DEMANIO BENI PUBBLICI

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Natura non recettizia del decreto di espropriazione per pubblica utilità

Il decreto di espropriazione per pubblica utilità non ha natura di atto recettizio, la cui notificazione è condizione di perfezione o efficacia, con la conseguenza che l'omessa comunicazione personale non ha alcun effetto viziante

Natura giuridica dell'atto di cessione volontaria delle aree nell'ambito del procedimento di espropriazione per p.u.

La cessione volontaria delle aree espropriande è un contratto ad oggetto pubblico che si inserisce nell'ambito del procedimento di espropriazione ed assolve la funzione di consentire l'acquisizione del bene da parte dell'espropriante mediante uno strumento di natura privatistica alternativo all'ablazione.

Il procedimento di esproprio semplificato ed accelerato ex art. 22 del d.P.R. n. 327/2001

Il presupposto per l’adozione del decreto con determinazione urgente dell’indennità provvisoria a norma dell'art. 22 del T.U.Es. è la dichiarazione di urgenza dell’opera.

Retrocessione parziale o totale dei beni espropriati per opere pubbliche o di pubblica utilità

La retrocessione parziale si distingue dalla retrocessione totale perchè rispetto ai beni espropriati non ancora utilizzati può esercitarsi una valutazione discrezionale circa la convenienza di utilizzarli in funzione dell'opera realizzata

L'acquisizione della proprietà privata alla mano pubblica avviene esclusivamente con decreto espropriativo ovvero ex art. 42 bis TUES

Non è ipotizzabile alcuna perdita del diritto di proprietà per effetto della irreversibile trasformazione del suolo, essendo ammissibili, quali modi di acquisizione della proprietà alla mano pubblica, esclusivamente il decreto espropriativo ovvero quello ex art. 42 bis T.U. espr.

Presupposti e limiti della retrocessione del bene espropriato

Con l’esercizio del diritto di retrocessione si realizza a favore dell’espropriato, titolare di un diritto potestativo, un acquisto ex novo a titolo derivativo della proprietà dei beni espropriati e relitti tramite una vera e propria alienazione, senza risolversi la precedente espropriazione, ossia non caducandosi il precedente trasferimento coattivo.

Limiti e ammissibilità dell'usucapione di fondi illecitamente occupati da parte della p.a.

L'usucapione di un'area occupata illecitamente da parte della p.a. può compiersi solo entro limiti circoscritti, per evitare di reintrodurre una forma surrettizia di espropriazione indiretta in violazione del Protocollo addizionale della C.e.d.u.

La costituzione dei diritti di uso pubblico su beni demaniali e su aree private

Per affermare che un bene è destinato ad uso pubblico è necessario dimostrare che quest’ultimo sia utilizzato in maniera indifferenziata da tutta la collettività dei consociati che ne beneficiano uti cives nell’interesse generale

I beni appartenenti al patrimonio indisponibile in quanto destinati ad un pubblico servizio

Affinché un bene di proprietà pubblica possa definirsi strumentale al perseguimento degli scopi istituzionali dell’ente proprietario, con conseguente inclusione nel suo patrimonio indisponibile, deve essere concretamente destinato ad un pubblico servizio

La sdemanializzazione di un bene pubblico deve risultare da comportamenti univoci tenuti dall'Amministrazione proprietaria

La sdemanializzazione di un bene pubblico - ed a fortiori la sottrazione di un bene patrimoniale indisponibile alla sua originaria destinazione - oltre che frutto di una esplicita determinazione, può essere il portato di comportamenti univoci tenuti dall'Amministrazione proprietaria che si appalesano in modo concludente, incompatibili con la volontà di conservare la destinazione del bene all'uso pubblico.

Quali beni pubblici possono essere sdemanializzati in forma tacita?

Per i beni appartenenti al demanio marittimo, tra i quali si include la spiaggia, comprensiva dell'arenile, non è possibile che la sdemanializzazione si realizzi in forma tacita, essendo necessaria, ai sensi dell'art. 35 c.n., l'adozione di un espresso e formale provvedimento della competente autorità amministrativa, avente carattere costitutivo.

Appartenenza al patrimonio indisponibile delle opere di urbanizzazione e delle aree su cui esse insistono

La necessaria appartenenza alla mano pubblica delle opere di urbanizzazione e delle aree su cui esse insistono, secondo il regime del patrimonio indisponibile (perché destinato a pubblico servizio, secondo lo schema di cui all’art. 826, co. 3, c.c.), è principio assolutamente consolidato in giurisprudenza.

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