La delega dei poteri espropriativi finalizzati all'acquisizione di terreni per realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica

SOGGETTI - SOGGETTI ATTIVI, ISTITUZIONI E POTERI - DELEGA - EDILIZIA RESIDENZIALE

Nell'ipotesi di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità resta il comune, quale beneficiario ai sensi della L. n. 865 del 1971, art. 60 delle aree espropriate, anche quando, in ottemperanza alla menzionata disposizione venga delegato altro soggetto per l'acquisizione delle aree, esaurendosi in tal caso la delega in un mero incarico a compiere in nome e per conto del comune e d'intesa con quest'ultimo gli atti necessari per l'adozione del provvedimento ablatorio.

Qualora tra le parti (nel caso di specie Comune Aterp) sia intercorso solo un rapporto di delega L. 22 ottobre 1971, n. 865, ex art. 60, deve escludersi che si sia in presenza di una concessione traslativa, con la conseguenza che resta unico obbligato al pagamento dell'indennità di occupazione legittima il comune,... _OMISSIS_ ...ormale e sostanziale dell'espropriazione, perchè destinato ad acquisire la proprietà esclusiva del bene immobile.

Il Comune espropriante resta dominus della procedura anche nell'ipotesi in cui ricorra all'istituto della delega L. 22 ottobre 1971, n. 865, ex art. 60 e dunque responsabile dell'operato del delegato; la legge dispone che l'espropriazione si svolge non soltanto "in nome e per conto" del delegante, ma anche "d'intesa" con quest'ultimo, che conserva ogni potere di controllo e di stimolo, il cui mancato esercizio è dunque fonte di corresponsabilità con il delegato per i danni da questo materialmente arrecati.

Qualora un Comune disponga l'occupazione di un terreno per la realizzazione di interventi di edilizia agevolata affidati ad una cooperativa, l'illecito risultante dall'illegittima apprensione e trasformazione del fondo, in assenza o nonostante l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità o per effetto dell'annullamento della s... _OMISSIS_ ...bile solidalmente sia alla cooperativa che al Comune, indipendentemente dall'individuazione del beneficiario della procedura espropriativa.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità è soltanto il Comune, quale beneficiario delle aree espropriate, anche quando, ai sensi della L. n. n. 865 del 1971, art. 60, venga delegato altro soggetto per l'acquisizione delle aree, esaurendosi in tal caso la delega in un mero incarico a compiere in nome e per conto del comune gli atti necessari per l'adozione del provvedimento ablatorio o per la stipulazione dell'atto di cessione.

In tema di espropriazione di aree da destinare ad edilizia economica e popolare sussiste la corresponsabilità dell'ente delegante e dell'ente delegato, essa svolgendosi nell'interesse di entrambi, integrando l'occupazione appropriativa un fatto illecito imputabile al delegato alla conduzione... _OMISSIS_ ...a, persino quando l'opera risulti ultimata nel periodo di occupazione legittima, ricadendo su di esso l'onere di attivarsi affinché il decreto di espropriazione intervenga tempestivamente e la fattispecie si mantenga entro la sua fisiologica cornice di legittimità.

Del comportamento illecito consistente nella radicale trasformazione del fondo in difetto di tempestiva emanazione del decreto di esproprio devono rispondere in via solidale il Comune delegante e le cooperative delegate; ciò in quanto l'ente espropriante (nella specie, il Comune), che resta pur sempre "dominus" della procedura anche nella ipotesi in cui ricorra (art. 60 legge 22 ottobre 1971 n. 865) all'istituto della delega, è responsabile dell'operato del delegato (si tratti di un ente, di una cooperativa o di un'impresa) poiché la legge dispone che l'espropriazione si svolge non soltanto "in nome e per conto" del delegante, ma anche "d'intesa" con quest'ultimo, che conserva ogni potere di control... _OMISSIS_ ....

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità è il comune, quale beneficiario delle aree espropriate, anche quando, ai sensi dell'art. 60 della L. 22 ottobre 1971, n. 865, venga delegato altro soggetto per l'acquisizione delle aree, esaurendosi in tal caso la delega in un mero incarico a compiere in nome e per conto del comune gli atti necessari per l'adozione del provvedimento ablatorio o per la stipulazione dell'atto di cessione, con conseguente legittimazione passiva del comune nei giudizi di determinazione dell'indennità.

