INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - DEPREZZAMENTO DALL'OPERA E INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO
È corretto quantificare l'indennità di asservimento utilizzando il criterio della stima del valore complementare, vale a dire la differenza tra il valore del fondo - determinato con il criterio del valore di trasformazione - avanti l'espropriazione e quello della residua parte dopo l'espropriazione dello stesso, tenendo conto della interconnessione funzionale esistente tra la porzione di terreno assoggettata ad asservimento e la parte residuale.
L'indennità dovuta al proprietario del fondo non espropriato, che, dalla esecuzione dell'opera pubblica o di pubblica utilità, sia gravato da una servitù o subisca una permanente diminuzione di valore per la perdita o la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà, deve essere determinata in ragione delle limitazioni di utilizzo derivanti dall'imposizione de... _OMISSIS_ ...esima.
In caso di asservimento del fondo mediante decreto impositivo della servitù, che, strutturalmente, ne costituisce condizione indispensabile, l'indennità di asservimento spetta al proprietario gravato dall'imposizione dovuta alla realizzazione dell'opera pubblica e si colloca all'interno della categoria dell'espropriazione, nell'ambito di applicazione dell'art. 42 Cost., ove il provvedimento impositivo diviene fonte del credito indennitario per un rapporto mutuato da quello esistente tra decreto di esproprio e relativa indennità.
L'indennità di asservimento deve apportare un ristoro integrale ed effettivo del pregiudizio arrecato all'immobile privato e come tale può - in concreto - essere commisurata al costo dei lavori necessari ad eliminare o contenere il pregiudizio, sempre con il limite che non superi il valore venale del fondo per il criterio estensivamente inteso (D.P.R. n. 327 del 2001., art. 33, già L. n. 2359 del 1865, art. 40) nel ri... _OMISSIS_ ...cità della vicenda impositiva non vale ad escludere la configurabilità del correlato diritto al ristoro là dove non vi sia stata da parte del privato un'accettazione alla indennità integralmente satisfattiva e preclusiva come tale della richiesta di ulteriori poste.
Ai sensi del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 44, è dovuta una indennità al proprietario del fondo che dalla esecuzione dell'opera pubblica o di pubblica utilità sia gravato da una servitù o subisca una permanente diminuzione di valore per la perdita o la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà; questa indennità non può corrispondere esattamente all'indennità di espropriazione se non in caso di totale annullamento delle potestà dominicali. Pertanto l'indennità di asservimento deve essere determinata riducendo proporzionalmente l'indennità corrispondente al valore venale del bene, in ragione della minore compressione del diritto reale determinata dall'asservimento rispetto all'e... _OMISSIS_ ...CRLF|
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - DEPREZZAMENTO DALL'OPERA E INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - ACQUEDOTTO
L'art. 1038 c.c., comma 1, che, in riferimento alla fattispecie delle servitù di acquedotto e scarico coattivo, commisura l'indennità dovuta al proprietario del fondo servente all'intero valore venale del terreno occupato, non è applicabile in materia di opere pubbliche, stante la disciplina speciale dettata in materia di espropriazione, e in ogni caso presuppone che il proprietario del fondo servente perda la disponibilità della parte di terreno da occupare per la costruzione dell'acquedotto.
