DEMANIO E PATRIMONIO - USO PUBBLICO
Il Comune, ai sensi dell’art. 823 del codice civile e dell’art. 378 della legge n. 2248 del 1865 Allegato F, per tutelare l’uso pubblico di una corte privata non deve fornire prova della precedente esistenza di un titolo legittimante il diritto reale di servitù. In particolare, il citato art. 378, disciplinando una ipotesi di autotutela possessoria di diritto pubblico, non presuppone la titolarità di un diritto reale di uso pubblico affinché l’Amministrazione comunale possa impedire che si formino ostacoli al libero transito.
Affinché un’area privata possa ritenersi sottoposta ad un uso pubblico, è necessario, oltre all’intrinseca idoneità del bene, che l’uso avvenga ad opera di u... _OMISSIS_ ...rietari di determinati fondi in dipendenza della particolare ubicazione degli stessi, o da coloro che abbiano occasione di accedere ad essi per esigenze connesse alla loro privata utilizzazione.
Edifici destinati a uso pubblico sono quelle strutture edilizie, definitive o temporanee, destinati ad ospitare un'attività di pubblico interesse.
Il regime di spettanza del bene che, per sua natura o destinazione, è destinato alla soddisfazione di bisogni durevoli e primari della collettività, non può incidere in senso limitativo o preclusivo sulla fruizione dello stesso.
La servitù di uso pubblico, pur non avendo carattere tecnicamente prediale, essendo a vantaggio di una collettività di persone, ben può gravare il fondo di un privato con la conseguenza che l'Ammi... _OMISSIS_ ...na strada o un altro bene di proprietà privata e, in merito, è stato sancito che la semplice imposizione di un vincolo di uso pubblico su strada vicinale, pur permettendo alla collettività di esercitarvi il diritto di servitù di passaggio con le modalità consentite dalla conformazione della strada stessa, non altera il diritto di proprietà sulla medesima, che rimane privata.
L'accertamento dell'uso pubblico di un bene, quale una strada, deve essere condotto non già sulla mera base delle risultanze catastali, ma mediante un approfondito esame della condizione effettiva in cui il bene si trova.
La servitù di uso pubblico è definibile come diritto di uso di beni privati da parte di una collettività di persone non individuate, ed è un diritto diverso dalla servitù come de... _OMISSIS_ ... che quest’ultimo sia utilizzato in maniera indifferenziata da tutta la collettività dei consociati che ne beneficiano uti cives nell’interesse generale; quando invece il bene è principalmente utilizzato da più soggetti determinati che ne beneficiano uti singuli in ragione della particolare posizione qualificata che assumono rispetto ad esso, deve escludersi che il bene stesso sia gravato da una servitù di uso pubblico.
I diritti di uso pubblico sono diversi dagli usi civici, i quali, in effetti, gli somigliano perchè sono imputati ad una collettività di abitanti, rappresentando una categoria di diritti collettivi di origine dominicale aventi ad oggetto res alienae, ma si caratterizzano, fra l'altro, per comprendere anche utilitates di frui della res, per essere disc... _OMISSIS_ ...ariamente la coeva titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale.
Le servitù di uso pubblico non si estinguono, a differenza di quelle private, semplicemente per non uso, avendo il singolo componente della comunità il diritto di avvalersi di detta servitù fino a quando non insorga una ragione di impossibilità fisica o giuridica da cui l'ulteriore godimento resti impedito, semprechè non derivi da un fatto del controinteressato alla continuazione dell'uso pubblico o non intervenga un provvedimento dell'autorità amministrativa quale soggetto esponenziale della collettività dei cittadini che dichiari cessato l'interesse pubblico a fruire di quel determinato bene.
Un’area privata può essere assoggettata ad uso pubblico di passaggio quando tale uso inte... _OMISSIS_ ...rsquo;uso pubblico quando il passaggio venga esercitato unicamente dai proprietari di determinati fondi in dipendenza della particolare ubicazione degli stessi o da coloro che abbiano occasione di accedere ad essi per esigenze connesse allo loro privata utilizzazione oppure rispetto a strade destinate al servizio di un determinato edificio o complesso di edifici.
