DEMANIO BENI PUBBLICI

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Il fatto che la corte sia attraversata da una strada non rende comproprietario il comune

L’appartenenza al Comune delle strade non crea diritti di contitolarità sui fondi contigui e con i proprietari di detti fondi e non rende beni pertinenziali i fondi contigui, né integra gli estremi di un bene pertinenziali rispetto agli stessi.

La «permuta demaniale» di cui al d.l. 138/2011 è una traslazione di connotati pubblicistici tra immobili statali e non una dismissione di beni pubblici

La c.d. «permuta demaniale» di cui all’art. 6, comma 6-ter, del d.l. 138/2011, lungi dall’esprimere una scelta genericamente "dismissiva" di beni statali, o lato sensu abdicativa, con correlativa e automatica perdita della qualità e della destinazione pubblica, implica semmai una mera traslazione dei connotati pubblicistici - persistenti quanto meno su di un piano funzionale - da un immobile ad un altro

Proroga delle concessioni demaniali marittime : il decreto milleproroghe non va disapplicato

È legittima la proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2015, disposta sia dalla legge statale n. 25 del 26/2/2010, di conversione con modificazioni del D.L. n. 194 del 30/12/2009, relativamente all’ambito nazionale, trattandosi di termine necessario e congruo per potere espletare le necessarie gare per l’affidamento di tutte le concessioni di competenza dell’amministrazione regionale medesima.

La modifica della concessione demaniale non richiede la previa gara

Il diniego di modifica di concessione demaniale non ha valenza solo interlocutoria, ma ha contenuto provvedimentale e lesivo della formale richiesta formulata dalla ricorrente (di modifica del titolo), sorretta da nuovi elementi di fatto e di diritto, impedendo la prosecuzione dell’istruttoria sulla domanda.

la richiesta di regolarizzazione dimostra l’abusivismo dell’occupazione del bene pubblico

L’inesistenza del titolo concessorio si può desumere dalla circostanza che l’interessato ha richiesto un bene in concessione a titolo di regolarizzazione, richiesta non spiegabile altrimenti che con l’assenza di un qualsivoglia titolo legittimante l’occupazione.

Il concessionario estraneo ai fatti non risponde dell’abuso edilizio su area demaniale

L’ordine demolitorio non può essere indirizzato al concessionario che abbia la mera disponibilità del bene demaniale ma sia estraneo alla realizzazione dell’abuso.

Sull’istanza di occupazione di suolo pubblico non si forma il silenzio assenso

In tema di occupazione di suolo pubblico il meccanismo del silenzio assenso non può trovare applicazione.

Le ordinanze contingibili ed urgenti possono essere utilizzate per regolamentare l’occupazione di suolo pubblico

È legittima l’ordinanza contingibile e urgente adottata ai sensi dell’art. 54 d. lgs. 267/2000 per regolamentare l’occupazione di suolo pubblico nelle aree del centro storico, qualora la difficoltà per la P.A. di controllare periodicamente la corrispondenza tra le superfici autorizzate e quelle effettivamente utilizzate dagli operatori commerciali abbia comportato un aumento di volume dell’area concessa rispetto a quella assentita che ha generato una situazione non immediatamente affrontabile co

La p.a. ha diritto al risarcimento del danno da illegittima occupazione di un bene pubblico

Nell’ipotesi di abusiva occupazione diparte di un terreno altrui, la privazione del possesso costituisce un fatto potenzialmente produttivo di effetti pregiudizievoli, idoneo a legittimare la pronunzia di condanna generica al risarcimento del danno, la quale si risolve in una declaratoria iuris che non esclude la possibilità di verificare, in sede di liquidazione, la reale esistenza del danno risarcibile.

Demanio marittimo: i canoni non possono essere commisurati alla futura conformazione dei beni ma a quella attuale

È illegittima la commisurazione del canone che, anziché tener conto della consistenza attuale del bene dato in concessione, lo commisuri alla sua conformazione futura, a seguito della realizzazione delle opere.

Il divieto di balneazione non legittima il concessionario a ridurre il canone

È illegittima la riduzione del canone operata unilateralmente dal concessionario (nella specie per il divieto di balneazione che interessava il mare antistante l’area oggetto di concessione, con conseguente possibilità di utilizzarla esclusivamente per le cure elioterapiche).

Concessione demaniale e procedura di affidamento: ecco come va applicato il criterio del prezzo più basso

Nel caso delle procedure di affidamento di concessioni demaniali o di concessioni del servizio di gestione di impianti sportivi, il meccanismo che regola il rapporto sinallagmatico prevede che l’aggiudicatario corrisponda un canone alla P.A. e pertanto è legittimo applicare il criterio del prezzo più basso individuando il prezzo più conveniente nel massimo rialzo sul canone posto a base di gara.

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