Per determinare l'indennità di asservimento ex art. 44 del T.U.Es. è inapplicabile l'art. 1038 c.c., comma 1, che, in riferimento alla diversa fattispecie delle servitù di acquedotto e scarico coattivo, commisura l'indennità dovuta al proprietario del fondo servente all'intero valore ... _OMISSIS_ ...eno occupato, in quanto, da un lato, la sua applicabilità in materia di opere pubbliche è preclusa dall'operatività della disciplina speciale dettata in materia di espropriazione e, dall'altro, essa presuppone che il proprietario del fondo servente perda la disponibilità della parte di terreno da occupare per la costruzione dell'acquedotto.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - DEPREZZAMENTO DALL'OPERA E INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - ASSERVIMENTO PARZIALE
Nell'ipotesi di occupazione di un fondo edificabile per l'imposizione di servitù, il relativo indennizzo deve essere riconosciuto e determinato entro i limiti dell'obbiettiva compressione, "in parte qua", del diritto dominicale, tenendo conto non solo del pregiudizio direttamente subito dalla porzione di fondo interessata dall'impianto, riferito all'area che viene sottratta alla disponibilità del proprietario per essere appunto assoggetta... _OMISSIS_ ...zione ed al transito di opere stabili, ma anche dell'eventuale ulteriore diminuzione di valore che dalla costituzione della servitù indirettamente derivi alla residua porzione del fondo stesso, trattandosi di distinti ed autonomi pregiudizi, capaci di integrare specifiche perdite di contenuto patrimoniale e, quindi, suscettibili di venire separatamente e cumulativamente indennizzati.
Per apprezzare un danno esteso anche oltre l'area asservita, le particelle, asservite e non, devono essere unite in un rapporto di connessione e dipendenza tale da determinare una sola unità economica.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - DEPREZZAMENTO DALL'OPERA E INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - INDENNITÀ DI ASSERVIMENTO - CRITERIO DI CALCOLO
Il criterio di calcolo dell'indennità, dovuta al privato il cui fondo sia gravato, giusta decreto di asservimento, da una servitù permanente che consegua alla realizzazione di una opera p... _OMISSIS_ ...bblica utilità, consiste in una misura percentuale della indennità di espropriazione il cui ammontare integra il limite oltre il quale la prima non può spingersi.
L'indennità dovuta al proprietario del fondo non espropriato, che, dalla esecuzione dell'opera pubblica o di pubblica utilità, sia gravato da una servitù o subisca una permanente diminuzione di valore per la perdita o la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà, deve essere determinata in ragione delle limitazioni di utilizzo derivanti dall'imposizione della servitù medesima.
Là dove alla imposizione di una servitù si accompagni la perdita di utilizzo del fondo per il passaggio di opere lineari - quali reti di acquedotti, oleodotti o gasdotti - la stima dell'indennità viene operata per la differenza tra il valore di mercato posseduto dal terreno, secondo sua vocazione, prima dell'imposizione della servitù e quello successivo all'imposizione; siffatto criterio guida la stim... _OMISSIS_ ...o in cui alla realizzazione dell'opera consegua la perdita di valore di mercato di area diversa da quella direttamente asservita, in quanto funzionalmente ed economicamente correlata alla stessa.
Nella determinazione in concreto del pregiudizio subito dal proprietario che subisce l'imposizione di una servitù non può essere "ipso facto" computata una diminuzione di valore dell'intero fondo, occorrendo, per converso, accertare se ed in quali limiti tale perdita di valore si sia effettivamente realizzata, prendendo in considerazione il fondo nella sua complessiva consistenza economica, così da compiere una concreta indagine circa la reale incidenza del vincolo allo stesso derivante a causa dell'imposizione anzidetta.
La determinazione dell'indennità di asservimento, parametrata al valore venale del bene ed attribuita se sia dimostrata l'attualità del deprezzamento nonché l'oggettiva incidenza causale del vincolo, richiede l'applicazione del meto... _OMISSIS_ ...mparativo con obbligo per il giudice, onde non incorrere in violazione di legge, di indicare i dati obiettivi sui quali ha fondato la propria valutazione, vale a dire gli elementi di comparazione utilizzati documentandone la rappresentatività in riferimento ad immobili analoghi e quindi in riferimento ad atti specifici ed identificabili.
Il limite nella liquidazione dell'indennità d'asservimento è costituito dall'ammontare dell'indennità di espropriazione, che non deve essere superato, per cui nessuna violazione sussiste se il giudice del merito, all'esito di un apprezzamento incensurabile in sede di legittimità, commisura l'indennità al valore del bene, senza travalicare detto limite.