In disparte i profili proprietari, si devono ritenere soggette ad uso pubblico le grotte per le quali risultano un risalente uso a fini di tutela sanitaria della popolazione, un uso comune per il ricovero dei natanti degli abitanti dell’isola e l’assunzione da parte del Comune degli oneri necessari al consolidamento, mentre i titoli di proprietà privata ed il pagamento dell’ICI sono inidonei ad es... _OMISSIS_ ... dall'art. 825 c.c., “per il conseguimento di fini di pubblico interesse corrispondenti a quelli cui servono i beni [demaniali] medesimi”, ossia si configurano quale peso imposto su di un bene privato nel pubblico interesse, a favore della collettività, presupponendo in tal senso una publica utilitas, ossia l’oggettiva idoneità del bene privato a soddisfare un’esigenza comune ad una collettività indeterminata di cittadini: esigenza, questa, che va intesa in senso ampio, e cioè non come pura e semplice necessità, ma anche come mera comodità. Detto altrimenti, nelle servitù di uso pubblico, al peso gravante sul fondo servente corrisponde dal lato attivo il conseguimento di fini di pubblico interesse da parte di una comunità di persone considerate uti cives, sicché la ... _OMISSIS_ ...F|La costituzione dei diritti di uso pubblico può avvenire per usucapione da parte di una collettività indifferenziata di soggetti e imputata nel proprio effetto acquisitivo all’amministrazione pubblica a ciò competente (come ad esempio accade per l’ipotesi dell’usucapione dell’uso pubblico su di una strada privata), per dicatio ad patriam (consistente a sua volta nel comportamento del proprietario che, seppure non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, mette volontariamente, con carattere di continuità e dunque senza precarietà o spirito di tolleranza, un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un’esigenza comune ai membri di tale collettività uti cives, indipendentemen... _OMISSIS_ ...damentale elemento distintivo tra servitù prediali pubbliche e diritti di uso pubblico di cui all'art. 825 c.c. risiede nell’assenza, nei secondi, di un rapporto funzionale tra beni. I diritti di uso pubblico sussistono infatti in questa evenienza a favore delle collettività non già per l’utilità di un bene demaniale, bensì in quanto ogni membro della collettività medesima può legittimamente fruire del bene asservito nei limiti del relativo vincolo al pubblico interesse, realizzato mediante la costituzione di un diritto reale parziale, non obliterante la proprietà privata, ma che ne funzionalizza il contenuto al pubblico interesse, coerentemente all’art. 42 Cost. e come conseguente obbligo contemplabile dall’ordinamento giuridico nel contesto del c.d. “... _OMISSIS_ ...quo;, contemplati sempre nell'art. 825 c.c, sebbene seguitino comunque ad essere parimenti definiti nel linguaggio comune quali “servitù pubbliche”, ancorché – per l’appunto – “non prediali”. Essi consistono in un diritto reale di cui è titolare un ente pubblico al fine del perseguimento di un pubblico interesse e che è gravante su beni appartenenti a privati, seppur in assenza di un rapporto funzionale tra beni. Sulla base di un diritto di uso pubblico una determinata collettività di persone può infatti essere in tal modo ammessa ad una parziale utilizzazione di tali beni che, in tal modo, pur rimanendo di proprietà privata, nel contempo sono destinati al soddisfacimento del predetto pubblico interesse. L’esempio più significativo è costitui... _OMISSIS_ ...el r.d. 20 marzo 1865, n. 2248, e al d.l. lgt. 1 settembre 1918, n. 1146.
L’art. 825 c.c. disciplina unitariamente i principi informatori dell’istituto delle cc.dd. “servitù di uso pubblico”, invero definite correntemente come “diritti di uso pubblico”, le quali pertanto rientrano nel più ampio novero dei diritti reali pubblici di godimento costituiti su immobili di proprietà privata. In tale contesto l’articolo in esame comunque concettualmente distingue le cc.dd. “servitù prediali pubbliche” e i veri e propri “diritti” (o “servitù”) “di uso pubblico”. Le prime corrispondono ai diritti reali ivi indicati come “costituiti per l’utilità di alcuno dei beni indicati dagli articoli ... _OMISSIS_ ...LF|La effettiva destinazione pubblica di una piazza fa sì che questa sia rivolta all’utilizzo da parte di una collettività indiscriminata di soggetti “uti cives”, risultando del resto idonea a tale finalità.
L'esistenza di un diritto di uso pubblico del bene demaniale non può sorgere per meri fatti concludenti, ma presuppone un titolo idoneo a tal fine.
La mancanza di un titolo formale, costitutivo della servitù di uso pubblico, può essere sopperita attraverso la maturazione dell'usucapione, dimostrando la contemporanea concorrenza delle seguenti condizioni: - l'uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati uti cives, in quanto portatori di un interesse generale (non essendo sufficiente un... _OMISSIS_ ...a soddisfare il fine di pubblico interesse perseguito tramite l'esercizio della servitù; - il protrarsi dell'uso per il tempo necessario all'usucapione.