Per i danni cagionati all'espropriato per occupazione illegittima, si configura la responsabilità del soggetto titolare della procedura espropriativa; tale è il comune che abbia affidato alle società cooperative, in virtù delle convenzioni con esse stipulate, la realizzazione delle opere di edilizia economica e popolare, in quanto t... _OMISSIS_ ...itto di superficie, ma sia rimasto titolare dell’iter amministrativo volto all’acquisizione della proprietà delle aree, procedendo esso stesso allo svolgimento delle procedure espropriative.

Per i danni cagionati all'espropriato per occupazione illegittima, si configura la responsabilità del soggetto titolare della procedura espropriativa; tale è il comune che abbia affidato alle società cooperative, in virtù delle convenzioni con esse stipulate, la realizzazione delle opere di edilizia economica e popolare, in quanto titolari del diritto di superficie, ma sia rimasto titolare dell’iter amministrativo volto all’acquisizione della proprietà delle aree, procedendo esso stesso allo svolgimento delle procedure espropriative.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità è il Comune, quale beneficiario delle aree espropriate, anche quand... _OMISSIS_ ...la L. n. 865 del 1971, art. 60, venga delegato altro soggetto per l'acquisizione delle aree, esaurendosi in tal caso la delega in un mero incarico a compiere in nome e per conto del comune gli atti necessari per l'adozione del provvedimento ablatorio o per la stipulazione dell'atto di cessione, e non venendo meno tale legittimazione per il fatto che il decreto di esproprio abbia ad oggetto suoli assegnati all'Iacp, in quanto la loro proprietà è pur sempre acquisita dal comune espropriante.

L'Ente espropriante resta dominus della procedura ablativa anche quando ricorra all'istituto della delega (L. n. 865 del 1971, art. 60), e, poichè la legge dispone che l'espropriazione si svolge non soltanto "in nome e per conto" del delegante ma anche "d'intesa" con quest'ultimo, lo stesso resta responsabile dell'operato del delegato (si tratti di un ente, di una cooperativa o di un'impresa). L'espropriante conserva, infatti, ogni potere di controllo e di stimolo, in riferi... _OMISSIS_ ...vanza della procedura espropriativa secondo i parametri propri, soprattutto temporali, ed il mancato esercizio di detto potere è fonte di corresponsabilità con il delegato per i danni da questi arrecati con le attività materiali di apprensione del bene e di esecuzione dell'opera pubblica.

Nell'ipotesi di procedimento espropriativo condotto mediante delega ex lege n. 865 del 1971, artt. 35 e 60, l'illecito in cui consiste l'occupazione appropriativa, è ascrivibile anzitutto al soggetto che ne sia stato autore materiale. Il delegato resta dunque responsabile dei danni subiti dal privato, anche se la pronuncia del decreto ablativo sia mancata o ritardata per omissione o inerzia di altri, in quanto nel comportamento di chi conserva l'occupazione dell'immobile senza titolo (o persevera nell'esecuzione dell'opera) pur essendo a conoscenza della prospettata illegittimità dell'occupazione, possono individuarsi tutti gli elementi della responsabilità aquiliana.

