 1224 c.c. rende viceversa insensibile allo jus superveniens.

Ai sensi della L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 3, la dichiarazione d'illegittimità costituzionale dell'art. 5 bis L. n. 359/1992 ne esclude l'applicabilità con effetto retroattivo, con l'unico limite delle situazioni consolidate per essersi il relativo rapporto definitivamente esaurito, potendosi legittimamente considerare esauriti, peraltro, i soli rapporti rispetto ai quali si sia formato il giudicato o si sia verificato un altro evento cui l'ordinamento collega il consolidamento dei rapporto medesimo, ovvero si siano verificate preclusioni processuali, o decadenze e prescrizioni non direttamente investite, nei loro presupposti normativi, dalla pronuncia d'incostituzionalità.

Dal giorno successivo alla pubblicaz... _OMISSIS_ ...enza della Corte Cost. n. 348/2007 non è più possibile applicare il meccanismo riduttivo introdotto dall'art. 5 bis L. n. 359/1992, qualora il rapporto non possa considerarsi esaurito in modo definitivo per l'impugnazione da parte dei proprietari che ha impedito la definitiva ed immodificabile determinazione dell'indennità, ponendone in discussione l'ammontare ancora dovuto, e da essi ritenuto incongruo.

La presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, e non solo di quelle direttamente impingenti sulla legittimità della norma, rendono contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consentono di dare ingresso al nuovo criterio di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale.

Se nel corso del giudizio di opposizione alla stima sia sopravvenuta la dichiarazione di illegittimità costituzionale (sentenza n. 348 del 2007) del D.L. ... _OMISSIS_ ... n. 333, art. 5 - bis, commi 1 e 2, convertito, con modificazioni, nella L. 8 agosto 1992, n. 359, e se con la domanda riconvenzionale anche l'espropriato abbia contestato la quantificazione in concreto dell'indennità, sia pure con riferimento all'apportata decurtazione del 40%, e, dunque, il rapporto non possa considerarsi esaurito, essendo ancora in corso la controversia sulla misura dell'indennizzo in questione, deve darsi ingresso all'applicazione del criterio a lui più favorevole del valore venale del bene.

Anche la sola presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, rende contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consente, provvedendo sul ricorso, di dare ingresso al nuovo criterio di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale (per le espropriazioni anteriori alla entrata in vigore della nuova disciplina ex D.P.R. n. 327 del... _OMISSIS_ ... valore venale pieno di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 39).

A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 349 del 2007 che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della L. 8 agosto 1992, n. 359, art. 5 bis, comma 7 bis, nella parte in cui prescriveva un criterio riduttivo rispetto a quello del valore venale del bene ablato, non è più possibile applicate il predetto criterio riduttivo, a meno che il rapporto non sia esaurito in modo definitivo. Ne consegue che deve ricorrersi al criterio del valore venale anche se l'impugnazione avverso la sentenza determinativa dell'indennità non abbia sollevato questione sulla legge applicabile, ma abbia contestato la quantificazione in concreto dell'importo liquidato, posto che in ordine all'individuazione del criterio legale di stima non è concepibile la formazione di un giudicato autonomo, nè l'acquiescenza allo stesso, dato che il bene della vita alla cui attribuzione tende l'opponente alla stima è l'ind... _OMISSIS_ ...ta nella misura di legge, non già indicato criterio legale.

La sentenza della Corte costituzionale n. 348 del 2007, esclude l'applicabilità della norma dichiarata incostituzionale con effetto retroattivo, con l'unico limite delle situazioni consolidate per essersi il relativo rapporto definitivamente esaurito, potendosi legittimamente considerare esauriti, peraltro, i soli rapporti rispetto ai quali si sia formato il giudicato o si sia verificato un altro evento cui l'ordinamento collega il consolidamento del rapporto medesimo, ovvero si siano verificate preclusioni processuali, o decadenze e prescrizioni non direttamente investite, nei loro presupposti normativi, dalla pronuncia d'incostituzionalità.

La sola presenza di censure sulla liquidazione dell'indennità, sia con riguardo al criterio sia in relazione al quantum dell'indennizzo, rende contestata da parte dell'espropriato detta statuizione e consente, provvedendo sul ricorso, di dare ingresso ... _OMISSIS_ ...io di indennizzo emergente dopo la sentenza 348 del 2007 della Corte Costituzionale (per le espropriazioni anteriori alla entrata in vigore della nuova disciplina ex D.P.R. n. 327 del 2001, ancora il valore venale pieno di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 39).

La Corte costituzionale con la sentenza n. 348/2007 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5-bis, commi 1 e 2. Tale pronunzia, atteso il disposto della L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 3, ha efficacia riguardo ai giudizi pendenti alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La Corte costituzionale con la sentenza n. 348/2007 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5-bis, commi 1 e 2. Tale pronunzia, atteso il disposto della L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 3, ha efficacia riguardo ai giudizi pendenti alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Per eff... _OMISSIS_ ...a intertemporale di cui al comma 90 dell'art. 2 L. n. 244/1990, lo "ius superveniens" costituito dalla L. n. 244 del 2007, art. 2, comma 89, che prevede la riduzione del 25% dell'indennità allorché l'espropriazione sia finalizzata ad interventi di riforma economico – sociale, si applica retroattivamente ai "procedimenti espropriativi in corso e non anche ai giudizi in corso”.

A seguito della dichiarazione d'illegittimità costituzionale del D.L. n. 333 del 1992, art. 5-bis, commi 1 e 2, per effetto della sentenza Corte cost. 24.10.2007, n. 348, detta norma non può più trovare applicazione, ai sensi dell'art. 136 Cost. e della L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 3, dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale.

La Corte costituzionale con la sentenza n. 348/2007 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5-bis, commi 1 e 2. Tale pronunzia, atteso il disposto d... _OMISSIS_ ...o 1953, n. 87, art. 30, comma 3, ha efficacia riguardo ai giudizi pendenti alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La pronuncia di illegittimità costituzionale non si applica ai soli rapporti ormai esauriti in modo definitivo, per avvenuta formazione del giudicato o per essersi verificato altro evento cui l'ordinamento collega il consolidamento del rapporto medesimo.

Le norme di determinazione riduttiva dell'indennità di esproprio per i suoli edificabili (D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 37, commi 1 e 2; D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5-bis, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359), sono state dichiarate incostituzionali dalla sentenza Corte cost. 24.10.2007, n. 348, nella parte in cui stabiliscono un criterio di calcolo dell'indennità di esproprio che non è in ragionevole legame con il valore di mercato dell'immobile espropriato, per contrasto con l'art. 117 Cost.. A seguito della dichiarazione d'illegittimità costituzionale, i richiamati c... _OMISSIS_ ...i non possono più trovare applicazione, ai sensi dell'art. 136 Cost. e della L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 30, comma 3, dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale.

Gli effetti della dichiarazione dell'illegittimità costituzionale del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 37, commi 1 e 2 e D.L. 11 luglio 1992, n. 333, art. 5-bis, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359), riguardano il rapporto n...


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