L'obbligo di della p.a. di assicurare la copertura di tutti i costi di acquisto delle aree da destinare alla realizzazione dei piani di edilizia economica e popolare

PIANIFICAZIONE - PIANI URBANISTICI ATTUATIVI - PEEP - PRINCIPIO DEL PAREGGIO - RECUPERO ONERI ASSEGNATARI

In relazione a una convenzione per la costruzione di case di tipo economico e popolare ex art. 35 L.865/1971, nonostante la pregressa quantificazione sia del costo delle aree sia delle spese di urbanizzazione, il comune ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti degli alloggi edificati l'importo pro-quota di quanto effettivamente speso, sia per la acquisizione delle aree che per le spese di urbanizzazione. Quand'anche nessuna previsione fosse contenuta in convenzione, dovrebbe ritenersi operante ex art. 1339 c.c..

Nel sistema di cui alla L. n. 865 del 1971, art. 35, la convenzione tra espropriante e concessionario doveva prevedere un corrispettivo del... _OMISSIS_ ...uente piena salvezza delle casse comunali, in ipotesi di avvio del procedimento di recupero nei confronti dei concessionari.

L’obbligazione pecuniaria relativa all’adeguamento del prezzo al costo di acquisizione delle aree ex art. 35 comma 11 prima parte della legge 22 ottobre 1971, n. 865, e quindi al pagamento dell’eventuale differenza tra il primo e il secondo, non riveste natura di obbligazione propter rem, ossia di obbligazione di natura reale che segua le vicende della circolazione giuridica dell’immobile, e come tale sia trasferita agli acquirenti successivi del medesimo, e ciò a differenza, ad esempio, delle obbligazioni accessive alle convenzioni di lottizzazione relative all’assunzione dell’obbligo di realizzazione delle opere di urb... _OMISSIS_ ...rsquo;acquisizione dell’area.

Non può appellarsi a meccanismi legali di eterointegrazione, a superamento del principio di pareggio del p.e.e.p., qualora la Cooperativa, chiamata a tenere indenne il Comune dal pagamento dei maggiori oneri espropriativi, si sia convenzionalmente obbligata, per sé e per i propri aventi causa, ad assumersi i maggiori oneri espropriativi maturati successivamente alla stipula, anche ove derivanti da transazioni, cessioni bonarie o condanne giurisdizionali, adoperando una nozione di “conguaglio” chiaramente riferita a qualsivoglia ipotesi di aumento dei costi di esproprio gravanti sull’amministrazione in dipendenza di eventi sopravvenuti, ancorché rivelatori ex post di una erronea determinazione iniziale del prezzo di acquisto/c... _OMISSIS_ ...priate e incluse in un PEEP - grava, in prima istanza, a carico del soggetto attuatore dell'intervento e in seconda istanza, nell'eventualità in cui la cooperativa o l'impresa costruttrice abbiano già provveduto alla assegnazione dei lotti, tenuti al pagamento del maggior importo divengono i singoli assegnatari e, ancora, nell'ipotesi in cui anche tal'ultimi abbiano, a loro volta, alienato - prima della richiesta ingiunta dal Comune - l'immobile a terzi, saranno costoro ad essere investiti della legittimazione passiva.

