GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - POTERI DEL GIUDICE - RILEVABILITÀ D UFFICIO, NATURA DEL BENE
Il giudice quando è chiamato a stabilire quale sia l'esatto ammontare dell'indennità, dovuta a seguito della pronunziata espropriazione, o a quanto ammonti il giusto risarcimento, in conseguenza dall'accessione invertita, deve anche d'ufficio stabilire, ai sensi dell'art. 5 bis della L. n. 359 del 1992, la natura dal terreno ablato, qualora, sussista controversia in ordine all'ammontare dell'indennità o del danno richiesti; la quantificazione delle indicate voci presuppone ineludibilmente l’accertamento preventivo della natura del terreno.
Il primo compito cui è tenuto il giudice del merito per la determinazione sia delle indennità di esp... _OMISSIS_ ...e alla classificazione urbanistica dell'area e perciò indipendentemente dai criteri seguiti dall'espropriante nel formulare l'offerta dell'indennità provvisoria, nonchè da quelli suggeriti dal c.t.u. nel compiere la valutazione ed indipendentemente (a fortiori) dalle prospettazioni, dalle richieste nonchè da asserite ammissioni al riguardo delle parti.
La ricognizione legale del terreno deve essere compiuta d'ufficio esclusivamente in base alla classificazione urbanistica dell'area, perciò indipendentemente dai criteri seguiti dall'espropriante nel formulare l'offerta dell'indennità provvisoria, nonchè da quelli adottati dalla Commissione provinciale nel compiere la valutazione ed indipendentemente (a fortiori) dalle prospettazioni, dalle richieste nonchè da asserite ammissioni ... _OMISSIS_ ...to della qualità, edificabile o meno, del suolo oggetto di esproprio è necessariamente compresa in quella di determinazione della relativa indennità, atteso che proprio dal predetto accertamento dipende la liquidazione delle somme spettanti al proprietario espropriato, cui il giudice deve procedere autonomamente, individuando i corretti criteri indennitari applicabili al caso di specie sulla base della legislazione vigente, senza essere vincolato alle allegazioni (neppure se eventualmente concordi) delle parti.
L'applicazione del principio "iura novit curia", di cui all'art. 113 c.p.c., comma 1, fa salva la possibilità per il giudice di assegnare una diversa qualificazione giuridica ai fatti e ai rapporti dedotti in lite (nel caso di specie natura agricola e non edificabile del ... _OMISSIS_ ...sione principi di diritto diversi da quelli erroneamente richiamati dalle parti.
Il problema dell'edificabilità è squisitamente giuridico, e la sua verifica è attribuita al giudice sulla base dell'interpretazione del sistema normativo e della disciplina amministrativa del territorio, cui è legato il problema valutativo degli immobili espropriati.
Il problema dell'edificabilità è squisitamente giuridico, e la sua verifica è attribuita al giudice sulla base dell'interpretazione del sistema normativo e della disciplina amministrativa del territorio, cui è legato il problema valutativo degli immobili espropriati.
Per effetto dell'opposizione dell'opposizione alla stima il carattere vincolante della stima amministrativa viene meno sia per l'opponente che per l'o... _OMISSIS_ ... del "quantum" con tutti i suoi poteri di indagine, sulla base dei parametri normativi vigenti e ritenuti applicabili nei casi singoli: e, quindi, in particolar modo, all'individuazione delle norme che regolano l'espropriazione, nonchè alla corretta qualificazione della "destinazione" legale (edificabile, agricolo - non edificabile o edificato) del fondo espropriato.
Per effetto dell'opposizione alla stima sorge l'obbligo del giudice dell'opposizione di procedere autonomamente alla corretta valutazione delle "possibilità legali ed effettive di edificazione" del terreno discendenti anzitutto dalla destinazione della zona in cui era ubicato e quindi (anche) dalla natura dei vincoli che la caratterizzavano.
Il concorde riferimento operato dalle parti, in sede di cessione... _OMISSIS_ ...|
GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - POTERI DEL GIUDICE - RILEVABILITÀ D'UFFICIO, CRITERI INDENNITARI
L'opposizione alla stima introduce un ordinario giudizio di cognizione avente ad oggetto la determinazione dell'indennità di esproprio, nel quale è compito del giudice individuare i criteri indennitari indipendentemente dalle indicazioni delle parti.
Ben può il giudice, al fine della determinazione dell'indennità di esproprio, applicare, pur in difetto di specifica domanda, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione, l'art. 40 L. 2359/1865 sull'esproprio parziale, che costituisce un principio generale.