Dalle servitù prediali pubbliche, vanno distinti i cc.dd. diritti di uso pubblico, o servitù pubbliche, ancorché non prediali, che consistono in un diritto reale di cui è titolare un ente pubblico al fine del perseguimento di un pubblico interesse e che è gravante su beni appartenenti a privati, seppure in assenza di un rapporto funzionale tra beni; essi si configurano quindi come un peso imposto su di un bene privato nel pubblico interesse, a favore della collettività, presupponendo in tal senso una publica utilitas, ossia l’oggettiva idoneità del bene privato a soddisfare un’esigenza comune a una collettività indet... _OMISSIS_ ...rsquo;amministrazione pubblica a ciò competente (come accade nell’ipotesi dell’usucapione dell’uso pubblico su di un strada privata); per dicatio ad patriam, consistente a sua volta in un comportamento del proprietario che, seppure non intenzionalmente diretto a dare vita al diritto di uso pubblico, mette volontariamente, con carattere di continuità e dunque senza precarietà o spirito di tolleranza, un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un’esigenza comune ai membri di tale collettività uti cives; nonché per convenzione stipulata tra l’ente pubblico e i privati.
La volontà abdicativa di un ente territoriale all’uso pubblico di un bene privato, oltreché espressa, può anc... _OMISSIS_ ...he si tratti di un provvedimento esplicito, quale può essere quello che consenta al privato di compiere sul bene un'attività e di effettuarvi un intervento che renda oggettivamente impossibile l'esercizio della servitù, sia quando la volontà dell'ente risulti da fatti concludenti.
La proprietà privata di un’area non esclude una forma di “uso pubblico” della stessa, quando l’accesso veicolare è garantito tramite la percorrenza di vie pubbliche.
Un’area privata può ritenersi assoggettata ad uso pubblico di passaggio quando l’uso avviene da parte di una collettività indeterminata di soggetti, considerati uti cives, ossia quali titolari di un interesse pubblico di carattere generale.
La costituzione di un diritto reale di ser... _OMISSIS_ ...F|Affinché un’area privata possa ritenersi sottoposta ad una servitù pubblica di passaggio, è necessaria, oltre all’intrinseca idoneità del bene, che l’uso avvenga ad opera di una collettività indeterminata di persone e per soddisfare un pubblico generale interesse.
Non vi è uso pubblico qualora il passaggio venga esercitato unicamente dai proprietari dei fondi in dipendenza della particolare ubicazione degli stessi, ovvero da coloro che abbiano occasione di accedervi per esigenze connesse ad una privata utilizzazione, oppure, infine, rispetto a strade destinate al servizio di un determinato edificio o complesso di edifici.
Affinché un'area privata possa ritenersi sottoposta ad un uso pubblico, è necessario, oltre all'intrinseca idoneità del bene, ch... _OMISSIS_ ...ato unicamente dai proprietari di determinati fondi in dipendenza della particolare ubicazione degli stessi, o da coloro che abbiano occasione di accedere ad essi per esigenze connesse alla loro privata utilizzazione, oppure, infine, rispetto a strade destinate al servizio di un determinato edificio o complesso di edifici.
L’art. 3 della l. n. 168/2017, nel ricostruire il regime dei beni collettivi, ribadisce i limiti alla disponibilità degli stessi per finalità diverse da quelle impresse dalla loro natura nonchè la loro destinazione perpetua ad una funzione pubblica latamente intesa (gli stessi infatti non possono essere alienati, divisi o usucapiti ed assumere una funzione allodiale al pari di qualunque cespite in proprietà privata). In altre parole non è un caso che tra... _OMISSIS_ ...ncorrenti con quelli presi in considerazione dalla legge appena citata.
La servitù di uso pubblico si configura allorchè il privato seppure non intenzionalmente diretto a dare vita al diritto di uso pubblico, mette volontariamente, con carattere di continuità (non di precarietà e tolleranza) un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un'esigenza comune ai membri di tale collettività uti cives, indipendentemente dai motivi per i quali detto comportamento venga tenuto, dalla sua spontaneità e dallo spirito che lo anima.
Non sussiste uso pubblico qualora il passaggio venga esercitato unicamente dai proprietari dei fondi in dipendenza della particolare ubicazione degli stessi, ovvero da coloro che abbiano o... _OMISSIS_ ... una strada privata possa essere assoggettata ad uso pubblico essa deve essere idonea a soddisfare esigenze di interesse generale, e la prova della servitù di uso pubblico di una strada richiede, oltre all’uso pubblico, un atto pubblico o privato ovvero l’intervenuta usucapione ventennale, fermo restando l’accertamento dell’idoneità della strada a soddisfare esigenze di carattere pubblico.
Un’area privata può essere ritenuta soggetta a servitù di uso pubblico o in virtù di un’apposita convenzione tra il proprietario e l’ente pubblico ovvero nel caso in cui l’uso pubblico si sia protratto per il tempo necessario ai fini dell’acquisto per usucapione.
Affinché un'area privata possa ritenersi sottoposta ad un uso pubblico, è necessario, oltre ...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.