Gli assegnatari degli alloggi, ancorché debitori finali, sono totalmente estranei al rapporto tra il Comune espropriante e il soggetto espropriato, né l'art. 12 comma 5 della L. n. 865 del 1971 prevede la necessità dell'intervento nel procedimento degli assegnatar... _OMISSIS_ ...agamento dei maggiori costi per acquisto aree, è da considerarsi legittima, dal momento che trova copertura nell’art. 35 della L. n. 865 del 1971, il quale nell'introdurre la regola del “pareggio di bilancio” obbliga i Comuni a recuperare, a titolo di conguaglio, tutte le ulteriori somme corrisposte in relazione a transazioni, acquisizioni bonarie, o spese connesse a controversie giudiziarie inerenti all’acquisizione originaria delle aree. Le citate somme possono essere poste a carico degli assegnatari delle porzioni immobiliari con diritto di superficie, risultando ulteriori e complementari rispetto al canone stabilito per il godimento di tale diritto, non ostando a tale imposizione alcun divieto normativo espresso, e ferma restando l’impugnabilità dei relati... _OMISSIS_ ...icie finalizzata alla costruzione di case di tipo economico o popolare, con cui si preveda che il corrispettivo debba essere "adeguato all'effettiva somma dovuta agli espropriati, qualora la stessa fosse superiore all'indennità d'esproprio per effetto di vertenze giudiziarie tra l'ente espropriante ed i soggetti espropriati", si riferisce anche alle controversie relative alla determinazione del conguaglio dovuto sul prezzo della cessione volontaria dell'area conclusa nel corso della procedura espropriativa, dovendosi ritenere estesa a tutti i costi sostenuti dal comune per acquisire le aree soggette a diritto di superficie. Non sono tuttavia opponibili agli assegnatari degli alloggi somme riconosciute discrezionalmente dal Comune al di fuori della procedura espropriativa, rimanendo gli ass... _OMISSIS_ ...i trasferisce unitamente al bene immobile a cui accede e risulta opponile sia al primo assegnatario, sia in ogni caso ai successivi eventuali acquirenti.

Il costo dei terreni acquisiti dalla p.a. per interventi PEEP, per i quali si deve provvedere al rimborso, deve riguardare l’intero comprensorio e non già atomisticamente i singoli programmi costruttivi, attesa la necessità di ripartire in modo uniforme fra tutti gli assegnatari la richiesta di rimborso medesima.

Il contributo per il rilascio della concessione imposto dalla L. 28 gennaio 1977, n. 10, commisurato agli oneri di urbanizzazione, ha carattere generale, in quanto prescinde dall’esistenza o meno delle singole opere di urbanizzazione, ha natura di prestazione patrimoniale imposta e viene determin... _OMISSIS_ ...tive alla concessione assentita, mentre ha diversa natura il rimborso delle spese di urbanizzazione effettivamente sostenute dall’Amministrazione comunale, previsto dall’articolo 35, comma XI, della L. 22 ottobre 1971 n. 865, essendo rivolto a determinare il prezzo di cessione, ossia a reintegrare il Comune del costo sostenuto per l’espropriazione, l’urbanizzazione e l’ulteriore trasferimento dell’area. Trattandosi di due istituti diversi, in linea di principio non incompatibili, dalla loro applicazione non consegue necessariamente una duplicazione dello stesso onere, ma la risultante di oneri diversi, l’uno relativo al costo sostenuto per rendere urbanizzata ed edificabile la singola area, l’altro relativo ad un contributo, di carattere trib... _OMISSIS_ ...hanno natura di mero corrispettivo di diritto privato, bensì natura pubblicistica, perché l'Amministrazione: a) persegue la superiore funzione, che è di interesse generale, di insediare produzioni che creano o innalzano i livelli occupazionali e di benessere di un determinato territorio; b) espropria i beni di terzi soggetti per beneficiare altri privati, e cioè gli assegnatari dei lotti, i quali eserciteranno la propria libertà di iniziativa economica; c) conforma i beni così destinati all'espropriazione, in modo da renderli per destinazione urbanistica, per dimensioni e per caratteristiche strutturali, ivi compresa l'urbanizzazione, idonei e funzionali allo scopo produttivo; d) non dispone dell'entrata, poiché il capitolo previsionale contenente l'entrata non ha natura di d... _OMISSIS_ ...del primo assegnatario, configura anche un'obbligazione propter rem, perché grava anche sui successivi acquirenti; e) può discrezionalmente introdurre limitazioni al trasferimento di immobili.

Nel caso di espropriazione di area ricompresa in un piano di edilizia residenziale pubblica, conclusasi con la cessione volontaria del bene L. n. 865 del 1971 ex art. 12, obbligato al pagamento del conguaglio del prezzo è il comune espropriante, beneficiario dell'area medesima, con conseguente sua legittimazione passiva nel giudizio riguardante la quantificazione della stessa, atteso che la indicata cessione, pur qualificabile come contratto cosiddetto ad oggetto pubblico, presupponendo l'esistenza della procedura espropriativa che automaticamente conclude, è, per il resto, sottoposta alla... _OMISSIS_ ...natari degli alloggi, ancorchè debitori finali.

