EDILIZIA URBANISTICA CASA

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L'obbligo di della p.a. di assicurare la copertura di tutti i costi di acquisto delle aree da destinare alla realizzazione dei piani di edilizia economica e popolare

La p.a. ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti degli alloggi p.e.e.p. l'importo pro-quota di quanto effettivamente speso, sia per la acquisizione delle aree che per le spese di urbanizzazione.

La procedura di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica

L’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica postula l’indisponibilità di risorse proprie che permettano di acquistare, o almeno di prendere in locazione a prezzi di mercato, un’abitazione.

Il principio del perfetto pareggio economico imposto dalla legge per gli interventi su aree P.E.E.P.

L'art. 35 della L. n. 865/1971 pone il principio del perfetto pareggio tra il costo sopportato dal Comune per l'acquisizione dai privati delle aree necessarie per la realizzazione dei p.e.e.p. ed il corrispettivo della cessione dovuto dai concessionari

La valutazione indennitaria del fondo espropriato per l'attuazione di piani di edilizia residenziale

I volumi realizzabili sull'area inclusa in un P.E.E.P. non possono essere quantificati applicando l'indice fondiario di edificabilità possono essere espressi ricorrendo a indici medi di edificabilità riferiti all'intera zona omogenea.

Lavori ed atti vietati in modo assoluto nella fascia di rispetto delle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese

I divieti di edificazione stabiliti dall'art. 96 del regio decreto n. 523/1904, in materia di distanze delle costruzioni dagli argini, hanno carattere assoluto e inderogabile e sono informati alla ragione pubblicistica di salvaguardare non solo la possibilità di sfruttamento delle acque demaniali, ma anche - e soprattutto - il libero deflusso delle acque scorrenti nei fiumi, torrenti, canali e scolatoi pubblici.

Vincoli di inedificabilità imposti sulle aree in fasce di rispetto della sede stradale o autostradale

I vincoli imposti sulle aree in fasce di rispetto della sede stradale o autostradale riguardano tutti i cittadini proprietari di beni che si trovano in una determinata situazione e, dal punto di vista oggettivo, gravano su immobili determinati "a priori" per categoria, derivante dalla loro posizione rispetto all'opera pubblica, con consequenziale esclusione della edificabilità.

Condono di opere edilizie abusive costruite in fascia di rispetto stradale

In tema di autostrade, l’ampiezza della fascia di rispetto che rileva ai fini del condono edilizio non è quella vigente ratione temporis all’atto della realizzazione dell’immobile (nella specie ex art. 9, co. 1, L. n. 729/1961), bensì quella determinata al momento della valutazione della compatibilità (nella specie con riferimento al disposto dell’art. 28 D.P.R. n. 495/1992).

Le aree demaniali interessate dalle fasce di rispetto

I beni che fanno parte del demanio pubblico sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano. Nel nostro ordinamento, questi «diritti a favore di terzi» devono necessariamente essere oggetto di un provvedimento espresso da parte della P.A. proprietaria del bene demaniale, non essendo possibile un meccanismo di silenzio-assenso, che prende il nome di «concessione».

Prime definizioni delle fasce di rispetto

Il termine “fascia di rispetto” comporta una limitazione alla libera attività edilizia per il soddisfacimento di un superiore interesse pubblico relativamente ad aree o località prossime o circostanti a luoghi o ad opere di interesse pubblico. Non è una espropriazione del diritto di costruire e non comporta alcun indennizzo. La zona di rispetto non è qualificabile come un vincolo pre-espropriativo, soggetto a decadenza quinquennale.

La fascia di rispetto nel demanio marittimo

Le fonti normative relative alla fascia di rispetto che insiste sul demanio marittimo sono – da sempre – parte integrante delle disposizioni relative alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, anche – e sempre – nell’ottica costituzionalmente orientata del principio fondamentale di cui all’art. 9. La predetta fascia di rispetto è quindi uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento, che, come tale, non può essere derogato.

La fascia di rispetto cimiteriale

La presenza del vincolo di inedificabilità legato alla fascia di rispetto cimiteriale attesta che le valutazioni circa l’immanenza e il carattere non recessivo delle esigenze di carattere pubblicistico, legate preminentemente e non solo a ragioni di carattere igienico sanitario, è già stata compiuta a monte dal legislatore senza possibilità di diversa valutazione discrezionale da parte dell’Amministrazione.

La fascia di rispetto stradale, autostradale e ferroviaria

Il Codice della Strada all’art. 16 prevede le «fasce di rispetto in rettilineo ed aree di visibilità nelle intersezioni fuori dai centri abitati», mentre all’art. 18 prevede le «fasce di rispetto ed aree di visibilità nei centri abitati». L'art. 49 d.P.R. n. 753/1980 prevede che lungo i tracciati delle linee ferroviarie è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza orizzontale minore di metri 30 dalla più vicina rotaia.

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