DEMANIO BENI PUBBLICI

Stai vedendo 378-360 di 400 risultati

È inadempiente il concessionario che non si attiva per ottenere il certificato antincendio dopo la modifica del bene pubblico

Laddove il concessionario, in costanza di gestione, provveda al rifacimento della centrale termica, è suo onere attivarsi per il rilascio del nuovo certificato di prevenzione incendi: la mancata attivazione delle procedure per ottenere tale certificato, con conseguente interruzione del servizio (nella specie, di gestione di una piscina) legittima il provvedimento di revoca della concessione.

Gli immobili ex d.l. 351/2001 devono essere venduti al prelazionario solo se oggetto di programma di dismissione

In tema di dismissione del patrimonio immobiliare, il d.lgs. 104/1996 non si applica ai beni che non siano stati inseriti in programmi di cessione predisposti ai sensi dell’art. 2 né in programmi di alienazione ai sensi dell’art. 6.

Trasferimento di beni alle a.s.l.: l’eliminazione dei laboratori di igiene e profilassi ha ripristinato l’assetto proprietario ante 1978

L’eliminazione ad opera del D.P.R. 117/1993 dei «beni mobili ed immobili e le attrezzature dei laboratori di igiene e profilassi» dal novero dei beni trasferiti dagli enti locali alle A.S.L. ai sensi dell’art. 66 legge 833/1978 ha avuto l’effetto di ripristinare l’assetto proprietario anteriore alla riforma operata con quest’ultima legge.

La scelta di concedere l’uso dell’arenile va contemperata con la necessità di garantire la libera balneazione

La scelta della P.A. di concedere spazi di arenile va effettuata considerando sempre il superiore interesse pubblico a garantire la libera balneazione.

canone per casa cantoniera: g.o.

Qualora la controversia riguardi il pagamento di un corrispettivo per l’occupazione dell’immobile dato in concessione, la relativa giurisdizione, trattandosi di diritto, appartiene al G.O., qualunque sia il titolo in forza del quale tale somma fosse dovuta, e cioè sia essa un canone o un’indennità sostitutiva.

Il consorzio per lo sviluppo industriale può riacquistare l’area anche quando lo stabilimento è realizzato da oltre tre anni ma l’attività non è mai iniziata

Il consorzio di sviluppo industriale può esercitare la facoltà di riacquistare la proprietà delle aree cedute per imprese industriali o artigianali prevista dall’art. 63, co. 2, legge 448/1998 anche nelle ipotesi in cui lo stabilimento sia stato realizzato da oltre tre anni senza che l’attività produttiva abbia mai avuto inizio.

l’installazione di un gazebo su area gravata da servitù di uso pubblico deve essere chiesta al privato proprietario

La circostanza che un’area sia stata di fatto utilizzata a parcheggio pubblico e strada può al più implicare che il Comune abbia voce in capitolo dal punto di vista della tutela della regolamentazione del traffico pedonale nella zona, ma non può di certo fare capo ad esso il potere di disporne per finalità diverse da quelle proprie dell’uso pubblico, quale consentire un suo sfruttamento commerciale con l’installazione di un gazebo.

La procedura di delimitazione del demanio marittimo è necessaria solo se c’è obiettiva incertezza sul confine con la proprietà privata

La delimitazione ex art. 32 cod. nav. è necessaria quale presupposto di legittimità dell’ordinanza di sgombero solo nei casi in cui sussista o sia fornita prova o principio di prova dell’avvenuta modifica della linea costiera e quindi del confine demaniale.

lo stabilimento balneare non è sottoposto alla normativa in materia di orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande solo perché la p.a. ha rilasciato un’autorizzazione unica

Dagli artt. 7 e 9 della legge 135/2001 si desume che lo stabilimento balneare è un’impresa turistica assoggettata ad autorizzazione che abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati.

Il concessionario deve esercitare direttamente la concessione demaniale marittima

Dal combinato disposto degli artt. 46 e 47 cod. nav. discende inequivocamente che in via generale (e salvo diversa autorizzazione) il concessionario ha l’obbligo di esercitare direttamente la concessione demaniale marittima.

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili a concessionari

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili ai titolari di concessione demaniale marittima, in quanto sono semplicemente parti di un rapporto convenzionale con l’ente pubblico a cui la spiaggia è data in concessione.

L’affidamento delle concessioni demaniali marittime richiede una procedura competitiva

La sottoposizione ai principi di evidenza trova il suo presupposto sufficiente nella circostanza che con la concessione di area demaniale si fornisce un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato, tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai principi di trasparenza e non discriminazione.

Pagina 30 di 34 20 30