Ai fini della determinazione del valore venale di un suolo edificabile mediante il metodo c.d. sintetico, basato... _OMISSIS_ ... degli elementi occorrenti per la ricerca del presumibile valore comparativo dell'area rientra tra i compiti del giudice del merito, implicando un apprezzamento di fatto non sindacabile dalla Corte di Cassazione ove sorretto da congrua motivazione.
Il fatto che l'una o l'altra parte indichino un criterio per la determinazione dell'indennità e che tale criterio sia stato condiviso dalla controparte, non consente al giudice di limitare la sua indagine ad esso, nè di invocare il principio della non contestazione e/o l'onere del convenuto di prendere posizione ex art. 167 cod. proc. civ. che riguarda "i fatti posti dall'attore a fondamento della domanda".
L’indennità di espropriazione parziale comprende anche la diminuzione patrimoniale sofferta dalla parte non espr... _OMISSIS_ ... del 1865, art. 40; non costituisce pertanto domanda nuova, come tale inammissibile, la richiesta di applicazione di un simile criterio avanzata in sede di conclusioni finali o in comparsa conclusionale.
Nel giudizio di opposizione alla stima compito del giudice è la corretta applicazione, e prima ancora l'individuazione, dei criteri indennitari applicabili alla procedura ablatoria avviata dai pubblici poteri, senza per questo essere vincolato dalle indicazioni delle parti, ma con il potere-dovere di autonoma individuazione delle norme applicabili, in ossequio al generale principio iura novit curia.
In tema di determinazione dell'indennità di espropriazione, il giudice - cui è attribuito il potere-dovere di identificare la norma che giustifica l'accoglimento di una pr... _OMISSIS_ ...e alla stima dell'indennità da corrispondere all'espropriato non si configura come un giudizio di impugnazione dell'atto amministrativo, ma introduce un ordinario giudizio di cognizione, diretto a determinare l'entità dell'indennità effettivamente dovuta sulla base delle norme applicabili; il giudice adito non è vincolato dalle indicazioni delle parti, ma ha egli stesso il potere-dovere di individuare i criteri indennitari applicabili alla procedura ablatoria in forza delle norme che li contemplano.
L'opposizione alla stima da chiunque provenga, non si configura quale impugnazione del provvedimento ablatorio limitato al controllo della determinazione amministrativa dell'indennità, sia essa l'offerta dell'indennità provvisoria, che l'eventuale stima della Commissione provinciale,... _OMISSIS_ ...di indagine, alla stregua di criteri legali effettivamente vigenti e riconosciuti applicabili alla fattispecie, indipendentemente dalle richieste formulate al riguardo dalle parti.
Appartiene al potere qualificatorio del giudice del merito l'individuazione della ricorrenza di espropriazione parziale, senza che possa ravvisarsi, pur in difetto di specifica domanda, il vizio di ultrapetizione.
Il giudice - cui è attribuito il potere-dovere di identificare la norma che giustifica l'accoglimento di una pretesa - deve, ove ne ricorrano i presupposti, applicare d'ufficio il criterio differenziale previsto dalla L. n. 2359 del 1865, art. 40 per il caso di espropriazione parziale a prescindere dalle omissioni e/o inesatte espressioni eventualmente utilizzate dalla parte nella... _OMISSIS_ ...il criterio differenziale previsto dalla L. n. 2359 del 1865, art. 40 per il caso di espropriazione parziale a prescindere dalle omissioni e/o inesatte espressioni eventualmente utilizzate dalla parte nella richiesta.
Un vizio di extra o ultrapetizione non è configurabile nel giudizio ordinario di cognizione avente ad oggetto la determinazione dell'indennità di esproprio dovuta per legge, nel quale il giudice adito non è vincolato dalle indicazioni delle parti e dalle loro prospettazioni in ordine alla natura del terreno espropriato, ma ha egli stesso il potere-dovere di individuare i criteri indennitari applicabili alla procedura ablatoria in forza delle norme che li contemplano, tenuto conto delle caratteristiche legali del fondo espropriato.
La stima eseguita in se... _OMISSIS_ ...dito in opposizione deve autonomamente eseguire per quantificare l'indennità, essendo compito del giudice stesso la corretta applicazione, e prima ancora l'individuazione, dei criteri indennitari applicabili alla procedura ablatoria avviata dai pubblici poteri, senza per questo essere vincolato dalle indicazioni delle parti, ma con il potere- dovere di autonoma individuazione appunto delle norme applicabili, in ossequio al generale principio "iura novit curia".
Lo "ius superveniens" è applicabile - senza che sia configurabile violazione alcuna del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato - anche quando l'interessato non sollevi questioni al riguardo, ma contesti solo la quantificazione, in concreto, dell'indennità, e ciò in quanto il bene della vita alla cui attribu... _OMISSIS_ ...
