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Impugnazione del provvedimento di confisca edilizia in seguito all’impugnazione dell’ordinanza di demolizione

I motivi di impugnazione del provvedimento della confisca si possono ascrivere a tre categorie: per l’illegittimità derivata dall'invalidità dell'ordinanza di demolizione; per vizi del provvedimento acquisitivo, ma sostanzialmente analoghi ad altrettanti vizi dell'ordinanza di demolizione; per vizi squisitamente propri, ossia giammai formulati nei confronti dell’ordinanza ripristinatoria.

La notifica agli interessati quale condizione di efficacia del provvedimento di confisca edilizia

La confisca non può produrre i suoi effetti tipici (ossia non può autorizzare l’immissione in possesso e la trascrizione dell’acquisto) prima della sua notifica individuale ai privati interessati: si tratta degli stessi soggetti che hanno ricevuto l’ordinanza di demolizione: da un lato il proprietario (e tutti i contitolari del bene), dall’altra i responsabili dell’abuso, così come identificati in apposita norma del testo unico edilizia.

L’impossessamento del bene confiscato da parte della p.a.

L’art. 31 d.P.R. 380/2001 non si preoccupa di regolamentare come l’ufficio incaricato dell’esecuzione del provvedimento di confisca debba procurare all’amministrazione la materiale disponibilità del bene. Per colmare la lacuna è dunque opportuno ricercare nell’ordinamento una normativa applicabile in via analogica. A tal fine si può far riferimento alla disciplina dettata dal d.P.R. 327/2001 per l’esecuzione del decreto di esproprio.

La confisca edilizia nell'attuale formulazione ex art. 31 d.p.r. 380/2001

L'art. 31 del d.p.r. 380/2001 riprende e fa propria la struttura dell'art. 7 l. 47/1985, ma il legislatore ne approfitta per apportare alcune precisazioni di non poco momento, soprattutto sulla base dei contrasti che si erano delineati nel vigore della normativa precedente.

Opere ed interventi edilizi: container

La destinazione di containers a spogliatoi per gli atleti va inquadrata nell’ambito applicativo dell’articolo 3, comma 1, lettera e.5) del d.P.R. 380 del 2001 e va conseguentemente annoverata tra gli interventi di nuova costruzione.

Opere ed interventi edilizi: la darsena

La darsena è uno specchio d’acqua, interno e riparato dal porto, ove stazionano le navi anche ai fini del rimessaggio e di riparazione, ed è cosa diversa dalle opere di accosto.

Deposito e lavorazione di inerti: norme edilizie

La realizzazione di depositi di merci e materiali è inquadrabile ex art. 3, comma 1, lett. e.7) d.p.r. 380/01 nella fattispecie della nuova costruzione e non richiede, a differenza dell’ipotesi della realizzazione di impianti per attività produttive all’aperto, l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo in edificato.

Accertamento dell'agibilità

Il locale che presenta il requisito dell’abitabilità in quanto ritenuto idoneo svolgimento della vita domestica comporta un carico urbanistico.

Agibilità degli immobili condonati e degli immobili non abitativi

Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato conseguente al condono edilizio può legittimamente avvenire in deroga solo a norme regolamentari e non anche quando siano carenti le condizioni di salubrità richieste da fonti normative di livello primario.

Agibilità e abitabilità dell'immobile locato

Nel contratto di locazione di un immobile per uso diverso da quello di abitazione, la mancanza delle autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità del bene sotto il profilo edilizio e - in particolare la sua abitabilità e la sua idoneità all'esercizio di una attività commerciale - costituisce inadempimento del locatore che giustifica la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1578 c.c. a meno che il conduttore non sia a conoscenza della s ...

Potere del commissario ad acta sulla domanda di permesso di costruire

Il potere sostitutivo regionale previsto dall'art. 21 D.P.R. 380/2001 è legittimamente esercitabile in caso di inerzia del Comune nel provvedere sulla richiesta ad aedificandum, ma non anche nella diversa ipotesi di annullamento giurisdizionale del diniego di permesso di costruire, al quale secondo i comuni principi consegue solo l’obbligo dello stesso Comune di rideterminarsi sull’istanza.

Competenza al rilascio o al diniego del titolo edilizio

La competenza al diniego o al rilascio del permesso di costruire, anche in sanatoria, e dei provvedimenti sanzionatori in materia di abusi edilizi appartiene al dirigente ovvero, nei comuni sprovvisti di personale di qualifica dirigenziale, del responsabile di ufficio o servizio.

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