GIUDIZIO PROCESSO

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Partecipazione al procedimento amministrativo sostanziale e legittimazione al ricorso

Dalla partecipazione al procedimento amministrativo sostanziale non scaturisce automaticamente la legittimazione processuale di tutti i soggetti che abbiano in concreto partecipato al procedimento, restando rimesso all'autorità giudiziaria il compito di verificare nel singolo caso se il soggetto interveniente abbia effettiva legittimazione processuale in quanto portatore di un interesse differenziato e qualificato.

Il proprietario dell'area deve dare prova del suo titolo per adire ricorso giurisdizionale

A fronte di una modifica, per quanto marginale, del tracciato dell'opera e dalla circostanza che gli appellati erano gli intestatati delle particelle catastali incise, non ha luogo interrogarsi sull’interesse dei medesimi: in quanto destinatari di una procedura ablatoria essi possono impugnare gli atti a quest’ultima relativi.

Legittimazione ad agire in caso di dubbio sul titolo di proprietà

Laddove il Comune, dopo aver riconosciuto stragiudizialmente il titolo di proprietà del privato, lo contesti il giudizio, il giudice, in caso di dubbio su tale questione di legittimazione attiva, non può dichiarare inammissibile il ricorso, ma deve sollecitare un’integrazione documentale in modo da consentire alla parte ricorrente di sciogliere il dubbio.

L'interesse di proprietari confinanti e vicini a censurare il mutamento della disciplina urbanistica

Il radicamento nelle immediate vicinanze di un sito prescelto per una nuova edificazione, ossia una situazione di stabile collegamento con la zona interessata dalla costruzione, rende il soggetto titolare di un interesse qualificato, concreto ed attuale, a conoscere la concessione edilizia al fine di verificarne la rispondenza alla normativa in tema di uso del territorio.

La proprietà di un bene immobile confinante legittima l'interesse al ricorso

Pur dopo l’abrogazione dell’art. 31 legge 1150/1942 conserva validità la consolidata giurisprudenza che riconosce una posizione di interesse legittimo tutelabile a chi (come il proprietario limitrofo) vanti una situazione di stabile collegamento con la zona interessata da una costruzione assentita, così da subire in concreto un pregiudizio dalla lesione dei valori urbanistici.

La vicinitas quale fondamento della legittimità del ricorrente

Il criterio della vicinitas comporta la legittimazione ad agire in capo a chiunque si trovi in rapporto non di stretta contiguità, bensì di stabile e significativo collegamento, da indagare caso per caso, del ricorrente con la zona il cui ambiente si intende proteggere. La relativa disamina deve essere condotta “ex ante”, e quindi accertando se il ricorrente sia titolare di una posizione giuridica differenziata sulla quale l’attività dellaP.A. possa potenzialmente incidere, legittimamente o meno

Legittimazione ad agire e lo "stabile collegamento" con la zona interessata dall'attività edilizia

Il mero elemento della "vicinitas" è sufficiente a sorreggere, sotto il profilo della legittimazione ad agire, l'impugnazione del titolo abilitante alla costruzione, senza che sia necessaria alcuna specificazione dell'interesse, in relazione al pregiudizio subito dal rilascio del titolo in questione ed alla utilità attesa dal suo annullamento.

Legittimità della Provincia all'impugnazione di atti pregiudizievoli: limiti

La Provincia è l'ente esponenziale della comunità stanziata sul relativo territorio, per cui è senz’altro legittimata ad impugnare in sede giurisdizionale gli atti che incidono sul territorio e, quindi, sulla comunità su di esso stanziata, in modo ritenuto illegittimamente pregiudizievole.

Conseguenze dell'esercizio del potere amministrativo sui rapporti tra soggetti privati negozialmente instaurati

Il potere amministrativo può indirettamente provocare conseguenze sui rapporti intercorrenti tra soggetti privati negozialmente instaurati, ma ciò non comporta un allargamento della legittimazione ad agire anche ai soggetti indirettamente incisi, poiché fuoriesce dalla giurisdizione del GA l’accertamento delle conseguenze indirette dell’esercizio del potere pubblico sul contratto stipulato dai privati e sul rapporto da questo originantesi sul piano dell'impossibilità giuridica dell'oggetto

Facoltà e diritti dell'usufruttuario nell'impugnazione dell'atto lesivo

La titolarità a chiedere ed ottenere la concessione edilizia su un fondo, da parte dell’usufruttuario, importa che lo stesso in via di principio sia legittimato a contestare la legittimità del permesso di costruire rilasciato al vicino, purché sussistano i presupposti della vicinitas e del concreto pregiudizio alle facoltà dominicali, che sono il proprium della legittimazione ad agire in subiecta materia.

L’interesse al ricorso riconosciuto ai soggetti titolari di un’attività commerciale

Il titolare di un interesse di natura esclusivamente commerciale non ha alcun interesse a denunciare la carenza di aree a parcheggio quale vizio di illegittimità degli atti che autorizzano l'apertura di un centro commerciale.

La legittimazione attiva ad agire avverso un atto amministrativo è legata alla lesione di un diritto

La questione di "legitimatio ad causam" si pone soltanto nel caso in cui si faccia valere in via giurisdizionale un diritto rappresentato come altrui od oggetto della propria sfera di azione e di tutela, al di fuori del relativo modello legale tipico; laddove attiene viceversa al merito della causa la controversia concernente la reale titolarità del diritto sostanziale del diritto fatto valere in giudizio.

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