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Gli accordi integrativi e gli accordi sostitutivi del provvedimento amministrativo (art. 11 Legge 241/1990)

Il verbale di una riunione, che contenga una specifica descrizione del contenuto delle decisioni a conclusione ed una definizione condivisa dell’assetto degli interessi e sia stato debitamente sottoscritto da tutti gli intervenienti, è un atto valido ed efficace ai sensi dell’art. 11 L. n. 241/1990 nei confronti delle amministrazioni pubbliche, delle società e dei privati partecipanti.

Caratteristiche del possesso "ad usucapionem" da parte della P.A.

L’elemento psicologico ai fini dell'usucapione del diritto di proprietà di beni immobili consiste nella volontà del possessore di comportarsi e farsi considerare come proprietario del bene, ciò che si estrinseca nel compimento di atti di «…esercizio delle facoltà tipiche del diritto di proprietà», quale può essere considerata la sua alterazione radicale, atto incompatibile con la situazione di mera detenzione.

Termine utile per l'usucapione di un bene da parte della P.A.

Si ha usucapione quando il possesso sia protratto per certo periodo di tempo, che varia a seconda del tipo di bene oggetto del diritto e della caratterizzazione del possesso cioè che sia di buona o di male fede, ferma la possibilità di avvalersi della successione o della accessione (art. 1146 cc). Riguardo ad un bene immobile (nel caso di specie occupato dalla p.a.), per maturare l’usucapione è necessario il decorso di un ventennio (art. 1160 cc).

Natura non recettizia del decreto di espropriazione per pubblica utilità

Il decreto di espropriazione per pubblica utilità non ha natura di atto recettizio, la cui notificazione è condizione di perfezione o efficacia, con la conseguenza che l'omessa comunicazione personale non ha alcun effetto viziante

Natura giuridica dell'atto di cessione volontaria delle aree nell'ambito del procedimento di espropriazione per p.u.

La cessione volontaria delle aree espropriande è un contratto ad oggetto pubblico che si inserisce nell'ambito del procedimento di espropriazione ed assolve la funzione di consentire l'acquisizione del bene da parte dell'espropriante mediante uno strumento di natura privatistica alternativo all'ablazione.

Acquisizione dei diritti reali da parte della P.A.: tempestività del decreto d'esproprio

Ai fini della tempestività del decreto di esproprio a nulla rileva che siano scaduti i termini di occupazione d’urgenza qualora tale atto conclusivo della procedura espropriativa sia stato pronunciato nei termini di vigenza della dichiarazione di pubblica utilità, assolvendo dichiarazione di pubblica utilità e occupazione temporanea d'urgenza due diverse funzioni.

L'adibizione a uso pubblico di un'area mediante la c.d. dicatio ad patriam

La dicatio ad patriam consiste nel comportamento del proprietario che mette volontariamente e con carattere di continuità un proprio bene a disposizione della collettività, determinando in tal modo l’insorgere di una servitù di uso pubblico

La retrocessione del bene espropriato per p.u.

L’istituto della retrocessione è coerente con i principi costituzionali alla base dell'espropriazione, in virtù dei quali il bene sottratto al proprietario per il conseguimento di un determinato interesse pubblico non può essere arbitrariamente utilizzato per un fine diverso da quello per il quale fu espropriato e per il quale ha ricevuto la formale e specifica destinazione pubblica per effetto della dichiarazione di pubblica utilità.

Retrocessione del bene espropriato: la dichiarazione di inservibilità

In ipotesi di retrocessione parziale i fondi possono essere restituiti se la pubblica amministrazione ha manifestato la volontà di non utilizzarli per gli scopi cui l’espropriazione era finalizzata e ciò avviene generalmente all’esito di un procedimento che si conclude con una dichiarazione formale di inservibilità del bene espropriato.

Presupposti e limiti della retrocessione del bene espropriato

Con l’esercizio del diritto di retrocessione si realizza a favore dell’espropriato, titolare di un diritto potestativo, un acquisto ex novo a titolo derivativo della proprietà dei beni espropriati e relitti tramite una vera e propria alienazione, senza risolversi la precedente espropriazione, ossia non caducandosi il precedente trasferimento coattivo.

Ammissibilità e condizioni dell'usucapione di un'area da parte della Pubblica Amministrazione

L'adibizione a uso pubblico di un'area può avvenire con l'uso del bene da parte della collettività indifferenziata protratto nel tempo, di talchè il bene stesso viene ad assumere caratteristiche analoghe a quelle di un bene demaniale. A tal fine rileva essenzialmente il decorso di venti anni per l’acquisto della servitù di uso pubblico o della proprietà per usucapione.

L'acquisizione della proprietà privata alla mano pubblica avviene esclusivamente con decreto espropriativo ovvero ex art. 42 bis TUES

Non è ipotizzabile alcuna perdita del diritto di proprietà per effetto della irreversibile trasformazione del suolo, essendo ammissibili, quali modi di acquisizione della proprietà alla mano pubblica, esclusivamente il decreto espropriativo ovvero quello ex art. 42 bis T.U. espr.

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