EDILIZIA URBANISTICA CASA

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Opere edilizie: strutture commerciali

Sotto il profilo urbanistico, la realizzazione di un centro commerciale ha indubbia incidenza sul carico urbanistico determinato dalla dimensione dell’attività commerciale, ad esempio sotto il profilo della necessità di parcheggi.

Le verande in materia edilizia

Poiché in materia edilizia va privilegiato il criterio funzionale, che guarda all'uso effettivo cui la struttura è destinata, rispetto a quello strutturale, che, invece, valorizza il fatto che le componenti della struttura siano o meno rimovibili, di conseguenza, una veranda è da considerarsi, in senso tecnico-giuridico, un nuovo locale autonomamente utilizzabile che difetta normalmente del carattere di precarietà.

Opere ed interventi edilizi: tettoie

La tettoia costituita da una tavola in legno inserita in struttura preesistente è un manufatto privo di autonoma configurazione edilizia, del quale non si può ordinare la demolizione.

Opere ed interventi edilizi: tetti

La ricostruzione del tetto di cui è provata la preesistenza, (nella specie, con documentazione fotografica e sulla scorta di un accertamento del giudice penale), comportando la relativa sostituzione con una nuova copertura, costituisce intervento manutentivo.

Opere edilizie: terrazze e balconi

La copertura di una terrazza, anche se di modeste dimensioni, costituisce un ampliamento di superficie e di volume che necessita del permesso di costruire.

Opere edilizie e interventi edilizi: casistica varia

Accesso al fondo altrui acquedotti allevamenti altane attività direzionali autolavaggi barbecue caldaia casse e cassoni centri culturali chiostrina condutture e tubazioni copertura di canali cucina depositi divisione di immobili edilizia sperimentale bioclimatica e tradizionale esposizione facciata fondi a livelli differenti frazionamento edilizio galleggianti barche e barconi garage impianti crematori lastrici solari locali pubblici magazzini masi molitura olive opere su immobili di interesse..

Sanzioni penali per interventi edilizi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali

La più grave tra le sanzioni comminate per gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali è senza dubbio la sanzione penale: ciascuna delle tre fattispecie, infatti, integra l’elemento oggettivo di un reato e segnatamente di una contravvenzione.

Demolizione ed altre sanzioni di natura amministrativa comminate in caso di abusi edilizi

Considerando che le sanzioni penali, per quanto severe, sono di lenta applicazione, è particolarmente utile che il comune, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, possa e debba disporre delle misure sanzionatorie amministrative, a prescindere dall’attività della giustizia penale e in potenziale concorso con quest’ultima.

La notifica ai destinatari dell’ordinanza di demolizione e della comunicazione di avvio del procedimento di acquisizione

La comunicazione di avvio del procedimento del procedimento di acquisizione, costituendo tutt’uno con l’ordinanza di demolizione, deve essere notificata agli stessi destinatari di quest’ultima e dunque «al proprietario e al responsabile dell’abuso».

La confisca dell'immobile abusivo non demolito

La prima delle res confiscabili è indicata nel T.U. edilizia con la generica espressione «il bene», con la quale il legislatore ha indubbiamente voluto riferirsi a quanto materialmente realizzato dal trasgressore, ossia alle opere abusive. Ciò trova conferma storica anche nella lontana formulazione originaria della misura acquisitiva, allorquando infatti non si parlava di «bene», bensì (con espressione che appare francamente più appropriata, ma che purtroppo è ormai abbandonata) di «opere».

Partecipazione al procedimento di acquisizione dell'immobile abusivo non demolito al patrimonio comunale

L’ordinanza di demolizione, recando anche la comunicazione di avvio del procedimento confiscatorio, obbliga l’amministrazione a 90 giorni di inattività. L’interessato, viceversa, non è affatto tenuto a rimanere inerte durante questo termine dilatorio. Al contrario: l’amministrazione può legittimamente attendersi che l’interessato impieghi utilmente questi tre mesi, utilizzando una delle sue legittime facoltà.

L’acquirente dell’immobile abusivo raggiunto da un’ordinanza di demolizione o da un provvedimento di confisca

Per non rendere arbitraria e sproporzionata la misura della confisca occorre accertare se l’acquirente da sanzionare sia concretamente responsabile della trasgressione e dunque se, al momento dell’acquisto, egli potesse rendersi conto dell’abusivismo del fabbricato.

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