DEMANIO BENI PUBBLICI

Stai vedendo 66-72 di 368 risultati

Demanio e titolarità dei beni pubblici

Nella categoria di beni "pubblici o destinati a uso pubblico" vanno considerati, secondo la nozione ricavata dall'art. 822 c.c. e ss., i beni appartenenti a qualsiasi titolo allo Stato o ad un ente pubblico, e quindi non solo i beni demaniali ma anche quelli facenti parte del patrimonio disponibile o indisponibile degli enti predetti.

Titolarità dei beni pubblici: demanio naturale, artificiale, necessario, accidentale

Sono beni del demanio necessario i beni che appartengono necessariamente ed esclusivamente allo Stato e secondo la norma di cui all'art. 822 cod. civ. sono: il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa nazionale. Il demanio accidentale o eventuale ricomprende beni che presentano caratteristiche specifiche e che appartengono allo Stato anche se possono appartenere a privati

Demanio pubblico e diritti dei privati

La costituzione di diritti reali su beni demaniali può avvenire soltanto attraverso uno specifico atto di concessione, avente propriamente natura costitutiva, tanto è vero che, fino all'emissione di tale provvedimento, il soggetto interessato non può comunque vantare alcun titolo legittimo alla fruizione con modalità differenziate rispetto alla generalità dei cittadini di un qualsiasi bene appartenente al demanio.

La sdemanializzazione di un bene pubblico

Mentre l’affermazione della demanialità non è affatto condizionata dalla definizione di alcun procedimento amministrativo, assumendo rilievo la mera situazione di fatto anche nel profilo ambientale, all’opposto la cessazione della demanialità è sempre subordinata allo specifico procedimento di sdemanializzazione avente pertanto carattere costitutivo.

L'istituto giuridico della sdemanializzazione tacita

La sdemanializzazione di un bene può essere anche tacita, indipendentemente da un provvedimento formale della P.A., purché risulti da atti univoci e concludenti, incompatibili con la volontà della P.A. di conservarne la destinazione demaniale.

Categorie di beni appartenenti al patrimonio indisponibile

Alloggi di servizio, alloggi per sfollati, aree peep, beni sanitari, caserme, cave, impianti sportivi ed altri beni appartenenti al patrimonio indisponibile

Concessione in godimento dei beni appartenenti al patrimonio disponibile

I beni del patrimonio disponibile sono riconducibili al regime di appartenenza del diritto comune, ferma restando la rilevanza (indiretta) di alcune regole di organizzazione amministrativa della gestione dei beni o di particolari principi di trasparenza contrattuale in relazione alle attività di alienazione (si pensi alle regole in materia di “dismissioni immobiliari”).

Responsabilità della p.a. per i danni causati dalla fauna selvatica

Il danno cagionato dalla fauna selvatica non è risarcibile in base alla presunzione stabilita nell'art. 2052 c.c., inapplicabile con riguardo alla selvaggina, il cui stato di libertà è incompatibile con un qualsiasi obbligo di custodia da parte della P.A., ma solamente alla stregua dei principi generali della responsabilità extracontrattuale di cui all'art. 2043 c.c..

Caratteristiche dei beni appartenenti al patrimonio indisponbile

Affinché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio dei beni patrimoniali indisponibili in quanto destinati ad un pubblico servizio, deve sussistere il doppio requisito (soggettivo ed oggettivo) della manifestazione di volontà dell'ente titolare del diritto reale pubblico da cui risulti la specifica volontà di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio, e l'effettiva ed attuale destinazione ad esso.

Responsabilità della P.A. nella custodia dei beni demaniali

Il criterio oggettivo di imputazione della responsabilità di cui all'art. 2051 c.c., per i danni subiti dagli utenti di beni demaniali di rilevante estensione, può essere escluso unicamente in caso di comprovata concreta impossibilità di esercitare la custodia, quale potere di fatto sul bene stesso. Tale impossibilità deve essere accertata in relazione alla causa concreta del danno.

Clausole e quietanze rinunziative e satisfattive contenute negli atti di cessione volontaria

Gli atti di cessione volontaria possono contenere clausole satisfattive e rinunciative, al pari di qualsiasi contratto di diritto comune, che vengono interpretate con l’ausilio degli artt. 1362 e 1363 c.c.

La natura giuridica dell’atto di cessione volontaria

L’atto di cessione volontaria è stato definito quale contratto ad oggetto pubblico che l’espropriando ha diritto di convenire ad un prezzo determinato dalla legge, con la caratteristica di porre fine al procedimento ablatorio

Pagina 6 di 31 6 20 30