L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è prevista in aggiunta a quella di opposizione alla stima

GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - DUPLICE AZIONE

All'espropriato è attribuita una duplice azione per chiedere la determinazione della giusta indennità di espropriazione: l'opposizione alla stima dell'indennità definitiva calcolata dalla Commissione provinciale; l'azione per la determinazione giudiziale del giusto indennizzo, nel caso in cui sia stata soltanto offerta dall'espropriante l'indennità provvisoria, nel qual caso non è possibile ritenere che l'azione possa esser proposta dopo il decorso del termine di trenta giorni dalla comunicazione della stima, dal momento che la stima non è avvenuta e, in conseguenza, non possono venire in rilievo termini e comunicazioni che ne presuppongono l'esistenza.

L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è testualmente prevista dall'art. 54 del dPR 327/2001, in aggiunta a quella di opposizione alla stima, come attestato dall'utilizzo della congiunzione e del... _OMISSIS_ ...omunque". La relativa previsione è, poi, coerente con la sequenza procedimentale prevista dal T.U.Es., in base alla quale la pronuncia del decreto di esproprio segue, di regola, la sola offerta dell'indennità provvisoria, e costituisce la codificazione del principio giurisprudenziale secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost., che si sostituisce al diritto reale, va determinato in riferimento alle caratteristiche del bene alla data del provvedimento e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa.

L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è prevista espressamente in aggiunta a quella di opposizione alla stima, in conformità al principio secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente aziona... _OMISSIS_ ...o del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost., che si sostituisce al diritto reale, va determinato in riferimento alle caratteristiche del bene alla data del provvedimento, e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa. Questi principi si estendono all'indennità di occupazione temporanea, preordinata all'esproprio o meno.

Due domande giudiziali - una pendente in primo grado dall'espropriante per ottenere la liquidazione dell'indennità di espropriazione in misura inferiore a quella risultante dalla stima compiuta dai tecnici nominati ai sensi del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 21 e l'altra pendente in sede di legittimità dall'espropriato in epoca anteriore al deposito della relazione dei tecnici, e volta ad ottenere il riconoscimento di un'indennità superiore a quella offerta dall'espropriante - nonostante la diversità dei presupposti, costituiti rispettivamente dalla comunicazione della relazione di stima e dall'emis... _OMISSIS_ ...to di esproprio, risultano sostanzialmente identiche, avendo in comune, oltre ai soggetti, la causa petendi, costituita dalla vicenda ablatoria, ed il petitum, rappresentato dalla determinazione della giusta indennità di espropriazione. Tra esse può ritenersi sussistente un rapporto di litispendenza.

In caso di duplice azione giudiziale per la determinazione dell'indennità di espropriazione, ininfluenti risultano, sotto il profilo soggettivo, l'inversione della posizione processuale delle parti principali e la conseguente incompatibilità logico-giuridica delle rispettive conclusioni, che non escludono la convergenza delle due domande verso il medesimo obiettivo.

Anche secondo la disciplina del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54, al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia o meno stata calcolata l'indennità definitiva, che è demandata all... _OMISSIS_ ...rovinciale ed, in alternativa, al collegio dei tecnici di cui all'art. 21.

Anche secondo la disciplina del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54, al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia stata calcolata o meno l'indennità definitiva, che è demandata non soltanto alla Commissione Provinciale ma anche, in alternativa, al collegio dei tecnici di cui all'art. 21. La previsione dell'art. 54, costituisce la codificazione del principio secondo cui emanato il provvedimento ablativo sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost. - che si sostituisce al diritto reale e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa.

In base alla sequenza procedimentale prevista dall'art. 20, commi 11 e 12; artt. 22, 23 e art. 26, comma 11 del T.U., come già ac... _OMISSIS_ ...ema di cui alla L. n. 865 del 1971 - la pronuncia del decreto di esproprio segue di regola la sola offerta dell'indennità provvisoria, che, a norma dell'art. 23, comma 1, lett. c, deve essere indicata nel provvedimento e precede logicamente la determinazione dell'indennità definitiva. Nell'ipotesi eccezionale in cui il decreto tardi ad essere emesso e tuttavia nelle more sia egualmente determinata l'indennità definitiva (ad opera della Commissione provinciale ovvero del collegio dei tecnici) insorge la sola necessità che nel decreto di esproprio sia indicata anche la determinazione dell'indennità suddetta (art. 27 e art. 23, lett. d, ove significativamente la nomina dei tecnici è considerata solo "eventuale"). E proprio in riferimento a dette due fattispecie -quella fisiologica e quella eccezionale in cui il decreto di esproprio segue la stima definitiva - si spiega il disposto del D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 29, comma 3, che indica il dies a quo del termine di 30 giorn... _OMISSIS_ ...opposizione "dalla notifica del decreto di esproprio"; ovvero "dalla notifica della stima peritale, se quest'ultima sia successiva al decreto di esproprio".

A seguito della novella apportata dal citato D.Lgs. n. 150, l'ambito della tutela giurisdizionale dell'espropriato si è ampliata e non ristretta, in quanto l'art. 54, comma 1 Tues va interpretato nel senso che è possibile impugnare la stima con l'ordinario e classico giudizio d'opposizione e, comunque promuovere l'azione di determinazione giudiziale dell'indennità; si tratta di azioni alternative.

