ULTIMI APPROFONDIMENTI CARICATI

Stai vedendo 4148-3840 di 3902 risultati

La previsione in un atto antecedente rende illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente

È illegittima l’ordinanza contingibile ed urgente che non menziona alcuna situazione eccezionale ed imprevedibile da cui sia scaturito un pericolo concreto ed effettivo per i beni tutelati (nella specie, salute pubblica ed ambiente), in caso di mancato intervento della P.A. con il rimedio extra ordinem in discorso, anziché con gli strumenti ordinari previsti dall’ordinamento.

Autotutela demaniale: g.o. se il privato sostiene che l’area occupata è di sua proprietà e non demaniale

Appartiene alla giurisdizione del G.O. la controversia in cui il privato, pur impugnando l’ordinanza di sgombero adottata ai sensi dell’art. 54 cod. nav., metta in discussione la proprietà demaniale della porzione occupata, asserendo che essa è di proprietà privata e non faccia questione del corretto uso di un potere discrezionale da parte della P.A..

Trasferimento di beni alle a.s.l.: l’eliminazione dei laboratori di igiene e profilassi ha ripristinato l’assetto proprietario ante 1978

L’eliminazione ad opera del D.P.R. 117/1993 dei «beni mobili ed immobili e le attrezzature dei laboratori di igiene e profilassi» dal novero dei beni trasferiti dagli enti locali alle A.S.L. ai sensi dell’art. 66 legge 833/1978 ha avuto l’effetto di ripristinare l’assetto proprietario anteriore alla riforma operata con quest’ultima legge.

La scelta di concedere l’uso dell’arenile va contemperata con la necessità di garantire la libera balneazione

La scelta della P.A. di concedere spazi di arenile va effettuata considerando sempre il superiore interesse pubblico a garantire la libera balneazione.

canone per casa cantoniera: g.o.

Qualora la controversia riguardi il pagamento di un corrispettivo per l’occupazione dell’immobile dato in concessione, la relativa giurisdizione, trattandosi di diritto, appartiene al G.O., qualunque sia il titolo in forza del quale tale somma fosse dovuta, e cioè sia essa un canone o un’indennità sostitutiva.

Il consorzio per lo sviluppo industriale può riacquistare l’area anche quando lo stabilimento è realizzato da oltre tre anni ma l’attività non è mai iniziata

Il consorzio di sviluppo industriale può esercitare la facoltà di riacquistare la proprietà delle aree cedute per imprese industriali o artigianali prevista dall’art. 63, co. 2, legge 448/1998 anche nelle ipotesi in cui lo stabilimento sia stato realizzato da oltre tre anni senza che l’attività produttiva abbia mai avuto inizio.

Il comune non risponde dei danni non cagionati dalla strada bensì dalle tubature sottostanti

Il Comune non è responsabile per il mancato approvvigionamento idrico conseguente alla rottura delle tubazioni sotterranee di adduzione dell’acqua perché a suo carico non esiste un generico obbligo di custodia derivante dalla proprietà della strada.

l’installazione di un gazebo su area gravata da servitù di uso pubblico deve essere chiesta al privato proprietario

La circostanza che un’area sia stata di fatto utilizzata a parcheggio pubblico e strada può al più implicare che il Comune abbia voce in capitolo dal punto di vista della tutela della regolamentazione del traffico pedonale nella zona, ma non può di certo fare capo ad esso il potere di disporne per finalità diverse da quelle proprie dell’uso pubblico, quale consentire un suo sfruttamento commerciale con l’installazione di un gazebo.

La procedura di delimitazione del demanio marittimo è necessaria solo se c’è obiettiva incertezza sul confine con la proprietà privata

La delimitazione ex art. 32 cod. nav. è necessaria quale presupposto di legittimità dell’ordinanza di sgombero solo nei casi in cui sussista o sia fornita prova o principio di prova dell’avvenuta modifica della linea costiera e quindi del confine demaniale.

lo stabilimento balneare non è sottoposto alla normativa in materia di orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande solo perché la p.a. ha rilasciato un’autorizzazione unica

Dagli artt. 7 e 9 della legge 135/2001 si desume che lo stabilimento balneare è un’impresa turistica assoggettata ad autorizzazione che abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati.

Il concessionario deve esercitare direttamente la concessione demaniale marittima

Dal combinato disposto degli artt. 46 e 47 cod. nav. discende inequivocamente che in via generale (e salvo diversa autorizzazione) il concessionario ha l’obbligo di esercitare direttamente la concessione demaniale marittima.

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili a concessionari

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili ai titolari di concessione demaniale marittima, in quanto sono semplicemente parti di un rapporto convenzionale con l’ente pubblico a cui la spiaggia è data in concessione.

Pagina 320 di 326 50 110 160 220 270 320