L'indennità di asservimento, che spetta al proprietario del fondo gravato dall'imposizione di una pubblica servitù, deve essere calcolata in una misura percentuale dell'indennità di espropriazione, essendo destinata a ristorare il pregiudizio attuale ed effettivo deri... _OMISSIS_ ...etario, che non è espropriato dalla realizzazione dell'opera pubblica, all'esito della minore compressione del diritto reale rispetto alla vera e propria espropriazione del terreno.
Là dove alla realizzazione dell'opera pubblica consegua l'imposizione di una servitù al proprietario, la quantificazione della relativa indennità non può risultare superiore al valore di mercato del bene che, guidando la stima della diversa indennità di esproprio - in cui si assiste al pieno sacrificio del diritto di proprietà - rappresenta il limite esterno, che non deve essere come tale superato, ben potendo essere, per converso, eguagliato, nel caso di quantificazione della indennità di asservimento.
L'indennità di asservimento, prevista dal D.P.R. n. 327 del 2001, art. 44, deve essere determinata riducendo proporzionalmente l'indennità corrispondente al valore venale del bene, in ragione della minore compressione del diritto reale determinata dall'asservimento rispet... _OMISSIS_ ...azione.
Il D.L. n. 223 del 2006, art. 36, comma 7, avuto riguardo al complessivo disegno normativo in cui risulta inserito, assolve chiaramente a finalità di natura fiscale, in quanto, in armonia alle indicazioni risultanti dal principio 58 degli IAS, intende svincolare in punto di ammortamento il valore del fabbricati da quello del terreni, in considerazione della normale deperibilità dei primi, che hanno una vita utile limitata, e della normale indeperibilità dei secondi che hanno una vita utile illimitata.
Attese le finalità del D.L. n. 223 del 2006, art. 36, comma 7, l'efficacia di esso si esaurisce nel raggio di azione che è proprio, si chè, pur rappresentando un criterio di valutazione certamente utilizzabile in via generale, non vincola tuttavia l'applicazione che se ne faccia fuori da quel campo, segnatamente laddove, come avviene nella materia espropriativa, il giudizio di stima, pur muovendo sempre dal valore di mercato, resti in larga mi... _OMISSIS_ ...o dall'equità.
L'indennità di asservimento, prevista dal D.P.R. n. 327 del 2001, art. 44, deve essere determinata riducendo proporzionalmente l'indennità corrispondente al valore venale del bene, in ragione della minore compressione del diritto reale determinata dall'asservimento rispetto all'espropriazione.
L'indennità prevista dal D.P.R. n. 327 del 2001, art. 44, va determinata considerando la minore compressione del diritto (rispetto all'integrale ablazione) che si risolve nel mero asservimento del fondo. Infatti, Il sacrificio di chi perde definitivamente la proprietà è diverso da quello sofferto da chi conserva la proprietà di un bene che può essere alienato conservando comunque un valore e, comunque, il proprietario potrebbe recuperare la piena disponibilità del fondo asservito qualora la servitù dovesse venire meno.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - DEPREZZAMENTO DALL'OPERA E INDENNITÀ DI ASSERVIM... _OMISSIS_ ...À DI ASSERVIMENTO - CRITERIO DI CALCOLO - ART. 33 TUES
L'accostamento in via analogica della disciplina dell'indennizzo espropriativo a quello della imposizione di una servitù fa sì che la posta di cui all'art. 33 D.P.R. n. 327 del 2001 trovi applicazione anche rispetto ad un fondo appartenente ad unico proprietario che si trovi svilito nel suo valore anche quanto alla parte non attinta dal provvedimento, impositivo di servitù in ragione della originaria unitarietà del bene.
Là dove alla imposizione di una servitù si accompagni la perdita di utilizzo del fondo per il passaggio di opere lineari - quali reti di acquedotti, oleodotti o gasdotti - la stima dell'indennità viene operata per la differenza tra il valore di mercato posseduto dal terreno, secondo sua vocazione, prima dell'imposizione della servitù e quello successivo all'imposizione; siffatto criterio guida la stima anche nel caso in cui alla realizzazione dell'opera consegua la pe... _OMISSIS_ ... di mercato di area diversa da quella direttamente asservita, in quanto...
...continua.
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