GIUDIZIO PROCESSO

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La rinuncia abdicativa del privato in rapporto all'acquisizione sanante e alla domanda risarcitoria per occupazione illegittima

Va esclusa La possibilità che un privato possa unilateralmente e legittimamente rinunciare alla proprietà del bene immobile, acquisendo il diritto ad ottenere un risarcimento commisurato al valore venale di esso

Riparto della giurisdizione sulle controversie in materia di occupazione illegittima da parte della P.A.

Appartengono alla giurisdizione amministrativa le controversie, anche risarcitorie, che abbiano a oggetto un'occupazione originariamente legittima, e che sia poi divenuta “sine titulo”

Riparto di giurisdizione tra giudice ordinario ed amministrativo per le controversie in materia di occupazione illegittima di aree private da parte della P.A.

Le controversie in cui si fa questione di attività di ingerenza e trasformazione di un bene privato conseguenti ad una dichiarazione di pubblica utilità, e quindi espressione di un potere autoritativo, rientrano nella giurisdizione amministrativa.

Rinnovo e tipologie di concessioni demaniali

Il rinnovo della concessione demaniale marittima – a differenza della proroga – implica l’esistenza di una nuova concessione in senso proprio, dopo l’estinzione della concessione precedente alla relativa scadenza, con automatica produzione degli effetti di cui all’art. 49 cod. nav.

Caducazione del decreto di occupazione a seguito dell'annullamento della pubblica utilità

L’annullamento o la declaratoria di inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità produce un automatico effetto caducante sugli atti successivi e, tra essi, sul provvedimento che ha autorizzato l’occupazione d’urgenza che, pertanto, non necessita di rituale impugnazione.

Le forme di tutela dei beni pubblici: competenza e giurisdizione.

Nel panorama legislativo, sia la tutela esecutiva, come forma di difesa amministrativa, sia quella giurisdizionale, che afferma la competenza del giudice amministrativo, sono applicate conformemente sia ai beni demaniali, che a quelli appartenenti al patrimonio indisponibile, ma sono completamente disattese per quelli rientranti nel novero del patrimonio disponibile.

Giurisdizione in materia di distanze tra le costruzioni

Le controversie tra proprietari di fabbricati vicini aventi ad oggetto questioni relative all'osservanza di norme che prescrivano distanze tra le costruzioni o rispetto ai confini appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario.

Impugnabilità degli atti procedimentali di V.I.A.

La valutazione di impatto ambientale ha carattere di definitività ed è già di per sé potenzialmente lesiva dei valori ambientali, con conseguente immediata impugnabilità degli atti conclusivi da parte dei soggetti interessati alla protezione di quei valori e, segnatamente, da parte delle associazioni aventi tra i propri scopi la tutela ambientale.

Evoluzione normativa e giurisprudenziale delle occupazioni illegittime: dall'accessione invertita all'art. 43 T.U.Es.

Il riferimento storico epocale in materia di occupazioni illegittime da parte della P.A. è dato nel 1983 dalla celebre sentenza c.d. "Bile" della Cassazione nella quale si affermava che in un suolo di proprietà privata illecitamente occupato per la costruzione di un’opera pubblica, la radicale trasformazione di esso e l’irreversibile destinazione alla realizzazione dell’opera produce l’acquisto a titolo originario della proprietà in favore della P.A. e il diritto al risarcimento al proprietario.

L'acquisizione sanante: il superamento dell'art. 43 del D.P.R. 327/2001 e l'avvento dell'art. 42 bis

L’8 ottobre 2010, data di deposito della sentenza n. 293 della Consulta, segna la fine del tormentato iter seguito nella sua applicazione dall’art. 43 del d.P.R. 327/2001. Gli sforzi in “buona fede” compiuti dal legislatore venivano in questo modo definitivamente preclusi a fronte di una giurisprudenza nemica che lo aveva sottoposto per circa nove anni ad un “fuoco incessante” di contestazioni di vizi assoluti.

Primi profili di illegittimità costituzionale dell'art. 42 bis T.U.Es.: la pronuncia della Corte costituzionale n. 71/2015

A soli quattro anni dal suo inserimento nel sistema legislativo racchiuso nel T.U.Es. di cui al d.P.R. 327/2001, tramite il D.L. n. 98/2011, convertito con legge n. 111/2011, l’art. 42 bis “soffre” già di patologica incertezza per il suo profilo costituzionale che non convince affatto i giudici di legittimità.

Autorità competente e natura del giudizio in materia di occupazioni illegittime

Se l’occupazione illegittima è stata condotta in virtù di una regolare procedura espropriativa non terminata con il decreto definitivo o i cui atti siano stati annullati, la giurisdizione spetta al G.A. Se invece il comportamento tenuto dalla P.A. non è riconducibile ad un potere espressamente previsto per non aver posto in essere in alcun modo la procedura prevista nella norma, bensì il bene venga detenuto illegalmente in virtù di una sua materiale apprensione, la giurisdizione spetta al G.O.

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