All'espropriato è attribuita una duplice azione per chiedere la determinazione della giusta indennità di espropriazione: l'opposizione alla stima, nel caso in cui l'indennità definitiva sia stata calcolata dalla Commissione provinciale; l'azione per la determinazione giudiziale del giusto indennizzo, nel caso in cui sia stata soltanto offerta dall'espropriante l'indennità provvisoria, nel qual caso non... _OMISSIS_ ...tenere che l'azione possa esser proposta dopo il decorso del termine di trenta giorni dalla comunicazione della stima, dal momento che la stima non è avvenuta e, in conseguenza, non possono venire in rilievo termini e comunicazioni che ne presuppongono l'esistenza.

L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è espressamente prevista dalla norma contenuta nel citato D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54 in aggiunta a quella di opposizione alla stima, come attestato dalle parole "e comunque": tale previsione costituisce la codificazione del principio secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo previsto dall'art. 42 Cost., che va determinato con riferimento alle caratteristiche del bene alla data del provvedimento, senza essere subordinato alla liquidazione in sede amministrativa.

L'azione di d... _OMISSIS_ ...iudiziale dell'indennità di esproprio è espressamente prevista dalla norma contenuta nel citato D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54 in aggiunta a quella di opposizione alla stima, come attestato dalle parole "e comunque": tale previsione costituisce la codificazione del principio secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo previsto dall'art. 42 Cost., che va determinato con riferimento alle caratteristiche del bene alla data del provvedimento, senza essere subordinato alla liquidazione in sede amministrativa.

All'espropriando sono concesse due azioni per chiedere la determinazione della giusta indennità, a seconda che sia stata calcolata o meno da parte della Commissione provinciale quella definitiva: nel primo caso, l'opposizione alla stima che deve essere proposta nel breve termine di decadenza concesso dal D.Lgs. n. 32... _OMISSIS_ .... 41 già L. n. 865, art. 19; qualora sia stata soltanto offerta dall'espropriante l'indennità provvisoria, all'espropriando è invece consentito, dopo la decisione n. 67 del 1990 della Corte costituzionale, chiedere la determinazione giudiziale del giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost., pur quando venga emesso tardivamente o non venga emesso il provvedimento di stima da parte della Commissione.

Emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost. - che si sostituisce al diritto reale e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa-. Al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia o meno stata calcolata l'indennità definitiva, che è demandata alla Commissione Provinciale ed, in alternativa, al collegio dei tecnici... _OMISSIS_ .... 21.

Al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia o meno stata calcolata l'indennità definitiva. L'art. 54 si pone in consonanza con la sequenza procedimentale prevista dall'art. 20, commi 11 e 12; artt. 22, 23 e 26, comma 11 T.U., in base alla quale la pronuncia del decreto di esproprio segue di regola la sola offerta dell'indennità provvisoria, che deve essere indicata nel provvedimento di esproprio e precede logicamente la determinazione dell'indennità definitiva. Nell'ipotesi eccezionale in cui il decreto tardi, invece, ad essere emesso e tuttavia nelle more sia egualmente determinata l'indennità definitiva (ad opera della Commissione provinciale ovvero del collegio dei tecnici) insorge la sola necessità che nel decreto di esproprio sia indicata anche la determinazione dell'indennità suddetta. E proprio al lume di dette due fattispecie -quell... _OMISSIS_ ... quella eccezionale in cui il decreto di esproprio segue la stima definitiva - si spiega il disposto del D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 29, comma 3, che prevede che il termine di 30 giorni per proporre opposizione decorre "dalla notifica del decreto di esproprio"; ovvero "dalla notifica della stima peritale, se quest'ultima sia successiva al decreto di esproprio". Nella predetta sequenza procedimentale il termine dilatorio previsto dall'art. 27, comma 2 T.U. ha la chiara finalità di attribuire alle parti un periodo temporale di differimento affinché possa essere valutata la stima e decidere se accettarla oppure opporvisi.

All'espropriato è attribuita una duplice azione per chiedere la determinazione della giusta indennità di espropriazione: l'opposizione alla stima, nel caso in cui l'indennità definitiva sia stata calcolata dalla Commissione provinciale; l'azione per la determinazione giudiziale del giusto indennizzo, nel caso in cui sia stata soltanto offerta d... _OMISSIS_ ...e l'indennità provvisoria, nel qual caso non è possibile ritenere che l'azione possa esser proposta dopo il decorso del termine di trenta giorni dalla comunicazione della stima, dal momento che la stima non è avvenuta e, in conseguenza, non possono venire in rilievo termini e comunicazioni che ne presuppongono l'esistenza.

La previsione del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 54 costituisce la codificazione del principio secondo cui, emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost. - che si sostituisce al diritto reale e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa -. Al proprietario espropriato sono concesse due azioni: l'una di determinazione dell'indennità di esproprio e l'altra di opposizione alla stima, a seconda se sia o meno stata calcolata l'indennità definitiva, che è demandata alla Commissione Provinciale ed, in altern... _OMISSIS_ ...gio dei tecnici di cui all'art. 21.

In tema di espropriazione all'espropriando spettano due azioni per chiedere la determinazione della giusta indennità a seconda che sia stata calcolata o meno da parte della Commissione provinciale l'indennità definitiva di cui alla L. n. 865 del 1971, art. 16. Nel primo caso l'e...


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Autore

Accordino, Salvatore

Avvocato, funzionario legale - Responsabile di servizio presso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato OO.PP. Sicilia Calabria

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