Nei giudizi per la determinazione dell'indennità di esproprio il giudice, per altro non vincolato dalle indicazioni delle parti, non può prescindere dallo ius superveniens introdotto dalla nota pronuncia n. 348 del 2007 del giudice delle leggi, applicando una norma abrogata in quanto affetta da illegittimità costituzionale.
Nei giudizi per la determinazione dell'indennità di esproprio il giudice ha il potere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, nè alla quantificazione della somma contenuta nell'atto di citazione, dovendo questa essere liquidata in riferimento a detti criteri, con conseguente accoglimento o rigetto d... _OMISSIS_ ...tere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, nè alla quantificazione della somma contenuta nell'atto di citazione, dovendo questa essere liquidata in riferimento a detti criteri, con conseguente accoglimento o rigetto della domanda a seconda che venga accertata come dovuta un'indennità maggiore o minore di quella censurata.
Lo " ius superveniens" in materia indennitaria è applicabile - senza che sia configurabile violazione alcuna del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato - anche quando l'interessato non sollevi questioni al riguardo, ma contesti solo la quantificazione, in concreto, dell'indennità, e ciò in quanto... _OMISSIS_ ...e non incontra limiti nella domanda.
La determinazione del valore del fondo è rimessa al prudente apprezzamento del giudice del merito che sceglie se utilizzare il metodo analitico- ricostruttivo, teso ad accertare il valore di trasferimento del fondo, o il metodo sintetico-comparativo, volto invece a desumere dall'analisi del mercato il valore commerciale attraverso il riferimento alle aree omogenee; ne consegue l'incensurabilità della sentenza di merito che con motivazione logica e basata su dati obiettivi, abbia ritenuto non praticabile il metodo sintetico - comparativo, e proceduto alla valutazione fondata sul metodo analitico.
L'opposizione alla stima, di cui alla L. 22 ottobre 1971, n. 865, art. 19, introduce un ordinario giudizio di cognizione avente ad oggetto... _OMISSIS_ ...edura ablatoria avviata dai pubblici poteri, attività ermeneutica nella quale, in forza del principio "iura novit curia", egli non è vincolato dalle indicazioni delle parti.
Il giudice, nella ricerca dei criteri legali, non incontra, nei limiti della domanda, alcun vincolo derivante dalle deduzioni delle parti.
In tema di indennità di espropriazione per pubblica utilità il giudice adito non è vincolato dalle indicazioni delle parti, ma ha egli stesso il potere-dovere di individuare i criteri indennitari applicabili alla procedura ablatoria in forza delle norme che li contemplano, sicché non risulta neppure necessario che nell'atto di citazione si debba quantificare la somma pretesa a titolo di indennità, dovendo essa, appunto, esser liquidata in riferimento a criteri ... _OMISSIS_ ... la sua non conformità al dettato normativo.
Nei giudizi per la determinazione dell'indennità di esproprio, il giudice ha il potere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, né alla quantificazione della somma contenuta nell'atto di citazione.
Il giudizio di opposizione alla stima della indennità di esproprio (D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54) è un ordinario giudizio di cognizione che ha ad oggetto la determinazione dell'indennità di esproprio dovuta per legge e che non vincola, come tale, il giudice adito alle indicazioni delle parti, avendo egli stesso il potere-dovere di individuare i criteri indennitari applicabili all... _OMISSIS_ ...ospettazione di parte attrice, ma deve applicare i criteri previsti dalla legge, anche in assenza di contestazioni al riguardo che non integrano, in ogni caso, una eccezione in senso tecnico ma una mera difesa, non comportando l'allegazione di alcun fatto impeditivo, modificativo o estintivo della pretesa dedotta in giudizio, ma solo la contestazione della fondatezza in diritto della richiesta di controparte.
Nei giudizi per la determinazione dell'indennità di esproprio, il giudice ha il potere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, nè alla quantificazione della somma contenuta nell'atto di citazione, dovendo questa essere liquid... _OMISSIS_ ...udizi per la determinazione dell'indennità di esproprio, il giudice ha il potere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, né alla quantificazione della somma eventualmente contenuta negli atti difensionali, dovendo questa essere liquidata in riferimento a detti criteri.
Nei giudizi per la determinazione dell'indennità di esproprio, il giudice ha il potere-dovere di individuare il criterio legale applicabile alla procedura ablatoria sulla base delle caratteristiche del fondo espropriato, senza essere vincolato dalle prospettazioni delle parti, nè alla quantificazione della somma contenuta nell'atto di citazione, dovendo questa esser... _OMISSIS_ ...F|Il giudice, nel liquidare l'indennità di espropriazione, non è vincolato alla prospettazione di parte, ma deve applicare i criteri previsti dalla legge anche in assenza di contestazioni al riguardo.
Il giudic...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.