... _OMISSIS_ ... espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità è il Comune, quale beneficiario delle aree espropriate, anche quando, ai sensi della L. n. 865 del 1971, art. 60 venga delegato altro soggetto per l'acquisizione delle aree, esaurendosi in tal caso la delega in un mero incarico a compiere in nome e per conto del comune gli atti necessari per l'adozione del provvedimento ablatorio o per la stipulazione dell'atto di cessione, e non venendo meno tale legittimazione per il fatto che il decreto di esproprio abbia ad oggetto suoli assegnati all'Iacp, in quanto la loro proprietà è pur sempre acquisita dal comune espropriante.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, parte del rapporto ed obbligato al pagamento dell'indennità verso il proprietario inciso è il Comune, quale beneficiario delle aree espropriate: la L. n. 865 del 197... _OMISSIS_ ...o aver previsto un duplice procedimento per l'acquisto delle aree necessarie alla realizzazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica e disposto che le stesse devono far parte del patrimonio indisponibile dei Comuni (art. 35), nel disciplinare la fase in cui gli Istituti incaricati, come gli I.A.C.P., della costruzione dei relativi alloggi, provvedono direttamente alla loro acquisizione, stabilisce che essa deve avvenire in nome e per conto dei Comuni, d'intesa con questi ultimi.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, l'attività dei soggetti incaricati, agenti come delegati dal Comune a rilevanza esterna, si esaurisce nel compimento, in nome e per conto dell'ente territoriale, degli atti necessari a conseguire il provvedimento ablatorio ovvero a stipulare il contratto di cessione volontaria (materiale occupazione del fondo, offerta dell'indennità, eventuale anticipazione delle somme ecc.... _OMISSIS_ ...perciò riferibile all'ente stesso, con conseguente legittimazione passiva di quest'ultimo nel giudizio attribuito alla competenza in unico grado della Corte di appello ex lege n. 865 del 1971, artt. 19 e 20, per la determinazione delle sole indennità di espropriazione nonchè di occupazione temporanea.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, qualora, al termine del periodo di occupazione legittima, il procedimento espropriativo non sia stato portato a compimento, occorre distinguere il periodo in cui i beni sono stati occupati per effetto del decreto di occupazione temporanea d'urgenza da quello successivo; nel secondo caso lo spossessamene costituisce un illecito, sanzionato dall'art. 2043 c.c., fonte di obbligazione risarcitoria, che costituisce debito di valore e va ascritta, in via solidale, sia al soggetto che ne sia autore materiale e non più munito di un titolo che autorizzi il sacrificio del... _OMISSIS_ ...cale altrui (nel caso di specie IACP), sia all'ente espropriante (nella specie, il Comune) "dominus" della procedura.

Nel caso di espropriazione disposta per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, obbligato al pagamento dell'indennità è il Comune, che è, dunque, obbligato alla corresponsione del conguaglio della cessione volontaria, quale beneficiario delle aree espropriate e parte del contratto di cessione; non assume rilevanza la circostanza che, per effetto della convenzione L. n. 865 del 1971, ex art. 35, l'onere economico deve gravare sullo IACP quale spesa di acquisizione dell'area espropriata, essendo il relativo titolo (convenzione) diverso da quello (cessione volontaria equivalente all'espropriazione) fatto valere con la domanda principale.

L’ente espropriante resta sempre dominus della procedura anche nelle ipotesi in cui ricorra all’istituto della delega, ex art. 60, l. n. 865/1971, e, come tale, respon... _OMISSIS_ ...quo;operato del delegato, conservando ogni potere di controllo e di stimolo, il cui mancato esercizio è fonte di corresponsabilità, senza che assuma rilevo la natura del negozio intercorso tra delegante e delegato. Tale ente pertanto è legittimato passivo nell'azione risarcitoria promossa dai proprietari dei beni illegittimamente occupati.

Ai fini dell'individuazione del soggetto obbligato alla restituzione del bene interessato dalla realizzazione di un programma costruttivo peep ed al risarcimento del danno derivante da illegittima occupazione, la delega al compimento delle operazioni espropriative delle aree ai fini della realizzazione delle opere di urbanizzazione — svolgendosi la procedura non solo in nome e per conto, ma anche d'intesa con il delegante — non priva entrambi i soggetti della legittimazione passiva.

L’ente espropriante (nella specie, il Comune) resta sempre dominus della procedura anche nelle ipotesi in cui ricor... _OMISSIS_ ...tituto della delega, ex art. 60, l. n. 865/1971, e, come tale, responsabile per l’operato del delegato, conservando ogni potere di controllo e di stimolo, il cui mancato esercizio è fonte di responsabilità, senza che assuma rilevo la natura del negozio intercorso tra delegante e delegato.

L'ente espropriante, che resta pur sempre "dominus" della procedura anche nella ipotesi in cui ricorra (L. 22 ottobre 1971, n. 865, art. 60) all'istituto della delega, è responsabile dell'operato del delegato (si tratti di un ente di una cooperativa o di un'im...


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