Nell'ambito di un piano di zona, gli atti di liquidazione delle somme dovute a titolo di conguaglio costituiscono atti meramente ricognitivi e contabili, non idonei a differire il potere di esercizio del diritto di credito dell’Amministrazione, per cui la ritardata emanazione di tali atti si configura come mancato esercizio del diritto di credito, idoneo a far decorrere il periodo di prescrizione.

Onde poter fruttuosamente resistere alla pretesa avversaria, l'assegnatario nell'ambito del PEEP non è tenuto a far valere le proprie lagnanze indirizzate all'operato del Comune nella forma della domanda o dell'eccezione riconvenzionale: una simile tesi oblitera le regole basilari del confronto che ha luogo tra le parti d... _OMISSIS_ ...l'eccezione opposta dalla seconda, il tutto nella cornice di una dialettica tra uguali che non postula alcun onere aggiuntivo a carico di chi resiste per paralizzare la domanda di chi agisce.


PIANIFICAZIONE - PIANI URBANISTICI ATTUATIVI - PEEP - PRINCIPIO DEL PAREGGIO - RECUPERO ONERI ASSEGNATARI - CLAUSOLE DIFFORMI

Il Comune, in applicazione del principio del perfetto pareggio economico posto dalla disposizione, ha l'obbligo di assicurare la copertura di tutti i costi di acquisto delle aree da destinare alla realizzazione dei piani di edilizia economica e popolare. Per il suo carattere imperativo tale norma ha natura di disposizione inderogabile, idonea ad integrare automaticamente il contenuto della convenzione, ai sensi dell'art. 1339 c.c.... _OMISSIS_ ...omporta la nullità del contratto, laddove la clausola possa (e debba) essere sostituita di diritto da una norma imperativa.

L'affermazione contenuta nell'atto di trasferimento alla cooperativa di cui alla legge 22\10\1971 n. 865, ove si legge che tale cooperativa ha effettuato i versamenti e che nulla è più dovuto, deve essere interpretata secondo buona fede (art. 1366 c.c.), nel senso che essa non intenda riferirsi ad eventuali sopravvenienze (come l’esito di giudizi di opposizione alla stima) e non voglia modificare la previsione della convenzione secondo cui i costi di acquisizione restavano a carico della cooperativa.

Se è pur vero che l’art. 35 della L. 865/71 assurge al rango di norma imperativa, in grado di sostituire per eterointegrazione le clauso... _OMISSIS_ ... costi connessi alle procedure espropriative delle aree oggetto di cessione e non anche, come nella specie, ove ponga a carico della medesima cooperativa costi od oneri superiori, connessi alla realizzazione di opere di urbanizzazione che, se pur se non ad uso esclusivo dell’area oggetto di cessione in favore della cooperativa, ne costituiscono in qualche modo un completamento alla luce del sinallagma contrattuale.

In quanto espressione del principio di copertura o pareggio finanziario, l'art. 35, comma 12, della L. n. 865 del 1971 è disposizione legislativa avente natura inderogabile, idonea ad inserirsi automaticamente nel contenuto della convenzione, ai sensi dell'art. 1339 cod. civ., al quale si collega l'art. 1419 cod. civ., comma 2, in base al meccanismo della cosidd... _OMISSIS_ ...seguente sostituzione di diritto da parte della norma imperativa. Conseguentemente, anche nelle ipotesi in cui le convenzioni di cessione prevedano clausole di determinazione del prezzo in misura “fissa” e non comprensiva dell'eventuale conguaglio derivante dai maggiori costi effettivamente sostenuti per le procedure espropriative, il Comune può pretendere legittimamente il rimborso anche delle ulteriori somme relative alle maggiori spese pagate, per effetto della definitiva determinazione dell'indennità di espropriazione.

