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L’area stradale destinata a parcheggio è nella detenzione del concessionario

L’area stradale destinata a parcheggio con appositi stalli dipinti, in cui il gestore percepisce il compenso per la sosta dei veicoli, non è sottoposta all’uso indiscriminato della generalità dei cittadini, ma anzi è sottratta all’uso normale e collettivo proprio del suolo pubblico, attesa la sua funzione esclusiva oggetto della concessione.

È illegittimo subordinare il rilascio della concessione di posteggio al versamento di una cauzione

L’ente comunale non è titolare del potere di introdurre, a livello di fonte secondaria, la previsione di una prestazione patrimoniale aggiuntiva, avente in concreto l’effetto di aggravare l’onere economico del canone per l’occupazione del suolo pubblico

È illegittimo il diniego di concessione demaniale non preceduto da preavviso di rigetto

Il rigetto della domanda di concessione deve essere preceduto dalla rituale comunicazione di preavviso di rigetto di cui all’art. 10-bis, l. 7 agosto 1990 n. 241 ed all’omissione non è applicabile la sanatoria processuale, per la natura in generale discrezionale del potere in questione.

È valida la concessione risolutivamente condizionata al diniego della soprintendenza fino a che questa non si sia pronunciata sull’istanza

La mancanza del nulla osta della Soprintendenza non inficia la validità della concessione demaniale risolutivamente condizionata al diniego del rilascio del nulla osta agli interventi manutentivi proposti, costituendo semplicemente elemento inibitorio dell’esecuzione dei lavori progettati.

L’installazione di distributori automatici negli immobili pubblici può essere condizionata al possesso di certificazioni iso 9001 ed iso 22000

L’assegnazione del servizio costituito dalla installazione e gestione di distributori automatici di generi alimentari all’interno di uffici provinciali e di strutture scolastiche deve essere qualificata in termini di concessione di servizio pubblico ai sensi dell’art. 30 dlgs n. 163/2006.

L’omessa impugnazione dell’autoannullamento della concessione rende improcedibile il ricorso avverso il diniego di delocalizzazione

La rimozione dal mondo del diritto della concessione demaniale, se non impugnata, rende improcedibile il ricorso avverso l’istanza di delocalizzazione della concessione stessa.

Laddove siano vietate le nuove concessioni demaniali non è vietato il mero rinnovo

L’estensione della spiaggia libera utilizzata da coloro che abbiano noleggiato attrezzature da spiaggia è cosa diversa dall’estensione della concessione demaniale rilasciata per il noleggio di tali attrezzature.

È inadempiente il concessionario che non si attiva per ottenere il certificato antincendio dopo la modifica del bene pubblico

Laddove il concessionario, in costanza di gestione, provveda al rifacimento della centrale termica, è suo onere attivarsi per il rilascio del nuovo certificato di prevenzione incendi: la mancata attivazione delle procedure per ottenere tale certificato, con conseguente interruzione del servizio (nella specie, di gestione di una piscina) legittima il provvedimento di revoca della concessione.

Il giudizio è improcedibile se non sono impugnate tutte le intimazioni che richiedono un indennizzo per l’occupazione demaniale

La mancata impugnazione di intimazioni al pagamento successive a quella impugnata, aventi ad oggetto lo stesso titolo debitorio e per la medesima somma, rende inutile la giudiziale valutazione della legittimità dell’atto gravato, in quanto l’eventuale suo annullamento nessun vantaggio recherebbe alla parte ricorrente a causa della presenza dei due nuovi atti che risultano essere pienamente efficaci.

Gli immobili ex d.l. 351/2001 devono essere venduti al prelazionario solo se oggetto di programma di dismissione

In tema di dismissione del patrimonio immobiliare, il d.lgs. 104/1996 non si applica ai beni che non siano stati inseriti in programmi di cessione predisposti ai sensi dell’art. 2 né in programmi di alienazione ai sensi dell’art. 6.

La previsione in un atto antecedente rende illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente

È illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente che non menziona alcuna situazione eccezionale ed imprevedibile da cui sia scaturito un pericolo concreto ed effettivo per i beni tutelati (nella specie, salute pubblica ed ambiente), in caso di mancato intervento della P.A. con il rimedio extra ordinem in discorso, anziché con gli strumenti ordinari previsti dall’ordinamento.

Autotutela demaniale: g.o. se il privato sostiene che l’area occupata è di sua proprietà e non demaniale

Appartiene alla giurisdizione del G.O. la controversia in cui il privato, pur impugnando l’ordinanza di sgombero adottata ai sensi dell’art. 54 cod. nav., metta in discussione la proprietà demaniale della porzione occupata, asserendo che essa è di proprietà privata e non faccia questione del corretto uso di un potere discrezionale da parte della P.A..

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