Non assume rilievo la mancata espressa previsione, in una clausola della convenzione, del potere del Comune di ripetere le maggiori somme corrisposte per l'acquisizione delle aree PEEP rispetto a quelle originariamente preventivate. Tale potere tro... _OMISSIS_ ...tera a ), ed i prezzi delle aree cedute in proprietà devono, nel loro insieme, assicurare la copertura delle spese sostenute dal comune o dal consorzio per l'acquisizione delle aree comprese in ciascun piano approvato a norma della L. 18 aprile 1962, n. 167".

Giusta l'inderogabilità dell'art. 35 della legge n. 865 del 1971 che esprime il principio generale del perfetto pareggio economico - riferito ai piani per l’edilizia economica e popolare ma applicabile anche ai P.I.P. di cui all’art. 27 della medesima legge - anche nelle ipotesi in cui le convenzioni di cessione prevedano clausole di determinazione del prezzo in misura "fissa" e non comprensiva dell'eventuale conguaglio derivante dai maggiori costi effettivamente sostenuti per le procedure espropriative, il Comu... _OMISSIS_ ...oiché l’art. 35 della legge n. 865 del 1971 impone il pareggio sul piano economico tra la spesa relativa all’acquisizione delle aree destinate a p.e.e.p. (o p.i.p.) e il prezzo di cessione delle aree e mira a evitare che ne derivi un indebito esborso di risorse finanziarie pubbliche, le convenzioni stipulate con i concessionari che non prevedessero l’adeguamento dei costi, dovrebbero comunque ritenersi integrate dalla richiamata disposizione che esigono la completa copertura delle spese sostenute dal Comune per l’acquisizione delle aree e per la relativa urbanizzazione.

La regola dettata in materia dall'art. 35 della legge 865 del 1971 è inderogabile e, pertanto, la previsione del diritto dell'Amministrazione concedente alla ripetizione degli esborsi comu... _OMISSIS_ ... contengano clausole negoziali difformi.

La clausola che, nell'ambito di un PEEP, prevede la quantificazione del costo di acquisizione delle aree dopo il perfezionamento della procedura espropriativa non è una condizione meramente potestativa, in quanto, lungi dall'affidare il recupero del credito al mero arbitrio della parte pubblica in assenza di ragioni di opportunità e convenienza, altro non fa se non introdurre formalmente all'interno del testo della convenzione il principio secondo cui, stante la necessità di recuperare il complesso delle spese sostenute per la realizzazione del piano di edilizia pubblica, gli impedimenti di natura legale (quali la pendenza di controversia giudiziarie promosse contro l'esproprio) non consentono il decorso della prescrizione.


... _OMISSIS_ ...Comune agli assegnatari di alloggi di edilizia economica e popolare, costituisce atto paritetico privo di connotati di autoritatività per il cui perfezionamento non è necessario alcun procedimento amministrativo, tale dovendosi considerare solo la sequenza di atti preordinata all’esercizio di un pubblico potere. In ogni caso, trattandosi di attività strettamente vincolata sotto tutti i profili, la mancata comunicazione del avvio del procedimento non potrebbe costituire vizio invalidante della stessa a mente del disposto dell’art. 21 octies della L. 241/90.

L’amministrazione non può far valere il proprio diritto di credito per l'acquisizione di aree PEEP prima del momento in cui l’indennità di esproprio sia divenuta definitiva, per la ovvia impossibilità d... _OMISSIS_ ...O ONERI ASSEGNATARI - MOTIVAZIONE

Gli assegnatari di alloggi di edilizia economica e popolare, destinatari di richiesta di conguaglio per maggiori oneri di esproprio, non possono opporre il fatto che una corretta determinazione dell’indennizzo da parte del Comune avrebbe potuto evitare il contenzioso da parte dei proprietari sfuggendo all’operare delle regole successivamente entrate in vigore in conseguenza delle pronunce della Consulta (e cioè il valore venale in luogo dei criteri riduttivi più favorevoli al beneficia...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.